Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Rosmary    18/06/2012    20 recensioni
Tutto ha inizio l'ultimo giorno di vacanza: è un mix esplosivo! Immaginate un gruppo di ragazzi delle più svariate età, aggiungete un gioco pestifero e un'ignara ragazza che ha solo commesso l'errore di far amicizia con il suddetto gruppo di ragazzi.
Hogwarts sarà teatro di una piccola sfida sentimentale: tra professori esigenti e maghi oscuri, ci sarà anche qualcuno alle prese con guai ben diversi da questi.
«Ragazzi, ragazzi! Frenate! Siete sicuri di volerci giocare?»
«Dai, Charlie, hanno detto di sì»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Sala Comune Grifondoro, questa sera, è il teatro in cui va in scena un particolarissimo dramma: Ron, alla sconvolgente affermazione di Lee, si è accasciato su uno dei divani e Harry lo ha immediatamente affiancato, sconvolto al pari dell'amico, dato che a questo punto, gioco o non gioco, il filo logico della situazione è andato perso. Inutile dire che Neville, trovando gli amici in stato di shock, si sia avvicinato titubante e abbia chiesto spiegazioni, all’arrivo delle quali anche lui, come Ron e Harry, ha preferito sedersi e riflettere sulla strana faccenda. Insomma, Hermione cosa sta facendo?

«Io non capisco»

«Ron, abbiamo capito che non capisci»

«Harry ha ragione. Abbiamo capito che non capiamo, e abbiamo capito che neanche tu capisci» Ron e Harry si voltano verso Neville, confusi. Il ragazzo si stringe nelle spalle «Beh… avete capito»

«Non proprio» Chiarisce Harry, sistemando perplesso gli occhiali.

«Ora basta» Esordisce d'improvviso Ron «Ѐ un’ora che sono chiusi dentro» Serra i pugni nervoso, geloso e arrabbiato «Pretendo una spiegazione»

«No! Ron!» Ma il richiamo di Harry è inutile, Ron si è già alzato e marcia spedito verso i dormitori maschili. Neville e Harry sono costretti a seguirlo «Ron, non è una buona idea»

«Forza, Ron, non essere stupido…» Azzarda Neville, con tono meno incisivo di Harry.

«Sciocchezze. Hermione è nostra amica e quello…» Scuote il capo «…George non si accontenta con poco» Deglutisce alla sua stessa affermazione, fermandosi dinanzi alla famosa porta. Gli altri due sono alle sue spalle.

«Ron, andiamo… torniamo in Sala»

«No» E così dicendo, ignorando Harry e Neville, inizia a bussare, battendo le nocche contro la porta, con foga «GEORGE, APRI»

Niente. Nessuna risposta o cenno.

«GEORGE! Miseriaccia, APRI questa porta!» E bussa, insistente.

«Ron, basta!»

«Sì… andiamo via, Ron» S’aggiunge anche Neville.

Ma Ron li ignora «GEORGE!»

E George, infastidito e irato, spalanca improvvisamente la porta. Trucida il fratello con lo sguardo, ignorando gli altri due. La mano destra stringe la bacchetta «Dammi almeno dieci motivi, diversi e validi, per non farti spuntare un cactus sulla testa»

 

****


A Fred Weasley non piace isolarsi, a meno che non sia di pessimo umore: questa sera è di pessimo umore. Da un lato, quella bestia che alberga all’altezza dello stomaco lo sta logorando, dall’altro la consapevolezza che sia Hermione Granger il motivo del malessere lo lascia esterrefatto e infastidito. Ecco perché si aggira pensieroso per i corridoi, ed è camminando che intravede nella semioscurità del luogo un fantasma, proveniente dalla parte opposta del corridoio, che avanza verso di lui.

«Hermione»

«Fred»

«Non dovresti essere qui!»

«Non dovresti essere qui!»

Lo dicono all’unisono. Entrambi con gli occhi strabuzzanti e l’aria stranita. Hermione è immobile al pari del ragazzo. È Fred il primo ad abbattere il silenzio, scuotendo il capo «Già finito con George?!» Il sarcasmo sembra essere tornato, un sarcasmo che fa sorridere Hermione.

«George? E chi l’ha visto?!» Assume un’espressione soddisfatta, facendo anche lei uso del sarcasmo.

«Oh, non so. Tu?» Si avvicina a lei «Un’oretta fa eri nella sua stanza… o sbaglio?» Il tono è duro, troppo. È evidente il fastidio provato dal diciassettenne.

«Io sono stata tutta la sera in biblioteca» Ridacchia ora, captando il nervosismo dell’altro, soddisfatta davvero «Hai forse problemi di vista?»

