Lei, poggiata contro il muro. Lì sul pianerottolo.
Lui, a mani tese contro il muro , bloccandole ogni via d'uscita.
Non che lei provasse a fuggire.
George le sorrideva, prima di tornare a baciarla in modo serio. Mordicchiandole le labbra, trovando poi quell'intreccio di lingue così naturale tra loro due.
- Dovresti andare, ora -
Era sempre lei ad interrompere il contatto.
- Perchè? -
- Lavoro, forse?-
- Il negozio lo apre Verity...- e la baciò di nuovo.
- George devi andare, e faccio ritardo anch'io, se continui!-
- Merlino, quanto sei puntigliosa!- le disse sulle labbra - Un ritardo non ha mai fatto male a nessuno!-
Lei fece una smorfia, prima di arrendersi. Lo prese per il lembo della maglia e lo tirò ancor più a sé.
- Vedo che ragioni - la prese in giro.
- La mia ragione è andata - disse di rimando.
- Ne sono assolutamente fiero - asserì.
Ed ancora riprese a baciarla.
- Voi due - Ginny li guardava dal basso della scala - Perchè continuate a nascondervi?-
- Semplice, così è più bello!- le rispose il fratello.
Ginny sorrise.
Hermione, imbarazzata, con il viso nascosto tra le mani.
George continuava a ridere senza curarsene.
Molly rossa in viso era uscita dalla stanza del figlio, in silenzio.
- Tranquilla, mamma è uscita!-
- George stammi lontano!-
- Eddai, che sarà mai!-
- Cosa?!- lei lo guardò quasi furiosa - Tua madre, mi ha vista. No, rettifico : ci ha visti, nel tuo letto. -
- Appunto, che sarà mai! - le sorrise prima di baciarla, più che altro per zittirla - Figurati, se veniva stanotte!-
Hermione era arrossita più del solito. - George, sei un...Oddio! Come faccio, ora? Non mi farò più vedere in cucina, ok.-
George scosse la testa, sorridendo ancora. - Sei una bravissima attrice melodrammatica, sai?-
- Tu, invece hai la propensione a non preoccuparti di niente!-
- Sì, decisamente. -
- Almeno lo ammetti!-
- Di certo non lo nego!- la guardò, mentre avvolta nel lenzuolo cercava i suoi indumenti finiti chissà come sulla scrivania. - Avanti, mi terrai il muso?-
- No, ma vestiti. Non scendo da sola in cucina, tu mi accompagnerai al patibolo!-
- Patibolo?-
- Dai, ti prego. Vestiti. -
- Ok, donzella in pericolo.- riuscì ad acchiapparla per il polso, trascinandosela su di sè un secondo dopo. - Stai bene?-
- Sono imbarazzata.-
- Per stanotte, stai bene?-
Lei annuì, prima di baciarlo. - Piuttosto...non sono stata una frana?!- azzardò. Con Ron non si era mai spinta fino a quel punto.
Decisamente George era il suo primo ragazzo in tutto.
- Assolutamente, no. - la baciò - Ti amo, Granger -
- Mh...-
- Certo è più bello, ma la colazione è pronta.-
- Arriviamo - borbottò il fratello, trascinando la ragazza giù per le scale. - Stavo baciando la mia ragazza, se permetti -