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Autore: Masu    31/12/2006    3 recensioni
“Ti prego... Non sorridere in quel modo... Non parlarmi così dolcemente... Lo so, lo hai sempre fatto... Ma ora è diverso... Ora davanti a me, riesco a vedere solo te... Cazzo! Perché non riesco a togliermi dalla testa ogni momento trascorso insieme? Perché?” La mia prima fanfiction a capitoli... Leggete e commentate!!!^_^)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UNEXPECTED-2-

CAPITOLO 2

L’allegro cinguettio degli uccelli mattinieri disturbava la mia triste dormiveglia di un Sabato qualunque…

L’oscurità copriva con un leggero velo l’intera stanza… Solo un tenue raggio di luce blu, filtrante dalle persiane chiuse, colorava con una striscia la pesante coperta nella quale ero avvolta…

Gli occhi assonnati scrutavano le tenebre, cercando di decifrare in esse qualche risposta alle mie domande…

 

 “Sono sempre riuscita ad evitarla… Sono sempre riuscita a considerarla solamente un’amica… Pur classificandola come la più carina della squadra… Posso sicuramente fare a meno di amarla…”

 

Mi poggiai sull’altro fianco…

 

“Figurati… Non farei altro che soffrire… Insomma… A lei piacciono i ragazzi!

Tsk… Mi ricordo quando l’anno scorso, eravamo insieme nella macchina di Marco… Ritornavamo da una partita a Cremona… Noi due nei sedili dietro e un'altra nostra compagna in quello accanto al guidatore…

Ricordo le sue parole che si infiltravano nella mia mente, miste al fastidioso ronzio dell’automobile in corsa… Parlava piano… Sussurrava qualcosa… E guardava immobile le ombre fuori dal finestrino sorreggendosi la testa con il braccio poggiato contro la portiera… I suoi orecchini penzolavano luccicando alle luci dell’autostrada…

Io la guardavo zitta… Affascinata dal suo profilo regolare…

Improvvisamente smise di parlare… Vedevo i suoi occhi chiari socchiudersi lentamente… Sorrisi, lasciandomi scappare un suono… Lei si voltò di scatto spalancando le palpebre assonnate e mi guardò per un secondo, poi rispose al mio sorriso come ad aver capito il motivo del mio divertimento, e si accovacciò verso di me, stendendo, per quanto ci stavano, le gambe sul sedile… Io feci lo stesso…

Ci fu silenzio per circa due minuti… Ma mi accorsi che non dormiva, mi guardava… Mi osservava semplicemente… Già, è un suo vizio guardare la gente e nel frattempo mangiarsi le unghie…”

 

Soffocai una risata per poi sfogarla in un gemito sommesso… Mi stesi su tutta la schiena portando il lembo della coperta davanti alla bocca… E continuai a pensare…

 

“Tsk… Ero in tremendo imbarazzo! Allora le chiesi come andasse con il suo ragazzo…

-Ci siamo mollati!- disse lei

-Cosa? E perché?- ribattei interessata…

Lei cominciò a gesticolare tutta eccitata dall’argomento e si portò al centro dei sedili in modo da avvicinarsi di più a me, ed io la copiai…

I nostri volti distavano circa una spanna… Ma io non sentivo quell’irrefrenabile voglia di avvicinarli ancora di più… L’irrefrenabile voglia che proverei adesso…”

 

Sospirai…

 

“ –Ci siamo accorti di non essere in sintonia … E dire che se fossimo stati insieme ancora solo una settimana… Probabilmente ci saremmo fatti…- sogghignò…

-Comunque adesso, mi piace un altro… Che prima mi veniva dietro! Però prima non gli andavo dietro io… E adesso non so se gli piaccio ancora… Alcuni dicono di sì… Però non ne sono sicura! Che sfiga!-

Nell’udire quelle parole, non percepii alcuna angoscia, alcuna scossa, alcuna morsa di dolore… Ma so che, se le risentissi ora… A stento riuscirei a trattenere le lacrime…”

 

Mi girai nuovamente sul fianco destro stringendo nella mano l’angolo del cuscino…

 

“Ma che dico… E’ ovvio che non piangerei… Per una persona che nemmeno mi piace! Sì, perché sono sicura che non mi piace! Non sono così autolesionista!”

