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Autore: marmelade    19/06/2012    10 recensioni
“Ma come diavolo avete fatto a dimenticarvi tutti di questo giorno?!” esclamò, per poi guardarmi quasi furiosa, mentre io non riuscivo ancora a capire.
Nicole parve accorgersi del mio stato confusionale, e scosse ancora il capo, facendo muovere i suoi ricci, così simili ai miei.
“Cavolo Harry! Oggi torna Maya dalla Spagna!”.
[...]
Infondo, avevo paura, e la vecchia Maya cercava di prendere il sopravvento su quella nuova.
Ma non avrei mai permesso ciò.
Sarei stata forte, e avrei trascorso la mia vita serenamente anche lì, dimostrando a tutti chi ero diventata.
E non mi sarei fatta ingannare ancora.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I would love you better now.'
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HARRY POV.
“Sei un santo, Lou, giuro che ti faccio una statua d’oro!”
“Dai, May, è la quarta volta che me lo ripeti, ho capito!”
“No Louis, tu non capisci! Se quell’idiota non mi avesse dato retta – ed è una cosa strana che mi abbia ascoltato – a quest’ora saremmo ancora in quella stradina sperduta, e non qui ad Holmes Chapel!”
“Guarda che l’idiota ti sente, May…” dissi, facendola voltare verso di me.
“Lo so che mi sente, quello era il mio scopo!” rispose, facendo una smorfia.
Maya si voltò, camminando a passo spedito verso la porta d’ingresso di casa mia, e io scossi il capo.
Nonostante tutto quello che avessimo fatto in macchina, mi chiamava ancora idiota per non aver fatto il pieno di benzina.
D’un tratto, vidi la porta di casa mia aprirsi e mostrare la figura di mia madre sorridente, con i capelli neri legati in una treccia laterale e il corpo fasciato in un abito verde, che le risaltava ancor di più il sorriso.
Vidi Maya camminare ancora più spedita verso mia madre, che intanto aveva spalancato le braccia.
“La mia piccola Maya!” esclamò mia madre, non appena May le si buttò tra le braccia e l’abbracciava forte.
“Quanto mi sei mancata, piccolina! Sei cresciuta tantissimo, come ho fatto io senza te in questi ultimi due anni?!”
“Oh, se non lo sai tu, Anne! So solo che mi sei mancata tanto anche tu!” rispose Maya, facendo ridere mia madre, che l’abbracciò ancor di più, tenendola stretta a se.
Mia madre e Maya erano sempre andate d’accordo, dal primo momento che si erano conosciute, cioè da quando lei si era trasferita dalla Spagna ed era capitata nella maggior parte delle classi che frequentavo io, per poi scendere a compromesso con me e aiutarmi nelle materie in cui ero più carente.
Mi avvicinai a loro, mentre sorridevo rivedendo quella scena. Era bello che mia madre e Maya si fossero riabbracciate dopo due anni come due vecchie amiche.
“Ciao amore!” disse mia madre quando mi vide, non appena si fu staccata da May.
“Avete fatto un viaggio… un po’ movimentato, giusto?” domandò, dopo avermi abbracciato, con un sorriso stampato sulle labbra.
“Colpa di quest’idiota di tuo figlio, Anne!” rispose May, sbuffando, facendo muovere qualche capello.
“Insomma, una persona sana di mente avrebbe fatto benzina sapendo di dover affrontare un viaggio lungo quattro ore. A quanto pare, lui non è una persona sana di mente!” concluse, facendo ridere di gusto mia madre.
“Lo sai, amo le sfide!” risposi, facendole l’occhiolino.
Lei scosse il capo e sospirò rassegnata.
“Più che amare le sfide, tu ami rimanere in macchina senza benzina in una stradina isolata!” rispose, per poi entrare in casa, seguita da me e mia madre.
In casa c’erano già tutti, a partire da Will e la sua nuova compagna, Elizabeth, che non avevo ancora avuto modo di conoscere.
Era una bella donna e sembrava davvero simpatica e cordiale. Ovviamente, Will aveva tartassato di domande me e Maya del perché avessimo fatto tardi e soprattutto che cosa avevamo fatto per passare il tempo.
