Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: andreDirectioner    13/06/2012    0 recensioni
Ehhmm ciao gente, questa è la mia prima FF. il prologo non dice molto, spero comunque nelle vosgtre recensioni e vi prometto che farò quello che posso per rendere coinvolgente questa storia. ho tante belle idee in mente aspetto solo che voi la leggiate per continuare! un bacio, andreD.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quella sera feci fatica a prendere sonno, i ragazzi erano ad un concerto perciò sarebbero tornati tardi. Ma dopo una giornata di lavoro in terrazza sia io, che Fede alla sua scuola, proprio non riuscivamo a tenerci sveglie fino a quando sarebbero rientrati.
Nonostante tutto quella sera fu completamente insonne, o almeno più della metà della notte la passai a rigirarmi nelle coperte sperando di trovare una posizione abbastanza comoda da permettere al mio cervello di spegnersi ed evaporare.
Purtroppo non fu così. Anche se avevo parlato con Anto, e la cosa mi aveva aiutato parecchio, sentivo quella stretta al cuore sempre più forte divorandomi il petto dal dolore.
Verso le tre di mattina decisi che era inutile ogni tentativo di resistenza, tanto avevo capito che comunque non sarei riuscita a dormire.
Mi sedetti sul letto a gambe incrociate e guardando un punto fisso sperando si materializzasse Zayn da qualche parte, ma dopo dieci minuti di attesa capii che stavo facendo una sciocchezza. Mi lavai e misi un paio di pantaloncini e una canotta decisa ad andare a chiamare Zayn, avevo bisogno di un po’ di tempo con lui.
Presi il telefono dal comodino in modo da poterlo chiamare al telefono senza svegliare gli altri, ma appena lo accessi vidi un messaggio: “se sei sveglia e hai letto questo messaggio, ci vediamo in terrazza tra cinque minuti”.
Lo aveva mandato circa un quarto d’ora prima, ma probabilmente era ancora lì con la speranza di vedermi arrivare. Decisi comunque di fare un tentativo, al massimo sarei andata a chiamarlo io.
E invece appena aprii la porta della terrazza lo trovai lì, nel semibuio di una notte calda e buia, illuminato dalla sola luce di una picola candela posata su due grosse coperte morbide.
- ah eccoti, credevo stessi dormendo. Cominciavo a pensare di dover scendere.. – mi accennò lui con un lieve, meraviglioso sorriso sulle labbra. Gli occhi nascondevano però qualcosa di più scuro, di più profondo, di più doloroso.
- sta notte zero, il sonno ha deciso di abbandonarmi a me stessa – gli risposi io prendendo posto vicino a lui.
Si avvicinò a me appoggiando le sue labbra morbide alle mie, tremanti e fredde. Si staccò e nell’oscurità si fermò qualche istante a guardarmi negli occhi.
-        non so come farò senza di te – disse lui ad un tratto, prendendomi alla sprovvista.
-  non lo so nemmeno io e non ci voglio pensare adesso. Abbiamo solo qualche ora per noi due.. -
Appoggiai la testa alla sua spalla.
- sai Giada, ti devo ringraziare. Per tutto. Credo che tu mi abbia insegnato molto più di quanto pensi in queste settimane e.. sinceramente non credevo di essermi affezionato tanto a te. Io, io credo di volerti più bene di quanto abbia mai voluto a qualsiasi ragazza nella mia vita. E questo ti rende onore – il suo tono sarcastico mi fa sorridere, ma nonostante quello il pensiero di un’imminente addio fa male, fa tanto, troppo male.
- grazie? Tu a me? No Zayn, forse non hai capito. Io ero persa, persa. Ero una sorta di.. boh non lo so cos’ero. Ero vuota dentro e non apprezzavo ciò che la vita mi aveva dato, qualsiasi cosa mi avesse dato – alzai la testa verso lui, che nel frattempo osservava un cielo nero cosparso di stelle – e poi sei arrivato tu. Siete arrivati voi. E io da allora non sono la stessa, non potrei esserlo. Vi siete presi la parte migliore di me, e prima che arrivaste non sapevo nemmeno di averla. Ma nonostante questo Zayn, io non posso dire di volerti bene più di qualsiasi altro ragazzo nella mia vita –
Il suo sguardo si abbassa verso di me, un velo copre i suoi occhi brillanti. Dolore forse?
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio delicatamente con passione.
- no Zayn, io ti amo -
Lui mi guardò e non disse niente, sorrise soltanto. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò solo due parole
-        anche io
il bacio che ne conseguì fu il più delicato e passionale di tutti quelli precedenti. Le nostre labbra erano fiamme che ardevano nello stesso fuoco, che bruciavano della stessa voglia di completare l’uno la vita dell’altro.
 
