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Autore: RoloChan105    13/06/2012    3 recensioni
Un incidente d'auto e il suo compagno di corso: Zoro Roronoa, la salva e muore al posto suo. Stenta a crederci Nami che sia successo sul serio.
Il giorno dopo però, come se niente fosse, eccolo lì accanto a lei. La cosa strana è che nessuno ricorda niente...ok, chi è realmente?!
Personaggi: Zoro-Nami-Mihawk-Law-Bonney-Perona-Hancock.
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Drakul Mihawk, Nami, Roronoa Zoro, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10



Quel banco di scuola mai le era sembrato così vuoto.

Nessuno si sedeva accanto a lei e nessuno, tranne Bonney e Perona, le rivolgeva parola.

Le lezioni nemmeno le ascoltava. Era assente...

Assente con la mente e voleva esserlo anche con il corpo.

Si sentiva così sola. Mai aveva avuto il desiderio di rivedere qualcuno, di poter sentire la sua voce e di potersi perdere in quelle forti braccia, calde e sicure.

Ogni sera, ogni dannatissima sera, evocava il suo nome e niente. Lui non appariva.

L'aveva ingannata. L'aveva presa in giro entrando nella sua vita e ribaltandola. Aveva assistito a cose che nemmeno immaginava e che nemmeno doveva sapere...

Era passata quasi una settimana dalla sua scomparsa e soffriva. Soffriva perchè capiva solo adesso quanto era diventato importante quel deficiente per lei. Senza di lui si sentiva vuota...

“Tanto valeva essere stata messa sotto da quella macchina” si diceva ogni qualvolta si mette a pensare a Zoro e ad ogni ora di di lezione, si voltava indietro nel cercare il suo sguardo.

Quello sguardo così intenso che l'aveva fatta sussultare e incredibilmente...innamorare.

La cosa più assurda, era che nessuno si ricordava di lui e nessuno, sapeva di un certo Roronoa Zoro.

Le davano della pazza e della svitata...

Ma lei lo sapeva. Zoro era reale. Una volta si era presentato al suo appartamento al campus e al suo posto, aveva trovato un ragazzo dal volto anonimo che non capiva chi cercasse dato che lui, era sempre stato lì.

-Ne sei sicura?-Le aveva detto scherzando Bonney.-Non è che te lo sei sognato?-

-Ti ha risolto i compiti di matematica!-Aveva ribattuto insistente facendogli vedere il quaderno.

-Evidentemente non me lo ricordo-

Nessuno conservava i suoi ricordi...era andato davvero.




-Il numero da lei chiamato è inesistente-Gracchiava la voce dell'addetta alla segreteria telefonica. Insistente, ripetè il numero e nuovamente, riascoltò la sua voce.

Chiuse la chiamata e fissò lo schermo che rifletteva un immagine astratta come logo.

Tornò al menù e decise di scrivergli un messaggio.

“Dove sei?” Lo inviò e per fortuna, non le tornò indietro.

Passarono una decina di minuti e decise di scriverne un altro.

“Stupido”.

Forse non era il modo giusto per ingraziarselo a tornare ma era disperata.

Lo voleva, nuovamente con se. A prenderla in giro, a scherzare, a battibeccare e a renderla speciale e al centro dell'attenzione. Strinse al petto il cellulare e cominciò a singhiozzare.

Lo amava...e lui era sparito.




Si era chiesta spesso in quei giorni se non era lei la pazza.

Forse era tutto frutto della fantasia e tremava pensando che forse, aveva inventato tutto.

-Abbiamo un nuovo studente in classe- Cantilenò orgogliosa l'insegnante. Non aveva voglia di alzare lo sguardo su chiunque fosse, era troppo impegnata a cercare sul libro, le tracce della presenza di Zoro.

Aveva trovato qualche sua minaccia e appunto, ma nulla di lui.

Un brivido freddo le attraversò la schiena. Si sentì schiacciata da qualcosa, come se qualcuno la stesse osservando, uno sguardo duro e minaccioso, severo e arrabbiato.

-Il suo nome è Trafalgar Law- D'istinto, alzò il volto verso la lavagna e lo vide.

Vide la prova dell'esistenza di Zoro non appena incrociò i duri occhi di suo fratello.

Smise di respirare e un ondata di caldo e panico la travolse.

La fissava e non prestava attenzione alle parole dell'insegnante. Rimase immobile Nami non appena lo vide azzerare le distanze e mettersi a sedere accanto a lei.

Non poteva essere vero...

-Riprendiamo la lezione-

No...

-Allora-La docente prese il libro e tornò a fare un riepilogo della lezione precedente-Ramses III fu il sovrano di maggior spicco della XX dinastia. Figlio di Sethnakht e della Grande Sposa Reale Tiyi-Mereneset, salì al trono all'età di circa 30 anni, dopo aver ricoperto la carica di Grande Capo di tutto il Paese, e regnò per poco più di 31 anni.-Riepilogò a grandi linee la vita di Ramses.

Con mani tremanti, cercò la pagina della lezione e per sbaglio, urtò il lapis alla sua destra. Lo seguì con lo sguardo e inevitabilmente, cadde dal banco. Trattenne il fiato.

Velocemente, spostò lo sguardo su Law aspettandosi una sua reazione ma niente...

Si morse il labbro inferiore e si sporse per raccoglierlo.

