Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Enkai D Higan    17/06/2012    10 recensioni
E se qualcuno entrasse nel mondo di One Piece?
Cosa succederebbe?
Questa ragazza riuscirà a realizzare il sogno che aveva sin da piccolina, ovvero conoscere il ragazzo che le ha rubato il cuore? Più precisamente, lo Zolfanello che le ha riempito petto e testa.
Lo scoprirete solo nella prossima puntata! No, non è vero.
Vi racconterò della storia di Higan e delle sue avventure che ha vissuto al fianco di un Mugiwara e di Pugno di fuoco.
Richiesta pazienza, fantasia e recensioni!
Un minuto per far felice un'autrice o un autore.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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< Per un pirata questa è l'opportunitaaà, di far provviste so che non ti sfuggi-rà! Capitani tutti all'arrembaggio! Quest- Perchè mi guardate? > Domandai, incuriosita, osservando prima uno e poi l'altro. < La tua canzone fa schifo. Senza offesa. > 
< Pennuto, è alquanto inutile offendere prima qualcuno e poi dire " No, ma non era per insultarti". Te l'ho già detto che oggi sembri ancora di più un'Ananas...? > Commentò il mio dolce amore. 
< ACE! Però è un'Ananas molto carina e affascinante! > Gli feci la linguaccia, correggendolo in modo intellettuale. 
< Ti prego. Sposami, Ace! Ho sempre sognato di scappare con uno che prende fuoco. > Concluse Marco con ironia gelida. 
< Marco... Lui è molto più bello, prestante, sportivo, carino, e tanti altri aggettivi,...Più di te, e poi è MIO. > Aprii nuovamente la mia boccaccia a sproposito, arrossendo, ma  
non dandolo troppo a vedere.
 
Il mio Zolfanello alzò le sopracciglia e guardò il suo compagno con aria di superiorità immensa.
All'inizio la POVERA vittima sembrò accigliarsi, ma poi sorrise sotto i baffi e un barlume gli accese gli occhi.
 
< RAGAZZI! ACE PUGNO DI FUOCO HA TROVATO L'AMORE, EH! > Urlò di punto in bianco, causando l'ilarità e l'allegria di tutti i pirati, che risposero con un grido.
< YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH! >
< Brutto uccello dal muso a banana... IO TI UCCIDO. > Urlò il mio povero amore, rosso più di un peperone.
< Ho una soluzione. > Gli sussurrai, avvicinandomi pericolosamente, di pochi centimetri in più, a Marco, con un'espressione languida e stringendomi a lui.
Gli afferrai con una mano il colletto destro della sua "camicia", giocherellandoci, e con l'altra mano andai ad accarezzargli il viso.
Gli sorrisi impercettibilmente, facendolo arrossire in modo leggero. La sua espressione era a metà tra l'imbarazzato e il divertito.
Feci combaciare i nostri corpi perfettamente, e quando dico perfettamente intendo anche il petto. A quest'ultimo gesto abbassò lo sguardo, dai miei occhi al mio seno, per un istante, arrossendo ancora di più.
< Ma Marco... Io è te che voglio! Solo tu puoi far risvegliare la mia libito in maniera così... Prorompente e forte. > Gli dissi, con ironia e sarcasmo.
< Emh... Per me va bene. RAGAZZI HO TROVATO L'AM- >
< Ma non diciamo cazzate! Ananas scognati da questa povera ragazza che non ha fatto niente di male a nessuno per meritarsi roba simile. > Commentò, oserei dire geloso il mio fiammiferino, indicando alla fine della frase la Fenice.
< Ace la smetti con questi francesismi, che basto io di essere volgare e rude?! > Gli urlai contro, stavolta stringendomi di più a lui, però.
< Senti. Non ho potuto imprecare per niente ad Impel Down o sul patibolo, perciò... Ora mi sfogo. E poi ho sentito una ragazza gridare insulti ad un Ammiraglio, di cui non faccio il nome, che non avevo mai sentito! > ( NDA: MA SFOGATI SU DI ME, SU LaCla e Martychanfantasy, ! e.e Non è che ci fai schifo eh, fiammiferino! ) Si giustificò, portando un mano sul mio fianco.
< Eh...Ok. Ma io ammetto di essere orribile e poco graziosa! >
< Nessuno pensa che tu sia orribile! SPECIALMENTE ACE! > Urlò il capitano della prima divisione, iniziando a correre come un disperato lungo tutto il ponte, seguito a raffica da me e il mio comandante preferito.
< Sembri un pollo che corre! Fermati Marco e sii responsabile delle tue azio- Oddio. No. NO. NO! > Crollai a terra, in ginocchio, con le lacrime agli occhi. E, guardando verso la parte che in quel momento stavo osservando, Pugno di Fuoco fu costretto ben presto alle mie stesse azioni di disperazione. < Higan non corri pi- ... P-Pap-Papà...PAPA'! TI PREGO BABBO! > Poi fu il turno di Marco. Probabilmente quello che rimase più scioccato tra di noi. < CHE C'E', VI SIETE STANCATI? E poi che ha fatto Pap- > Si bloccò, incapace di continuare una qualsiasi attività, come collassato. Tentai allora di dare loro una svegliata, di riportarli alla realtà in modo che potessimo agire.
< MARCO! TRASFORMATI! DEVO IMITARTI SE VOGLIO SPERARE DI RIUSCIRE A FARE QUALCOSA! > 
 
