15/06/2012
2 recensioniQuell' urlo catturò l' attenzione di Nepper, che fino a poco fa se ne stava disteso sul letto, stanco e accaldato per fare qualunque cosa avesse programmato di fare.
Era estate e faceva troppo caldo per andare fuori a giocare e c' era qualcuno, come Gazel, che stava morendo nella sua stanza o il 'forno', come la chiamava lui nonostante ci fossero dieci ventilatori a fargli aria.
Il moro si alzò dal letto e si sedette accanto a Heat, che stava tranquillamente giocando con il suo inseparabile Game Boy Color non curandosi di quello che aveva vicino.
Il bambino notò che l' amico non stava minimamente sudando e trovava la forza di muoversi, nonostante ci fossero più di quaranta gradi.
-Atsuhito, perché ti piace così tanto giocare ai Pokémon?- chiese schietto Nepper, guardando con attenzione lo schermo della console.
Heat rimase in silenzio per un po' di tempo, pensando ad una valida motivazione -o semplicemente non lo sapeva, ma ancora più probabilmente non lo stava nemmeno ascoltando.-
-Non lo so.- rispose alla fine, senza togliere gli occhi dallo schermo.
-Come non lo sai?-
-Se non lo so, non lo..Evvai, finalmente sei k.o stupito Rattata!-
Dopo il secondo urlo, Heat si alzò di scatto da terra e iniziò a saltellare in giro per la stanza, sotto lo sguardo accigliato di Nepper.
-Cos' é tutto questo baccano?!- una Maki alquanto arrabbiata aprì la porta della stanza dei due bambini.
Heat si nascose subito dietro a Nepper, spaventato dall' azione dell' amica -S-scusami Maki..- balbettò l' albino, con aria innocente.
Nepper si diede una pacca sulla fronte.
Sapeva che Heat era infantile, soprattutto quando si trattava di videogiochi, ma questo era veramente troppo.
Maki guardò male prima Nepper, poi Heat, mentre quest' ultimo rabbrividì a causa dell' occhiataccia che la bimba gli aveva lanciato sembrava volesse ucciderlo all' istante, poi uscì come era entrata, sbattendo violentemente la porta.
Era una fortuna che avesse retto un simile impatto non una, ma ben due volte.
Nepper sospirò e si voltò verso l' altro, che aveva ripreso a giocare come se niente fosse.
-Sei incredibile.- pronunciò sarcasticamente Natsuhiko, mentre l' albino non faceva altro che annuire senza dargli peso, troppo concentrato sul gioco.
-Ci rinuncio.- esasperò Nepper, sospirando si alzò da terra avviandosi verso la porta -che Maki stava per far crollare.-
-Ehi..-
Il bambino con la fascia si fermò e si voltò verso Heat.
-..sai perché gioco ai Pokémon?-
Atsuhito smise di fissare il Game Boy, guardandolo dritto negli occhi.
Nepper arrossì lievemente, sentendo gli occhi di Heat puntati addosso rispose un semplice -No, perché?-
-Perché mi fanno sentire meno solo.- sussultò, ritornando a concentrarsi sul gioco.
Natsuhiko sorrise, aprendo la maniglia della porta uscì dalla camera.
Non sei solo, ci sono io con te e sarò sempre al tuo fianco.
*Angolodelladisperatachehagliesamimanonvuolestudiare*
Salve salvinoH.~
E dopo più di un mese, finalmente aggiorno questa fic. *uu*
-Come se importasse a qualcuno.-
Scusate se non ho elaborato nulla fino ad ora, ma ho gli esami e non trovo molto tempo per scrivere.
Poi la mia ispirazione non é ancora ritornata dalle ferie, sigh.
L' idea della storia mi é venuta mentre tornavo a casa dalla biblioteca e fuori si moriva dal caldo, anche se ero solo con i pantaloncini corti e una maglietta leggera. =uu=
Ho scelto la Heppeat [Cit. Roby] perché sono una coppia dolcissima, nonché una delle mie preferite.
Odio l' estate, l' unico motivo per cui la supporto é per via delle vacanze. :'''D
-Amo più il freddo.-
Grazie a tutti quelli che hanno letto/seguito/recensito quella fic. çuuç
Colgo l' occasione per ringraziare la mia Senpai Pandora che mi segue sempre e recensisce tutto quello che scrivo.
-Dovrebbero fare Santa quella ragazza. c:-
Alla prossima!
Lù