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Autore: Matt2291    17/06/2012    11 recensioni
Un grave incidente coinvolgerà Naruto.
Per un pò di tempo, un letto di ospedale sarà la sua casa.
Tutti i suoi amici si preoccuparanno per lui, mostrando lati che a volte
vengono fuori solo nel momento del bisogno :)
Ma soprattutto, è stato davvero un incidente?
Leggete! ^^
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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***

 

La squadra 3S – nome particolarmente odiato dall’intero gruppo – era ormai quasi giunta alle porte del paese dell’erba, questione di minuti. Procedevano ininterrottamente da diverse ore e sembravano determinati a continuare. Piccole gocce di sudore scivolano dalle loro fronti che andavano ad unirsi con una goccia più grossa che a sua volta si amalgamava con le altre. Alla fine, la goccia diventava così grande che non riusciva più ad aderire alla pelle e scivolava via sempre più velocemente mentre raccoglieva altre piccole gocce: un evento catastrofico in un mondo di milioni di particelle.

Sakura era sempre la punta centrale, staccava gli altri suoi compagni di qualche metro e non sembrava neppure interessata a sapere se li aveva ancora o meno alle spalle; la concentrazione era massima.

- Ci siamo quasi, una volta arrivati ci riposeremo qualche minuto per riprendere le forze, poi cercheremo il nostro obiettivo. - Annunciò Shikamaru al gruppo.

- Non potremmo cercarlo subito? Non ho voglia di perdere tempo.

Shikamaru osservò leggermente corrucciato le spalle di Sakura, non si era neppure degnata di voltarsi.

- In caso di scontro dobbiamo essere in forze, perciò ci riposeremo come stabilito. Obiezioni? -.

Shino negò con il capo mente Sakura non parlò proprio, anche se, tra un salto e un altro, Shikamaru sembrò avvertire il suono di uno sbuffo seccato.

Il viaggio durò meno di due giorni in quanto le loro soste furono ben più brevi del solito. Prima arrivavano e prima avrebbero trovato risposte alle loro domande.

Ecco, la fine della foresta, ancora pochi salti. Un bagliore, il sole che per un momento acceca con la sua luminosità nonostante siano solo le sei del mattino. Atterrarono in contemporanea sull’erba soffice e si asciugarono il sudore dalle fronti che sembravano imperlate di diamanti da come luccicavano al sole. Dall’altura della piccola collina si potevano perfettamente vedere i contorni del paese, piuttosto piccolo rispetto a molti altri. Al centro, una lunghissima strada sterrata attraversava il paese che sembrava essere diviso a metà da una voragine. Era tutto pronto o quasi, si potevano perfettamente vedere un centinaio o più di banchi in allestimento, ognuno con un colore diverso. Questo dava alla città un aspetto più vivace di quanto non fosse già in quanto il paese dell’erba era anche una buona meta turistica per rilassarsi. Sakura sorrise soddisfatta, la fiera sarebbe iniziata solo domani quindi avevano tutto il giorno per cercare Izuma prima dell’arrivo di una colossale folla pronta a curiosare in ogni dove.

- Molto bene, abbiamo un vantaggio di circa due ore sull’arrivo previsto, possiamo prendercela comoda e riposare. Andiamo. - Così, camminando tranquillamente, scesero dalla collina e raggiunsero le porte del villaggio, mostrarono l’ordine della missione ed entrarono. Decisero di non dividersi così non ci sarebbero stati tempi da rispettare e quant’altro.

Sakura ne approfittò per comprare delle erbe mediche che stava finendo, più un paio di libri sulla preparazione di sieri e bombe chimiche a cui si stava interessando negli ultimi tempi.

Il gruppo passò un’oretta tra le varie vie, curiosando in qualche negozio ma studiando anche i percorsi e ogni volto che incrociava il loro cammino. D’altronde erano ninja ben addestrati e non potevano lasciare niente al caso. Neppure nei momenti di svago.

- Abbiamo finito di fare compere? Non è così che intendevo riposarmi. - Sbuffò scocciato Shikamaru. Lui e Shino aspettarono fuori dal negozio di erbe mentre Sakura si accingeva a pagare.

- Credevo volessi trovare Momochi - domandò perplesso Shikamaru. Sakura si volse con un mezzo sorriso.

