Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: ECHludo    18/06/2012    0 recensioni
Esiste una pietra,sai? -Cosa scusa? - Sì esiste una pietra che è stata nascosta da alcuni dei, si dice che abbia diversi poteri ma altri invece, ovvero come chi rimugina sul suo schifoso passato, dicono che sia una specie di chiave o.. come si dice..un incalanatore dove si sia concentrato il succo o la fonte di vita dei nostri antenati... Sinceramente adesso mi chiedo se questo abbia un senso o meno...
Genere: Dark, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SOGNO?

John giaceva sul pavimento, immerso in una pozza di sangue, il suo volto fermo nel vuoto poggiato su una guancia sul freddo pavimento, gli occhi spalancati da un orrore che avevano catturato. La bocca spalancata, bloccata da un grido di pietà.
Le braccia erano segnate da graffi e ferite, la mano destra aveva perso un dito e un fiotto di sangue usciva dall’addome dove probabilmente si apriva una profonda ferita . Ma la cosa piu orribile era la sua testa.
Era letteralmente scoperchiata. John aveva perso  il cervello.
Simon si era appena svegliato dal suo letto, ed era appena pronto per uscire dalla sua stanza di albergo e scendere a fare colazione. Scese la scalinata, nella parete che la affiancava c’erano numerose vetrate che scendevano fino alla fine di ogni piano. Da queste si potevano osservare  altri edifici adiacenti all’hotel e ma man mano che si saliva si poteva scorgere una striscia di mare in più.
Simon posò gli occhi su una linea di fumo che nasceva lì, vicino alla spiaggia.  All’inizio non ci pensò più di tanto ma una  strana scossa gli percosse il corpo quando, pagando il conto nella reception, l’uomo del personale accennò che in paese era successo qualcosa di strano e oscuro, parlando  anche di omicidi e rapine come quello nella spiaggia. Simon rimase a fissarlo per qualche secondo, perso nella sua inquietudine a fissare il vuoto. Il suono di un campanello. Si riscosse e se ne andò.
Raggiunse la sua  Kawasaki Ninja  neranel parcheggio dell’hotel , quando gli fu sopra si ricordò della pallina che John gli dette.  Non aveva ancora idea del perché gli aveva mollato una palla colorata. Si mise la mano in tasca e se la rigirò nelle mani per molte volte ,era  bianca con scie colorate che andavano  dalle sfumature del blu e del viola. Quando Simon stava per levare gli occhi dalla pallina, intenzionato a gettarla via, successe qualcosa, lo impaurì ma questo non impediva agli occhi di staccarsi da quei colori che  erano adesso  una sostanza densa, che fluttuava al’interno di quella sfera trasparente creando attorcigliamenti,  scarabocchi disegnati dal niente. L’ inutile pallina adesso era diventata un oggetto misterioso.
Le mani studiarono palmo a palmo l’intera superficie e oltre a quei fumosi coloriperfettamente al centro della sfera nacque una piccola luce, una stella persa in quel piccolo e strano universo, Simon la fissava, era adesso il suo unico punto fisso. Ecco la piccola stella adesso era un pianeta,  adesso poteva guardarlo chiaramente…
-Aspetta ma… che cosa?-  Simon si eraappena reso conto cosa gli stava succedendo, intorno a lui non c’erano altro che quei colori quell’agglomerato di dense sfumature che continuavano nella loro danza sconosciuta. Fluttuava nel nulla.
Un boato. Un’altra luce si accese alla sua sinistra, si avvicinava  veloce, gli occhi cominciavano a non reggere quel bagliore, era un’onda d’urto. Un esplosione. Simon voleva fuggire, cercò la forza dei suoi arti ma non li trovava.  –E’ giunta la mia fine? Così? E’ solo un fottutissimo sogno! Adesso batto gli occhi e mi ritroverò nella mia camera d’albergo ok?-  Ma non andò così, batté le ciglia una volta e davanti a lui ancora l’accecante luce  che aspettava di travolgerlo. Le batté per una seconda volta,  senti una presa dietro la schiena che lo trascinava, guardò. La luce era più lontana adesso. Chiuse di nuovo gli occhi.  Il Pianeta. Davanti a lui. Stava per raggiungerlo.
Chiuse gli occhi.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: ECHludo