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Autore: JulyChan    31/12/2006    9 recensioni
“Sono passati tanti anni dai quei giorni, dai giorni di Hogwarts, e la guerra ancora non è finita. C’è ancora chi gioca a spezzare vite innocenti, c’è ancora chi si sacrifica perché questo non accada. E ci sono ancora loro.”
Ron, Hermione, Harry, anche a distanza di anni, anche dopo battaglie estenuanti, sono ancora insieme, ancora amici, e ancora certi di poter fare qualcosa per la salvaguardia del mondo magico e non. Auror qualificati, ancora in lotta contro gli ultimi proseliti di Voldemort, dovranno vedersela con le immancabili sfide di una nuova e insperata quotidianità.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 5

 

Wish you were here

 

 

 

And did they get you trade your heroes for ghosts?  
Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change? And did you exchange
a walk on part in the war for a lead role in a cage?

How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl,
year after year,
running over the same old ground. What have we found?
The same old fears,
wish you were here.

 

(Wish you were here – Pink Floyd)

 

 

 

Harry girò la chiave nella toppa e, dopo aver disinnescato i vari incantesimi di protezione, fece entrare Hermione in casa, per poi seguirla dentro anche lui.

 

La ragazza era ancora visibilmente scossa, e Harry preferiva continuare a tenerla d’occhio, nonostante i medimaghi gli avessero detto che oramai stava bene. Ma conosceva la ragazza, e aveva paura che avrebbe potuto fare qualcosa.

 

Hermione era forte, determinata, molto sicura di sé, anche pericolosa, se l’occasione lo richiedeva.

 

Ma Harry sapeva che da qualche parte, annidata, era rimasta la piccola e fragile ragazzina troppo presa ad essere perfetta agli occhi degli altri per preoccuparsi realmente di sé stessa.

 

Crescendo era cambiata, certo, ma certe abitudini non spariscono mai. Ed Harry era ormai consapevole di essere una delle ultime persone rimaste capaci di vedere questa lieve sfumatura nella ragazza, uno screzio che sembrava così sottile in una personalità all’apparenza divina, ma che nei momenti opportuni diventava devastante.

 

E lui era lì proprio per impedire che la ragazza venisse travolta da un qualcosa che forse non aveva mai conosciuto appieno, qualcosa che avrebbe avuto la capacità di mostrarsi completamente solo quando sarebbe stato troppo tardi per rimediarvi.

 

Era questo quello che temeva di più Harry, riguardo l’amica: un inesorabile crollo emotivo e morale, una totale devastazione interiore, una completa assenza di stimoli e reazioni ad andare avanti.

 

E voleva prevenirlo prima che arrivasse il peggio.

 

Harry sapeva che con la partenza di Ron e la gravidanza inaspettata, il mondo di Hermione si sarebbe cominciato a scalfire impercettibilmente, ma che quella piccola incrinatura avrebbe causato varie reazioni a catena, fino ad arrivare ad un punto dove sarebbe stato difficile - quasi impossibile - risalire le pareti.

 

Harry era lì per evitare tutto questo, e le sarebbe stato accanto per tutto il tempo possibile.

 

Il ragazzo seguì Hermione nel soggiorno, e la osservò guardarsi intorno, il volto illuminato dai pallidi riflessi che attraversavano il vetro delle finestre.

 

Era una tipica giornata autunnale: il cielo era macchiato di nubi grigiastre, tra le quali filtravano i raggi del sole, smorti e deboli.

 

-Devo dirglielo.-

 

Harry alzò lo sguardo, vedendo che la ragazza aveva assunto una strana espressione in volto: appariva risoluta, ma nella sua tipica espressione mancava qualcosa.

 

Era come un puzzle con un pezzo messo al posto sbagliato.

 

Era una persona che aveva perso improvvisamente la sua strada, e ne stava cercando un’altra per ricominciare, ma questa appariva impervia e ostile, tanto da spingerla indietro e non farla proseguire.