Le mie mani scivolarono sulla sua giacca, sbottonandola lentamente. A quel punto si bloccò.
- non voglio che si rovini niente tra noi – disse lui con tono fermo e sicuro
- non rovinerai mai niente. Non succederà mai. Non tu – mi attaccai di nuovo alle sue labbra.
Non volevo lasciarle e il pensiero che avrei dovuto farlo mi fece scendere una lacrima, che mandai via con un veloce movimento della mano.
Gli tolsi la giacca, la feci cadere in mezzo all’ammasso di cuscini a coperte senza mai staccare le labbra dalle sue. Passo dopo passo, sempre lentamente, senza fretta, come se niente avesse mai potuto rovinare quel momento, ci trovammo nudi uno sul corpo dell’altro.
Non ci fu un momento chiaro in cui capii cosa stavo facendo, ma in quel momento nulla aveva importanza. Mi sentivo di compiere quel passo, uno tra i più importanti della mia vita. E ne fui felice.
Non ci fu cattiveria nei suoi gesti, solo amore e voglia di amare. E io lo amavo e mi facevo amare.
Come il nostro primo bacio, sentii i nostri corpi cercarsi in una danza senza musica. Le sue mani erano strette alle mie, non le lasciarono mai, nemmeno per un istante. Anche le nostre labbra erano sempre in sintonia, in un unico movimento. Completavamo l’uno i gesti dell’altro.
 
Ci trovammo straiati sotto una calda coperta abbracciati. Un abbraccio forte, sicuro e doloroso.
Era il dolore delle ore che passavano senza potersi opporre al fatto che presto lui sarebbe andato via da me e io sarei andata via da lui. Ma non sciogliemmo quell’abbraccio fino all’alba. Restammo sdraiati, stretti in un amore che, in cuor mio, sentivo sarebbe durato sempre. Ci vestimmo, ma non andammo giù nelle nostre camere. Volevamo avere un po’ di tempo per noi. ci sedemmo sul muretto che recintava la terrazza e parlammo, parlammo per ore.
- che progetti hai per il tuo futuro? – mi chiese lui ad un certo punto, provocando il caos più totale nella mia mente
- il mio futuro? Non lo so.. so solo che per ora continuerò a fare quello che sto facendo ora –
- e che ne sarà del tuo amore per il ballo? –
- non morirà mai. Quello resterà sempre, almeno finchè il mio corpo me lo permetterà –
Buttò giù dal muretto la sua sigaretta e si strinse a me.
-        hai troppo talento per buttarlo via così –
-        e tu che ne sai? –
-        ti ho visto mentre ballavi. Ho visto la passione, l’amore che ci mettevi mentre lo facevi. Non è solo un passatempo per te.. è molto più di questo –
-        - lo so ma non posso buttare via tutto questo per un sogno. Devo essere realista, e la realtà e questa Zayn –
Buttai via la sigaretta e mi accoccolai tra le sue braccia.
Aspettammo in silenzio che gli altri ci raggiungessero.
 
- ehi piccioncini siete qui allora! – disse Harry trascinando Fede per una mano, entrando dalla porta della terrazza.
- parla quello che stringe la mano della sua “principessa” – disse Louis subito dietro di lui
- cos’è sei geloso?- incalzò Niall masticando un pezzo di pane e marmellata che ancora teneva in mano
- smettetela di fare i bambini ragazzi! – li riproverò Liam con tono troppo divertito per sembrare serio.
- su entriamo in sala ragazzi – dissi ridendo, ma tenendo ben salda la presa sulla mano di Zayn.
Entrarono nella sala preparata il giorno prima con Anto, lo sguardo dei ragazzi fu qualcosa che non potrò dimenticare mai.
- Giada ma.. è favoloso! – disse Zayn avvicinandomi a lui e baciandomi delicatamente la tempia.
Come sempre Niall era incantato dall’abominevole quantità di cibo e, con la bocca ancora aperta e probabilmente piena di saliva, disse – già.. è bellissimo –
Ci sistemammo seduti per terra e cominciammo a mangiare, finchè non mi alzai.
 