“Cosa volevi che facessimo, papà?” rispose lei, prendendo posto a tavola accanto a Nicole “abbiamo aspettato che quella santa anima pia di Louis venisse a prenderci, mentre io continuavo a dare dell’idiota ad Harry. Credo che questo sarà il mio nuovo passatempo preferito…” concluse, per poi rivolgermi un piccolo sorrisino.
Diciamo che quello di darmi dell’idiota, era il suo secondo passatempo preferito.
“Dove hai lasciato la babysitter, Harry?” domandò mia madre, mentre prendeva posto accanto a Robin ed Elizabeth, e gli altri sghignazzavano.
Sospirai, roteando gli occhi al cielo. Praticamente tutta la mia famiglia – soprattutto mia madre e mia sorella – non potevano sopportare Caroline.
Accettavano la nostra relazione, ma a modo loro, cioè prendendola in giro, un po’ come facevano anche i ragazzi. E, ovviamente, in occasioni come pranzi con i miei amici, mia madre si divertiva ancor di più a prenderla in giro perché sapeva benissimo che avrebbe avuto uno splendido supporto.
“Arriverà tra poco, mi ha inviato un messaggio…” risposi, sospirando ancora.
“Quindi ci allieterà della sua presenza!” esclamò mia madre, sorridendo “un vero peccato… tu che ne pensi di Caroline, May?”
Improvvisamente, mi voltai verso Maya, che era intenta a sgranocchiare un grissino bruciacchiato.
Ecco, ci mancava anche che Maya desse il colpo finale!
“Mmmh, sembra simpatica, Anne!” rispose lei, scrollando le spalle e finendo di mangiare il grissino.
Mia madre storse il naso e si aggiustò una ciocca di capelli. Possibile che Maya avesse detto qualcosa di positivo su Caroline?!
“Oh, andiamo Maya! Sai benissimo che ti ho sempre apprezzato per la tua schiettezza e sincerità, perché adesso vuoi scherzare?! Ti ho chiesto cosa pensi sul serio di Caroline!”
A quelle parole, tutte le persone presenti a quel tavolo, risero. Sapevo che sarebbe andata a finire così…
“Beh, Anne, a parte i suoi tentativi di fulminarmi con uno sguardo, uccidermi, amputarmi un braccio, una gamba o magari tutt’e due, prendermi a sprangate, volermi dare una sedia dietro la schiena, cercare di avvelenarmi mettendomi della sostanza indefinita nel bicchiere e soffocarmi con un cuscino nel bel mezzo della notte… beh, diciamo che mi è abbastanza indifferentemente antipatica, si!” rispose, facendo un piccolo sorrisino per poi sorseggiare del vino.
“Ecco, così ti voglio! Spontanea e sincera! Quanto mi sei mancata, piccolina, avevo bisogno delle tue verità!” disse mia madre, facendo ancora ridere tutti, tranne me, ovviamente.
D’un tratto, mi squillò il cellulare e comparve il numero di Caroline sullo schermo, segno che era arrivata. Louis se ne accorse e sbuffò, per poi mettere un braccio intorno alle spalle di Eleonor.
“Ragazzi… è arrivata la babysitter! Mi raccomando, attenzione a non sbrodolarvi!”
 
MAYA POV.
Da quando era arrivata Caroline, io e Harry avevamo praticamente smesso di rivolgerci la parola.
Appena era arrivata, mi aveva fulminata con uno sguardo con quel suo solito e odioso saluto superficiale e arrogante, come lo era anche nei miei confronti.
Da quando era arrivata, Harry non faceva che stare con lei e coccolarla e baciarla, cosa che a me mandava letteralmente in bestia. Quella d/nonna non meritava l’affetto e l’amore che lui le donava. Lui ci teneva davvero, me ne accorgevo dal modo in cui la guardava negli occhi, dal modo in cui l’abbracciava e la baciava, o soltanto dal modo in cui le diceva una parola e lei rideva.
