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Autore: bambi88    31/12/2006    7 recensioni
Una storia ricca di passioni e misteri... Chi è il selvaggio cavaliere? Perchè quella ricca e viziata dama è attratta da un mondo meschino e turpe? Un terribile passato e un inquietante presente si intrecciano pericolosamente. Castelli, spade, vendette nel percorso di un amore profano. Aspetto con ansia le vostre recensioni...
Genere: Romantico, Malinconico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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rossa nuovissimo

 

Vegeta passò una mano sul mento ispido.
Si avvicinò ad una fontana e, scansando alcune donne che raccoglievano l’acqua della fonte, vi immerse l’intera testa.
Riemergendo, notò gli sguardi sbigottiti e incuriositi della fanciulle e delle loro madri.
Sorrise sornione all’indirizzo di una delle ragazze più timide, che fuggì quasi fosse al cospetto del demonio.
Vegeta rise compiaciuto…forse quella ragazzina non si sbagliava più di tanto.
Si allontanò e, rientrato nella locanda sulla piazza, chiese una stanza.
Doveva prepararsi.
La sua missione stava per iniziare.

Bulma lanciò il corpetto verso la parete, colpendo un quadro che, caduto rovinosamente a terra, fu raccolto da una sbuffante Chichi.
- Bulma!! Non puoi rompere tutto quello che possiedi!-
- E perché?!...è mio no?!- le rispose la ragazza, ammirando il suo corpo allo specchio.
- La vanità è un peccato…- disse Chichi, raccogliendo da terra le vesti dell’amica.
Bulma le sorrise ammaliante, riparandosi dietro un paravento che profumava ancora delle terre lontane da cui proveniva.
Chichi si sedette sul letto dell’altra, sistemando i capelli nella rigida acconciatura.
Un rumore di trombe la scosse.
Bulma si affacciò da dietro lo spogliatoio e, riconosciuto il suono noto, si scagliò verso la finestra, spalancandola.
- Bulma sei ancora mezza nuda!- urlò Chichi avvicinandosi a lei e gettandole un mantello sulle spalle.
La ragazza si voltò verso di lei, con gli occhi lucidi dall’emozione…
- un’ambasciata Chichi!- le disse stringendo i pugni
- e allora?!... è il lavoro di tuo padre quello di ricevere ambasciatori stranieri…- rispose Chichi, non ricambiando l’entusiasmo dell’altra
l’amica scosse le spalle e la testa, sciogliendo del tutto l’acconciatura; i capelli le ricaddero sulle spalle morbidi e fluenti, rendendola simile ad un essere fantastico.
Chichi aveva speso pensato che la sua amica non fosse solo una viziatissima figlia di un uomo ricco, ma una vera strega.
- come no puoi capire Chichi…non ti emoziona sapere che c’è qualcosa di diverso fuori dai nostri confini?! Qualcosa di nuovo, di affascinante, di…- l’emozione sembrò serrarle la gola.
- Pericoloso Bulma.- l’interruppe l’altra chiudendo la finestra
L’amica non rispose, impegnata nel rivestirsi.
- aiutami svelta!...se tu non vuoi venire, andrò da sola- le disse, fissandola glaciale.

 

Il ragazzo marciava regale nel cortile del palazzo.
Fissava dritto davanti a sé, senza esitazioni, senza emozioni.
Le guardie, esterrefatte, gli sbarrarono titubanti l’ingresso, prima di ascoltare quel nome leggendario.
Suoni di tromba lo accolsero all’interno del cortile, insieme a sguardi sempre più incuriositi.
Qualcuno, il più saggio, si allontanò, rientrando nelle proprie stanze, qualcuno, come mendicando uno sguardo, gli si avvicinò pericolosamente.
Eppure continuava imperioso il suo cammino, senza apparenti distrazioni.
Eppure…non gli era sfuggita l’imprevista apparizione della ragazza e un sorriso malizioso gli apparve sul viso.
Vegeta era arrivato.
La missione era iniziata.

 

" il sindaco di Ovestonia, messer Briefs, è un uomo sulla cinquantina, capelli bianchi e sguardo vacuo; non farti ingannare, solo all’apparenza è sciocco, in realtà è fin troppo astuto"
tali parole gli risuonarono negli orecchi mentre, entrando nella sala delle ambasciate, si avvicinava ai seggi dei vecchi della città.
Lo vide subito, sorridente ma freddo, seduto al centro, vestito di bianco e con indosso degli strani occhiali.
Accanto a lui erano figure di minore importanza nella città ma a lui ben note.
Quando incrociò lo sguardo con messer Piccolo, capo della guarnigione, portò istintivamente la mano sull’elsa.
Represse però il primo istinto, stampando sul volto un’espressione severa.
Si fermò al centro della sala, chinando forzatamente il capo.
- così lei sarebbe il mitico ultimo discendente dei Sayan, cavaliere…- prese la parola una voce roca
- …e noi conosciamo l’indole di tale, ehm, razza- continuò Piccolo, interrotto però da un cenno della mano di Briefs
- vecchio Supremo, Piccolo, non è educato aggredire così sconsideratamente un nostro ospite, specialmente se di alto rango come messer Vegeta.-
Vegeta chinò di nuovo il capo, in un cenno d’assenso che voleva, però, anche nascondere il rossore di rabbia che gli offuscava il viso.
- le notizie sulla sua cortesia non erano infondate, messer Briefs- disse in un sibilo il ragazzo
- e ora…ci dica, perché è venuto fin qui, affrontando un viaggio così lungo?!- riprese Briefs, sistemandosi gli occhiali sul naso.
L’aria era densa di tensione.
Lo sguardo di Vegeta era incollato al volto del sindaco e Piccolo aveva già sganciato, silenziosamente, il laccio che fermava la spada al suo fianco.
Fu allora che Bulma entrò nella stanza.

Aprì la porta con un gesto deciso e sicuro, sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
Un sorriso che si spense appena il suo sguardo si posò sull’ambasciatore.
La sua mano, ancora poggiata sul pomello della porta, iniziò a tremare.
Piccole gocce di sudore le imperlarono la fronte.
No…non poteva essere lui…
Eppure…
Il ragazzo la fissò, non tradendo la minima emozione.
- scusate…- disse, con voce tremolante, spostando lo sguardo su suo padre.
- No…vieni, accomodati- le rispose il padre, indicando uno dei seggi ancora liberi
Bulma si sentì affondare mentre lo sguardo di Vegeta l’investigava.
Si sedette sbiancando.
Non riusciva ad immaginare quale bagno di sangue avesse scongiurato, entrando in quel momento.

- bene…ora puoi finalmente spiegarci il motivo della tua visita, Chierico- disse sprezzante Piccolo, indugiando sull’ultima parola.

 

 

scusate per la lunga assenza...cercherò di postare il pirma possibile...mi dispiace davvero.
spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito un pò...un bacio a tutti e un grande GRAZIE a tutti voi!

  
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