Infastidito dal comportamento irriverente della ragazza, Fred l’afferra e la strattona verso di sé, Hermione barcolla sino a perdere l’equilibrio, trovando pace solo quando trova in lui un appiglio per non cadere «Non scherzare con me, Granger» I tratti rivelano tutto il nervosismo del ragazzo – Fred può tollerare quasi tutto e ciò che sta accadendo non rientra nel quasi «Non questa sera»

«Io non sto scherzando» Lo dice seria, tentando di districarsi dalla morsa in cui l’ha intrappolata. Le mani del ragazzo, difatti, stringono i gomiti di Hermione, impedendole ogni movimento, e soprattutto la fuga.

«Ah, no? Cos’hai in mente? Un giorno con me e l’altro con George?»

«Ti dà fastidio?»

Sorride amaro lui, lasciandola andare «Fastidio. No, certo che no» Mente spudoratamente, senza smettere di guardarla. Lei invece sorride, mentre estrae dalla borsa una pergamena firmata dalla McGranitt e dalla Pince per mostrarla a Fred «Cos’è?»

«Leggi» Incita lei, porgendogli il documento e incoraggiandolo con il sorriso ormai bene impresso sulle labbra. Lui l’afferra e leggendo comprende d’aver dinanzi un’autorizzazione firmata dalla McGranitt che consente a Hermione di trascorrere ore extra in biblioteca; dove è presente la firma della Pince, invece, sono indicati gli orari in cui la ragazza è entrata ed uscita dalla biblioteca nelle ore extra. Il tutto conferma che Hermione ha effettivamente trascorso l'intera serata tra gli scaffali ricolmi di libri. Ancora in silenzio, le restituisce la prova. Lei, titubante, la ripone in borsa.

«Allora, Weasley

Le ultime parole, prima di osservare Fred registrare l’informazione e cambiare del tutto umore: da nervoso a stranito e da stranito a divertito. Uno spettacolo degno d’essere visto. Difatti, il mago si lascia andare a una risata coinvolgente e liberatoria, coprendo persino il volto con le mani e sedendosi a terra, poggiando schiena e capo contro la parete «Tutto questo è surreale!» Lo afferma tra le risate, sfogandosi e avvertendo man mano la bestia placarsi.

«Cosa è surreale?» Hermione, le braccia incrociate al petto e l’aria contrariata. Non doveva andare così. Avrebbe dovuto inchinarsi e complimentarsi.

La guarda, ridacchiando ancora «Tu e George! George si è alleato con TE! Roba da matti»

«Non so di cosa parli» Il mento all’insù e l’aria orgogliosa. Prima i complimenti e poi George.

«No, eh?!» Inarca un sopracciglio «Ti sei sdoppiata, allora?!»

E a questa affermazione, inevitabilmente, ride anche lei, prendendo posto accanto a Fred «Però ci hai creduto! E quanto siamo riusciti a farti innervosire!»

«Non mi sono innervosito. Ero solo allibito» Protesta lui.

Poggia anche lei il capo contro parete, guardando Fred «Ma se mi hai aggredita! Fortuna che avevo il permesso» Protesta anche lei.

«Già… aggredita» Un sussurro detto voltando il proprio viso in direzione di Hermione. Si prende qualche istante per osservala, provocando in lei un imbarazzo che le tinge le gote di un rosa più intenso, tanto che cala lo sguardo, fuggendogli «Perché sei tanto incavolata con me?»

«Non mi hai chiesto scusa»

Strabuzza nuovamente gli occhi «Ma tu sei una pazza!» Fa una pausa, ridendo ancora «L’idea è di George, vero?»

Annuisce «Sì. Ha detto qualcosa riguardo a un sogno…» Perplessa, tenta di ricordare i pezzi della conversazione con l’altro gemello «…Un sogno interrotto, con un tutù e i pois… poi ha detto che dovevi capire»

«Capire?»

«Sì» Torna a guardarlo, assumendo l’aria da saputella che le è congeniale «Capire come ci si comporta con le ragazze, immagino»

«Probabile» Un sibilo. L’espressione maliziosa colora nuovamente il volto di Fred «Quindi chi era la ragazza con George?»

«Non lo so. Io ho solo fornito una ciocca di capelli» Riflette «Lui ha detto d’avere già la ragazza, diceva che l’avrebbe conquistata, grazie a questo piano, in modo innovativo» Si stringe nelle spalle, realmente confusa, a ben pensarci, dal discorso di George.

Ridacchia Fred, collegando i pezzi del puzzle «Katie…»

«Chi?»

