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Autore: New_Across    18/06/2012    0 recensioni
Dal Capitolo 2:
“Il “Leone” è stato avvistato.”
Durion ghignò malvagiamente. “Manda l'Orco.”
~ Storia di Acchan.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dark Reign


Capitolo 2


Città di Shin, Palazzo Reale.

Un uomo alto, dai capelli scuri e dalla carnagione chiara, camminava solitario per un largo corridoio. Le pareti erano tappezzate di quadri dalle tele strappate, ma si potevano ancora distinguere delle forme umane.

Durion, l'Oscuro, si fermò, voltandosi verso uno dei dipinti. Alzò la mano per far congiungere gli strappi e guardare la famiglia rappresentata: il sovrano era seduto sul suo sfarzoso trono, mentre la moglie abbracciava il figlioletto, un ragazzino bruno dagli occhi di ghiaccio. Il tiranno osservò per pochi minuti il viso del principe, per poi sbuffare.

È arrivato un messaggio da Yosei.” La serva di Durion, Lanae, era appena arrivata alle spalle del sovrano, sperando di strappare una qualunque emozione all'uomo. Il suo fallimento l'amareggiò un po'.

Non ti stavo ascoltando, ripeti.”, le rispose Durion.

Dicevo che Yosei ha mandato un messaggio.”, ripeté la donna, leggermente stizzita.

Quale?”

Il “Leone” è stato avvistato.”

Durion ghignò malvagiamente. “Manda l'Orco.”


Sai, Thalion cercava aiuti per la campagna contro Durion. Locien si è iscritto perché credeva profondamente nella causa, mentre io... Beh, non che non ci creda eh, però ero leggermente ubriaco quando mi iscrissi.” Asura rise imbarazzato.

Oh, capisco! E come si chiama il vostro gruppo?” Chiese Fai, curiosa.

Non abbiamo mica un nome! Cioè, non abbiamo mai pensato di trovarne uno.”

E allora ve lo troverò io!” Fai si diresse saltellante dall'elfo, e lo prese per il braccio.

Locien, Locien!”

Che c'è?”

Come si dice “amico” nella tua lingua?”

Ehm... M-Meldiron...”

Meldiron? Bene! Mi piace!”

Ma prima che Locien potesse risponderle, Fai aveva già lasciato il suo braccio, era salita su una roccia alzando le braccia al cielo ed urlando: “Da oggi, ci chiameremo Meldiron!”

Tutti la oltrepassarono, senza rispondere. Thalion non la degnò di uno sguardo, Locien era scioccato ed innervosito dall'iperattività della fata, mentre Asura ridacchiava, estremamente divertito.

Rispondetemi, almeno!”, bofonchiò Fai, scendendo dalla roccia e seguendoli. Corrucciò il volto ed incrociò le braccia.

Locien ed Asura si fermarono. Il primo guardò Fai interrogativo, continuava a non capirla. Asura, invece, ridacchiò. Le si avvicinò e le mise un braccio intorno alle spalle, consolandola.

Si fermò poi anche Thalion, sgridandoli: “Allora, vogliamo muoverci?”

Locien si affrettò a seguire il loro capo, Asura prese Fai per mano e ricominciarono il cammino.


Il sole era ormai tramontato, ed il gruppetto si era fermato in una radura. Avevano acceso un fuoco, cenato e stavano cercando di montare delle tende. Solo cercando, in quanto Fai pretendeva di aiutare, ma senza realmente riuscirci e creando solo danni.

Si sentì un forte schiocco provenire dalla foresta circostante.

Non è colpa mia!”, disse Fai, allarmata.

Sssh, zitta.” Thalion si avvicinò lentamente alla foresta, abbassandosi. Rimase fermo, ad aspettare.

Pochi minuti dopo, si rialzò. “Sarà stato solo un anima-”

Prima che potesse finire la frase, intravide un'enorme ombra muoversi nell'oscurità.