 

“Non voglio soffrire più di quanto non abbia già fatto…”

 

-TRRRRRRR TRRRRRR- sentii il cellulare vibrare sul comodino… -TRRRRRRRR TRRRRRRR- Allungai il braccio tastando la superficie del tavolo  alla ricerca dell’ oggetto, finché non lo trovai… Lo avvicinai agli occhi nel tentativo di leggere il mittente, -NUMERO PRIVATO-…

Serrai le palpebre corrucciata…

-Pronto?- dissi svogliatamente

-Pronto Linda?- rispose la voce femminile al di là dell’apparecchio

-Sì, chi è?- dissi curiosa…

-Ha-ha! Stavi dormendo? Guarda che sono le 11 del mattino!- continuò lei

-Ma chi sei?- insistetti io impaziente

-Ma davvero non mi hai riconosciuto? Sono C…- la linea cadde all’improvviso

-TU-TU-TU-TU-TU-

-Pronto? Ci sei? PRONTO? PRONTOOO? Cazzo ha messo giù!!!- esclamai –Ma che diamine significa “SONO C…”!!!- aggiunsi seccata, e mi lasciai cadere pesantemente sul letto…

“Chi può essere “C”… Magari è Chiara Lembi… No, ha la voce più grave… Camilla Bessani!… In effetti è l’unica che mi chiama ad ogni ora del giorno… Mha…”

Fissai il soffitto per qualche minuto, finché sentii le palpebre divenire pesanti… Una miriade di immagini mi scorrevano nel cervello… Chiusi gli occhi…

 

“…-Tsk! Cinque giri di campo… Tutte e due…-…” e mi tornò in mente anche quella frase…

 

Sobbalzai improvvisamente… Mettendomi a sedere…

 

“Non è che magari… Era proprio lei…?”

 

-TRRRRRRR TRRRRRRRR- il telefono riprese a vibrare… Lo strinsi nella mano… -NUMERO PRIVATO-… Deglutii…

-Pronto?-

-Linda! Sono Claudia, scusa era caduta la linea…- disse lei…

-Ah ciao Claudia! Non ti avevo riconosciuto!- risposi con un pizzico di delusione…

-Lo so…-disse nuovamente –Comunque, ti volevo chiedere se oggi ti andava di fare un giro qui in paese… Tanto per fare due passi…-…

Claudia era la mia vicina di casa, avevamo la stessa età ed eravamo amiche sin dall’infanzia… Lei sapeva tutto del mio carattere, sapeva prendermi nei momenti di tristezza come in quelli di euforia… Non le sfuggiva nulla… A parte alcuni “piccoli” particolari riguardo i miei gusti sessuali…

 

-Va bene dai… Così mi svago un po’…- risposi…

-Ok! Benissimo, ti vengo a prendere alle 3! Bye-Bye!- aggiunse e riattaccò…

Io feci lo stesso…

“Mi aiuterà a non pensarci…”

….

-PEEEEE!!- suonò il citofono…

Presi la sciarpa avvolgendola al collo, afferrai le chiavi di casa e uscii dall’ingresso principale…

-Ciao Clo*! Come va?- esclamai

-Ciao baby! Io tutto bene! Tu?- rispose Claudia sorridendo…

Era poco più bassa di me… Aveva i capelli lisci di un biondo senza impurità, forse dovuti alle origini germaniche dalla parte del padre, erano pettinati con la riga dal lato sinistro e la frangia spostata verso destra… Gli occhi azzurro chiaro risaltavano sulla pelle lattea, e le sottili labbra rosa si contorcevano a causa del freddo…

Indossava un cappotto lungo a striature grigie e nere, e dei pantaloni leggeri a quadretti marroni e beige come le scarpe, che presentavano lo stesso motivo…

-Sei stramba come sempre a quanto vedo dall’abbigliamento! Mi sa che il liceo artistico ti da alla testa!- dissi sarcastica…

-Ma smettila! Piuttosto tu, come va allo scientifico? Il covo delle secchie!- rispose lei cominciando a camminare verso l’uscita della via, ed io la seguii…

-Tutto bene… E’ una noia mortale come terzo anno di liceo! La mia classe è letteralmente “morta”!- dissi avvilita…

-Ha-ha! Ti sta bene! Noi facciamo un casino… E a ragazzi come sei messa? C’è qualche tipo carino?- esclamò curiosa…

 

Quella domanda mi fece vibrare leggermente l’anima…

 

Tipi? Vorrai dire… Tipe!”