-        ragazzi voglio dirvi solo due parole.. –
 
Si girarono tutti verso di me aspettando che iniziassi a parlare.
- bè.. ok è difficile. Ehmm.. non sono mai stata una sentimentalista cronica amante dei discorsi troppo romantici, quindi cercherò di fare un breve discorso. Sostanzialmente era solo per dirvi.. solo per dirvi grazie. Cavolo ragazzi sono solo tre settimane che ci conosciamo e guardate dove siamo arrivati! Vi ho portato nel luogo per me più sacro, il MIO luogo che condividevo solo con Anto. E invece ora è il nostro. È qua che è iniziata tutta la nostra avventura.
 Louis, bè.. Louis. Che ti si può dire a te? Sei il bambino più vecchio che abbia mai conosciuto. Se c’è una cosa che ho imparato da te è che non si è mai troppo grandi per rimanere piccoli. Grazie Louis, perché mi hai insegnato che ogni sorriso è oro. Mi hai fatto apprezzare la semplicità di una risata.
Liam. Papà Liam. Che poi.. papà perché? Sei anche più stupido degli altri volendo! – ci scappò una risata
- tu Liam mi hai insegnato che la saggezza, la maturità sono cose che non devono mai sostituire la simpatia e la voglia di divertirsi. Sai essere un amico eccezionale, ma anche il ragazzo più stupido che conosca. E queste tue caratteristiche mi hanno fatto scoprire che in realtà una persona può essere in grado di mescolare serietà e simpatia senza mai sbilanciarsi. Grazie Liam, sei una persona fantastica.
Harry. Harry sinceramente non so per cosa ringraziarti – ridemmo insieme
- scherzo, ovvio che lo so. Prima di tutto, ancora più importante di ciò che hai dato a me come persona, ti devo ringraziare per aver fatto del bene a Fede che è una delle persone più importanti della mia vita. Ti raccomando solo di non spezzare il suo cuore ora, perché è una persona veramente fragile e non si merita alcuna sofferenza. Per quanto riguarda me devo ringraziarti innanzitutto per la tua spensieratezza. Mi hai insegnato che basta dire le cose che si pensano, che siano sciocche oppure no, l’importante è rimanere una persona onesta e con i piedi per terra. Santo cielo tutte le stupidate che hai detto saranno qualcosa che non dimenticherò mai, come il tuo smisurato amore per i gatti, ma in generale non potrei mai dimenticare te.
Niall. Avrei tante, troppe cose per cui ringraziarti. Prima di tutto per essere stato il miglior ascoltatore che abbia mai avuto, il miglior confidente. Sei una persona speciale, in grado di ascoltare e parlare al momento giusto, dicendo la cosa giusta. Sei la persona più incredibile che conosca, e non mi riferisco solo al fatto che mangi come un pachiderma all’ingrasso, ma anche alle più semplici banalità che tu riesci a far diventare indimenticabili. Ricorderò sempre ogni tua parola, ogni tuo sorriso e soprattutto la luce che i tuoi occhi riescono a irradiare. Voglio dirti solo che.. sei il migliore. Il migliore che abbia mai avuto –
Arrivò la parte più difficile. I miei occhi già pieni di lacrime si sforzavano di cacciare via quell’orrenda sensazione. Cercai di deglutire il groppo in gola, almeno per terminare il discorso senza eccedere in pianti. Alzai lo sguardo solo per guardare i ragazzi e notai che avevano tutti gli occhi radiosi, ma non pieni di lacrime. Mi girai verso Zayn ammettendo che questa sarebbe stata per me la parte più difficile di tutto quello che avevo detto fin’ora. Mi abbassai e mi misi seduta sulle ginocchia incollando il mio sguardo al suo, senza mai distoglierlo. Gli presi le mani strette, probabilmente tanto da non fargli passare il sangue.
- grazie.. – dissi in un sussurrò cercando di trovare le parole giuste. Ma lui mi bloccò
- non c’è bisogno che aggiungi altro –
Lo guardai con un sorriso – ti amo –
Avvicinò le sue labbra alle mie e mi sussurrò – io di più –
 