 

Il ragazzo la guardò confuso. Non sapeva cosa dire o fare in quel momento.

 

Ma Hermione non sembrò rendersene conto, tanto che continuò a parlare.

 

-Devo dirgli tutto. Che sono incinta. Che non potrò più partire con lui. Che passeremo sei mesi senza vederci. Che molto probabilmente non vedrà nascere suo figlio. Che mi mancherà terribilmente.- la voce cominciò ad incrinarsi ed Harry percepì una stretta al cuore sentendola parlare così. –Che se vuole può ancora rinunciare alla missione. Che se rinunciasse, sarebbe il più bel regalo che potrebbe fare a me e al bambino. Che sono solamente una completa idiota, convinta che ogni mio desiderio si avveri…-

 

Hermione si interruppe, soffocata dalle lacrime e dai singhiozzi che sembravano non finire più, e si portò una mano sulla bocca, nell’intento disperato di nascondere la sua angoscia.

 

Harry fece per avvicinarsi, ma lei lo respinse con un semplice gesto della mano, prima di scappare fuori dal soggiorno e salire in fretta le scale.

 

Harry non aveva detto una parola, non ne aveva avuto il tempo – o forse il coraggio -. Ma una cosa l’aveva capita: era meglio lasciare solo per un po’ la ragazza, nonostante fosse molto preoccupato per lei.

 

 

***

 

 

Harry stava comodamente seduto sulla poltrona dell’ingresso a leggere un numero vecchio della Gazzetta del Profeta, quando sentì dei passi e scorse con la coda dell’occhio la sagoma di una persona scendere le scale.

 

Alzò completamente lo sguardo e vide Hermione vestita di tutto punto che prendeva la giacca dall’attaccapanni, se la infilava, e poi andava avanti e indietro, cercando la borsa che, alla fine, trovò appoggiata sopra a una mensola.

 

La osservò in ogni suo minimo movimento, e fu alquanto sconcertato dal notare che dall’esterno non traspariva nemmeno l’ombra del dolore che la ragazza si portava sigillato dentro.

 

Si svegliò dalle sue riflessioni solo quando la vide precipitarsi verso la porta ed abbassare la maniglia.

 

-Stai uscendo!- esclamò, nel tentativo di fermarla.

 

-Sì.- fu la distaccata risposta di Hermione.

 

Harry scosse la testa. –Non era una domanda la mia.-

 

Hermione annuì piano, per fargli capire di aver afferrato ciò che aveva detto, e aprì la porta.

 

Stava per uscire fuori, quando Harry si decise ad alzarsi e le corse incontro, trattenendola per un braccio e impedendole di uscire.

 

-Cosa c’è?- borbottò Hermione, nel vano tentativo di districarsi dalla morsa del ragazzo.

 

Harry le lasciò andare il braccio, fissandola negli occhi, ma lei distolse lo sguardo.

 

-Dove vai? Non dovresti uscire nelle tue…-

 

-Sto benissimo! L’ha detto anche la medimaga al San Mungo! E solo perché sono incinta non significa che debba starmene immobile senza fare niente.- sputò fuori con voce alterata. Poi assunse un’espressione leggermente colpevole, forse accorgendosi di aver urlato troppo, e smorzò il tono della voce. –Mi è permesso farmi un giro tranquillo. Non ho bisogno della badante.-

 

A differenza di ciò che la ragazza si aspettava sentir dire dall’amico – contestazioni, rifiuti, obiezioni, pretesti e scuse varie per non farla uscire -, Harry semplicemente annuì e rientrò dentro, lasciandole la strada libera.

 

Si sarebbe potuto dire che la ragazza fosse lievemente turbata da quel comportamento, quasi offesa.

 

Erano più di tre anni che viveva in quella casa, ed ogni volta che decideva di uscire da sola, doveva sentirsi sempre le ammonizioni e le lamentele dei due ragazzi.

 

E questo solo perché era l’unica femmina in quella casa, cosa che andava tradotta come: ci hanno assegnato un essere incapace di difendersi e/o reagire, totalmente privo di senno, da tenere sotto prestante controllo, da salvare in caso di minaccia.