Ero felice del fatto che Harry fosse felice. Ma, ovviamente, non ero felice del fatto che donasse tutto quell’amore a Caroline che, per quanto potesse fingere bene di importarsene di Harry, lo trattava sempre una schifezza. Più che altro, lo trattava come un bambino da controllare ogni due minuti, come se si fosse sporcato o avesse fatto cacca e quindi bisognava cambiargli il pannolino.
D’altronde, cosa si poteva aspettare da una donna trentaduenne, o tutti gli anni che avesse?
Era normale per lei avere l’istinto materno e, non avendo figli, Harry era l’unico che le stava accanto che più si avvicinasse all’età di un bambino.
 Inoltre, per quanto Caroline potesse starmi indifferentemente antipatica, non potevo sopportare la sua presenza, come non potevo sopportare il fatto che stesse usando il mio migliore amico, quando lui era davvero – non si sa come – innamorato di lei.
Ma soprattutto, non potevo sopportare il fatto che, in quel preciso istante, si trovasse seduta di fronte a me con Harry accanto a lei che le cingeva le spalle, mentre lei si pavoneggiava di avere il suo ragazzo accanto a lei, mentre io ero una povera sfigata che si trovava lì senza un fidanzato.
Povera illusa. Non sapeva che, poco prima, io e il suo ragazzo avevamo fatto sesso nella macchina in cui lei era solita stare quando Harry l’andava a prendere.
Sospirai, per poi sorseggiare un altro po’ di vino dal mio bicchiere, ma la risata della strega malefica mi fece sussultare. Strinsi il pugno e affondai le unghie nella carne per trattenermi dal picchiarla, poiché mi irritava alla massima potenza.
“May! Non ti ho fatto una domanda importantissima!” esclamò Anne all’improvviso, mentre mio padre accanto a lei sorrideva soddisfatto.
Mi voltai verso di lei, posando il bicchiere, mentre anche gli altri smisero per un secondo di mangiare, bere o qualunque altra cosa stessero facendo e si voltarono verso Anne, che si teneva una mano sulla fronte come per punirsi di quello che non mi aveva chiesto.
“Tu cosa ci fai qui, a Londra?” domandò, mentre mio padre sorrideva ancora.
Sorrisi anche io a quel punto, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Stavamo parlando un po’ di te, prima…” s’intromise mio padre, sorseggiando un po’ del suo vino bianco “e… beh, non ho voluto rovinarle la sorpresa. Avanti May, dì ad Anne perché sei tornata a Londra.”
D’un tratto, tutti i presenti a quella tavola posarono il proprio sguardo su di me, tanto da farmi sentire in soggezione. Ovviamente, a parte Nicole, mio padre ed Elizabeth, nessuno lo sapeva.
Caroline non mi guardava minimamente, ma osservava Harry quasi in cagnesco, che aveva lo sguardo fisso su di me.
Distolsi lo sguardo dai suoi occhi verdi e feci un altro sorriso, un po’ meno imbarazzato del precedente.
“Sono tornata a Londra per frequentare la Royal Academy of Dramatic Art, inizio i corsi tra qualche giorno.” dissi, facendo sorridere nuovamente mio padre.
Era così orgoglioso e soddisfatto di me, che non avrei voluto deluderlo per niente al mondo.
Rimasero quasi tutti in silenzio per pochi secondi ma, ovviamente, fu Anne a interromperlo.
“Oh, amore mio, come sono contenta!” esclamò, alzandosi dal suo posto e avvicinandosi a me, per poi abbracciarmi ancor di più.
“Sapevo che avresti scelto questa strada! Sei bravissima e meriti tutta la felicità di questo mondo!”
“Grazie, Anne.” le dissi, ancora abbracciata a lei, mentre mi lasciava un bacio sulla guancia, trasmettendomi tutto l’amore e l’affetto possibile che una madre può dare.
Perché Anne per me era come una seconda mamma, che mi era stata vicina quando la mia vera mamma era lontana da me in quel periodo che vivevo ad Holmes Chapel.
E nella scelta di quell’audizione – che avrebbe segnato la scelta del mio futuro – Anne mi era stata vicina, così come lo era stato Harry, che in quel momento mi guardava esterrefatto.
