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Autore: Im a muffin    13/06/2012    5 recensioni
-Da quand'è che te la fai con le persone famose?- Domandò. In casa c'eravamo io e lui, nessun altro grazie al cielo. Sul braccio, ben nascosto, portavo ancora il segno viola dell'ultima litigata con Ian.
-Da quando sono i miei unici amici qui a Londra-
-E io?-
-Si presume tu sia il mio fratello adottivo- dissi allontanandomi da lui.
-Solo?Guarda che loro non sono migliori solo perchè sono famosi-
-Mai pensato questo-
Mi afferrò per il polso destro -Però con loro passi le giornate. Con me, pur sapendo quanto mi piaci, invece no. Perchè?-
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Aprii la porta d'ingresso poco prima che lui mi inchiodasse al muro per rubarmi un altro bacio, poco prima che lui mi aprisse le gambe con un ginocchio.
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-Vi voglio bene,sai? Siete come dei fratelli per me, anche se sono solo due settimane che ci conosciamo...-
Mi strinse un po' di più, ma con dolcezza.
-Adesso dormi, ok?- Mi baciò sulla fronte e si alzò, accompagnato dal lieve cigolio delle mole del letto.
-Grazie- sussurrai. Lui spense la luce.
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Aveva ragione Ale quando diceva che ci sente tutti come suoi fratelli maggiori, perchè è esattamente ciò che noi tutti, ne sono sicuro, proviamo per lei.
-Quanto vorrei che vivesse con noi, Zayn, così sarei sicuro che nessuno le farebbe del male. Hai visto che smorfie fa quando sorride? Scommetto che le ha fatto qualcosa che non ci vuole dire-
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dove cazzo sono?- Rantolai. Un martellante mal di testa tentava di aprirmi le tempie, come un animale in gabbia che tenta di uscire.
-'la miseria quanta finezza!- urlò qualcuno da quanche parte della stanza.
-Zayn?- parendo in capace di parlare normalmente, mi limitai a qualche fiebile borbottio.
-Indovinato. Certo che tu e la finezza vi svegliate a braccetto eh?- l'abbassarsi del letto (o del divano?!) sul quale ero sdraita mi avvisarono che si era seduto accanto a me.
-Zitto. Tu ne dici di peggiori. Dove sono? Sono a casa vostra? COSA CAZZO MI AVETE FATTO BERE?! Cazzo Zayn non ricordo niente!!- ed improvvisamente, senza un motivo apparente in quel momento, scoppiai a piangere. Gli occhi, che non avevo avuto il coraggio di aprire, vennero spalancati a forza dalle lacrime ed in breve il mio corpo fu scosso da impetuosi singhiozzi.
Zayn tentennò sorpreso(chi non si sarebbe sorpreso per una reazione del genere?!) poi si sdraiò al mio fianco, posando un braccio sulla mia schiena, in un abbraccio difficoltato dalla mia posizione.
-Italiangirl... sei in camera mia, tranquilla. Tu e Danielle ci avete cucinato la pasta, abbiamo fatto i pop corn e poco fa, più o meno a metà del film, ti sei addormentata. Visto che oggi toccava a me tenerti in braccio ti ho portato su, e no, non hai bevuto nulla. Liam non ha voluto.- La sua voce, splendida già quando parlava normalmente, favolosa mentre cantava, atteggiata ad un sussurro aveva un che di ipnotico e carezzevole. Il mio pianto nervoso si calmò, il mio corpo tornò immobile e la facoltà di parlare venne più o meno ripristinata, ma restai ugualmente zitta e ferma per qualche manciata di minuti, spremendo da quella situazione ogni singola, meravigliosa sensazione di protezione che Zayn irradiava.
-Scusa Zayn...- mormorai -Il fatto è che tutto è una tale merda nella mia vita! Credevo di essermi svegliata in camera di Kyle, fatta di qualcosa e magari pure sverginata da quel pazzo. Scusami...
Vi voglio bene,sai? Siete come dei fratelli per me, anche se sono solo due settimane che ci conosciamo...- Sollevai un poco la testa e gli sorrisi, avvertendo un lieve dolore nel tendere i muscoli facciali, ancora ammaccati dall'ultima sberla di Ian.
-Ehi, piccola. Tranquilla- mi strinse un po' di più, ma con dolcezza. Non parlava con un tono malizioso, affatto, mi sentivo davvero come se per la prima volta avessi avuto un fratello.
-Adesso dormi, ok?- Mi baciò sulla fronte e si alzò, accompagnato dal lieve cigolio delle mole del letto.
-Grazie- sussurrai. Lui spense la luce.