 

Hermione a volte non capiva come facessero ad essere così antiquati quei due.

 

Ora invece il ragazzo non aveva obbiettato nulla, e quasi le dispiaceva.

 

Non era forse più la loro dolce pulzella da trarre in salvo? O forse qualcuno aveva impiantato nel ragazzo qualche microchip?

 

La ragazza scosse la testa e uscì di casa, non prima di aver rivolto un mormorio al ragazzo.

 

-Mi vedo con Ron, comunque.-

 

Mentre si chiudeva, Harry alzò lo sguardo, fissando il legno screziato della porta e riflettendo sulle ultime parole sentite.

 

Se usciva con Ron voleva significare una sola cosa: aveva deciso di raccontargli tutto.

 

Harry pregò che tutto andasse per il verso giusto, almeno quella volta.

 

 

***

 

 

Ron si passò una mano tra i capelli, visibilmente scocciato. Rosman gli aveva appioppato all’improvviso un drappello di pivellini, e gli aveva ordinato di andare a fare la ronda nei vicoli più malfamati di Nocturn Alley, per addestrare i giovani.

 

Ma quale addestramento!, si diceva il ragazzo tra sé e sé, tentando disperatamente di non perdere la pazienza, cosa alquanto difficile.

 

Quei ragazzi stavano prendendo davvero sul serio quella sottospecie di missione – ma che a Ron sembrava più che altro un babysitteraggio gratuito – e ogni dieci minuti uno di loro tornava da lui, riferendogli che ogni cosa era al suo posto, nessuno nemico era stato avvistato ecc ecc.

 

Beh, sarebbe rimasto veramente stupito se avessero trovato anche solo un innocuo Imp delirante: quella zona era stata praticamente decontaminata.

 

L’unica cosa che lo teneva su di morale era stato l’avvertimento di Hermione circa un’ora prima: appena avesse finito con quella massa di mocciosi, sarebbero usciti insieme.

 

L’unica cosa che lo aveva sorpreso, era stata la foga con cui era stato scritto il messaggio via gufo che gli era arrivato e il fatto che Hermione avesse accennato ad una cosa importantissima da dirgli.

 

Ma in quel momento non se ne preoccupò più di tanto. Conoscendola, poteva benissimo trattarsi di un paio di pratiche che aveva dimenticato di firmare, ma che per lei avrebbero potuto significare la fine del mondo.

 

Ron accennò un sorriso.

 

Anche se era così pignola e precisa, adorava la sua ragazza, in ogni sua piccola sfumatura. E doveva ammettere che la decisione che aveva preso, di partire con lui, se da una parte lo inquietava, dall’altra lo rendeva fiero di sé stesso e di Hermione.

 

Anche perché ultimamente erano davvero rari i momenti che passavano da soli, e la cosa gli mancava non poco.

 

Il suo sorriso si allargò al pensiero dei sei mesi che avrebbero passato – finalmente – insieme, e, cosa più importante, senza Harry e sua sorella che li disturbavano un momento sì e l’altro pure.

 

Stava già pregustando la loro prima notte da soli, quando vide avvicinarglisi una delle matricole.

 

Era una ragazza minuta ma molto atletica, dal viso all’apparenza delicato e ben tornito. Lo colpirono tanto i suoi occhi, leggermente allungati e di un colore dai riflessi cangianti che passava dal marrone scuro, al nocciola. Erano così simili a quelli di Hermione, che per un momento si dimenticò di chi fosse veramente quella ragazza e le si rivolse con un sorriso beato stampato sulle labbra.

 

La ragazza lo guardò con espressione stralunata, e fu quando si mosse per aggiustarsi l’etichetta con il nome che Ron si svegliò dal suo torpore.

 

Il ragazzo sbatté più volte le palpebre assonnate, e mise a fuoco il cartellino che la ragazza aveva affisso sul petto: Alexis Lisyanna Montgomery, diceva.