Ace era paralizzato, a terra, semi-cosciente e La Fenice per mia somma fortuna era partita all'attacco nell'esatto attimo in cui aveva realizzato quello che stava succedendo e si era ripreso. Ora toccava la parte più difficile : Ace. Corsi subito di fronte a lui, inginocchiandomi, tentando invano di farmi ascoltare.
 
< Ace, ACE GUARDAMI! Ho bisogno che tu mi guardi negli occhi! ACE! Non morirà. Ma c'è la necessità che tu agisca, insieme a noi altri...ACE! - Feci combaciare la fronte e la punta del naso con le sue rispettive, prendendo tra le mani quel viso perfetto a dir poco. - Rispondimi...! > Una lacrima sfuggì alla mia contorta prigione di ciglia, finendo a solcare la mia guancia. Ero nervosa, maledettamente nervosa. E quando lo sono troppo piango. E' pur sempre un modo per sfogarsi.
Finalmente però mi degnò di uno sguardo, il quale fino ad allora era stato basso e perso nel vuoto. Mi asciugò la lacrimuccia con l'indice destro e si alzò di scatto, iniziando a correre verso il povero Barbabianca, seguito a ruota da me, leggermente spiazzata.
Fu facile trasformarmi in una fenice. Mi venne quasi spontaneo, data la situazione in cui ci trovavamo. 
Mentre correvo infatti divenni una sorta di aquila blu, azzurra, verde e gialla. Decisamente più bella dell'ananas-cappero volante.
Raggiunsi in volo Ace, e lo afferrai con le zampe per le braccia, trasportandolo velocemente dove Marco era già arrivato.
Si sorprese non poco e gli venne quasi un accidente, però non potevamo perdere tempo!
Durante il brevissimo tragitto alzò lo sguardo verso di me, commentando il mio aspetto, abbastanza differente da quello del suo compagno trasformato.
 
< Sei molto più bella di Marco. Lui, la sua bruttezza, la porta con sè persino quando diventa un uccellaccio. >
< Ma Marco non è brutto! Anzi... >
< Ma io sono più bello! >
< Senza alcun dubbio, Ace, ma non so se ti rendi conto che in una situazione simile non è normale parlare di bellezza o non bellezza. >
< Hai ragione mi dispiace. Ma non mi sarei aspettato una "Higan-Fenice", sai com'è, non è da tutti i giorni vedere più pennuti in una volta. Puoi andare più veloce? DAI, DAI, DAI! > Mano a mano che ci avvicinavamo diveniva più agitato, vedendo ed essendo consapevole sempre più delle condizioni di Barbabianca.
 
Non gli risposi. Cercai solo di aumentare la velocità in quel momento, spaventata almeno quanto lui per la sorte del vecchio imperatore.
 