Scesi le scale che portavano al primo piano con la leggerezza di un elefante -Qualcuno mi faccia un caffè!!- strillai al nulla del salotto.
-Buongiorno anche a te!- risposero dalla cucina.
-Silenzio e lavorate, schiavi- borbottai,varcando la soglia della stanza. -Anzi, lavora, schiavo- mi corressi, vedendo solo Niall in quell'ambiente immenso che combinava cucina e sala da pranzo. Era piegato verso il basso, la testa affondata dentro al frigorifero. -E, per favore, un caffè all'italiana, non una di quelle fottutissime cose annacquate che voi inglesi avete il coraggio di chiamare tali- borbottai, elefantinizzando verso la dispensa.
-Ti sei svegliata di buon umore-
-E sei fortunato. Ieri sera a Zayn è andata anche peggio...-
-Lo so- ribattè laconico. Aveva ritratto leggermente la testa e mi stava osservando con uno sguardo bizzarro: un misto di preoccupazione ed indecisione. Non lessi, per quanto poco empatica io potessi essere, nè pietà nè compassione e ciò mi tirò su di morale. Non ero ancora messa così male.
-CRISTO SANTO!- strillai saltando all'indietro. Niall, che era accorso, infilò la testa nella dispensa, cercando, così immagino, un ratto o un ragno o una qualunque fottutissima materiale ragione per la quale avrei potuto lanciare uno strillo tanto acuto da svegliare gli altri quattro ragazzi e le ospiti Danielle ed Eleanor.
-Che c'è?!- strillò anche lui, ricomparendo.
-Niall, mi sono fermata a dormire qua da voi senza avvisare nessuno-
-Cazzo-
La mia mente volava e per qualche secondo rimasi ferma, come impietrita, per poi sciogliermi in un inaspettato sorriso che resero sgomento il povero irlandese. -Meglio. Sarà una piccola ripicca. Ora, tanto perchè non vorrei che tu mi odiassi, ricominciamo tutto, d'accordo?- Mi passai una mano sulla faccia, facendo magicamente comparire un gran sorriso. -Buongiorno Ni'!- esclamai con la convinzione di una povera malata. Niall mi guardava seriamente preoccupato. O forse era paura quella? -Come và? Lo avete del caffè in questa casa?-
Niall rise.
-Tu passi troppo tempo con noi, ragazza- una delle cose belle di Niall, che me lo rendevano desiderabile non solo come un fratello, era la capacità di adattarsi ai miei repentini cambi di atteggiamento ed anche la sua flebile, ma pur sempre esistente, maestranza della mia lingua. Era davvero piacevole discorrere con lui in italiano, per quanto ogni tanto avesse bisogno di una traduzione.
Risi anche io, guardandolo.
-Naah non mi basta mai!-
-Questa dolcezza è dovuta al caffè oppure lo pensi veramente?-
Arriciai in avanti il labbro inferiore, atteggiando il viso in un'espressione offesa, avvilita. -Io di dico cose dolci e tu mi sfotti... grazie!- gli voltai le spalle, la testa alta, il mento rivolto all'insù.
-Capito, capito, ti preparo il caffè-

Passai le due ore successive a parlare con Niall, seduta sul tavolo in cucina, mentre lui sgranocchiava in ordine: biscotti, brioche, piadina con Nutella, patatine, arachidi, pistacchi e di nuovo biscotti. Sembrava non averne mai abbastanza. In compenso, io avevo la nausea anche per lui.
-Ti prego Ale facciamo qualcosa- piagniucolò ad un certo punto, scaraventando un biscotto mezzo mangiucchiato nella scatola dalla quale lo aveva estratto ed interrompendosi nel pieno di un discorso iostobenesenzalaragazzamacapiscochetupossavolerneuno.
-Qualcosa tipo?- chiesi titubante, portando una mano a quella massa aggrovigliata che erano i miei capelli.
-Che ne so! Una partita a Call of Duty, una passeggiata, un fottutissimo qualcosa che non sia stare qui a guardarsi negli occhi e deprimersi aspettando che i ghiri su di sopra si sveglino-
-Call of che? Opto per la passeggiata, lasciami pettinare, biondo, per me non è così automatico come per te. Dieci minuti. Tanto sono già vestita-
-Fai che siano dieci minuti e non due ore-
-Io non mi chiamo Zayn- risposi, già in corridoio.