«Niente, niente!» Evita di dilungarsi riguardo alle teorie di George. Semmai torna a concentrarsi su di lei, sempre più malizioso «Sai, Granger?! In circostanze come queste, di solito, estraggo la bacchetta e mi diletto a schiantare o a far spuntare code e orecchie strane…» Lei deglutisce «…Ma siccome parliamo del mio adorabile gemello e della mia ragazza…»

«La tua cosa?»

Ma lui la ignora «…Lascerò perdere. Anche perché ho altre idee…» La mano destra sfiora la guancia – bollente – di Hermione. La ragazza, abbandonando qualsiasi scudo, si mostra impaurita a quella vicinanza. Lo sguardo vaga perso sul volto di Fred, sino a quando, memore del gioco, si fissa sulla fronte scoperta. Lui si blocca, notando il gesto «Vedi qualcosa di strano?»

«Strano?»

«Non so… una scritta magari»

«Oh» Sorride imbarazzata «No… non c’è niente»

«Niente? Neanche una P?» Ma lei scuote il capo, e lui ghigna senz’altro aggiungere, mettendo finalmente fine alla distanza tra loro. Questa volta è delicato, dolce, le concede il tempo di scostarsi, sbraitare, fuggire. Ma lei, seppur intimidita e impaurita, non si scosta, non sbraita e non fugge. Lui, a questa reazione, sorride sulle labbra di lei, lasciandosi andare a un bacio che, lo capisce solo ora, ha desiderato a lungo. Sensazione, tra l’altro, condivisa con Hermione.

 

****



«George, fammi entrare, levati di torno»

Inarca un sopracciglio il ragazzo «Ronnie. Non sfidare la mia pazienza» La presa intorno alla bacchetta si rafforza. Perché devono interromperlo sempre?

«George… ci sono problemi?» Una voce femminile s’intromette nella conversazione: una ragazza, che non è Hermione, s’affianca confusa al gemello. La divisa è indossata in maniera decorosa, anche se ancora troppo sgualcita, e le gote sono così rosse da fare concorrenza ai capelli dei Weasley.

«Katie…» Harry, che sgrana gli occhi «Cosa ci fai qui?»

«Forse sta con me?» George, nervoso. Fa cenno a Katie d’aspettarlo lontano dall’ingresso, e lei con un sorrisetto dolce lo accontenta «Certo che siete una banda di deficienti»

«Ma… ma Lee… aveva detto…»

«Risparmiami, Ron» Secco, sbuffando «Ora ciao, eh!» E così dicendo chiude la porta, lasciando i tre all’esterno basiti.

«Ma quanti spasimanti! Tutti per Hermione!» Ridacchia Katie, persa nella contemplazione di George.

«Sciocchezze» Infastidito s’avvicina al comodino dove ha poggiato una bottiglina d’acqua «Fred è l’unico degno di nota, e se i miei calcoli sono esatti…» Stappa la bottiglia «…E lo sono…» Sogghigna «…Ora se la sta spassando!» Beve.

«Beh, come te!» Ridacchia Katie, assumendo poi un’espressione imbarazzata «George… ora sono la tua ragazza, vero?» Domanda retorica, è più un’affermazione. Un’affermazione che fa quasi soffocare e bagnare George – l’acqua, ingerita male, lo fa tossicchiare «George, tutto bene?» Katie allarmata si alza in piedi, ma dinanzi al palmo sinistro del mago, che le intima di non avvicinarsi, rinuncia al proposito di raggiungerlo.

«Tutto bene, ma resta lì» Deglutisce e tanta di ricomporsi. Raggiunge svelto la finestra, spalancandola «Fa caldo, vero? Improvvisamente, fa caldo» Il tono è poco convinto e diverse occhiate in tralice vengono indirizzate a Katie «Pensa a Minerva in tutù. Pensa a Minerva in tutù» Lo sibila a se stesso, affacciandosi in cerca d’aria.

 

****


Seamus e Dean avanzano spediti, chiacchierando fittamente, lungo i corridoi. Sono diretti alla Sala Comune. Dean ha dovuto scontare una punizione con la Umbridge, colpa di un attacco di tosse convulsa avuto durante la lezione. Secondo la docente, la tosse ha disturbato l’atmosfera in aula. E difatti sulla mano sinistra del ragazzo di colore si legge “Non devo tossire durante le lezioni”. Seamus, da bravo amico, lo ha atteso all’esterno dell’ufficio.

