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Autore: ViiUSA    14/06/2012    0 recensioni
Kurt aveva appena iniziato a frequentare il Glee Club. Cosa succederà nel liceo McKinley? Ma soprattutto cosa succederà nella sua vita dopo aver incontrato un ragazzo di nome Blaine?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Mentre stavo entrando dall’ingresso principale qualcuno mi fermò. Mi voltai, era Rachel Berry, almeno così avevo sentito. Indossava un maglioncino con delle renne e una gonnellina di lana, abbastanza corta. Aveva dei capelli color cioccolato e un naso enorme, ma era abbastanza carina infatti mi rivolse un sorriso a 32 denti.    - Tu dovresti essere Kurt Hummel, giusto? Io sono Rachel Berry, futura star della musica-  Subito mi accorsi che aveva degli atteggiamenti abbastanza irritanti, si comportava come se fosse una diva, per questo avevo già sentito da altre persone che non era simpatica, ma nonostante tutto, gli sorrisi anche io.
Continuò   - Mi hanno detto che hai iniziato a frequentare il Glee Club, bene!
Anche io ne faccio parte da oggi. Mi accompagneresti dal professor Schuester? -   Come potevo dirgli di no!? Infondo era stata molto educata nei miei confronti. 
Annuii, e così l’accompagnai dentro.
Il professore si trovava nell’aula n. 12, quella riservata al Glee. Era un po’ spoglia. Nella stanza c’erano una ventina di sedie sul rosso e sulle pareti si trovavano dei poster, alcuni su band degli anni ’70, altri della scuola. Al centro della stanza c’era un pianoforte e sul lato una batteria e altri strumenti, come una chitarra e un basso. Questi erano appoggiati ad un armadietto di ferro, vuoto.
Schuester appena ci vide ci venne incontro, stringendoci la mano, e con aria molto gentile esclamò

 - Benvenuti al Glee Club! Io sono il professore Will Schuester! –
Subito sentii che avevo fatto la cosa giusta, cioè iscrivermi al Glee. Forse l’avevo fatto per integrarmi nella mia nuova scuola. 

Ero un ragazzo gay, come potevo avere tanti amici, se tutti lì lo sapevano? La maggior parte degli studenti di quella scuola mi guardavano male quando passeggiavo per il corridoio. Insomma, non ero malato, ma semplicemente non ero un ragazzo etero.
Avevo un carattere sensibile, ma cercavo di mostrarmi forte, sapevo che se avrei dichiarato il mio orientamento sessuale avrei avuto dei problemi, soprattutto riguardo le amicizie.
Mentre io e Rachel ci stavamo presentando al nostro nuovo professore, entrò un’altra ragazza. Questa aveva la pelle scura, era leggermente robusta e vestita molto bene, almeno per i miei gusti. Adoravo il suo giacchetto pieno di strass, e soprattutto le sue scarpe, marcate Armani. Gli sorrisi e lei subito ricambiò, si chiamava Mercedes. Schuester iniziò a darci dei volantini, era pubblicità per il Club, a chi potevo dare quel volantino se quasi tutti mi stavano contro lì? Ad un tratto Mercedes mi disse  - Kurt, che ne dici se dopo pranzo andiamo a prendere un caffè da Enzo, così possiamo conoscerci un po’!?  – Gli dissi che per me andava bene, ma soprattutto adoravo il caffè da Enzo.
Era quasi mezzogiorno, quindi dovevo tornare a casa. Ripresi la mia macchina e quando entrai nella mia camera c’era un foglio sulla scrivania. Lo aprii e sopra c’era scritto “Ciao Kurt, spero che ti ricorderai di me, sono Blaine. Quando eravamo piccoli giocavamo sempre insieme.  Chiamami su questo numero” Ma si certo Blaine!  Mia madre e sua madre erano molto amiche, per questo quando eravamo piccoli stavamo sempre insieme.
Era passato così tanto tempo, credo quasi otto anni dall’ultima volta che l’ho visto. Non sapevo che fare, se chiamarlo oppure no. Infondo era stato gentile a lasciare il suo numero. Proprio quando mi decisi di chiamarlo, mio padre bussò alla porta  - Kurt, non puoi immagine chi è venuto questa mattina, a casa! -  disse. –Blaine!? -   dissi convinto.  – Oh si! Come hai fatto ad indovinare??-  risposte confuso. 
Così gli feci vedere il biglietto che avevo tra le mani. –Ah si, il biglietto! Certo me l’aveva detto che voleva lasciartelo, beh che aspetti a chiamarlo??- non capivo perché mio padre insisteva così tanto, forse voleva che diventassi amico di qualcuno. Stava per uscire dalla stanza, quando gli dissi – Ah papà, oggi ho iniziato a frequentare un Club, si chiama Glee – rimase sorpreso. –Oh finalmente! Hai deciso di fare qualcosa di costruttivo!! -  disse.  –Si, veramente è un Club dove si canta e balla -  Mi guardò e poi disse – Beh, è un  inizio -  Gli sorrisi.  







Angolo dell'autrice

 Ciiaaaao, rieccomi qui! Ho scritto il secondo capitolo, non è molto lungo ma sto lavorando al terzo che tra poco posterò. Buona lettura! 
  
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