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Autore: RapunzelOfStorybrook    19/06/2012    1 recensioni
Le magnifiche avventure di Harry Potter e i suoi amici, ma con l'aggiunta di un nuovo personaggio e uno già esistente nel mondo dei Harry Potter. Che cosa sarebbe successo se Ron avesse avuto una sorella gemella di nome Mary Margaret? E Astoria Greengrass avesse avuto la stessa età di Harry, Ron ed Hermione? E se fosse stata loro amica ed una Grifondoro?
Spero che vogliate leggere questa storia!!
E' la mia prima fanfiction su Harry Potter spero che vi piaccia.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Eccomi di ritorno con un nuovo capiolo! Ora i protagonisti diventeranno un gruppo unito. Anche se il lessico è estremamente semplice, spero che il capitolo vi piaccia. Fatemi sapere! A presto


6)
Era il 31 ottobre, il giorno di Halloween. Harry, Ron e Mary erano appena usciti dall’aula di Incantesimi; Astoria era andata avanti perché doveva andare a parlare con il professor Piton.
Mary Margaret aveva trovato la lezione molto interessante; avevano imparato a far levitare gli oggetti ( beh, in realtà ci era riuscita solo Hermione).
“E’ Leviòsa, non Leviosà” disse Ron imitando la brunetta e facendo ridere gli altri, mentre Mary lo guardava con aria di rimprovero,
“E’ insopportabile, dico davvero! Per forza che poi non ha amici!”.
A quel punto furono sorpassati proprio da Hermione che si allontanò da loro singhiozzando a testa bassa.
Mary era sconvolta, non poteva credere che il fratello fosse stato così insensibile.
“Bella mossa Ronald!” lo riprese lei e poi, guardando con aria di rimprovero Harry, corse via per cercare di raggiungere Hermione.


Mary seguì la ragazzina fino in bagno e la vide mentre si chiudeva in uno dei cubicoli. Si avvicinò alla porta e bussò
“Occupato” disse la ragazzina tra le lacrime
“Hermione sono Mary”
“Che c’è?” disse
“Non…non fare così. Ron è… il più grande problema di Ron e che non pensa prima di parlare” spiegò la roscetta.
“E invece quelle cose le pensa veramente” disse lei ricominciando a piangere “Lo so che lo pensano tutti… Non mi sopporta nessuno”.
“Invece no!” esclamò Mary “Forse incuti un po’ di timore, ma solo perché sei molto determinata e preparata…E se devo dirla tutta oggi a Incantesimi mi hai ispirata. Vorrei riuscire anch’ io a fare gli incantesimi con la tua stessa facilità”.
“Dici davvero?” chiese Hermione
“Ma certo! La tua intelligenza ti contraddistingue! Sei eccezionale Hermione!”
“Grazie Mary” disse lei.
“Allora che dici? Vuoi uscire da lì oppure no?” le chiese Mary
“Veramente non me la sento” rispose Hermione,
“Allora facciamo che io mi siedo qui, davanti alla porta e continuiamo a parlare, così ci conosciamo meglio!” disse Mary sedendosi.