 

-Hem… No, no, non mi pare…- risposi arrossendo leggermente…

-Mmmm… Peccato, speravo che finalmente ti avrei sentita parlare d’amore… Il sentimento più bello che possa esistere sulla faccia della terra!- aggiunse con occhi sognanti e un briciolo di sarcasmo –Mi dispiace che tu non lo abbia ancora sperimentato…-

“Dici? Ha-ha-ha!Bhè forse non è mai stato corrisposto ma… Penso di sapere sull’amore, più cose di quanto tu non creda!”

-Umpf!- sogghignai divertita…

-Cosa? Perché ridi? Mi stai nascondendo qualcosa per caso?- esclamò lei…

-Io? Figurati! Guarda che non ho riso!- ribattei io sulla difensiva

-No! Dimmi la verità! Tu ti sei già innamorata!- insistette…

-Ma dai! Te lo avrei detto, non ti pare?- continuai… Claudia si mise di fronte a me sbarrandomi la strada, poi allungò le braccia bloccandomi per le spalle… Mi fissò intensamente con espressione indagatoria… Vedevo i suoi occhi azzurri perdersi nei miei nocciola e sfogliare velocemente i ricordi del mio passato…

La ragazza alzò un sopracciglio… -Sarà…- concluse ricominciando a camminare al mio fianco…

 

Non so se ti rivelerò mai quello che sono veramente… Scusa…”

 

Camminavamo lentamente sul marciapiede, affiancando il ciglio della strada e le villette biancastre… Il cielo era grigio e trasmetteva tristezza allo sfondo desolato del piccolo paese… Gli alberi erano ormai spogli, con qualche foglia rossiccia attaccata ai rami scheletrici… Si percepiva già la fine di Novembre…

Finalmente le villette scomparirono dalla nostra visuale, lasciando spazio a un piccolo parco semi-cementato che costeggiava la strada…

Dei ragazzi se ne stavano seduti sulle panchine a chiacchierare…

Continuammo ad avanzare… Io cercai di mettere a fuoco meglio nel tentativo di riconoscere qualcuno… Serrai le palpebre… Erano quasi tutti maschi, più o meno cinque… Però c’erano anche delle ragazze, tre ragazze… Provai a identificarle…

Ci avvicinammo ancora… Tanto da poter vedere i loro volti…

 

Sussultai…

 

Riconobbi una ragazza… Aveva i capelli castano scuro, lunghi sino alla schiena e pettinati con la frangia scostata verso destra… Indossava un cappotto nero simile al mio che le arrivava alle ginocchia… Sopra la bocca teneva un foulard bianco, sfrangiato, con delle decorazioni blu… Uno di quelli che i punk usavano molto in quel periodo… Ai piedi calzava delle All-Star scozzesi, che si abbinavano perfettamente con il paio di jeans stretti sbucanti sotto il cappotto…

 

Se ne stava in piedi con le mani in tasca e il volto abbassato nel tentativo di coprirsi maggiormente con il foulard… Scrutava gli altri ragazzi alternando il suo sguardo da persona a persona e ridacchiando qualche volta…

Frequentava la mia stessa scuola, infatti la vedevo spesso passare per i corridoi, o fumare in giardino con le sue compagne… Inoltre aveva un anno in più di me…

Ma che cosa ci fa lei qui? Non l’avevo mai vista gironzolare nel mio paese…”

Continuavo a fissarla perplessa… Finché, anche lei si accorse della mia presenza…

Sbarrò le palpebre sorpresa… Probabilmente qualche volta mi aveva notata a scuola…

Distolsi lo sguardo e mi voltai verso Claudia sorridendo… E dissi…

 

-Comunque nella mia scuola… Qualche tipo carino c’è… -

 

 

*CLO= diminutivo di Claudia

 

PS (autrice): grazie per le recensioni, anche di “I have only you in my soul”… Spero che questo secondo capitolo vi piaccia… Mi raccomando recensite (^o^)!

  
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