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Autore: MusicAddicted    15/06/2012    15 recensioni
Sequel di ‘Who am I?’ . Sono passati gli anni … e i millenni! Loki e Thor ormai sono adulti; ma il fatto che Loki sappia già la verità cambierà davvero il corso degli eventi?
Tenete a mente il film ‘Thor’ e dimenticatevelo allo stesso tempo!
Genere: Fluff, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My little giant'
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Tricked Thunder
 
Setting : pre e durante gli avvenimenti di ‘Thor’
Disclaimer:  Loki, Thor, ecc. non mi appartengono e la storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo perché ho una mente folle.
Pairing:Loki&Thor, of course! <3
Rating:per ora un blando pg13, poi aumenterà
Nota:è talmente intuibile che gli eventi di ‘Who am I?’ hanno cambiato un po’ le cose che l’OOC è implicito; insomma.. come dire.. potreste imbattervi in un Loki più ehmm… buono del solito? XD
Insomma, questa vuole essere una storia leggerina (infatti per certi versi vuole anche essere un po’ una parodia, come recitano le note ^^ ) e come tale va presa ^^
Riassunto:  Sequel di ‘Who am I?’ . Sono passati gli anni … e i millenni! Loki e Thor ormai sono adulti; ma il fatto che Loki sappia già la verità cambierà davvero il corso degli eventi? 
Tenete a mente il film ‘Thor’ e dimenticatevelo allo stesso tempo!
 
 
 
Prologo:  Low-voltage
 
 
 
Nel palazzo reale di Asgard regna la quiete più assoluta.
E’ un tiepido giorno primaverile e il sole ha da poco fatto capolino, permeando ogni fronda d’albero, ogni sponda di fiume, ogni filo d’erba, ogni cima di montagna e qualsiasi altra cosa gli sia accessibile.
Qualche raggio di sole filtra timidamente attraverso lo spiraglio di una sontuosa finestra socchiusa, rischiarando così una delle stanze regali, dove però regna un disordine non esattamente ricollegabile a un principe di così alto rango.
Ci sono vesti buttate agli angoli più disparati della stanza, strani oggetti che probabilmente celano misteriosi segreti occulti, pergamene arrotolate, ingiallite dal tempo, libri accatastati per ogni dove, qualche arma che fa bella mostra di sé su uno scaffale, per lo più pugnali, le sue armi preferite; soprattutto quello di cui gli ha fatto dono il re Odino, suo padre.
 
Certo, è meglio non pensare al regalo che, nel corso dello stesso giorno, il re ha invece fatto al figlio maggiore; che altro non fa che mostrarlo tronfio per tutto il regno, accompagnandolo a esibizioni che il minore giudica patetiche, ridicole e di dubbio gusto.
E non è il solo a pensarla così.
 
Tutto tace in quella stanza, fatta eccezione per un respiro lieve, appena accennato; e un discontinuo fruscio di carta, a seconda di quanto le pagine catturino l’attenzione del lettore e di quanto tempo lui ci metta a sfogliarle, per poter accedere a quelle successive.
Sono da poco le sette del mattino, ma Loki è già sveglio, con la testa appoggiata alla spalliera del grande letto a baldacchino dai drappi verde e oro, i suoi colori preferiti.
Sul suo grembo è adagiato un tomo di notevoli dimensioni.
E’ un libro di storia della magia, materia in cui ormai il giovane principe eccelle; mettendosi costantemente alla prova; con lo stesso entusiasmo e la stessa passione che Thor e i suoi amici dedicano alle arti guerriere, nelle quali hanno acquisito abilità degne di lode.
 
Ma a Loki non basta imparare a eseguire un incantesimo, per quanto complesso possa essere o per quanto facilmente ci possa riuscire.
No. Lui ha sempre voluto capire il perché delle cose, andare a fondo e raschiarne ogni parte di contenuto; perché la conoscenza è forse l’arma più potente che possa esistere.
Per questo sta divorando quel libro, con occhi ingordi di sapere.
E’ sempre stato animato da una vivace curiosità, fin da quando era un bambino; ora che è adulto le cose non sono certo cambiate, anzi, semmai si sono amplificate.
 
Loki è completamente assorto nel leggere di come uno dei primi maghi che abbiano mai calpestato il suolo di Asgard sia riuscito per la primissima volta a compiere un incantesimo dalla sbalorditiva difficoltà; quando qualcuno bussa alla sua porta.
Un po’ restio a interrompere quell’appassionante lettura, Loki sbuffa il suo disappunto, chiude il tomo, ponendolo sul materasso e si alza dal letto, per accingersi ad andare ad aprire la porta.
 