Intanto Astoria era nei sotterranei perchè doveva incontrarsi con Piton, che l’aveva convocata personalmente.
Arrivata davanti all’aula fece un respiro profondo e bussò alla porta
“Avanti” disse la voce bassa di Piton
“Permesso” disse lei aprendo la porta
“Buon pomeriggio Greengrass”
“Salve professore. Voleva vedermi?”
“Si signorina, riguarda l’ultima lezione”
“Si signore” annuì lei preoccupata. Avevano provato a preparare un potente sonnifero, la cui ricetta era semplice, ma l’esecuzione molto complicata. Astoria era convinta di essere andata male e quella convocazione le aveva dato la conferma.
“Ho notato che la sua pozione era…” cominciò lui “a dir poco… perfetta”
“Davvero?” chiese lei scioccata,
“Si, nonostante ho notato… che era preoccupata durante la preparazione”
“Sì in effetti! Non riuscivo a tagliare gli scarafaggi, così gli ho schiacciati per far uscire il succo necessario” disse lei “Ma ero convita di aver sbagliato”
“In effetti quel piccolo particolare rende la pozione ancora più potente. Non ho potuto fare a meno di notare che lei ha una vera e propria attitudine nella scienza delle Pozioni. È notevole. Nessuno ha pensato di risolvere il problema come ha fatto lei”
“Grazie signore” disse lei ancora sorpresa.
“Sarebbe un peccato che questo talento venisse sprecato” continuò l’uomo “Vorrei che cominciasse a informarsi sui pozionisti e sulle loro più famose scoperte”
“Ma, se posso chiedere… perché?” chiese lei curiosa,
“Perché il talento deve essere coltivato da subito. Sono pochi quelli che scoprono immediatamente la materia per cui sono portati. Se le interessa pozioni, allora farebbe bene ad informarsi”,
“Certo signore. Con piacere” disse lei.
“Bene, ora vada”
“Si” la ragazza si voltò e cominciò a camminare verso la porta, ma poi si girò di nuovo e disse “Grazie professore”, poi uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Mentre si dirigeva verso le scale si sentì chiamare
“Tori!”
“Oh no di nuovo!” pensò la ragazzina. Si voltò e vide Malfoy con Tiger e Goyle”
“Non è Tori, è Astoria” puntualizzò lei
“Che ci fai qui?” chiese lui
“Che ti importa?”
“Questo è il mio territorio” disse Draco,
“Il “mio territorio”?! Sapevo che fossi una serpe, ma non che fossi un cane!” disse lei,
“Fai la spiritosa?”
“Beh sembra che mi riesca!” disse indicando Tiger e Goyle, che sghignazzavano, ma si fermarono non appena Draco li freddò con lo sguardo.
“Cerchi di provocarmi?” disse lui avvicinandosi, ma lei lo spinse indietro dicendo:“Mi pareva di essere stata chiara quando ti ho detto di prendere le distanze”.
Lo guardò con aria di sfida, poi si girò e cominciò a salire le scale.
“Sai?” ricominciò lui costringendola a fermarsi “Tuo padre sa dello schiaffo che mi hai dato”
Lei si girò e lo guardò con rabbia,
“Non guardarmi così!” esclamò lui sogghignando “Non sono stato io”.  Lei sospirò e disse
“Daphne”
“E già!” disse lui “So che il sig. Greengrass è furioso. Se fossi in te, gli scriverei una bella lettera di scuse”
“Per cosa? Per averti dato quello che ti meritavi? Non mi importa Draco, non ritiro quello che ho detto. Stammi lontano, non sarà certo un matrimonio combinato a farmi cambiare idea. Io non ho bisogno di te!” disse lei convinta.  
“Sicura?” disse lui sogghignando, Astoria lo guardò per un po’ e poi ricominciò a salire le scale.


Era ora di cena e Mary era diretta verso la Sala Grande e stava pensando che Hermione era davvero una ragazza simpatica, dietro al suo cinismo si nascondeva una ragazza allegra e divertente.
Entrata in Sala Grande vide Ron ed Harry che parlottavano tra loro. Quando Harry la vide, alzò la mano e le disse:
“Ciao Mary”
“Ciao” rispose lei con un tono freddo.
“Dai Mary, sei ancora arrabbiata?” le chiese Ron
“Sei sorpreso di questo?” gli rispose lei.
“Ma…” cominciò Harry “Dov’è Hermione?”
“E’ rimasta nel bagno tutto il pomeriggio” rispose Mary “Grazie a te, che non pensi mai prima di parlare!” disse indicando Ron “E a te, che gli davi pure corda!” disse rivolta a Harry, che abbassò gli occhi.
“Sei venuta per rimproverarci?” disse Ron
“No!” rispose lei “Sono venuta per prendere qualcosa da mangiare, non voglio che Hermione resti a stomaco vuoto per colpa tua”.
La ragazzina afferrò qualche dolce dalla tavola e dopo aver guardato di nuovo i due ragazzi, si voltò e uscì dalla Sala.