 

Si passò una mano sul viso, stropicciandosi gli occhi, per poi rivolgere finalmente l’attenzione alla ragazza.

 

-Allora? Trovato qualche brutto cattivane che vuole farci a fettine?- chiese il ragazzo, con fare sarcastico.

 

La ragazza non sembrò cogliere l’ironia e inarcò poco convinta un sopraciglio, per poi consegnarli un foglio con annotato tutto ciò che era successo nell’ultima mezz’ora.

 

-Rapporto delle aree 1, 5, 6 e 8. Non abbiamo riscontrato alcun segno di presenze maligne o nemiche; nessun edificio è stato manomesso o è in visibile stato pericolante…- recitò la ragazza, con voce sicura. –Spento sul nascere un principio di incendio nell’area 1. Nessun movimento segnalato nelle altre aree. Tuttavia, sono stati segnalati alcune assi spostate tra l’aree 5 e l’area 6. Le assi erano state affisse nella ronda precedente, ma ne sono state rivenute due a terra.-

 

Alexis terminò il suo rapporto con estrema precisione, poi guardò Ron aspettando ordini, ma il ragazzo non sembrava molto interessato a tutto quel gran trambusto.

 

-Sicuramente qualche ragazzo del turno precedente non è ancora capace di realizzare un’eccellente incantesimo di otturazione. Il semplice passare di qualche topo avrà spostato le assi pericolanti, facendole cadere.-

 

Ron aspettò che la ragazza se ne andasse a riferire agli altri quanto detto, ma con sua grande sorpresa la matricola era ancora lì e non sembrava intenzionata a schiodarsi.

 

-Puoi andare, eh!- la spronò il ragazzo.

 

-Io credo invece che non sia stata colpa delle altre matricole, sottotenente Weasley. Io credo che possa esserci qualche intruso nell’area 6. Io credo che sarebbe conveniente…-

 

-Quello che credi è meglio che te lo tieni per te.- le disse Ron, leggermente alterato. Come pensava di saperne più di lui quella ragazzina incompetente? E come osava disubbidire ai suoi ordini, poi!

-Puoi tornare dagli altri a riferire. Non c’è nessuna minaccia incombente, nessun pazzo pronto a saltarvi addosso non appena vi distraete. Non c’è nulla da tem… cosa cazzo…?-

 

Ron non aveva finito di concludere il suo discorso di ammonimento, che un movimento lesto e improvviso dietro di lui aveva colto la sua attenzione. Ma aveva fatto appena in tempo a scostarsi e voltarsi, che un lampo argenteo aveva colpito il punto dove pochi istanti prima c’era lui.

 

Aguzzò lo sguardo e, voltando su se stesso, inquadrò il punto da dove era arrivato il colpo.

 

Impugnò la bacchetta e intimò alla ragazza di fare lo stesso, senza abbassare la guardia.

 

Alexis sentì l’adrenalina scorrerle nelle viscere, ma non poté negare di avere un certo timore.  Si disse di stare tranquilla: era in presenza di uno degli Auror più qualificati, e sicuramente sarebbe andato tutto per il meglio. Almeno avrebbe avuto qualcosa di entusiasmante da raccontare ai suoi compagni, che tanto si facevano beffe di lei per la sua statura e corporazione.

 

Strinse gli occhi anche lei e, alzata la bacchetta, prese a guardarsi intorno.

 

Per alcuni istanti nulla si mosse, e sembrò quasi che i due si fossero sognati il fascio di luce.

 

Ma se c’era una cosa che Ron sapeva bene, era quella di non dare mai nulla per scontato, soprattutto con i suoi nemici.

 

Per questo, quando vide la ragazza tirare un sospiro di sollievo e posare la bacchetta, fu invaso dal dubbio. Ma non fece in tempo a rimuginare su questo, che sentì uno scoppio sopra la sua testa e poi un’esplosione dietro di lui, seguita da alcuni passi frettolosi.