Non fa nemmeno in tempo ad abbassare la maniglia, che una poderosa e violenta spinta lo scaraventa via.
 
Loki atterra sul letto, ma, sfortunatamente per lui, sul suo punto meno morbido, dato che è proprio su tomo richiuso e quindi provvisto di spigoli poco gentili.
 
Mentre si lamenta dolorante, provvedendo a emanare dalla mano una luce lenitiva per curarsi bernoccolo e lividi, Thor fa la sua trionfale entrata.
 
“Fratello! mi diventi sempre più gracilino, ogni giorno che passa!” lo deride il biondo, raggiungendolo con grandi falcate.
 
“No, sei tu che hai modi sempre più incivili, fratello!” ribatte Loki, guardandolo torvo. “Se padre non me l’avesse rivelato già, ci sarei arrivato da solo che io devo essere per forza stato adottato!” aggiunge con un brontolio.
 
Thor perde subito l’aria divertita sul suo volto, che viene rimpiazzata da un’espressione ferita.
 
“Non dovresti dire queste cose …”
 
“Con te non si può mai scherzare!” ridacchia il moro, lanciandogli scherzosamente addosso un cuscino e restituendogli così il sorriso.
 
“Che vuoi?” domanda secco Loki, alzandosi nuovamente dal letto e raggiungendo il fratello. “Ma soprattutto che ci fai già in piedi? Solitamente non ti si vede in giro prima di mezzogiorno!” gli fa presente.
 
“Non riesco a dormire, sono troppo agitato!” si giustifica il possente dio biondo.
 
“Per l’incoronazione?” deduce il perspicace dio moro.
 
Thor annuisce.
 
“Ma manca ancora una settimana! Fratello, non ti vedevo così su di giri dai tempi in cui padre ti affidò il Mjolnir  … e in quell’occasione non dormisti per tre giorni e tre notti di seguito; tempo che impiegasti ad assillare il sottoscritto, testando anche la forza del tuo maledetto martello!” gli rammenta il più giovane, innervosito al ricordo di quell’abietto sopruso.
 
“Su qualcuno lo dovevo pur provare!” si giustifica Thor, con l’aria più innocente che riesce ad assumere; ma che ovviamente non risulta affatto convincente.
 
“Lieto di essere sempre nei tuoi pensieri, fratello!” alza gli occhi Loki.
 
“Tu sperimenti con me le tue ondate energetiche, direi che siamo pari!” rimbrotta Thor.
 
“Okay. fatto sta che non mi hai ancora spiegato il motivo della tua presenza.” gli ricorda Loki, tornando verso il letto e riaprendo il tomo al punto in cui lo aveva lasciato.
 
“E’ semplice. Voglio una festa!” spiega il biondo, raggiungendolo sul letto.
 
“Ma come? Ne avrai una colossale il giorno in cui sarai incoronato re!” gli ricorda il moro.
 
“Ma io voglio una festa prima di quella festa. E sarai tu ad organizzarmela, fra due giorni!” comanda Thor.
 
“Cosa?! Non ci penso proprio. Perché mai dovrei?” protesta Loki.
 
Thor sogghigna con atteggiamento di sfida.
 
“Perché è il tuo futuro re che te lo ordina!” sentenzia con una risata da sbruffone.
 
“Finché il giorno dell’incoronazione non arriva, puoi comandare quanto ti pare, ma sei solo parole!” obietta il più piccolo, rimettendosi in grembo il libro. “E ora lasciami alle mie letture!”
 
“Ma, no, Loki, pensaci … ci divertiremo!” argomenta Thor, posando una mano sul suo libro.
 
“Tu ti divertirai. Tu, quella banda di rozzi zoticoni, che ti circonda e la smorfiosetta che ti sta sempre appiccicata e gioca a fare la guerriera!” borbotta Loki.
 
Nonostante le promesse e i buoni propositi di quando erano piccoli; crescendo, i rapporti fra lui e gli amici di Thor si sono nuovamente incrinati.
 
“Appunto, vedilo come un modo per metterti in buona luce!” lo sprona Thor.
 
Loki lo fissa bruciante di rabbia.
 
“Io non devo mettermi in buona luce con un accidenti di nessuno! E ora sparisci!” gli intima, scostandogli bruscamente la mano che teneva sul suo tomo.
 
“Ma, Loki…”
 
“Ho detto di no!” ribadisce categorico.
 
Thor fa finta di rassegnarsi e lasciare la sua stanza, ma poi assale il fratello, cercando di togliergli il tomo dalle mani.
 
“A furia di passare così tanto tempo sui libri, diverrai un libro tu stesso!” lo punzecchia, mentre la sua proverbiale forza gli consente di aver la meglio e impossessarsi di quel libro tanto prezioso per il fratello.
 