- Sei tu che hai ordinato di riposarsi, e grazie a te ho rinnovato le mie scorte - disse sorridente osservando soddisfatta i suoi acquisti. Dopo aver riposto il tutto in un rotolo apposito, il gruppo convenne che era arrivato il momento di trovare il loro obiettivo; ma missione era di portarlo a Konoha per interrogarlo. Qualsiasi mezzo di persuasione era lecito.

Dopo pochi minuti di cammino giunsero finalmente alle porte della immensa strada principale: Quelle proporzioni viste da vicino diedero al gruppo un’impressione decisamente diversa da come l’avevano avuta sulla collina. Sakura e Shikamaru rimasero molto sorpresi, Shino non si sa. Però sembrava guardarsi intorno più del solito.

Gli occhi di Sakura brillarono quando nella sua mente venne il desiderio di visitare quella enorme manifestazione: attrazioni, banchi di degustazione, abbigliamento, balli. C’erano tutti gli ingredienti per una serata ricca di divertimento. Pensò che Naruto si sarebbe divertito un mondo. Se c’è ramen e giochi, poteva star sicura di avere ragione.

Naruto, sei proprio un baka.

Le sarebbe piaciuto vederlo lì a curiosare in giro e sentirsi chiamare ogni volta che voleva mostrarle qualcosa che gli piaceva. Gli avrebbe mollato un pugno in testa per aver urlato il suo nome a duecento metri di distanza e sarebbe finita per pentirsene dopo aver visto il motivo per il quale l’aveva fatta venire. Naruto era così. Trovava sempre il modo per sorprenderla e ci sarebbe riuscito anche lì. Ne era certa.

Ma non c’era, e il motivo era molto probabilmente l’uomo che stavano cercando, quindi era meglio muoversi e trovarlo così avrebbero chiuso quella faccenda il prima possibile.

- A chi potremo rivolgerci? In questo paese non ci sono Kage - disse Shino.

- Il Paese dell’Erba deve avere una specie di Sindaco o qualcosa del genere, chiediamo dove si trova e andiamo a parlargli.

Chiesero alla prima persona capitatagli a tiro, che gli indicò la strada più facile da seguire. Una volta memorizzata, raggiunsero il posto in pochi minuti.

La struttura era molto semplice ma sicuramente di distingueva dalle altre case restanti. Da quel che avevano capito era come il palazzo dell’Hokage, con l’unica differenza che all’interno non c’era solo l’ufficio del Sindaco ma anche di altri impiegati che si occupano della gestione del villaggio.

Le mura dell’edificio erano bianche e una grande porta in legno intagliato da decorazioni di media fattura ne faceva da ingresso. C’erano molte finestre tutte uguali, perciò da fuori non era possibile distinguere l’ufficio del Sindaco. Non persero altro tempo ed entrarono.

- Permesso? - La voce di Sakura raggiunse le pareti per poi tornare indietro per un paio di volte; l’ingresso era molto ampio e spoglio di arredamento con un tetto semplicemente eccessivo. Il pavimento però era di un parquet molto lucido e tenuto bene. Sulla destra, seminascosto dal vetro vi era un impiegato dall’aria annoiata, stava scribacchiando  qualcosa su un foglio che posò da un lato per poi prenderne un altro da tutt’altra parte. I tre si avvicinarono mentre Shikamaru, avvicinandosi a Sakura, con voce sommessa disse: - Questo posto sembra arrivato da un’altra epoca, questo tipo di edificio è in stile occidentale.

- L’avevo notato anch’io, devi ammettere che è molto particolare e affascinante. - Convenne Sakura voltandosi appena e osservando curiosa il soffitto; a quel punto smise di camminare, e forse anche di respirare.

I suoi due compagni si voltarono perplessi, osservando Sakura che era rimasta con il naso all’insù e la bocca aperta. Entrambi sollevarono la testa e in un istante capirono il suo enorme stupore.

Quando erano entrati, la differenza di luminosità non aveva permesso loro di notare i particolari che adesso apparivano nitidi come il fondo di un lago. Quel che per un momento era sembrato un soffitto macchiato dal tempo, era invece un enorme affresco rinascimentale raffigurante angeli seminudi, nuvole, la terra, la vegetazione e un enorme sole che illumina tutto e tutti. Rimasero meravigliati da tale immagine. Persino le ombreggiature sembravano tanto reali da sembrare vere. Era come se il sole si fosse davvero fermato e che quelle immagini avessero davvero un corpo che proiettavano ombre e ombreggiature. Sakura sembrava essere finita in un altro mondo, temeva che una volta uscita di li avrebbe visto in lontananza un enorme castello medievale da cui ergevano le torrette da dietro un muro di cinta. Una bella chiesetta gotica con le classiche guglie e una piazza con un mercato fatiscente. Perfetto. Così magari si beccavano anche la peste a cui lei avrebbe trovato un cura, l’avrebbero accusata di stregoneria e sarebbe finita al rogo. Che bella prospettiva per il futuro.