Mollai la presa sulle sue braccia, facendo atterrare il mio fiammiferino proprio a pochi metri dal povero Barbabianca. 
La situazione era peggiore di quanto noi tutti pensassimo: Akainu c'era riuscito. L'aveva trafitto, da parte a parte, come successo ad Ace.
Aveva osato intaccare nuovamente quel corpo. Dopotutto non era più in forma. Se lo fosse stato sarebbe riuscito persino a evitare il colpo di Squardo.
Corremmo incontro a lui, ma io mi fermai a metà strada, in cerca del bastardo.
< A-Ace... Marco... P-Portate qui la ragazza, p-per favore. > Sussurrò ai suoi due figli. Intanto tutti i pirati erano alle prese con l'Ammiraglio.
Vidi Ace arrivare verso di me, scioccato. Capii immediatamente ad un suo gesto, e non ci fu nemmeno bisogno delle parole. Ero già in condizioni pietose. Avevo i lacrimoni, gli occhi arrossati e l'espressione cupa.
< Piccola mia... Non serve piangere. Hai un viso luminoso e splendido quando sorridi... - *coff coff* - H-Hai già preso la tua decisione...? > Gli sorrisi, tra un singhiozzo e l'altro.
< Di che parla? Papà non ti affaticare! Sei debole... >
Non aveva uno o due fori sul petto. Ne aveva tre. Tutti causati dall'unico colpo con cui Akainu era riuscito a colpirlo.
Bastardi. Lui e le sue fottute meteore. Mi avvicinai, piangendo ancora, a quel colosso di uomo. Barbabianca si voltò con lentezza e calma disarmanti, e disse qualcosa rivolto al suo ragazzo di fuoco. 
< Figliolo, pa-parlo della mia proposta. A-Allora Giulia...O forse dovrei chiamarti Higan... Vorresti diventare mia figlia? > Ace rimase di sasso. Ma a quell'affermazione sorrise. Prima al padre e poi a me. 
< E' ovvio che accetta! - Urlò, provocandomi un risolino, che calmò tutti i singhiozzi e tremori del mio corpo. - Diventerai la mia sorellina! >
La mia espressione si fece cupa. < Allora no... -*Sniff*- Non credo riuscirei a trattenermi dal saltare addo­­­­­­sso a te o Marco. >
Il mio fiammiferino arrossì come un pomodoro, cosa che mi fece scoppiare a ridere, assieme al vecchio imperatore. Ma ben presto la sua risata si tramutò in tosse e affanno.
< Papà sta calmo... > Continuò il mio Zolfanello.
< Sta zitto figliolo! -*Coff coff*- Ormai non mi rimane più molto tempo. E questo lo sai... >
< M-Ma che dici Babbo... - Chiese confuso il comandante della prima flotta, con le lacrime agli occhi. Io e lui avevamo entrambi capito. Tentavamo solo di autoconvincerci a sperare. Ad illuderci, che quell'uomo dall'animo così puro e gentile sarebbe rimasto in vita- T-Tu ti salverai! > Urlò, provocando disperazione anche nell'animo e nella mente di Ace, che confuso tentò di parlare.
< Cosa state dicendo...? N-Non capisco... > 
< I-Io... - Scoppiai nuovamente a piangere, come una ragazzina stupida alla sua prima delusione d'amore, avvicinandomi all'imponente figura che ora sedeva con un ginocchio a terra- A-Accetto! T-Ti ho... Va-Valutato sempre...come una persona...Buona. Dalla splendida personalità, dalla prima volta... Che i-io ti ho visto. Ti ho ... - *sniff* - considerato un p-padre da quando... S-Sono arrivata qui con... Ru-Rufy! Ti prego... Di-Di perdonarmi! Io non ci sono riuscita!... Non t-ti ho sa-salvato... >
< Non dipendeva da te, bambina mia. > Mi sussurrò, prima di abbracciarmi con affetto. Rimasi spiazzata a quel gesto ingenuo e amorevole, ma allargai più che potevo le braccia e appoggiai sul suo petto immenso. 
Ed io piangevo, mi disperavo, urlavo... < Hai fatto felice un povero vecchio, figliola. > < Ti voglio bene, papà... > Urlai, prima che potessi nuovamente sprofondare nell'oblio oscuro, nero, buio e ostile della disperazione. Non sentii più il suo cuore battere. Non udii più il suo imponente respiro.
Non ce l'aveva fatta e ci aveva lasciati. Sì "Ci" perchè aveva chiamato anche me "Figliola", aveva abbracciato anche me, aveva dimostrato anche a me il suo affetto, ed era morto eprimendomelo. Mi staccai dal suo corpo, rimasto ferreo e nella posa orgogliosa.
Vidi Marco in ginocchio, a terra, con le mani tra le sue lacrime. E vidi Ace interdetto. Fermo e paralizzato. Con i goccioloni agli occhi che non volevano uscire per il forte shock.
Lo sguardo puntato verso di me, disperato e corrucciato dalle sopracciglia inarcate all'ingiù. Il labbro inferiore nascosto da quello superiore e morso dai denti, per non scoppiare a urlare e piangere. 
Ed io non ero da meno. Distrutta, avvilita, afflitta... Avevo perso qualsiasi forza. I miei occhi producevano lacrime senza fermarsi. Ininterrottamente. Come era possibile legarsi ad una persona in così poco tempo? No. Io non lo avevo fatto quando parlai di persona con lui, l'avevo fatto la prima volta che lo vidi, sullo schermo. La stessa reazione per due personaggi : uno ispirava affetto paterno, con quel sorriso, l'altro ispirava fascino, ribellione, sicurezza, attrazione, bellezza,... Perfezione. 
 