Ci fu qualche istante di silenzio interrotto solamente dai singhiozzi di Fede, accovacciata tra le braccia di Harry che la accarezzava ripetendole che sarebbe andato tutto bene.
In quel momento si alzò Louis.
- ok io non sono un campione dei discorsi, a maggior ragione dopo quello che ha fatto Giada. A proposito tesoro, avevi detto che lo avresti reso breve, mentre è uno dei più smielati e malinconici che abbia mai sentito – si girò verso di me ridendo
- ok, lo so ma.. dai Tommo scusa! – mi giustificai io causando una risata generale
- tranquilla, tranquilla. Ok che stavo dicendo? Ah giusto.. non stavo dicendo niente. Ma, quello che dovrei dire, è molto importante quindi meglio che ascoltiate tutti. C’è non tutti tutti, perché i ragazzi lo sanno già, ma tutti voi due è questo che intendo. Non so se sia chiaro il concetto, voi due dovete ascoltare, ma anche gli altri anche se loro lo sanno già.. –
Non so chi tra noi avesse la faccia più allucinata. Ma quando Louis si fermò a respirare ci fu una risata talmente forte che sicuramente l’avrebbero sentita fino alla hole.
-        Louis forse è meglio se faccio io che dici? – disse Liam in tono simpatico
-        Si.. forse è meglio amico! –
-        Quello che Louis voleva dirvi è che ci servono ragazze per il corpo di ballo durante il tour, e nessuno sarebbe meglio di voi due –
 
Passarono dieci minuti prima che io e Fede riuscissimo ad attutire il colpo. Insomma, non sapevamo se quello che dicevano fosse una stupidaggine o se fosse vero. Fatto sta che in quei dieci minuti rimasi a fissare il pavimento, immobile, senza dire una parola. Dopo un po’ qualcuno mi scrollò le spalle.
-        se non vuoi venire basta dirlo – disse Niall con il suo solito, meraviglioso sorriso e gli occhi luminosi nascosti da un ciuffetto di capelli biondi.
- c-c-c-cosa? Io che? No aspetta ti prego, aspetta! -
Sentii Fede urlare di gioia e gettarsi tra le braccia di Harry urlando dei disperati si. Possibile che solo io non capivo cosa stesse succedendo?
-        Giada, vuoi venire con noi in tour e onorarci della tua presenza nel corpo di ballo? – mi chiese Louis stringendomi delicatamente le spalle.
-        SI SI SI SI SI SI mille e mille volte si! – schizzai in piedi e cominciai a camminare da una parte all’altra della stanza incredula di quello che stava succedendo.
 
 
Fu così che arrivai dove sono ora. Lasciai Anto nelle mani del direttore, ma lo chiamo ogni giorno. Per adesso siamo in Australia, il sole è caldo e l’acqua del mare è bella fresca. Zayn però si ostina a non voler fare il bagno!
Fede e Harry stanno ovviamente insieme, come me e Zayn, come Niall e il cibo!
Bè mio caro diario, ora che ti ho raccontato la mia storia, credo che andrò a farmi un bel bagno. Non vedo l’ora di vedere i canguri!
Un bacio grande, Giada xx
 
PS. Alla prossima avventura! 










SPAZIO AUTRICE
eeeecco qua, è finito! 
credo che questi cinque idioti abbiano insegnato qualcosa a tutti no?
io ci ho messo solo alcune delle cose che mi hanno regalato, ma dovrei ringraziarli
per molto, molto altro.
che ne dite se nelle recensioni mi dite VOI per cosa li avreste ringraziati? 
dai bella gente, recensite.. io vado a scrivere l'altra FF su Josh :D
alla prossima avventura, Andre!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: andreDirectioner