Mentre saliva le scale, Mary incontrò Astoria, che si  stava dirigendo verso la Sala Grande in compagnia di Fred e George.
“Ehi sorellina dove vai?” le chiese George
“Di sopra… Non ho fame!” rispode lei.
“Si vedo!” disse Fred indicando quello che aveva in mano, poi continuò “Hai litigato con Ronnie?”
“Più o meno” rispose Mary
“Come mai? Di solito siete molto uniti?” disse Astoria,
“Non preoccupatevi… ci vediamo dopo” rispose la rossetta
“Va bene” dissero i gemelli
“A dopo Mary” la salutò Astoria mentre scendeva.

 
Entrata in sala Astoria si sedette di fronte a Ron ed Harry, che appena la videro la salutarono.
“Ho visto Mary sulle scale” li informò lei
“Oh…beh… abbiamo litigato” disse Ron con un tono triste,
“Si, questo me lo ha detto… ma perché?” chiese lei.
Visto che Ron non si decideva a parlare, Harry iniziò a spiegare ad Astoria quello che era successo dopo la lezione di Incantesimi e quello che gli aveva detto Mary quando si erano rivisti
“Nel bagno tutto il pomeriggio?” chiese incredula Astoria
“Eh già…” sospirò Harry
“Beh… Mary ha fatto bene ad arrabbiarsi con voi!” esclamò Astoria guardando severa i due,
“Non ho pensato quando ho detto quelle cose” si giustificò Ron triste. Allora Harry, per allentare la tensione, chiese ad Astoria
“E tu? Dove sei stata tutto il pomeriggio?”
“Beh… Piton mi voleva vedere” spiegò la ragazzina
“Perché?” chiese Harry  
“L’ultima pozione che abbiamo fatto era perfetta e voleva farmi sapere che pozioni potrebbe essere la materia in cui sono più portata”.
“Wow!” esclamò Ron
“E poi, sono andata in biblioteca e mi sono presa un libro di pozioni. È una materia davvero affascinante!” aggiunse lei
“Non ne ho dubbi” disse Harry “Solo che…”
“Solo che Piton è inquietante e per di più ad ogni lezione ci toglie sempre un sacco di punti!” concluse Ron per lui.
“Beh… si è vero.” sospirò Astoria “Però…” ma venne interrotta dal professor Raptor, il professore di Difesa contro le Arti Oscure, che era entrato nella Sala Grande urlando
“UN TROLL!! NEI SOTTERRANEI!”.
Improvvisamente nella Sala Grande calò il silenzio, il Professor Silente si era alzato incredulo.
“Un troll? Com’è possibile?” si chiese Astoria.
 Dopo pochi istanti tutti gli alunni cominciarono ad urlare e ad alzarsi nel tentativo di scappare il più velocemente possibile nei dormitori.
“SILENZIO!” urlò il preside ed improvvisamente tutti nella Sala tacquero e Silente si affettò a riprendere la parola,
“Ragazzi niente panico! I prefetti porteranno i compagni della loro casa nei dormitori, gli insegnati mi seguiranno dei sotterranei”.
Subito i prefetti cominciarono a radunare tutti gli studenti delle rispettive case; Percy fece andare avanti i più piccoli
“Forza, forza! Andate nel dormitorio e state uniti!”,
“Vieni Harry!” lo chiamò Ron prendendolo per la manica e trascinandoselo dietro.
Mentre salivano per le scale Astoria continuava a guardarsi attorno, anche se i troll erano stupidi sapevano salire le scale. I suoi pensieri vennero interrotti da Harry che chiese:
“Ma come può essere entrato?”
“Deve per forza averlo fatto entrare qualcuno” spiegò Ron, “I troll sono davvero stupidi!”
“Oh Merlino!” esclamò Astoria fermandosi,
“Cosa?!” chiese Ron
“Mary ed Hermione!” continuò Astoria,
“Ha ragione!” disse Harry “Loro non sanno niente!”e corse subito nella direzione opposta.
“Nel bagno avete detto prima, vero?” chiese Astoria mentre correvano,
“Sì” rispose Harry.
I tre corsero a perdifiato fino a quando sentirono un ruggito,
“Oh, no!” esclamò Ron, “Il troll è uscito dai sotterranei!”.
Quella sera Astoria vide per la prima volta un troll. Ne aveva visti raffigurati sui libri ma dal vivo erano ancora più spaventosi; era altissimo e aveva la pelle verde e ruvida.
“Va nel bagno delle ragazze!” disse Harry,
“Forza sbrighiamoci!” esclamò Astoria, quando il troll sparì alla loro vista.


