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Autore: echelon_jonas_    17/06/2012    0 recensioni
Jay. Un soprannome. Un ragazzo. Un cuore. Un battito. Uno sguardo. La mano tesa verso lei.
Sam. Un soprannome. Una ragazza. Un cuore. Un battito. Uno sguardo. La sua mano dentro quella di Jay.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto ciò che sapevo era che si chiama Jay. Era il suo soprannome. Lui era un grande stronzo. Era il capo del suo gruppo. Era il 'pezzo grosso', insomma, cazzate.
    Avevo già sentito parlare di lui dalla 'mia gente'. Abitavo nella 6th avenue di New York, e lì di gente 'strana' ce n'era molta.
    Camminavo incazzata per la strada scansando la gente che mi trovavo davanti. E' per colpa di quel deficiente di Jay che sono incazzzata.
    'La mia gente si arrabbierà molto con me, ne sono certa. Fanculo!'
    Quando arrivai bussai alla porta arrugginita coperta da una vernice rossa scrostata. Sentii dei passi avvicinarsi, poi riconobbi la voce di Adam.
    -Chi è?- chiese.
    -Sono io, apri!-
    Una risata isterica rimbombò nella stanza.
    - Sam, finalmente!- disse Logan avvicinandosi a me. -Dov'è la roba, tesoro?-
    Sospirai poi parlai. -Non me l'ha data.-
    -Cosa cazzo vuol dire non te l'ha data? Io quel pezzo di merda lo prendo e lo ammazzo!- Logan era incazzato quanto me, ma lui aveva bisogno di farsi. Un tremendo bisogno di farsi.
    -Va bè, troveremo qualcun'altro, magari più affidabile- risposi cercando di calmare Logan che stava dando calci a tutto ciò vedeva.
    -Vaffanculo Sam! Io ne ho bisogno cazzo!-
    -Vaffanculo a me non lo dici! Capito brutto stronzo? Sono sempre la tua ragaz..- Non riuscii a finire, Logan mi tirò uno schiaffo.
    - Bene, allora vallo a cercare e prendilo a botte, se ti fa felice.- risposi lasciando cadere le lacrime sulla sua mano che era ancora vicino al mio volto.
    Logan uscì. Sembrò avermi ascoltata. -Ma non ti consiglio di andare solo. Sono pezzi grossi.- aggiunsi.
    - Adam, David, Axl, venite con me. Andiamo a prendere il bastardo.-
    E, ovviamente, i tre ragazzi si alzarono e seguirono Logan. Aspettai che uscissero per buttarmi sul divano della piccola stanza.
    - Sue, passami una birra.-
    Sue era la ragazza di David. Era troppo magra per i miei gusti, ma lei diceva di stare bene e a me, sinceramente, non me ne fregava un cazzo.
    Aprii quella Beck's e la buttai giù in un sorso. -Cazzo, Logan ti ha lasciato un bel segno.-
    -Davvero?- mi alzai per guardarmi in uno specchio rotto in metà da Axl e David. -Brutto figlio di puttana, io lo uccido quello!-
    - Lo dici sempre, non lo fai mai-
    -Eh beh? Tu fatti i cazzi tuoi.- risposi.
    Ogni giorno che passava mi chiedevo perchè continuavo a stare con Logan. Lui non mi trattava bene. Anzi, mi trattava bene quando gli facevo comodo, eppure lui riusciva a trovare sempre il modo di farmi stare zitta. Era abbastanza alto, biondo cenere, occhi verdi. Sì, un figo. Quella rompicazzo di Sue dice che sto con lui solo per farmi vedere, visto che è bello. Io credo che sto ancora con lui perchè ho paura di cosa potrebbe fare se lo volessi lasciare.
    E poi c'era lui. Quell'irresistibile bastardo: Jay. Quello stronzo che proprio quel giorno aveva promesso di portarci la roba, ma che non lo fece.
    Mi accesi una sigaretta. Credo che passarono circa due ore prima che gli altri arrivassero.
    -Aprite sta porta cazzo!- continuava a urlare Logan da fuori. Mi alzai di scatto e lo feci. Aveva una ferita sulla testa.
    -Siediti sul divano Logan, la ferita è enorme.- disse Sue.
    -Me ne occupo io, grazie Sue.- e la fulminai con gli occhi.
    Presi un po' di ghiaccio dal freezer e lo misi sulla testa di Logan. Lui mi cinse la vita e mi disse: - Avevi ragione, sono pezzi grossi. Ma in compenso..-
    -Abbiamo queste!- disse David sventolando una bustina con delle piccole pillole arancioni dentro.
    Rimasi stupita e mi misi a ridere per la felicità. Anche Logan, nonostante stesse perdendo sangue, rise.
    -Si fa festa ragazzi!- esclamò Axl rubando la bustina a David e aprendola. Ci sedemmo tutti sul divano e sulle poltrone, poi Axl (quel deficiente di Axl), distribuiva una pasticca di acidi ad ognuno dicendo.
    -Nel corpo di Logan- e tutti noi rispondemmo ridendo -Amen-
    Era un rito stupido. Ma lo facevamo sempre. Chi riusciva a prendere la roba veniva 'ringraziato' in quella maniera.
    Guardai quella piccola cosa arancione nelle mie mani. Era davvero così piccola, io in confronto ero molto più forte.
    Io credevo di essere più forte, più grande. Anzi, ne ero convinta. Poi, cacciai via ogni pensiero e la misi in bocca.
    Tempo tre minuti ed ero già fuori. La confusione pervase nel mio corpo. La ragione si disperse e io sentivo che non ne avevo più.
    Cercavo un appoggio e il primo che trovai fu Logan. Bene, lui si sarebbe solo approfittato di me, un'altra volta, ma che ci potevo fare? Non sapevo cosa stavo facendo.
    -Oh, tesoro come sei bella, vieni con me.-
  
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