“Ridammelo subito!” ringhia Loki, avventandosi su di lui; ma Thor si scansa in tempo, portandosi al centro della stanza.
 
“Lo riavrai solo quando farai ciò che ti ho detto!” sogghigna Thor, avendo la certezza di averlo dominato.
 
“E va bene, fratello.” mormora Loki sommesso, chinando il capo. “L’hai voluto tu!” ghigna sadico.
 
E’ solo questione di frammenti di secondo. Thor vede pelle blu, occhi rossi, un fascio di luce azzurra intensa che lo investe e poi più nulla.
 
Il libro gli cade dalle mani e Loki riesce ad afferrarlo prontamente, prima che cada rovinosamente a terra; e con quel bottino si riadagia sul letto.
 
“Finalmente un po’ di quiete!” sorride fra sé e sé, riprendendo la lettura.
 
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A poco a poco si risveglia tutto il palazzo, compresa la regina, che come di consueto passa nelle stanze dei figli.
 
Si stupisce di non trovare Thor nella sua, del resto sono solo le otto di mattina, lui dovrebbe ancora riposare.
Tuttavia, le sue perplessità trovano risposta non appena varca la porta del figlio minore, chiusa, ma non a chiave.
 
“Buongiorno, car..” si interrompe lei, non appena mette a fuoco la visuale.
 
Loki se ne sta placido, seduto sul letto a leggere, mentre al centro della stanza un grosso blocco di ghiaccio comincia a gocciolare vistosamente.
 
“Loki! Di nuovo?” lo interroga la madre, mettendo le mani sui fianchi.
 
“Sì. Sono state le circostanze a richiedere misure così drastiche!” si giustifica Loki, alzando lo sguardo dal suo libro.
 
“Questa è già la quinta volta che succede in questo millennio!” continua la regina, sempre in tono di rimprovero.
 
“Una buona media, non trovi?” ridacchia impudente il figlio.
 
“Loki!” lo richiama Frigga, con il suo tono più austero.
 
Lei detesta rimproverare i suoi figli, soprattutto detesta rimproverare Loki, ma sono le circostanze a imporglielo.
 
Loki si alza dal letto, riponendo il tomo a terra.
 
“Ti chiedo scusa, ho agito d’istinto anche stavolta e non avrei dovuto.” ammette le sue colpe. “Però, madre, di’ al tuo figlio maggiore di calmare i suoi bollenti spiriti, così che io non sia più costretto a ricorrere alle maniere forti!” aggiunge subito dopo.
 
“Posso comprendere che a volte Thor sia troppo irruente, ma questo non giustifica il tuo comportamento!” ribatte lei.
 
“E comunque, tempo mezz’ora e si scongelerà; basterà portarlo alla stanza della guarigione e sarà come nuovo! In un certo senso gli ho fatto una sorta di trattamento tempra-guerriero” l’avvisa Loki, ammiccando, strappandole così un sorriso.
 
Del resto, la sua lingua d’argento lo ha sempre cavato di impiccio.
 
Frigga lo fissa in silenzio, in attesa di qualcosa.
 
“Sì, sarà mia premura portarlo alla stanza di guarigione e mi accerterò che si riprenda!” aggiunge Loki, con tono solenne.
 
“Così mi piaci!” le sorride benevola la madre, accarezzandogli i capelli.
 
 
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“Loooookiiiiiiiiiiiiii!” sbraita Thor, non appena si riprende del tutto.
 
Per tutta risposta Loki schizza via ridendo dalla stanza della guarigione, con Thor che gli corre appresso.
 
Nel corso del tempo le cose sono cambiate e, forse grazie alla sua costituzione più snella, ora è Loki a primeggiare nella corsa.
 
“La devi smettere!” ruggisce il biondo, rincorrendolo per i corridoi,
 
“Ma quanto ti lagni! Stavolta era pure un voltaggio più basso del solito!” si volta nella sua direzione Loki.
 
 “Stavolta una bella martellata non te la leva nessuno!” lo minaccia Thor, mentre chiama a sé il suo fedele Mjolnir.
 
“Prima devi riuscire a prendermi!” lo sfida il moro, svoltando a una colonna dalla quale escono due Loki che prendono due direzioni opposte.
 
E’ una delle sue magie più riuscite e infatti Thor è colto ala sprovvista, scegliendo di rincorrerne solo uno, quello fasullo; ma lui non lo può sapere.
 
Rallentando la corsa, Loki si dirige alla sala reale, dove trova i genitori sui rispettivi troni.
 
“Bene, mentre Thor percorre mezza Asgard a seguire la mia illusione; col vostro permesso io tornerei nella mia stanza!” proclama Loki, con la dovuta garbatezza.
 