Zayn
Nè Niall, nè Ale. Spariti. Io ed Harry compimmo svariate volte il giro della casa chiamando quasi incessantemente la nostra Italiangirl e quello stronzo-effimero-bastardo-che-ha-rapito-la-nostra-italiangirl, ma nulla. Cercammo in ogni angolo, Louis addirittura sollevò i materassi di tutti i letti presenti in casa sostenendo che una ragazza così "minuscolosa" avrebbe potuto nascondersi ovunque, ma di loro non c'è era traccia alcuna.
La sera prima, per lasciare ad Ale la sua privacy, ero andato a dormire nel lettone di Niall ma quella mattina (lo ammetto, mi ero svegliato ad un'ora improponibile: mezzogiorno [si lo so, sono qualcosa di scandaloso]), alzandomi non lo avevo trovato. Quando ero sceso già fervevano le ricerche: congedate le ospiti, i tre rimanenti One Direction si stavano dando da fare con iPhone e Blackbarry vari per rintracciare i dispersi.
-La mia Alee- udì strillare dalla cucina, mentre anch'io, dopo aver assistito allo spoglio dei materassi da parte di Louis, riempivo di messaggi Niall -La mia Alee, me l'hanno portata viaa!Oh, povero me! Oh, povero meeee!- Harry enfatizzava le vocali singhiozzando, la voce resa piena da quella sofferenza teatrale che stava simulando.
-Avanti,non piangere, la ritroveremo, su,su- Louis sussurrava appena, ma la sua voce era udibilissima nel vuoto lasciato dagli strepiti del riccio. Me li immaginavo, Harry seduto in cucina e Louis dietro, a confortarlo con lievi pacche sulla schiena mentre il piccino del gruppo nascondeva l'assenza di lacrime dietro alle mani.
-Povera ragazza, finiremo per traviarla- commentai scuotendo la testa. Liam, seduto, no anzi appoggiato, no anzi sdraiato, no anzi abbandonato miseramente sul divano, scosse a sua volta la testa e si spalmò la mano sul viso.
-Mi sai che hai ragione. Comunque, non appena tornano, Niall mi sente. Quella ragazza è sotto la nostra responsabilità fin quando rimane con noi, quindi- grande enfasi sul "quindi" -E' nostro dovere non farle mancare niente ed evitare che qualcuno le possa fare del male.-
Sollevai le sopracciglia (ben conscio che, se avessi fatto quella mossa in compagnia di una qualunque ragazza, quella sarebbe caduta ai miei piedi, implorando di portarla su di sopra, nella mia stanza. Dopotutto io sono Zayn Malik!)
-Dimmi che scherzi, Liam. E' con Niall!-
-Si lo so!- sembra piuttosto frustrato. Ci tiene davvero alla ragazzina, come tutti noi del resto, pensai.
Aveva ragione Ale quando diceva che ci sente tutti come suoi fratelli maggiori, perchè è esattamente ciò che noi tutti, ne sono sicuro, proviamo per lei. -Ma...ma se dovessero scattare loro delle foto e metterle su internet e quel maniaco di...di... oh! Come cazzo si chiamava?! si, Kyle! dovesse farle qualcosa mentre è a casa?! Quanto vorrei che vivesse con noi, Zayn, così sarei sicuro che nessuno le farebbe del male. Hai visto che smorfie fa quando sorride? Scommetto che le ha fatto qualcosa che non ci vuole dire. Oh, se solo quegli idioti dei genitori si accorgessero che hanno un maniaco in casa!-
Sospirai -Non sai quanto hai ragione...-
Non sapevamo che Kyle fosse solo la punta dell'iceberg.

Hei! Guess who's back!
Prima di sparare una cazzata qualunque, devo fare un annuncio:

OGGI LA COGNATA DI HARRY STYLES COMPIE 1 MESE
*directioners in panico perchè non ne sapevano niente*
Come chi è?! Ma la mia sorellina ovviamente!!! :D:D Auguri Ginny (detta Pru)
Si, Alessia, si.
Allora, il capitolo...il capitolo....il capitolo!! Quanto mi piace! E vi spiego perchè: trovo che sia molto carino perchè focalizziamo il rapporto della nostra italiangirl coi ragazzi e, pur essendo scritto da cani macosacazzopossiamofarciquellascemascrivecosì -.-, trovo che sia molto puccioso(?)
Ok, mi eclisso che è meglio.
Non siate clementi, merito tutto!!

May the odds be ever in your favor!!

Ale

P.S: scrittrici! Volete un banner? Ok, chiedetemelo in recensione, in cambio domando solo un po' di pubblicità ;) <3

   


  
 

  
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