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Autore: Lena_Lena    19/06/2012    1 recensioni
Ragazzine dai poteri speciali che tentano di vivere normalmente.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luce filtrava gioiosa attraverso la finestra, formando una scia luminosa che si diffondeva per tutta la sala. Il salone era enorme, grande quanto un campo da basket, ma interamente ricoperto di specchi.
Improvvisamente delle grida ruppero il silenzio, e la porta si spalancò, mostrando due ragazzine ridenti.
– Oggi gara! – urlò quella più alta, dai folti capelli bruni.
– Uffa! – sbuffò l’altra, nascondendo un sorriso – Lo sai che odio le gare Emily! –
– Oh, smettila Rid – ribatté sorridente la ragazza – Lo sappiamo tutti che quando cominci qualcosa non ti fermi più! –
Ridley gettò lo zaino per terra e cominciò lo stretching.
Emily le fissò le braccia sconcertata. – Che hai fatto?? –
– Oh, – disse l’altra nascondendo i segni che aveva sulle braccia – Niente –
– Non dirmi che continui a inciderti!! – urlò preoccupata Emily – Dammi subito il braccio che ti cancello tutto! –
– Però sbrigati! – borbottò Ridley porgendo il braccio diafano.
L’altra mise la mano sopra le incisioni, e dopo pochi istanti si tirò da parte. Dei segni non c’era più traccia.
– Forza Guaritrice, muovi quel sedere!! – strillò sfacciata la ragazzina.
– Ti odio quando mi chiami così, stupida Illusionista! – ribatté facendogli la linguaccia.
– Via! – disse Ridley senza altre storie; in un attimo la sala sparì, e si ritrovarono sotto il sole cocente della foresta tropicale.
– Ottima illusione Rid – commentò Emily, schivando il primo globo di luce che aveva lanciato la sua amica.

Quando uscirono dalla palestra era ormai sera.
– Smettila, ho detto che è una parità! – ripeté stizzita Emily.
– Ho vinto io! Ho vinto io!... – continuò a cantilenare Ridley.
– Domani voglio la rivincita! –
– Okay Freak – sorrise compiaciuta.

Emily era lì, sul palco assieme alle sue modelle, che sfoggiavano favolosi abiti della sua collezione, e i fotografi scattavano senza fermarsi per avere foto della stilista più famosa…
– Signorina McGriver! – fu l’urlo che la riportò alla realtà.
– Mi perdoni signora Stlaff – disse tentando di scusarsi.
– Ora ribatterà sicuramente che dicendo che è stata attenta! Mi dica, potrebbe ripeterci l’ultimo passo? –
– “Vuolsi così colà dove si puote come si vuole, e più non dimandare.” – le sussurrò una voce dietro di lei. Chiara farfugliò la frase, e la professoressa tornò a concentrarsi sulla poesia, sbuffando un – I ragazzi non stanno più attenti neanche il primo giorno di scuola –. Emily si voltò, per ringraziare il suo salvatore… E vide Justin. Justin J Olivers. Che la guardava. Che guardava lei!
– Grazie Olivers – sussurrò, tentando di nascondere il suo stupore.
– Puoi chiamarmi anche Justin, mica mordo – rispose facendogli l’occhiolino.
– Ehm... Si... – gli rispose girandosi, vedendo con la coda dell’occhio Ridley che la fissava sbalordita.

Lungo il corridoio Ridley le sbucò da dietro le spalle. – Cos’è successo? Cosa ti ha detto? E’ stato lui a suggerirti?... Ma, cosa più importante di tutte… Derek era vicino a lui?? – Derek era la spalla di Justin come Ridley era la sua. Era un rocker che stranamente preferiva la sua chitarra a una bella ragazza, su cui Ridley sbavava dal primo anno, la prima volta che l’aveva visto. La tormentava con complimenti su di lui da più di un anno.
– Ma insomma Rid! – ribadì Emily, staccandosi da lei – Se non gli parli nemmeno come puoi pensare di fare colpo su di lui!... Comunque… Si, ovviamente era con Justin –
– Juuuss, vieni dalla tua Emily che ti vuole sbaciucchiareee… - cantilenò Ridley tentando di invocarlo.
– No, non ci provare neanche! – disse Emily preoccupata – Ci mancherebbe solo che scoprissi di avere il potere dell’invocazione! –
– Ripeto per la tua “ottima” memoria, che io sono un’Illusionista e una Lucente, ed è molto improbabile che uno di noi abbia più di due poteri! –
– Mi raccomando, urlalo più forte! – disse sarcastica.
Il suono della campanella la salvò.
– Su Rid, da brava, vai a filosofia ora –
– Solo se tu vai a francese!... Che poi non ho capito a che cavolo ti serva il francese qui a Dover… –
– La Francia dista solo 21 miglia!... Ora smettila di borbottare! Fila! –
– Uff!... A dopo Emi! – urlò correndo via.
– Ciao Rid – disse stanca Emily, dirigendosi verso l’aula di francese lungo i corridoi ormai vuoti. 

  
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