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Autore: Two Little Shapes    13/06/2012    1 recensioni
'Harry aveva ragione quando diceva che quell’anno Malfoy era strano, non approfittava nemmeno dei suoi poteri di Prefetto, come mi aveva fatto notare, come se avesse pensieri più importanti. Ad esempio…'
'“È così umiliante, vero?”
“Granger, non ti conviene, non sono dell’umore giusto.”
Sospirai deviando lo sguardo. “Già, se tu non sei dell’umore giusto allora nessuno deve inferire.” Sentii i suoi occhi addosso. “Per gli altri, invece, non ti fai alcun problema.” Mormorai con una nota di malinconia.
Se io stavo male, lui se ne fregava, mi faceva sentire ancora peggio.
Rise amaramente. “Allora sono così bastardo?”
I miei occhi incontrarono nuovamente i suoi. “Mi pare di avertelo detto già una volta.”'
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Let's go party?




Era la vigilia di Natale, i pochi alunni rimasti a Hogwarts erano tutti eccitatissimi all’idea di scambiarsi i regali. Tutti tranne uno.
Mi strascinavo stancamente per i corridoi senza farmi notare da nessuno. Goyle era tornato a casa per Natale e Tiger aveva pensato bene di imitarlo, per evitare di rimanere con me a fare tutto il lavoro, lasciando così il sottoscritto solo come un cane.
“Anche tu ti meriti una vacanza!” era stata la sua misera giustificazione, prima di partire per Londra.
Non potevo parlare con nessuno, non potevo lavorare, non potevo fare nulla.
Stavo perdendo tempo, più esitavo, più rischiavo.
Ormai non c’era un giorno in cui non venissi colto dal panico.
Arrivai alla Guferia e mi diedi da fare per cercare un gufo adatto. Mi avvicinai ad uno e trafficai  con la lettere che tenevo in mano, poi guardai i suoi occhi scuri come la notte.
“Villa Malfoy” mormorai “Consegnalo solo a Narcissa Malfoy, nessun altro”
Il gufo spiccò il volo e io mi persi a guardarlo. Non notai la porta che cigolava finché non si richiuse “Malfoy”disse una voce familiare, sobbalzai e mi girai di scatto.
“Granger, non dovresti arrivare così di soppiatto alle spalle di qualcuno”
Sembrava a disagio. Si guardò intorno nervosamente e prese a camminare, cercando tra i gufi.
“Che ci fai qui?” chiese nascondendo il viso dietro i capelli.
Diedi le spalle al panorama per voltarmi verso di lei “Ho una passione per i gufi” risposi sarcastico, lei si voltò a guardarmi con un mezzo sorriso.
“Di un po’” iniziai avvicinandomi a lei “Com’è che non sei al bidone che i Weasley chiamano casa, con i tuoi amichetti del cuore?”
Strinse la lettera alla zampa del gufo con troppa forza tanto che l’animale stridette irritato. Cercò di calmarlo con qualche carezza.
“Scusa se non tutti siamo nati in una villa circondati da elfi schiavizzati” precisò seccamente.
La sua mania di salvare gli elfi era sempre presente.
“Non è la risposta alla mia domanda”
Con un’ultima carezza lasciò che il gufo che aveva scelto spiccasse il volo.
“Per vari motivi” disse frettolosamente.
“Oh.. capisco” ghignai appoggiandomi al muro al suo fianco “Sono lusingato”
Mi rivolse un’occhiata confusa “Perché?”
“Hai rinunciato al Natale in famiglia e con gli amici per rimanere vicino a me” il mio ghigno si allargò guardando la sua espressione esterrefatta “ Sono molto onorato”
Lei arrossì d’improvviso.
“N-No! Non.. non è assolutamente.. io..” balbettava nervosa.
Sospettai di aver azzeccato la risposta, involontariamente.
“Mezzosangue!” esclamai cercando di non ridere, senza successo “Io non dicevo sul serio”
Quella frase sembrò metterla ancora di più in imbarazzo.
“No, non è quello, devo solo fare delle ricerche e non ti riguarda nessuna di quelle chiaro?”
“Ah si??” dissi sempre tentando di trattenere delle sane risate.
“Si su un libro” disse gonfiando il petto con aria orgogliosa “Del Prin….” All’improvviso si bloccò e si portò una mano sulla bocca, come se stesse svelando un segreto.
“Cosa? ‘Prin’ che? Continua pure!” Ero sul serio interessato, di cosa stava parlando?
“Nulla.. non volevo dire nulla”
Che nervoso!!
Mi avvicinai a lei con aria minacciosa lanciandole sguardi torvi. Lei pareva in evidente difficoltà.
“Be’ Malfoy, non sono sicuramente affari tuoi. Ora se non ti dispiace me ne vado!” detto questo si dileguò, lasciandomi solo a fissare come un ebete il punto in cui era scomparsa.
Di che diavolo stava parlando? Stava forse cercando qualcosa riguardante un principe? Ma perché tenerlo nascosto? Mi incamminai deciso a trovarla, volevo sapere la verità.
Girai mezzo castello in cerca della Granger e finalmente riuscii a scovarla vicino alla sua Sala Comune. Stavo per avvicinarmi quando notai che era in dolce compagnia. Era un ragazzo alto e corpulento.
Il mio stomaco cominciò a contorcersi senza apparente ragione. Decisi di avvicinarmi di soppiatto e mi nascosi dietro un’armatura per ascoltare la loro conversazione.
“Emmh.. Hermione vorrei chiederti una cosa” Esordì il ‘bestione’.
“Dimmi Cormac!” Cormac? McLaggen?
“Ti andrebbe di venire alla festa di Lumacorno con me? Sai non mi dispiacerebbe passare un po’ di tempo con te”
Mi resi conto di avere una smorfia arrabbiata sul viso. Lui le fede l’occhiolino e lei assunse un’espressione di puro disgusto.
“Emmh.. io..” balbettò. Pensai che sicuramente non sapeva come rifiutare.
“Allora?” chiese l’idiota con fare impaziente.
“….. Va bene” disse lei.
Cosa??? Aveva accettato? Mi sentii dominare dalla rabbia.
“Perfetto.. andiamo Hermione ti accompagno dentro”
Lei dopo un attimo di esitazione lo seguii dentro la Sala Comune.
Uscii fuori dal mio nascondiglio e mi incamminai velocemente verso i sotterranei. Arrivai nella mia Sala Comune ed entra come una furia nel dormitorio sbattendomi dietro la porta.
Blaise Zabini vestito di tutto punto, mi guardava con aria irritata.
“Che diavolo ti prende?” chiese con tono sgarbato.
“Niente!!” non avevo né il tempo né la voglia di arrabbiarmi con lui. “Piuttosto, dove vai vestito così elegante?” chiesi con innaturale calma.
“Vado alla festa di Natale di Lumacorno”.
Sentir parlare di quella festa mi fece innervosire ancora di più.
“È stasera?” domandai cercando di mascherare l’irritazione.
“Si proprio fra un’ora”.
Un’ora..
Per un attimo mi balenò in testa un’idea assurda che però scacciai subito via. Cercai di non pensare alla Mezzosangue insieme a quel troglodita, però mi sarebbe piaciuto essere li per controllarli. Mi alzai con disinvoltura e aprii l’armadio, iniziando a frugare tra i miei vestiti, soffermandomi su quelli eleganti.
Scacciai di nuovo l’idea dalla mente e andai a farmi una doccia.
Sotto il getto dell’acqua sentii un’improvvisa fitta all’avambraccio sinistro. Gemetti di dolore stringendolo e chiudendo gli occhi. Presi fiato lentamente tentando di trattenere le lacrime che premevano per uscire dai miei occhi; alla fine mi lasciai andare singhiozzando a bassa voce, seduto nella doccia tenendomi la testa tra le mani.
 