“Io lo sapevo” s’intromise Nicole, quando anche Zayn e Niall mi saltarono addosso più euforici di Anne.
“D’altronde, che altra strada poteva scegliere, se non questa?!” concluse, facendomi l’occhiolino.
“Lo sapevamo tutti, Nicole, che avrebbe scelto questa strada” disse Louis, provocando un’espressione irritata da parte di Nicole.
“Non me l’avevi detto…” disse improvvisamente Harry, facendomi voltare verso di lui.
“Tu non me l’avevi chiesto…” risposi, prendendo il bicchiere e sorseggiando un altro po’ di vino.
Sapeva che nella mia scelta, era coinvolto anche lui.
Era stato sempre lui a spronarmi e ad incitarmi a fare quel provino, quello spettacolo e di scegliere la strada che stavo per intraprendere.
“Beh… congratulazioni…” si limitò a dire, facendo un piccolo sorriso.
“Grazie…” risposi, ricambiando il sorriso, mentre Caroline mi fulminava con uno sguardo.
E così fece per tutto il resto del pranzo.
D’altronde, cos’altro poteva fare, se non odiarmi profondamente?!
Cercava in tutti i modi di far distogliere lo sguardo di Harry dal mio, cercava di non fargli rivolgere più una parola verso di me. Mi odiava, lo leggevo nei suoi occhi. Ma di cosa avrebbe dovuto odiarmi? Io avevo il diritto di odiarla. Il mio ex ragazzo – che adesso era il suo – mi aveva tradito con lei, e Dio solo sa tutto quello che io e Harry avevamo passato insieme.
Cosa poteva capire, lei? Non sapeva cosa avevamo passato, cosa io avevo passato con Harry.
Non poteva immaginarlo, nemmeno minimamente. E, di sicuro, Harry non avrebbe potuto rifare tutte le cose che aveva fatto con me, con lei.
“Ma dai! Non è possibile… cinque volte al giorno?! E cos’ha che va, Zayn?”
Sentii Nicole parlottare sottovoce con Jenny al suo fianco, che aveva un sorrisino soddisfatto sul volto.
“Ti dico di si, Nicole! E’ capitato che era estremamente… beh, hai capito no? Capita soprattutto quando torna da qualche singing e sta lontano qualche giorno. Dice che sente la mia mancanza.”
“Beh, se si rifà così, mando anche Alan a fare una singing con i ragazzi! Magari torna più in forma!”
“Di che state parlando, voi due?” domandai improvvisamente, dopo aver ascoltato la loro breve conversazione.
Nicole si voltò all’improvviso, presa alla sprovvista per quella domanda e Jenny bevve un po’ d’acqua, facendo finta di nulla.
“Beh May… oh, al diavolo! Jenny mi raccontava che quando Zayn torna dopo giorni che è stato lontano, beh… torna abbastanza eccitato!” disse Nicole, parlando sottovoce.
Dovevo provare questa esperienza con Harry. Magari, mandarlo via per qualche giorno per poi ritornare nello stesso stato di Zayn, avrebbe fatto bene ad entrambi.
“Zayn! Davvero combini tutto questo alla povera Jenny quando torni a casa dopo vari giorni?” urlò improvvisamente Louis, con un sorrisino malizioso sul volto.
Jenny diventò subito rossissima in volto, Zayn lo guardava confuso e Nicole aveva l’espressione di una che non vedeva l’ora di uccidere.
“Ma come ti permetti?! Non lo sai che sono cose private?” urlò Nicole, mentre Alan cercava di tranquillizzarla.
“Andiamo, Nicole! Siamo i suoi migliori amici e, se permetti, possiamo anche farle queste conversazioni! E poi noi mica ci scandalizziamo…”
Vidi Nicole cercare qualcosa da dire per controbattere, ma quello che fuoriuscì dalle sue labbra, fu solo un sospiro rassegnato, e Louis batté le mani soddisfatto, probabilmente perché Nicole si era arresa.
E, ovviamente, con Nicole impotente, Louis poteva fare tutte le domande che voleva.
Ovviamente, non risparmiò nessuno. Fu quasi una carneficina.