-Cosa stai aspettando?-La sua voce le fece gelare il sangue. Alzò velocemente la testa e lo trovò a fissarla. Era bello.

Occhi di ghiaccio e capelli neri.

Non assomigliava molto a Zoro, ma lui aveva confermato la loro parentela.

Afferrò il lapis e tornò eretta con la schiena. Abbassò il volto e ripose sul banco la matita.

Aprì gli occhi per guardare l'insegnante e rimase shockata. Tutti, nessuno escluso, erano immobili.

Nessun suono, nessun movimento...che accidenti!?

Guardò Trafalgar e un sorriso divertito spuntò tra le sue labbra.

Era stato lui. Non doveva aver paura...doveva essere risoluta e schietta. Esattamente com'era con Zoro. L'unico problema era che le sue intenzioni, non erano di certo positive...

-Che cosa hai fatto!?-Si alzò in piedi prendendo coraggio.

-Ho solo fermato il tempo-Si portò le mani sotto il mento poggiando i gomiti sul tavolo-Io e te dobbiamo parlare...-

-Parlare?-Storse il naso.-Non ne ho l'intenzione!-

-Nemmeno se riguarda Zoro?-Si fermò e sentì il petto esploderle. Zoro....

-Ti ascolto...-Tornò a sedere.

-Brava ragazza-Si voltò verso di lei sospirando.-Zoro te ne aveva parlato no?-La fissò incollandola coi suoi occhi celesti.

-Di cosa?-Chiese titubante.

-Di quello che siamo...-Abbassò gli occhi posandole sulle sue scarpe.

-Mi ha detto che non era umano...-Ammise-Che...un entità al di là della mia comprensione-

-Della comprensione di voi stupidi umani si...-Per quell'offesa gratuita, lo fulminò con un occhiataccia.-Ebbene, Zoro ti ha spifferato ogni cosa...ma a quanto pare, per te è stato uno shock e hai dimenticato tutto...-Si alzò in piedi e con una mossa veloce, le toccò la fronte.

Cercò di ribellarsi, ma appena incontrò nuovamente i suoi occhi, ne rimase paralizzata. Di colpo, sentì il corpo e gli arti farsi pesanti, tanto che se non ci fosse stata la sedia, sarebbe crollata per terra.

Un energia elettrica la colpì dandole però nuovamente la carica. Si prese la testa tra le mani e pensò a Zoro. Le aveva detto davvero qualcosa?


-Sono la morte Nami-


Fermò i pensieri e rabbrividì...e le immagini presero a scorrere senza il suo consenso. Zoro che le spiegava, che parlava, che le faceva vedere la sua natura, il suo vestiario e che le prometteva di proteggerla...


-Sei la morte?-


-Ma di che stai parlando?-


Le passò nella mente la conversazione di quella notte.


-è un problema…Esserlo?-

-Cosa?-

-La morte-


Lei non gli aveva risposto...

-Siamo mietitori d'anime...-Law comparve davanti a lei con il vestiario Egizio. Spalancò la bocca sorpresa.-Prendiamo le anime alla gente e le scortiamo nell'aldilà...-Fece comparire una falce e la conficcò con una mossa a pochi millimetri da lei.-Zoro ha fallito-

Lo guardò stralunata.

-Che...significa?-

-Regola numero uno-La prese per il colletto della camicia e l'avvicinò al suo volto-è proibito cambiare il fato...-Attorcigliò il dito indice ad una sua ciocca di capelli e la fissò divertito-Zoro ha cambiato il tuo...tu dovevi morire...-La osservò sgranare gli occhi non sapendo che cosa dire. Adorava quando le sue vittime erano senza parole...ma ancora di più quando si dimenavano e lottavano...era un sadico dopotutto...

-Regola numero due-Le liberò il colletto e le alzò il mento-Mai...interagire con gli umani-Era per questo che era sempre così distante? Che era sempre stato per i fatti propri senza legarsi con nessuno?

-Regola tre-Attirò la sua attenzione-Mai innamorarsi di uno stupido umano-Azzerò le distanze e Nami assaporò il sapore di quell'uomo. Era sgradevole, forzato e nulla era come doveva essere.

Con Zoro era stato diverso...per le poche volte che lo aveva fatto, era stato tenero, voluttuoso e mai irruento. L'amava anche lui?

-AHIA!-Si staccò da lei quando la sentì pestargli un piede.

-BRUTTO IDIOTA!-Si pulì le labbra con il dorso della mano-Azzardati di nuovo e miro più in alto!-Socchiuse gli occhi divertito Law...Quella ragazza era veramente focosa.

-Sai perchè mio fratello non viene più?-Le domandò con un sorrisetto compiaciuto sul volto.

Quella domanda la fece fremere...

-Perchè!?-Domandò facendo un passo avanti. Voleva sapere...

-Ha fatto un patto con nostro padre-Riprese la falce e passò un polpastrello sulla lama.-Lui avrebbe smesso di frequentarti e l'ultimatum della tua morte...rinviato-

Sentì il corpo farsi di piombo e la respirazione impossibile...

Zoro...aveva rinunciato a vederla per salvarla...

-Rinviato...-Ripetè mentre una lacrima le scendeva lenta e silenziosa su una guancia.

-Rinviato si-Si mise in posizione e le fece un cenno del capo-Rinviato a ora...-Mosse una mano-Tre secondi di vantaggio...ti consiglio di cominciare a correre...-



   
 
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