 

Si gettò addosso alla ragazza, visibilmente sbigottita, buttandola a terra, mentre un fascio di luce violetto si dirigeva vero di loro.

 

Riuscì a schivarlo appena in tempo, trascinandosi la ragazza addosso.

 

Alexis rotolò per un paio di metri e poi si rifugiò sotto una cavità per cercare la sua bacchetta, ma senza riuscire a trovarla.

 

Presa dall’ansia, la ragazza provò ad attivare la ricetrasmittente, per chiedere aiuto ai suoi compagni, ma l’aggeggio doveva essersi rotto nella caduta, poiché non riceveva più alcun segnale.

 

Disperata, cominciò a guardarsi intorno, alla ricerca della bacchetta. Incautamente uscì dal suo rifugio, e fece appena in tempo a vedere la sua bacchetta qualche metro più in là, che sentì un urlo trapassarle la testa, prima di venir colpita da una forza lancinante allo stomaco.

 

Si accasciò al suolo, respirando faticosamente e tenendosi le mani al ventre, gli occhi le si socchiudevano a poco a poco, ma la ragazza ci mise tutta la sua volontà per rimanere sveglia ed assistere alla lotta.

 

Ron aveva provato ad avvertirla, urlando, ma a quanto pare era giunto in ritardo. Ora il ragazzo stava lottando corpo a corpo con una figura incappucciata, mentre un altro uomo completamente coperto avanzava dietro di lui per tendergli una trappola.

 

Alexis voleva urlare per avvisarlo, ma dalle sue labbra uscì solo un flebile gemito. E prima di abbandonarsi completamente, vide altre sagome correre verso Ron e i due incappucciati.

 

 

***

 

 

 

I'm Standing on a bridge
I'm waiting in the dark
I thought that you'd be here by now
There’s nothing but the rain
No footsteps on the ground
I'm listening but there’s no sound

(I’m with you – Avril Lavigne)

 

 

 

Hermione sostava in quel punto ormai da più di mezz’ora. Non voleva capacitarsi del fatto che Ron avesse dimenticato l’appuntamento. Era molto meno doloroso pensare che fosse semplicemente in ritardo.

 

Fece qualche passo in avanti, arrivò fino all’estremità del marciapiede, e poi tornò indietro.

 

Continuò con questo viavai per altri cinque minuti.

 

Non le importava nient’altro se non l’arrivo di Ron, fosse stato tra dieci minuti, tra mezz’ora o tra dieci ore.

 

Avanti e indietro, avanti e indietro.

 

Aveva cominciato a piovere debolmente, ma era troppo occupata per accorgersene.

 

Avanti e indietro, avanti e indietro.

 

Le punte degli stivali di camoscio che indossava cominciavano a scurirsi per le gocce di pioggia che li bagnavano.

 

Avanti e indietro, avanti e indietro.

 

Sentiva i suoi passi fare splash nell’acqua delle piccole pozzanghere che si stavano creando. Era rimasta solo lei lì. Lei e la pioggia.

 

Avanti e indietro, avanti e indietro.

 

Si bloccò di colpo e si scostò una ciocca bagnata dalla fronte, anch’essa imperlata di goccioline trasparenti.

 

Si voltò e si posizionò di fronte alla vetrina di una pasticceria.

 

Vide la sua sagoma che sembrava così fine e fragile in quello specchio. Vide il suo volto riflesso, un volto che pareva non le appartenesse più: così sciupato dalle lacrime, così tormentato dagli ultimi avvenimenti.

 

Si mise di profilo, osservandosi attentamente. Chissà se qualcuno sarebbe stato capace di capire che lei fosse incinta… Accarezzò piano il proprio ventre, senza potersi impedire di sorridere tristemente.

 

Era suo figlio, quello. Il figlio suo e di Ron. Faceva uno strano effetto pensarlo, ma Hermione supponeva che con il tempo ci si sarebbe abituata.