La povera Jenny fu praticamente martoriata, così come Zayn, che venne adulato per le sue prestazioni post singing.
Liam e Danielle furono quelli meno presi in giro, fortunatamente per loro, così come Niall.
Ma, ovviamente, Louis non poteva – ma soprattutto non voleva – lasciarsi scappare l’occasione di torturare Nicole e sapere qualcosa di più della sua vita sessuale.
“Eddai Nicole, si stanno confessando tutti, che ti costa!” intervenne Liam, mentre Louis se la rideva compiaciuto.
Nicole sbuffò e scosse il capo, incrociando le braccia al petto.
“Ho detto di no! Non mi va di far sapere a tutti come procede la mia vita sessuale! Sono cose private, e non intendo rivelarle!” esclamò.
Sapevamo che, con quel tutti, Nicole si riferiva solo ed unicamente a Louis, che continuava a ridere.
“Sei veramente un idiota, Tomlinson! E’ inutile che te la ridi. Tu racconteresti la tua vita sessuale qui, davanti a tutti?” sbottò lei, voltandosi verso Lou, che aprì le braccia.
“Cero che si! Sono a pranzo con i miei migliori amici, non con degli sconosciuti! Dovete sapere che, io e El…”
“Ti prego! Risparmiaci i dettagli scandalosi e scabrosi, non mi va di sentire cosa combinate tu e la tua ragazza sotto le lenzuola!” lo interruppe Nicole, strizzando e chiudendo gli occhi, facendo ridere tutti per la sua reazione.
Louis scosse il capo. Non aveva davvero intenzione di raccontare cosa facessero lui ed Eleonor, era solo un modo per fare ingelosire Nicole. E, data la sua reazione, ci era riuscito davvero bene.
“May, tocca a te! Cos’hai combinato durante questi due anni in Spagna, la patria della pasión?” domandò Lou, con un pessimo accento spagnolo.
Scossi il capo, mentre ridevo per la sua orribile pronuncia.
“Beh, io… ho combinato abbastanza! Diciamo che non ho fatto la monaca di clausura chiusa in casa. Mi sono divertita!” risposi, facendo un sorrisino.
Era vero. In quegli ultimi due anni, avevo talmente voglia di dimenticare Harry e tutto quello che mi aveva fatto, che non ero rimasta a casa a piangere.
Quasi ogni sera, mi divertivo con le mie amiche andando alle feste. E, alle feste, trovavo sempre qualcuno che aveva voglia di divertirsi quanto me.
“Hai capito la nostra piccolina! E’ cresciuta davvero tanto!” rispose Louis con un fischio, che fece ridere tutti, e mi mise in imbarazzo.
Notai che Harry mi guardava spiazzato e confuso. A lui non avevo raccontato niente di quegli ultimi due anni senza la sua presenza…
“Adesso tocca ad Hazza, Lou, non dimenticarlo!” esclamò Liam, ancora preda delle risate.
Louis fece un sorrisino malizioso, e vidi anche i suoi occhi accendersi della stessa lucentezza.
“Come dimenticarlo, Lee? Ho riservato apposta lui per ultimo, come ciliegina sulla torta, la créme de la créme, il dolce più prelib…”
“Falla finita, Lou!” esclamò Harry, visibilmente nervoso.
Ovviamente, cosa poteva dire ai suoi amici? Che la sua vita sessuale andava avanti non con quella che tutti sapevano essere la sua ragazza, bensì con la sua migliore amica presente in quel momento?
“Avanti Harry, abbiamo parlato tutti!” intervenne Zayn, con un braccio intorno alle spalle di Jenny.
“Aspettiamo solo la tua versione dei fatti, Hazza!” esclamò Niall, per poi ingurgitare come suo solito un qualcosa di indefinito.
Harry mi guardò, quasi come a chiedermi aiuto con gli occhi, per poi sospirare e passarsi una mano tra i capelli, scombinandoli ancor di più e pronto ad essere preso in giro da tutti.
“Oh no, Harry, non abbiamo ancora sentito una versione femminile!” lo interruppe Lou, non appena Harry aprì bocca, dalla quale uscì solo un “beh” sospirato.