Il mio fiammifero cadde in ginocchio, incredulo. 
Poi sentii una voce alle mie spalle. 
< Ehi... > Mi voltai lentamente, incontrando le distese nere e spente di Rufy. Corsi letteralmente verso di lui, che mi veniva incontro con calma. Mi abbracciò fortissimo, con calore, affetto, tristezza, amarezza,... Mi abbracciò per consolarmi. In quel poco tempo mi aveva già dimostarto come potesse essere un buon amico.
Tutti i pirati piangevano disperati, indaffarati allo stesso tempo a cercare di difendersi da Akainu.
Già, Akainu. Doveva pagare. Lui è stata la causa di tutto questo infinito dolore. Doveva pagare. Sempre e solo lui il bastardo della situazione. Doveva pagare.
Mi staccai dall'abbraccio di Cappello di Paglia e iniziai a camminare lenta ma decisa verso la cozzaglia di pirati.
La mia rabbia e la mia tristezza erano a livello estremi. Digrignavo i denti e ringhiavo come un cane rabbioso e affamato di vendetta.
< Spostatevi tutti. > Sibilai glaciale e cupa. L'intero ammasso di fuorilegge con un attacco collettivo balzò all'indietro, lasciandomi campo libero. Feci un cenno con la testa per ringraziare, dopodichè alzai lo sguardo verso il bastardo, abbastanza malridotto. Ghignai.
< Il vostro povero paparino perdente è molto forte, devo ammetterlo. Ma sono bastati strategia e attacchi a sorpresa che...Bang. Colpito! >
< Hotarubi - Sussurrai, colma di rabbia. Delle lucciole incandescenti e fluttuanti si sparsero attorno al corpo imponente dell'Ammiraglio. - Hidaruma! > Le piccole lucine esplosero, infiammando l'atmosfera attorno ad Akainu e quindi colpito in pieno. ( Nda: Muori coglionazzo! Scusate u.u Sapete che mi altero quando si parla di sto infame e.e)
Il fumo si diradò, mostrando la sagoma dell'ammiraglio con un ginocchio a terra. ( NDA: Inchinati a colei la quale presto stuprerà Portgas D. Ace! Meglio conosciuto come Orgasm D. Ace dalle mie parti... ) Tossiva. A quanto pareva gli dava fastidio il fumo.
Arrivò davanti a me con una velocità impressionante. Mi afferrò per i polsi, con una presa salda e ferma, che non voleva saperne di mollare la propria preda. Iniziai a divincolarmi non appena avvertii un forte bruciore che, dai punti che teneva stretti, iniziò ad espandersi a tutte le braccia.Era davvero insopportabile. Mi stava ustionando! Non  me ne accorsi nemmeno, ma mi ritrovai a gridare. Il panico aveva sotituito parzialmente la rabbia, facendomi perdere l'uso della ragione, ma soprattutto delle gambe! Che razza di idiota. Le gambe! Riuscii a fare un salto verso l'indietro, colpendo con entrambi i piedi quella faccia orrenda. Mi vennero affianco Ace, Rufy e Marco, che mi guardavano i polsi, perplessi. Il mio fiammifero alzò lo sguardo, furente verso Akainu, avanzando lentamente.
 
< Hiken. - Ebbi solo il tempo di sentire quella frase, che tutto era diventato infuocato. - Hai osato uccidere nostro padre, ed ora vorresti prenderti anche lei?! Bhe te lo scordi! Passerai prima sul mio cadavere! >
 
 
 
 
 
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Ciao... Hi... Hola... Hallo... Buona sera!
Che fate di bello? Visto? Io mi accingo ad aggiornare sempre intorno all'una di notte. Contenti? :DD
xD Lo spero!
Pongo la bandierina del traguardo sempre a 10 recensioni! Ce la faranno i nostri eroi? xD Ok. No. .-.
Una domandina... Chi è che ha Facebook? (se non il profilo originale quello di EFP) 
Una cosa: fra qualche capitolo farò raccontare anche Ace in prima persona! Ora corro davvero. Baci enormi. Vado a letto TT.TT 
Grazie a tutti! Buonanotte! :D
   
 
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