“Non così in fretta, Loki!” lo fredda la voce del re. “Sono venuto a conoscenza di quanto è accaduto stamattina!” lo avvisa.
 
“Immagino te l’abbia detto madre!” deduce il figlio.
 
“Figlio mio, non devi più entrare nella stanza delle Armi e appropriarti di quello scrigno senza il mio permesso!” gli intima perentorio.
 
Loki affronta il suo sguardo impavido.
 
“Padre, io non entro in quella stanza, semplicemente riesco a chiamare lo scrigno a me.” ribatte Loki. “E’ un po’ come se fosse mio.” aggiunge.
 
“No, non lo è!” si inalbera Odino, alzando la voce e alzandosi dal trono.
 
Loki non mostra il benché minimo segno di cedimento.
 
“In parte è così!” insiste il giovane dio.
 
Frigga avverte la crescente tensione fra i due e decide di intervenire.
 
“Trovo equo che anche Loki abbia una sua arma preferita.” sentenzia, calma. “Così come Thor ha il Mjolnir e non se ne separa mai un attimo!” alza gli occhi, sorridendo complice a Loki.

“Loki ha già il pugnale che gli ho donato!” ribatte Odino.

“Sai meglio di me che quella non è un’arma che può reggere un tale confronto!” insiste categorica Frigga, lanciando un’occhiataccia al marito. “Me ne assumo io ogni responsabilità.” garantisce seria il volto.

 “E sia!” cede Odino, esasperato. “Ma, Loki, cerca di non approfittartene troppo!” gli intima.

“Questo dipende da quanto mi fa innervosire Thor!” ridacchia Loki, capendo però subito dalle dure espressioni che gli rivolgono che deve darsi un contegno.“Non accadrà. Grazie padre e grazie madre!” sorride il figlio, facendo un rispettoso inchino, prima di ritirarsi nelle sue stanze.
 
“Frigga, perché mi hai fatto commettere una tale imprudenza?” la rimprovera Odino, una volta rimasti soli.

“Loki non è Laufey.” replica semplicemente la sua consorte. “So bene quanto distruttiva e pericolosa possa essere una tale arma; ma Loki non ha compreso il grande potere dello scrigno; o meglio, data la sua elevata intelligenza è più plausibile che l’abbia già compreso; ma non ne è minimamente interessato, perché nel suo cuore non alberga l’ambizione; il che lo rende degno di possedere un tale strumento.” asserisce convinta.

“Per lo più lui lo usa alla stregua di un giocattolo con cui indispettire Thor!” aggiunge, con un sorrisetto divertito. “Perciò non credo che ci sia nulla da temere.” ribadisce, tornando seria.

“La tua sicurezza è anche la mia, mia cara!” le sorride Odino, prendendole il dorso della mano e portandolo alla sua bocca.

Lei ricambia il sorriso, ma poi si fa più cupa.

“Inoltre, mio re, questo lo farà sentire più trattato alla pari di Thor, affidandogli le stesse responsabilità e riconoscendogli la stessa importanza; cosa che spesso tu manchi di fare e a lungo andare questo potrebbe allontanarlo da noi.” spiega, col volto velato dall’ombra della preoccupazione.

“Non commetteremo un tale errore imperdonabile!” le assicura Odino, posandole un casto bacio sulle labbra.

 “Mio caro; ma che ne è di quei bei tempi in cui loro due andavano d’amore e d’accordo e non si separavano mai?” domanda Frigga, abbandonandosi nel suo abbraccio.

“E’ semplice, mia diletta: sono cresciuti!” ridacchia il padre degli dei.

Proprio in quel frangente, sopraggiunge da lontano Thor, che è ancora impegnato a rincorrere l’illusione di Loki.
 
“Ma tu sei davvero convinto che lui sia pronto a diventare re?” domanda Frigga, dubbiosa, non appena il figlio maggiore si dilegua.

Odino emette un lungo borbottio, accarezzandosi la barba.

“A volte me lo domando anch’io!’”
 
TBC
 
piccola nota: ho preso spunto dal film, quando Loki congela Heimdal, per dimostrare il fatto che quello scrigno non sia sempre letale, a seconda degli utilizzi (e anche nel film mi fa pensare che in realtà Loki non avesse intenzione di ucciderlo!)
spero che questa storia sia di vostro interesse e gradimento, anche perché succederanno tante e tante cose ^^
 
nel frattempo, pleaaaase, non siete timidi, nel bene o nel male fatemi sapere che ne pensate! ^^
 
bye bye e buona notte … è tardissimissimo!!!
p.s. Datemi qualche giorno e penso anche a ‘Expecting… ‘ ^^
 
   
 
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