Harry lo guardò quasi spaventato, così come tutti noi. Nessuno poteva mai sapere cosa passasse a Louis per la testa, anche perché non lo sapeva nemmeno lui, la maggior parte delle volte.
“Caroline? Perché non ci fai tu, questo grande onore?”
Harry si voltò verso di me, pallido in volto con gli occhi che chiedevano ancora di più aiuto.
A me, invece, veniva solo da ridere. Quella nonna avrebbe inventato tutto di sana pianta, dato il suo orgoglio senile.
“Volete sapere cosa combiniamo io e Harry?” rispose lei, orgogliosamente soddisfatta di tutte le bugie che si sarebbe inventata di lì a poco, mentre gli altri tendevano le orecchie con fare malizioso, tranne Nicole, che la guardava come nel mio stesso modo.
“Beh, diciamo che siamo una bomba sotto le lenzuola!” iniziò ad inventare, e io cercai di trattenere le risate torturandomi un labbro inferiore. Harry, intanto, osservava la mia reazione.
Sicuramente mi stava odiando, in quel momento.
“E poi, una volta che iniziamo non la smettiamo più!” esclamò ancora, e io feci una piccola risatina di gola, cercando di non farmi sentire da lei, mentre Harry ancora sudava freddo.
“E devo dire che continuiamo sempre meglio!”
A quelle sue parole, non riuscii a trattenere più una risata, cosa che fece voltare tutti verso di me, compresa Caroline, pronta a strozzarmi.
“Scusate… mi stavo ricordando di una barzelletta. Scusa Caroline, non volevo disturbarti.” mentii, camuffando la risata in una finta tosse, e lei si voltò dopo avermi rivolto un ultimo sguardo assassino. Harry, intanto, mi malediceva con gli occhi per quello che avevo appena fatto, e io feci spallucce come a voler dire ‘non è colpa mia se la tua ragazza inventa cacchiate su cacchiate, raccontando quello che facciamo noi e farle passare per azioni che fate insieme. Che avesse messo delle telecamere?’
“Dicevo… diciamo che a Harry piace tutto quello che gli faccio, e a me piace quello che fa lui a me!”
Dopo quella sua ultima bugia, non riuscii proprio più a trattenere le risate, tanto che anche le lacrime iniziarono a scendere a rivoli tramite i  miei occhi.
Immediatamente, sentii il silenzio formarsi attorno a me, e gli occhi di tutti puntati su di me.
“Scu… scusate…” dissi tra le risate, alzandomi dalla sedia “ho bisogno di pren…dere un po’ d’ar…aria.”
Uscii fuori che ancora ridevo, sotto lo sguardo shoccato dei ragazzi, ma soprattutto di Caroline.
E, ovviamente, sotto lo sguardo spaventato di Harry.
Forse, per un attimo, aveva temuto che avrei potuto spiattellare a tutti cosa eravamo io e lui e che Caroline aveva inventato un mucchio di palle. Ma, d’altronde, non ero così cattiva.
Infondo, era stata davvero un’adorabile conversazione!
 
 
HARRY POV.
“Scusate… vado un attimo fuori…” dissi all’improvviso, alzandomi di scatto dalla sedia.
Caroline mi guardava confusa, così come il resto dei ragazzi.
Quella conversazione era stata estremamente imbarazzante per me ma, a quanto pareva, per Maya era stata divertentissima.
E, infatti, non appena uscii fuori al cortile, la trovai sulle scale che ancora rideva.
Mi avvicinai a lei sospirando, passandomi una mano tra i capelli. Ormai, il guaio era stato fatto.
“No ti prego… dimmi che la tua ragazza l’ha fatto apposta e che adesso sta dicendo a tutti che quello che ha raccontato, è tutta una bugia!” esclamò tra le risate, mentre alcune lacrime le colavano sulle guance.
Sospirai ancora, sedendomi accanto a lei su quegli scalini di marmo.
“Nient’affatto. Sta ancora continuando…”
May scoppiò ancora di più a ridere, tenendosi la pancia e asciugandosi le lacrime con il palmo della mano destra, dato che continuavano a scendere ribelli, allegre e divertite, bagnandole le guance.