Intanto Mary, che era tornata in bagno, aveva portato ad Hermione dolci e caramelle.
“Ehi Hermione!” la chiamò, “Ma come? Ancora non sei uscita?”,
“Mary” la salutò Hermione,
“E va bene! So io come farti venire fuori” disse la roscetta, “Guarda che ti ho portato: lecca-lecca, liquirizie, cioccolato, la torta di zucca e quattro muffin al cioccolato”.
 A quel punto, la porta del cubicolo si aprì, rivelando una Hermione sorridente che disse:
“Ma hai portato da mangiare per un esercito!”
“Beh… visto che eri triste ho portato solo dolci. Quando si è tristi non c’è nulla di meglio dello zucchero”
“Hai ragione” disse la brunetta prendendo un muffin.
Le due continuarono a mangiare finché non finirono tutto quello che Mary aveva portato.
“Allora?” cominciò Mary, non appena Hermione finì la sua ultima liquirizia, “Come stai?”
“Molto meglio!” esclamò la castana,
“Te l’ho detto che i dolci fanno miracoli” disse l’altra,
“E non solo loro” aggiunse Hermione, “Il merito è anche tuo” disse facendo sorridere Mary, “Tu capisci subito i sentimenti altrui…” ,
Mary alzò lo sguardo, “Come fai?” le chiese Hermione
“Io…io non so spiegarlo, ma quando vedo qualcuno soffrire o che è triste, c’è qualcosa in me che riesce a farmi immedesimare nella persona e, anche se non la conosco, so cosa dire per farla stare meglio. Neanche io so spiegarlo bene” concluse sorridendo,
“Devi essere empatica” disse Hermione.
Tra le due calò il silenzio, poi Mary si alzò e disse:
“Che dici? Ora te la senti di uscire da qui?”,
“Credo di si” rispose l’altra ridendo.
Mary tese la mano ad Hermione e la aiutò ad alzarsi.
Quando si girò, Mary vide un enorme essere dalla pelle verde e con una clava in mano.
“Ma quello è…” disse la Weasley
“Un troll!” concluse Hermione.
Il troll cominciò ad avvicinarsi e le ragazzine ad indietreggiare, finché non andarono a sbattere contro la porta del cubicolo,
“Presto entra, entra!” urlò Mary ad Hermione.
Le due si chiusero la porta alle spalle, ora erano in trappola, cosa potevano fare?
“Cosa facciamo adesso?” chiese Hermione,
“Io non…”cominciò Mary, ma venne interrotta da un ruggito del mostro, che poi colpì con la clava i cubicoli distruggendoli e facendoli crollare sopra le due ragazzine, che urlarono.
“Mary stai bene?” le chiese Hermione
“Si, si sto bene. E tu?”
“Bene”.
 Le due si guardavano intorno cercando un posto dove nascondersi, quando sentirono la porta aprirsi e videro Harry, Ron e Astoria entrare.
“Mary, Hermione!” chiamò Astoria
“Siamo qui!” chiamò Mary,
“Ragazze spostatevi!” urlò Harry.
“Astoria!” la chiamò Ron, “Tiriamogli questi” disse, indicando i pezzi di legno. Astoria annuì e insieme agli amici cominciò a distrarre il troll seguendo il piano di Ron.
Mary ed Hermione intanto, avevano gattonato sotto i lavandini, ma il troll se ne era accorto e proprio mentre le stava per colpirle, Harry si aggrappò alla sua clava e arrivò sulle spalle del mostro. Mentre il troll cercava di disarcionarlo, Harry perse la sua bacchetta.
“Fate qualcosa!” urlò,
Ron si guardò intorno, poi mettendosi la mano in tasca, estrasse la bacchetta.
“Cosa fa?” si chiese Mary
“Ma certo!” esclamò Hermione, “Ron!” lo chiamò, il ragazzo si girò verso di lei, che urlò: “Ricorda! Agitare e colpire!”
“Wingardium Leviòsa!” disse Ron, facendo levitare la clava del troll e facendogliela cadere sulla testa poco dopo,