 

Continuò a fissare attraverso il vetro la sua immagine. Si vide per la prima volta come una persona capace di fare qualcosa, per sé stessa e per gli altri. E quel bambino forse ne sarebbe stata la prova vivente.

 

Hermione vide per la prima volta dentro di sé, nei suoi meandri più oscuri e nascosti, e vide una donna stanca di aspettare che gli eventi si susseguano meccanicamente senza poter fare niente per cambiarli.

 

Vide una persona provata dalla sua esistenza, una persona alla quale la vita aveva concesso molte opportunità ma che lei aveva tardato ad afferrare.

 

Vide Hermione Jane Granger come veramente era: qualcuno ora capace di prendere una decisione felice senza rimorsi o rimpianti o pentimenti vari.

 

La ragazza fissò ancora per un po’ il suo riflesso, poi girò i tacchi e si avviò verso casa.

 

 

***

 

 

Harry continuava a mordersi freneticamente il labbro inferiore, ora leggermente macchiato di rosso.

 

Aspettava da più di mezz’ora che la ragazza ritornasse, pregando che non le fosse successo qualcosa.

 

Quando sentì dei passi familiari dietro la porta e poi il suono del campanello, si precipitò verso l’entrata e spalancò la porta, mostrando un’Hermione completamente bagnata e infreddolita.

 

Hermione entrò in casa, gocciolando acqua ovunque, e fu molto grata al ragazzo quando un getto di aria calda scaturito l’asciugò e la riscaldò.

 

-Hermione…?- la interpellò Harry, senza perdere altro tempo.

 

La ragazza gli rivolse l’attenzione, incuriosite e un poco impensierita per l’espressione nervosa che il ragazzo aveva assunto.

 

-Harry, cosa succede?- gli chiese, con una nota di allarme nella voce.

 

Il ragazzo si fece coraggio e parlò.

 

-Ho ricevuto un messaggio dal San Mungo e da Rosman.- Hermione trattenne il fiato. Era successo qualcosa a Ron, se lo sentiva. –A quanto pare c’è stato un attacco imprevisto a Nocturn Alley…-

 

-Ron era di ronda lì!- strillò la ragazza angosciata, sgranando gli occhi.

 

-Sì…- mormorò tremante Harry.

 

-Ma sta bene, vero?- domandò inquieta la ragazza, già temendo la risposta.

 

Harry abbassò gli occhi prima di risponderle. Quella situazione faceva male anche a lui.

 

-Ci sono stati molto feriti,- continuò il ragazzo. - a quanto pare anche un paio di morti, ma mi hanno detto solo che sono stati tutti ricoverati al San Mungo. Non ho potuto sapere nient’altro, tantomeno le condizioni di Ron. Mi dispiace…- aggiunse, vedendo lo sguardo pieno di terrore di Hermione, la quale si portò le mani alla bocca, tremante.

 

 

 

***

 

 

 

 

 

 

 

salve salve salve gente!!!! Prima di tutto TANTI TANTI AUGURI DI BUON NATALE e BUON CAPODANNO to everyone!!!! ^__^ Sono trooooppo contenta che non mi abbiate ucciso, ma ancora di più lo sono per la marea di commenti ricevuti! E mille grazie per gli auguri di compleanno!!!

Dunque, come promesso non vi avrei fatto pensare per altri otto mesi… in effetti sono stata veloce… sono passati si e no venti giorni dall’ultimo capitolo… xD Daaai, qui un applauso ci vuole!!!! xP