Alzò le mani, facendo uscire gli artigli. Asura prese l'ascia, la strinse bene tra le mani e si avvicinò furtivamente. Fai rimase indietro, impaurita. Vide con la punta dell'occhio un movimento alla sua sinistra. Si girò e notò Locien, con in mano l'arco più strano che avesse mai visto. Dall'impugnatura si diramavano due ali di drago rosse con sfumature arancio. Le frecce, in quanto a stranezza, non erano da meno. Le punte erano intagliate a raffigurare il volto di un drago, riuscendo comunque a restare appuntite e letali.

Ci fu un altro movimento. Erano tutti in silenzio, aspettando che l'ombra si mostrasse definitivamente. Rimasero immobili per qualche minuto, respirando debolmente.

La creatura mosse una zampa, facendo scricchiolare le foglie. A giudicare dal rumore, era molto pesante, come se fosse di grossa corporatura. Asura e Locien si scambiarono uno sguardo, sperando che l'animale si allontanasse senza attaccare. Avevano passato una lunga giornata di cammino, e ciò li aveva stancati troppo per poter intraprendere una battaglia.

L'ombra sembrò ascoltare le loro preghiere. Si girò ed andò via.

Thalion aspettò che l'animale si fosse allontanato del tutto, poi si alzò. “Stanotte faremo dei turni di guardia, per sicurezza. Io faccio il primo turno, poi Asura e poi Locien.”

Asura e Locien annuirono, poi entrarono nella tenda maschile. Fai al contrario era un po' confusa. “Ehm... Ed io?”

Tu dormi. Ho notato che eri piuttosto impaurita prima, e l'odore di paura attira i mostri.”. Thalion si sedette nello spazio tra le due tende, incrociando le gambe.

Fai ringraziò ed entrò nel suo 'rifugio'. Si stese sul suo lettino e cercò di addormentarsi, svuotando la mente.


Il turno di Thalion passò senza alcun problema. Il cambio guardia fu un po' un trambusto, in quanto né Thalion né Locien (che si era svegliato per aiutare il capo) riuscivano a far alzare Asura. Avevano quasi deciso che quel turno sarebbe spettato all'elfo, quando la mente del nano decise che era il momento buono per svegliarlo. Asura uscì dalla tenda e si posizionò, con la decisione che sarebbe rimasto sveglio ed attento fino alla fine del turno. Mezz'ora dopo, ovviamente, stava già ronfando beatamente.


L'animale era nello stesso punto in cui era stato avvistato per l'ultima volta. Il suo compagno, invece, era andato via, e la creatura era certa che il gruppo era ora illusoriamente certo di essere al sicuro.

Il sonno di Asura diede al mostro l'occasione di entrare in scena. Molto lentamente, si avvicinò alle tende, lacerando con le zanne la borsa della carne. Ingurgitò alcune fette, muovendo felice le sue due code. Una di esse colpì, però, la tenda in Fai, facendola crollare. Fai urlò, svegliando il resto della compagnia. La creatura, capendo che la situazione si stava complicando, si trasformò allora in un gatto nero, e si nascose dentro ad una brocca vuota.

C-Che succede?”, chiese Asura, impaurito ed assonnato.

Succede che dovresti fare la guardia, ed evitare che certe situazioni accadano!” lo sgridò Thalion.

Locien, d'altra parte, cercava di liberare Fai dalla tenda.

Non appena Fai fu libera, Asura si scusò con lei, che gli rispose sorridendo.

Thalion intanto aveva notato lo strappo nella borsa e stava mettendo sottosopra l'accampamento per cercare ciò che aveva combinato quel macello.

Non trovando nulla, calciò la brocca vuota e si sentì un miagolio provenire dal suo interno. Fai si avvicinò ed estrasse l'animale. Notò subito le due code, e disse: “Un Nekomata.”.

Neko-che?” chiese Asura.

Nekomata, un demone-gatto giapponese. Ma è impossibile, di solito sono enormi...” disse Locien. “Ti sarai sbagliata di sicuro.”

Il gatto cominciò a fare le fusa alla fata, strusciando le code contro le sue braccia.

E poi guardalo, è troppo dolce per essere un demone!”

Il gatto miagolò in approvazione.