***
 
Camminavo nel corridoio che portava alla stanza dove Lumacorno teneva il suo “party” privato. Non avevo ancora capito come non mi avesse accettato nel suo Luma-club, ma infondo non mi interessava, avevo cose più importanti a cui pensare.
Passai una mano sul Marchio che mi prudeva da quando ero uscito dalla doccia. Mi diressi verso il settimo piano, ormai l’idea della festa mi sembrava ridicola. Da quando il Marchio aveva iniziato a bruciare mi ero reso conto che non potevo perdere tempo con certe stupidaggini.
Ero quasi arrivata alla Stanza delle Necessità, quando mi fermai.
Non potevo di essere scoperto, ero senza Tiger e Goyle. Sospirai, era meglio andare via, dato che il coprifuoco era già scattato.
Feci per tornare indietro quando sentii due mani agguantarmi le spalle, una risata roca e gracchiante mi arrivò all’orecchia.
“Guarda un po’ chi c’è” Gazza tossicchiò sulla mia spalla “Malfoy che ci fai qua? Cerchi di imbucarti alla festa?”
Prima che potessi arrivare a toccare la bacchetta, lui mi afferrò le mani portandomele sulla schiena, mentre con l’altra mi afferrava al colletto, per poi trascinarmi al piano inferiore.
“Mollami sudi…”
“Sta zitto ragazzino” spalancò l’ufficio di Lumacorno con un calcio e mi spinse dentro con violenza.
Lo guardai torvo “Dannato Magonò”.
Tutti i presenti si voltarono verso di noi, vidi Piton lanciarmi un sguardo di fuoco. Lumacorno ci fissò spaesato.
“Signor Gazza, che succede?”
Lui mi tirò per il colletto, facendomi mancare l’aria per un istante.
“Professore, l’ho beccato nel corridoio di sopra” ridacchiò malvagio “Voleva imbucarsi”.
Che cosa avrei dovuto fare? Avrei potuto usarla come scusa, almeno non avrei destato sospetti.
“Veramente è il mio accompagnatore per stasera”
Mi guardai intorno spaesato, chi è che mi stava parando il cosiddetto?
Tutti i presenti emisero un suono stupito, mentre mi voltavo verso la persona che aveva parlato. Il mio cuore balzò mentre osservavo chi mai mi sarei aspettato mi aiutasse.







*Escono da un tombino, dopo mesi di lunga assenza, facendosi piccole piccole*
Siamo degli esseri spregevoli, orribili, schifosi, scansafatiche. Sì. Siamo delle stronze! MA (perchè abbiamo anche i nostri miseri ma) c'è una valida spiegazione: per cause di forza maggiore, diciamo, non potevamo più vederci spesso, come un tempo. (le cause di forza maggiore sarebbe quella demente della mia collega ndR) E abbiamo avuto tutte e due molto da studiare... sì.... davvero.... abbimo anche studiato... anche...
PERDONOOOOOO!!
Ci dispiace, promettiamo che il prossimo capitolo arriverà prestissimo, giuriamo! Parola di scout, anche se noi non siamo scout....
Comunque ora promettiamo che saremo più puntuali, l'estate è lunga dopotutto! ^-^
Che altro dire? speriamo che sia rimasto ancora qualcuno dopo 10 mesi. Sì, è davvero vergognoso.
Vi scongiuriamo, siate magnanimi con noi, perdonate queste due povere ragazze tanto dolci, gentili e pentite. °_°
Be' speriamo che come minimo il capitolo sia di vostro gradimento e se vi va (eddaiii) lasciate un commentino!

Sorry! A presto.. A prestissimo:)))))
Joy&Robin
  
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