“Non ci posso credere! Ma non si vergogna un po’ a raccontare tutte quelle bugie?” domandò, passandosi una mano tra i capelli, mentre il suo tono di voce sembrava iniziare a tornare normale, segno che aveva smesso di ridere.
“Però anche tu, cavolo! Potevi trattenerti!” esclamai, aprendo le braccia e battendo una mano sul ginocchio.
“Io dovevo trattenermi?” disse, quasi in tono scettico.
“Oh, scusa tanto se la tua ragazza dice un mucchio di palle che a me fanno ridere! E scusami ancora se si rende ridicola davanti a tutti, inventandosi cose che con te, non si sognerebbe nemmeno di fare! Perché non dici a lei di trattenersi e dall’astenersi nel dire bugie, invece di dirlo a me?!” esclamò, per poi sbuffare sonoramente e poggiare il mento sul palmo della mano destra.
Osservai il suo profilo per un po’, illuminato dai raggi del sole che le mettevano in risalto quelle poche lentiggini che le ornavano le guance rosee, colpendo anche i suoi capelli corti e castani che, alla sola fusione con il calore e la lucentezza di quei raggi, si trasformavano in rossicci.
“E così frequenterai la RADA…” dissi all’improvviso, poggiando i palmi delle mani sugli scalini.
May si voltò verso di me, guardandomi per un po’ e rimanendo in silenzio, per poi fare un piccolo sorrisino.
“Contento?” disse, tenendo ancora il mento sul palmo della mano.
La guardai anche io nei suoi occhi color cioccolato, illuminati dal sole, che li rendeva ancor più luminosi, poi le sorrisi.
“Certo che sono contento…” risposi, sfiorandole la guancia morbida con un dito, facendola sorridere a quel contatto.
“Beh, sono contenta che tu sia contento! Sai benissimo che sei coinvolto anche tu nella mia scelta, insomma… almeno spero che tu non te ne sia dimenticato!” esclamò, gesticolando animatamente con le mani, come solo lei sapeva fare.
Sorrisi ancor di più e mi avvicinai a lei, prendendole le mani e tenendole strette tra le mie, giocando con le sue dita.
“Come potrei dimenticare?” sussurrai, passandole una mano tra i capelli.
Maya sorrise, e mi strinse ancor di più le mani, mentre io le lasciavo un bacio sulla fronte, perdendomi tra il profumo di frutta esotica dei suoi capelli, mista alla dolcezza e alla freschezza della sua pelle.
“Beh, spero che ti rimanga impresso nella mente come ti rimarrà impressa questa adorabile conversazione!”
Risi di gusto dopo quelle sue parole, e lei rise insieme a me, senza lasciare le mie mani.
Aveva ragione.
Non avrei mai potuto dimenticare.
 
                                                                                                                            *
 
“Dai, sta’ tranquilla, vedrai che andrà tutto benissimo!”
Mi voltai verso Harry, torturandomi la treccia laterale che avevo deciso di portare quel giorno.
“No! Come posso stare tranquilla?! E’ la prima volta che cerco di esibirmi davanti a delle persone che non siano te!” risposi, torturandomi il labbro inferiore.
Harry rise e si passò una mano tra i capelli, per poi posare dolcemente le sue grandi mani sulle mie spalle.
“E allora pensa che ci sia io lì dentro, come se stessimo semplicemente provando in camera tua, come facciamo da giorni. Prova ad immaginarmi nudo!”
“Altro che terrore! Così mi verrà da vomitare!” esclamai disgustata, facendolo ridere ancor di più.
“Maya Burton!” esclamò improvvisamente la voce della professoressa Collins, cosa che mi fece innervosire ancor di più.
Guardai Harry negli occhi, completamente preda del panico e del terrore, mentre lui mi sorrideva.
“Ce la farai. E’ questa la tua strada, sei nata per fare questo. E’ una stupida audizione per una stupida recita scolastica, ricordi? Bene, questo sarà quello che ti dirò dietro le quinte, durante tutte le tournée mondiali che affronterai, così che potrai recitare al meglio.”