Shikamaru fu il primo a parlare e a svegliare gli altri dai loro pensieri; Shino sembrava annoiato invece. Ma comunque, vestito in quel modo non si poteva notare alcunché.

- Beh, secondo voi quanto è costato?

- Ti sembra la domanda più giusta da fare? Ma hai visto che roba! Qui dentro il tempo si è fermato!

- Se la metti così, c’è anche da dire che una cosa del genere dovrebbe trovarsi all’altro capo del mondo.

Sakura fece un verso di assenso che pareva pensieroso, forse perché era rimasta comunque affascinata da tale capolavoro.

- D’accordo lo spettacolo è finito, chiediamo a quel tipo laggiù dove si trova l’ufficio del Sindaco. - Indicò con il pollice il tipo di prima che non sembrava essersi reso conto della loro presenza; un tipo sveglio insomma.

Già, la missione. D’accordo distrarsi ma finire quasi per dimenticarsene non è proprio una cosa positiva.

- Scusi? - Shikamaru fece un cenno attraverso il vetro, ma l’impiegato non si accorse di nulla. Solo dopo aver bussato si degnò di alzare la testa e mostrare dei buffi occhialini rotondi da vista. Doveva avere almeno una sessantina d’anni ma aveva comunque un’acconciatura gioviale e folta. Chissà chi era il suo parrucchiere.

- Posso esservi utile?

- Siamo ninja della Foglia in missione e abbiamo bisogno di parlare con il Sindaco. Non posso darvi altri dettagli. -  Shikamaru prese dal suo borsello un rotolo e lo diede all’impiegato attraverso un’apertura circola sul vetro, poi aggiunse: - Questo attestato certifica la veridicità delle nostre parole. - 

L’uomo esaminò il foglio con cura, dopodiché acconsentì il gruppo di poter incontrare il Sindaco. Prese la cornetta del telefono e digitò dei numeri, poi se la mise all’orecchio e rimase in attesa.

- Buongiorno signor Sindaco, ci sono dei ninja di Konoha che vorrebbero incontrarla urgentemente… si… ho capito, d’accordo riferirò. - E mise giù.

- Il Sindaco ora e fuori ma nel frattempo potete accomodarvi nel suo ufficio, vi raggiungerà a breve - riferì cortesemente l’uomo con il cenno di un sorriso.

Dopo essersi fatti spiegare la strada, il gruppo raggiunse il terzo e ultimo piano dell’edificio, percorsero un breve corridoio e arrivarono alla porta dell’ufficio del Sindaco. Notarono che anche questa aveva una buona fattura.

- Ma qui spendono i soldi per abbellire gli edifici amministrativi? - Esclamò perplesso Shikamaru.

- Non so che dirti, ma tutto questo non deve essere costato poco. Guarda questi dipinti -  E indicò il corridoio che ne aveva molti  - Senza dubbio rendono l’ambiente molto più fatiscente ed elegante, però potrebbero anche risparmiarsi. - 

- Sai Sakura, secondo me questo famoso Sindaco sarà un signore di mezza età, grasso, basso e con manie di grandezza, sennò tutto questo non si spiega.

Sakura immaginò la figura descritta da Shikamaru con l’aggiunta di una vignetta in stile manga che recitava. “Il mondo è mio!”. Trattenne una risata.

- Forza entriamo! -  E con ancora un leggero sorriso a dipingerle le labbra, aprì la porta.

E anche lì, è il caso di dirlo, rimasero sorpresi dell’arredamento.

Moquette rossa tappezzava gran parte della stanza. Sulla destra, una parte era stata tagliata via davanti il camino per evitare che dei tizzoni la bruciassero, o più probabilmente, era stata appositamente sistemata in quel modo.

Mobili di antiquariato e quadri abbellivano il resto dell’ufficio. Il tutto aveva un buon gusto, però sembrava… troppo.

Davanti la scrivania, due poltrone in tessuto rosso con telaio in legno erano sistemate con una simmetria perfetta, sembravo non essersi mai mosse dalla moquette.