Capisce un po' troppo per i miei gusti.” Thalion si intromise poi nel 'monologo' di Locien. “Io direi di controllare che non sia pericoloso...”

E come?” Asura voleva rendersi utile, una volta tanto.

L'Eroe ci pensò un po' su. Poi disse: “Tu sei una fata. Fai uno dei tuoi abracadabra e mostra la sua vera natura...”

Io non faccio 'abracadabra', e poi non ne sono in grado. So guarire le ferite, ho quel tipo di potere magico.”

Sei inutile, allora. Ricorreremo alle maniere brusche.” Il gatto gli ringhiò contro, ma lui non se ne curò. Lo prese per la collottola e lo portò al fiume che scorreva nella radura. Lo tenne alto sopra l'acqua, poi lasciò, mentre Fai urlava implorandolo di fermarsi.

Non appena il gatto toccò la superficie dell'acqua, si trasformò. Alto due metri e largo quattro, il Nekomata cadde in piedi, si mise in posizione d'attacco e riprese a ringhiare, mostrando i denti affilati.

Fai si avvicinò lentamente a Locien, e sussurrò: “L'avevo detto io.”

Lui sbuffò e prese l'arco. Fai, invece, si avvicinò senza alcuna esitazione al Nekomata, che si calmò. La fata alzò la mano, e l'animale la odorò. Si stese nell'acqua e permise alla 'principessina' di accarezzargli il muso.

Anche io voglio coccolarlo!”

Asura saltellò velocemente fino al gatto che, vedendosi arrivare un nano armato di ascia, uscì nuovamente i denti, ma sempre permettendo alla fata di stargli vicino.

Prova a poggiare l'ascia e ad avvicinarti...”, gli consigliò Fai.

Asura si abbassò lentamente, lasciando l'ascia ai suoi piedi e spostandola alla sua sinistra con un calcio. Non appena il Nekomata vide che era disarmato, smise di ringhiare, permettendo al rosso di avvicinarsi e di accarezzarlo.

Aaaw” Asura si voltò verso il Leone ed il Drago. “Possiamo tenerlo?”

I due si scambiarono un'occhiata, poi dissero, in coro: “No.”

Ma.. Ma...” Asura guardò Fai, cercando appoggio. Lei sorrise, guardò il Nekomata e disse “A te va di unirti alla compagnia? Avrai cibo e coccole gratis!”

Il gatto miagolò, in approvazione. Poi si trasformò in una donna. Alta, sinuosa, dagli occhi verdi e dai capelli neri. Due ciuffi le ricadevano all'indietro, in una perfetta imitazione delle sue due code.

Uscì dall'acqua: era completamente nuda.

A-avete la mia approvazione.”, disse Locien.

Thalion sbuffò. “Come vi pare.”

La gatta sorrise, trasformandosi nuovamente nella piccola versione felina.


La mattina dopo il gruppo si rimise in viaggio. Thalion e Locien facevano strada, mentre Asura e Fai pensavano a come chiamare il nuovo membro. Proponevano nomi ormai da qualche ora, ma ogni volta la Nekomata sbuffava debolmente, in segno di disappunto.

Kuro? Visto che è nera...”

Donna?”

Donna?! Ma sei pazzo? Fa schifo persino a me...”

Ok, ok... Allora... vediamo... Nyan? Sa molto di miagolio...”

Mh... E se la chiamassimo Nyanjin?”, propose Fai.

La gatta alzò la testa, e miagolò.

E che Nyanjin sia!”

Ora che avete trovato un nome a quell'essere, volete stare zitti?” li sgridò Thalion.

I due si ammutolirono.

Per varie ore il gruppo camminò senza sosta, finché, alla sera, non arrivò in una cittadina.

Il capo si girò verso gli altri, annunciando: “Ed ecco a voi... Il confine di Nura!”

Ma non appena finì la frase, si sentirono arrivare dei pesanti passi.

L'Orco era arrivato.


~ ~ ~


Ed un altro capitolo è finito! Ringrazio nuovamente Xeno ed Are per gli aiuti e Mohria per aver recensito! Non sai quanto felice tu mi abbia fatta!

Al prossimo capitolo~!

   
 
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