“Bravo Ron!” esclamò Astoria.
Intanto il troll, che stava per svenire, lasciò Harry che cadde a terra. Astoria si affrettò a raggiungerlo,
“Dai Harry!” disse tendendogli la mano e aiutandolo ad alzarsi.
Con un tonfo che fece tremare il pavimento sotto di loro, il troll svenne proprio vicino a Harry ed Astoria.
“Vieni Hermione” disse Mary alzandosi,
“Che dite? È… morto?” chiese Hermione,
“No non credo” disse Harry abbassando lo sguardo sul troll, “Però l’abbiamo messo al tappeto”, poi alzò lo sguardo e chiese “State tutti bene?”
Hermione annuì, Mary e Ron risposero di si e Astoria disse
“Si, si. E tu?”
“Tutto bene, grazie” disse Harry sorridendole imbarazzato.
In quel momento arrivarono la McGrannitt, Piton e Raptor
“Oh Santo Cielo!” esclamò la Mcgrannitt, vedendo il troll steso a terra.
“Esigo una spiegazione, subito!” disse guardando sorpresa i ragazzi.
Harry, Ron, Astoria e Mary si guardarono, cercando si dare una spiegazione convincente, quando Hermione intervenne
“E’ colpa mia professoressa”, i tre insegnanti la guardavano sbalorditi, di sicuro si aspettavano una cosa del genere dagli altri presenti, ma non certo dalla signorina Granger;
“Io… io stavo cercando il troll, avevo letto molte cose sull’argomento e pensavo di poterlo fermare, ma…mi sbagliavo. Se loro non fossero venuti ad aiutarmi” disse indicando gli altri, “Molto probabilmente sarei morta”.
La McGrannitt era molto delusa e i quattro ragazzini molto sorpresi: Hemione si era presa la colpa!
“Cinque punti saranno tolti a Grifondoro, per la tua mancanza di giudizio” disse la donna, poi si girò verso gli altri e disse
“Quanto a voi, sappiate che siete stati davvero fortunati. Non molti studenti del primo anno sono riusciti a raccontare di aver affrontato un troll di montagna”, i ragazzi abbassarono lo sguardo, “Cinque punti…”, Mary chiuse gli occhi in attesa del giudizio, sapeva che la professoressa era severa,
“…Saranno assegnati ad ognuno di voi” continuò la donna.
 Ron, Mary ed Astoria si guardarono tra loro sorpresi e felici, poi la rossetta volse lo sguardo verso Harry, che stava guardando in modo strano il professor Piton,
“Harry?” lo chiamò, il ragazzino distolse lo sguardo e lo volse verso Mary
“Tutto bene?” chiese lei, e lui, di tutta risposta, annuì con la testa.
“Ora fareste meglio ad andare!” disse la donna prima di uscire dal bagno, seguita subito da Piton,
“S…si…for…forza” disse balbettando, come al solito, il professor Raptor.

I cinque ragazzi si stavano dirigendo verso il dormitorio, quando Ron si fermò e disse:
“Scusa”, tutti si voltarono verso il ragazzino, che, con lo sguardo basso, continuò
“Non avrei dovuto dire quelle cose”.
A quel punto tutti guardarono Hermione, poiché era chiaro che Ron si stesse riferendo a lei; lui infatti, le si avvicinò e lei gli disse:
“Non fa niente”
“Perché non ricominciamo?” disse lui, a quel affermazione lei lo guardò perplessa,
“Ciao,  sono Ron Weasley” disse lui tendendo la mano,
“Hermione Granger” disse lei stringendogliela e poi continuò “Piacere”.
I presenti si guardarono sorridendo,
“E bravo fratellino!” disse Mary tra sé e sé.
A quel punto ripresero a camminare verso il dormitorio, e tutti con un grande sorriso stampato in faccia.
 
 
  
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