Oltre la scrivania, due tende scure erano state legate ai lati per permettere alla luce del sole di entrare e illuminare a giorno l’interno. Le vetrate erano almeno tre volte più grandi di quelle presenti a Konoha, nell’ufficio dell’Hokage. Si guardarono tra loro, perplessi.

- Neppure I cinque Kage messi insieme potrebbero arrivare a questo livello di lusso. Non pensavo che il municipio fosse così, sembra piuttosto una villa. - Commentò Shikamaru, senza smettere di guardarsi intorno, annoiato.

Sakura si avvicinò alla scrivania e diede un’occhiata: una penna, dei documenti perfettamente impilati sulla sinistra, una lampada… nessuna immagine. Nessun ritratto di famiglia o foto di una persona cara. Nulla. Solo paesaggi in quei freddi quadri.

La chuunin pensò immediatamente che chiunque poteva permettersi tutto quel lusso, in realtà non aveva niente. Si convinse che fosse un uomo solo, e un po’ gli dispiaceva.

Passarono alcuni minuti, che riempirono commentando i vari oggetti, incorniciando la questione su quanto fosse inutile avere tante ricchezze.

All’improvviso udirono dei passi di qualcuno che si stava avvicinando, il loro sensibile udito non sbagliava. Finalmente stava arrivando il Sindaco. Shikamaru richiamò un momento l’attenzione della squadra.

- Bene, Chiediamo chi si occupa della fiera e in mezz’ora troveremo Momochi, il difficile ci sarà dopo, dipende se ci darà noie o meno. Forza, ormai è fatta. - 

La maniglia si abbassò, ed entrò finalmente qualcuno. Un uomo, vestito decisamente elegante. Ma non fu quel particolare scontato che bloccò tutti. Persino Shino era sorpreso, forse non si poteva vedere l’espressione del suo volto, ma il suo corpo era un groviglio di stupore e nervi.

L’uomo rimase sulla porta, dopodiché sorrise. Sembrava imbarazzato.

- Benvenuti ninja di Konoha, mi scuso per il ritardo ma stavo ancora dormendo, in genere vengo in ufficio intorno le 9 e ora sono solo le 8:20. Scusate per il disagio. - Disse, grattandosi la nuca e sforzandosi di sorridere. Ma sia Sakura, che il resto del gruppo non aveva prestato la minima attenzione alle parole dell’uomo, che in realtà era un ragazzo. Bensì ai gesti, alla voce e a quel modo di sorridere così familiare che per un momento pensarono di essere finiti dentro un Genjutsu. Ma gli insetti di Shino erano tranquilli, perciò quella era la verità.

Davanti ai loro occhi vi era proprio un ragazzo, nel suo completo in giacca e cravatta faceva la sua figura, ma l’abbigliamento passava in secondo piano.

Quante volte avevano visto quel viso? Quante volte avevano visto quei capelli biondi sparati verso l’alto? Quante volte avevano visto quegli occhi… Verdi?!

Il ragazzo aveva dei grandi occhi verdi che sembravano brillare di luce propria, anche se era sicuramente per via dei raggi solari che filtravano dalla finestra di fronte a lui.

Shikamaru osservò Sakura, che sembrava praticamente in trance. Sbuffò, mettendosi le mani in tasca.

- Naruto versione occhi verdi. Adesso ho davvero visto tutto. -  Sentenziò, lasciando il ragazzo-sindaco pieno di perplessità.

 

 

 

 

 

Angolo autore:

 

Salve ^^

Allora, l’estate è una stagione che porta talvolta la voglia di fare altro che, come dire, sia diverso dal morire di caldo all’interno di una stanza di casa con il pc in faccia ^^”

Oltretutto ho un lavoro estivo che mi prende tempo e scrivere è diventato difficile, inoltre questo caldo mi toglie anche la voglia >>

Comunque!

L’ho detto tante volte, perciò dirò solo che aggiornerò quando capiterà, e spero avvenga presto ^^

Lo so, dipende da me.

Va bene .-.

Nel frattempo, spero vi piaccia questo cap ^^

Ringrazio: The Cristopher94, JunoEFP, Hamber Of The Elves, _sweetygirl_, AllyB, ENDOINA95, NaruHina4ever e Ernesto507 per le recensioni lasciatami. Scusate immensamente il ritardo.

Ringrazio anche tutte le persone che hanno inserito la storia tra le preferite, ricordate e seguite.

Ringrazio anche tutti i lettori anonimi.

Ringrazio tutti, vi stringerei le mani se potessi ^^

Alla prossima, ciao!

 

Matt

  
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