Anyway, come stanno andando queste vacanze?!?!? A me molto bene, a parte alcuni casini in campo sentimentale, ma ieri ho vinto trenta € tra tombola e i vari giochi di carte, perciò per ora mi accontento e aspetto di diventare ‘sfortunata in gioco’... xD Okay, questi vaneggiamenti oscuri li capisco solo io, perciò non preoccupatevi se non capite un cavolo! ^_^”” Allora, che ne pensate di questo capitolo? Ci ho messo tre ore non-stop di lavoro per scriverlo… e devo dire che mi piace come è riuscito… oddio, in alcuen parti ho dovuto un po’ penare perché in realtà doveva andare un po’ diversamente, ma visto come ho fatto finire il capitolo precedente, alcuni pezzi dovevo cambiarli… lo so lo so, sono una stronza, insensibile, bastarda e chi più ne ha più ne metta!!! Ma è mio scopo quello di farvi morire fino all’ultimo capitolo!!!!! Se vi interessa, vi do qualche news sulla FF: alluuura…il prossimo capitolo, ovvero il 6, si intitolerà ‘Never Gone’ (e questo è un grande aiuto per farvi capire un po’ come andrà la situazione…xD aaah! Meglio che mi sto zitta!) ; e in tutto questa FF conterà di 10 capitoli (quindi siamo a metà strada!) più, probabilmente, un epilogo, del quale ho già qualche idea…

Dunque… ora rispondo ai commenti che è meglio…mi sono già dilungata troppo con le mie chiacchiere... cmq Ancora grazissime!!! E, mi raccomando, per questo nuovo capitolo rivoglio il bis!! xD

 

Dunque, special thanks to…

 

EDVIGE86: oooh! Una nuova lettrice!! Beh, sono molto contenta che ti piaccia questa ff!! E grazie mille per i complimenti!! ma non li merito!!! xD soprattutto visto quanto sono ritardataria!!! xPGrazie per gli auguri di compleanno, comunque!! E... spero di averti accontentata: eccoti subito subito il nuovo capitolo!!! Ciau!!!

 

karmyGranger: un'altra nuova letterice... wow!!! *_* Me commossa!!!! Comunque... come darti torto? Sono stata davvero scandalosa: OTTO MESI!!! My God!!! o.O Dai, questo di capitolo è arrivato subito subito!! grazie per i compliments, anyway!!! *_* 1Bacio!!!

 

Ellie: EEEEEEEEEeeeeeeeeeeeeeeeeeel!! Mon amour!!! prima di tutto ANCORA grazie per gli auguri!! ME li hai fatti praticamente OVUNQUE!!!!! cmq... sorry per il ritardo!!! xD anche se le scuse non bastano, lo so... ma almeno questo di capitolo è arrivato presto presto!! suuuu! Un pò di veniaaaaaaaaaaaa!!! *July in ginocchio che supplica*...Comuunque... sìsìsìsìsì!! Sono l'essere più "bastardevole" del mondo!!! La lettera, Hermione incinta e tutti gli altri casini!! Beh, le complicazioni sono il mio pane quotidiano da quanto potete vedere U.U Per quanto riguarda Harry&Ginny... beh, per ora non posso accontentarti... ma nei prossimi capitoli, non preoccuparti che qualcosa ci scapperà...eheheh! xP cmq mille grazie anche a te!!!!!! alla prossima!! Ciauuuu!! tvtttttttb

 

robby: oh oh oh! qui ci sono serie minacce.... guarda che chiamo le mie guardie del corpo!! xD Anche se dovresti essere tu quella a denunciarmi, per shock, infarti e varie... xD daaai! Non mi sono scusata abbastanza? e poi visto che questo capitolo è arrivato subito subito dovrei essere perdonata...no?? *July guarda tutti con espressione da cane bastonato*...xD e poi ancora non ti sei laureata, come avevi predetto... quindi!! xD xD xD cmq GRAZIE per gli auguri anche a te!!!! e... beh, su ciò che capiterà tra Ron&Hermione si vedrà nel prossimo capitolo, visto che in questo ancora non si sono incontrati i due... grazie mille ancora!!!! 1 bacio!!!! Ciao!

 

flyingstar16: sìììì! Un altro nuovo lettore!! Prima di tutto GRAZIE per la recensione! Fa sempre piacere trovare nuove persone a cui piace la propria ficc!! cmq... non ti ho fatto aspettare altri 8 mesi, contento????? xD anyway, grazie per i complimenti... spero continuerai a commentare!! Ciao!