“Seh, ma se tu sarai in tour come cantante di fama internazionale! Non troverai mai il tempo di augurarmi un in bocca al lupo e stare con me dietro le quinte.” risposi sospirando e scuotendo il capo.
La presa sulle mie spalle da parte delle sue mani, si fece più forte, e i suoi occhi verdi si fissarono nei miei, facendomi rabbrividire.
“Troverò sempre del tempo per te, qualunque cosa accada. Sei o non sei la mia migliore amica?”
Sorrisi anche io a quelle sue parole, e lo abbracciai, perdendomi nel suo profumo.
Quando capirai che tu sei qualcosa di più per me, Harry?
Quando capirai che il cuore mi batte forte, non appena ti vedo da lontano?
“Maya Burton!” ripeté la voce della professoressa Collins, e io mi staccai da Harry, che ancora sorrideva.
“Sei la Giulietta perfetta…” sussurrò al mio orecchio, per poi staccarmi da lui e sorridergli.
“Vai e spacca tutto, May!” disse, battendo il pugno contro il mio, come eravamo soliti fare.
Mi avviai verso la porta del piccolo teatro scolastico, dove si tenevano le audizioni.
“Harry?” lo chiamai, voltandomi verso di lui, ferma sullo stipite della porta.
Lui alzò lo sguardo da terra e puntò nuovamente i suoi occhi nei miei, che mi diedero coraggio.
“Mi aspetterai qui, vero?” domandai titubante.
Harry sorrise e si mise le mani in tasca, annuendo.
“Ti aspetterò.”




Writer's Corner! :)
Non. Ammazzatemi.
So che, in questo preciso istante, volete uccidermi. Lo so.
E' PASSATA UN'ALTRA SETTIMANA! D:
Io, giuro, non lo faccio apposta! Però adesso, ho davvero delle valide giustificazioni.
Dovete sapere che venerdì sera, ho ricevuto una delle notizie più brutte della mia vita. Purtroppo, è morto un caro amico di famiglia, che pre me era come un padre.
Sono stata malissimo. Ho pianto per giorni interi e non riuscivo a fare nulla, nemmeno a scrivere, ecco perchè non ho continuato. Sono stata ferma per due giorni senza pensare a nient'altro, se non a quello che era successo.
Poi però, mi sono ripresa un po'! E quindi l'ho finito proprio adesso! :)
L'ho dovuto finire adesso perchè domani (tra qualche ora, va u.u) parto e vado a Portici, al paese di mia madre, e starò lì fino a venerdì sera!
Quiiindi, mi sono messa e l'ho finito solo per voi! :D
Anyway, fa cagare.
LO SO.
Però questa conversazione mi ballava in testa da un po' di tempo e... HAHAHAHAH xD
Povero Hazza! :D
Fa schifo, però mi sono divertita a scrivere quella parte! :D

Vabbè, senza che mi dilungo troppo, dal prossimo capitolo, si entrerà un po' nel vivo della storia! :D
Ringrazio davvero tutti quelli che si soffermano a leggere e a recensire *giuro che risponderò!*
E anche a chi inserisce tra preferiti/seguite/ricordate!
Grazie mille!

Ringrazio Rebecca, la mia wife :)
Che non deve dare conto a nessuno, perchè lei è una persona stupenda! <3
E Caterina :D
Colgo l'occasione per chiedervi di passare dalla sua prima FF, è stupenda *-*
E poi, a quelle due stuppole di Agnese e Federica!

Ovviamente, aspetto sempre Mel con il suo menù della sera con tanto di sottofondo musicale! :D 
Soo, vado via! 

Byyye :D

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-YoursM.

ps. ieri sera/notte (Mel, sto prendendo le tue sembianze u.u) ho pubblicato una OS, ma non sui ragazzi! 
E' una cosa di genere generale u.u 
Fa schifo, però ç_ç
Io vi ho avvertite, a vostro rischio e pericolo! *sempre se volete passare, ovviamente!*
Grazie mille, se passerete! :)
E se non passerete, meglio per voi, ma grazie lo stesso!

Niiight! :D

  
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