«Quelle piume sono una tortura, scrivere mi ha provocato un dolore assurdo…»

«Avresti dovuto fermarti. Non può fare questo»

«E darle soddisfazione?» Sdegnato Dean «Neanche per sogno» Serra i pugni, nervoso «Harry ha ragione su tutto. Sul Ministero…»

«No. Dean, no. Non puoi credergli anche tu»

Dean si ferma e si volta in cerca dello sguardo dell’amico «No? Seamus… guardarti intorno» Gli mostra il dorso della mano «Guarda qui! Questo è l’Inquisitore Supremo incaricato dal Ministro. Ti sembra normale?» Fa una pausa, amareggiato «Questa pazza ci tortura e il Ministro la supporta»

«No. Ora sei sconvolto a causa della punizione, straparli. Lui non è tornato» Deglutisce, spaventato. Perché spesso è la paura che mette a tacere tutto, anche l’evidenza. Dean sarebbe intenzionato a proseguire il discorso, ma delle risate attirano sia la sua l’attenzione che quella del compagno di Casa. Si guardano perplessi e, ovviamente, non possono esimersi dal ficcanasare. Seamus gli fa cenno di seguirlo. S’affacciano al di là di una colonna, scorgendo seduti sul pavimento Hermione in compagnia di Fred o George – i due ficcanaso, memori del gioco, deducono sia Fred.

«Ma si stanno baciando…» Il sussurro allibito di Dean.

«Dobbiamo avvisare Ron, subito!»

«Ma facciamoci gli affari nostri»

Gli rifila un’occhiataccia l’irlandese «No. E poi ho già un piano in mente!» E, così dicendo, ridendo sghembo si incammina verso la Sala Comune. Dean, rassegnato, lo segue.

 

****


Ron, Neville e Harry sono tornati in Sala Comune, perplessi. I migliori amici del Prefetto tacciono, il solo a parlare è proprio Neville.

«Ragazzi… cosa sono quelle facce? Era uno scherzo di Lee»

Harry scuote il capo «Sì. Ma Hermione dov’è?»

«Appunto, dov’è?» Ron, nervoso. Il tono di voce abbastanza alto, tanto d’attirare l’attenzione di Ginny, la quale s’avvicina ghignando.

«Parlate di Hermione?» Si rigira una merendina marinara tra le mani, pubblicità occulta.

«Tu ne sai qualcosa!» Ron, dritto al punto, fa ghignare ancora di più Ginny.

«Sì, potrei saperne qualcosa» Sogghigna verso il fratello «Volete che parli?» I tre annuiscono. Ginny tende la mano con la merendina marinara verso Ron «Mangiala!»

E se Neville e Harry ridono, Ron assume un’aria nervosa «Ginny, o mi dici cosa sta succedendo o dico a mamma quella cosa» Sorride sadico, se potesse si sfregherebbe anche le mani. La ragazza a queste parole sbianca, mettendo via la merendina.

«D’accordo, vi dico tutto»

«Ti ascoltiamo»

«George e Lee volevano fare uno scherzo a Fred, così hanno chiesto a Hermione una ciocca di capelli per la Pozione Polisucco»

«Cosa? E quando l’hanno preparata?»

Sbuffa Ginny «L’hanno rubata, suppongo» Prosegue, come se nulla fosse «Insomma, volevano che Fred beccasse George e Hermione in camera a baciarsi»

«Invece era Katie…» Ginny annuisce a Harry «George sta con Katie?»

«No, ma voleva qualcosa di innovativo per conquistarla. E siccome sono ancora in camera…»

«…Ci è riuscito» Conclude Neville, sorridendo stranito.

«Ma… Hermione, allora, dov’è?»

«In biblioteca!» Harry, rispondendo al dubbio di Ron «Come ho fatto a dimenticarlo? Me l’ha detto due giorni fa. La McGranitt le ha firmato un permesso per accedere alla biblioteca anche dopo cena»

Sorride entusiasta Ginny «Bene, ora che è tutto chiarito… Ron, un secondo» Ghigna in direzione del fratello, per poi voltarsi verso una biondina «Janet! Potresti prestarmi lo specchio? Te lo restituisco subito» La citata Janet acconsente, consegnando a Ginny uno specchietto. Lo specchio viene posto dinanzi al volto del Prefetto «Fossi in te, guardarei all’altezza della fronte!»

«Miseriaccia!» In coro: Ron, Harry e Neville. Gli ultimi due, presi dal discorso di Ginny e dalle teorie su Hermione, non avevano fatto caso a nulla.

Nel mentre, col fiatone, giungono anche Dean e Seamus. Il primo prende parola «Hermione. Bacio. Fred!»

«Oh no! Hai perso!» Seamus, battendo un pugno sul tavolino, adocchiando la scritta Perdente comparsa sulla fronte di Ron. L’irlandese scuote il capo «Qui urge vendicarsi!»

   
 
Leggi le 20 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Rosmary