 

Meggie: ooooh la mia tessoooora!!! a proposito quando aggiorni gli Eletti?!?!? Voglio sapere chi sooonooooooooo!! cmq... parliamo di cose serie... prima di tutto GRAZIE per gli auguri!!!! *_* eh, hai ragione, tu a otto mesi di ritardo non sei mai arrivata!!! xD e spero non ci arriverai mai!!! (senti chi parla xP)!!! comunque questo è arrivato subito, no? sono perdonata allora?=?? *_* Non preoccuparti se non lasci commenti lunghi!!!! A me fa piacere anche solo un rigo da parte tua!!! è l'essenza quello che conta, no?!! *_* come sono filosofica oggi...o.O si ma tanto appena inizia la festa di Capodanno parto come un razzo!!! immagino come starò domani mattina...O.O vabbè!! comunque... per quanto riguarda Ron&Hermione... beh, lieta novella non tanto... ma aspettiamo di vedere come si evolvono le cose, no?? non si sa mai, con me che dirigo tutto!! ghghghg!! xD per quanto riguarda il tuo ragionamento (3+6=9)..  beh, la matematica non è un'opinione (purtroppo! =.="), giustamente... però chi lo sa... chi l'ha detto se Ron vedrà o meno nascere il suo figlioletto... o figlioletta... xD che saaadiiica!!!  ehehe!! Aspettiamo i prossimi capitoli... che, ti avverto, forse non arriveranno subitissimo perchè tra poco rinizia la scuola... D'oh!! o.O però prometto di non farvi aspettare 8 mesi!!! xD cmmmq... spero continuerai a leggere!!!! un grosso bacio!!!! Ciauu!

 

Vichan: grazie mille per i bei complimenti!!! *_* ed eccoti il nuovo capitolo!!! mica ti ho fatto aspettare tanto??? naaaa!! xD spero ti piaccia!!!!! ciauu!

 

Saty: ciauuu! UN'ALTRA  nuova lettrice!! *ME FELICE* :) cmq... sono rimasta impressionata (in modo positivo!) dal tuo commento... beh, grazie per tutti quei complimenti... ma mica me li merito!! o.O *me modesta*... davvero trovi che sia così brava, così "MATURA"??? (strano, di solito dicono che dimostro 3 anni.... xD chissà perchè! xP)... Oddio... GRAZIE!!! comunque, sì! ho veramente 16 anni!! :) ancora non mi serve mentire sulla mia età, anche se la mia amica Giulia ja tentato di regalarmi la crema antirughe xD!!!  anyway, spero continuerai a seguire... mi ha fatto molto piacere il tuo commento!!! 1 bacio! Ciao!!! :)

 

Loony11: Ciauu!! Come già detto 20 volte, non vi ho fatto aspettare di nuovo otto mesi *anche perkè non credo sarei qui..xD*... contenta??? grazie mille per il commento!!! spero ti piaccia anche questo capitolo!!! Ciauu!!!

 

CaptainHook: wiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiillllll!!!!! ciauuuuuuuuuuuuuu!!! che bello il nuovo nickname!! comunque sono contentissima che tu abbia commentato!!! *_*  comunque sei perdonata per aver dimenticato il mio comple! hehe!! basta che non mi uccidi per quello che ho scritto nella ff e per come si stanno svolgendo i fatti..già so che mi combinerai quando commenterai questo capitolo!! xD aiuuuuuuuuuuutooooooooo!!!!!!! o.O comunque... lo so, lo so che vi faccio penare con tutit questi colpi di scena e questa suspance, maaa... è quello il mio intento!! ghghgh conosci il mio sadismo!!! xD daai! ho postato presto, come mi avevi detto (coff coff... minacciato...coff coff) di fare... xD allora... di questo cosa ne dici? *July schiva un martello volante*... spero ti sia piaciuto!! E non inviarmi troppi pacchi bomba!! xDDDDD tvtttttttb CIAU!!!

 

per ora è tutto... alla prossima!!! e ancora... BUON 2007!!!!

   
 
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