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Autore: Dreamersan    19/06/2012    3 recensioni
Dopo l'ennesima lotta contro un demone, Angel si ritrova catapultato nel 1750, tre anni prima che fosse trasformato e dopo tanto tempo sarà costretto a far nuovamente i conti con la sua famiglia,
la stessa famiglia che più di duecento anni prima, ricorda di aver ucciso...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angel, Cordelia Chase, Liam, Wesley Wyndam-Pryce
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 -  Verità svelate

 

Angel riprese i sensi solo quando sentì la canna di un fucile premere contro la sua tempia e a quel punto aprì subito gli occhi, incrociando quelli disgustati del padre; e non ci volle molto perché realizzasse: primo di non avere il suo volto umano e secondo di trovarsi incatenato alla parete della cantina.

«P-padre...» sussurrò, con voce roca e occhi imploranti.

In risposta e, senza che potesse prevederlo, il fucile lo colpì così forte da stordirlo.

«Non osare chiamarmi in quel modo creatura di Satana! Con la tua sola presenza su questa terra insulti Dio nostro signore!» sputò Malachy fra i denti, gli occhi azzurri più freddi del ghiaccio.

Non potendo sopportale il peso di un tale sguardo su di lui, Angel chinò il capo e provò senza successo a costringere i suoi lineamenti a tornare al suo bel volto.

«Che cosa mi avete fatto...» gemette, una volta accortosi che era bloccato e portandosi le mani fra i capelli per la disperazione.

«Ho sciolto la tua illusione diavolo!» rispose prontamente il padre , con voce carica d'odio.

«Illusione? Quale illusione? Non vi ho fatto nulla! Come avrei potuto?» chiese, con un filo di voce ripensando a quella notte.

È vero, all'epoca era stato Angelus, ma le zanne che erano affondate nei loro colli erano state le sue e persino dopo quasi duecentocinquant'anni, se si concentrava, riusciva ancora a sentire sul palato il sapore del loro sangue.

Per un attimo, a causa del suo comportamento, lo sguardo di Malachy parve disorientato, poi però l'uomo si ricordò le parole del prete e strinse i denti.

Nonostante non lo desse a vedere, l'animo dell'uomo era distrutto e in quel momento la sua mente era colma di pensieri d'ogni tipo.

Perché doveva capitare proprio a mio figlio Signore?

Non vi è bastato darmi un ragazzo ribelle e indisciplinato?

Dovevate darmi per forza anche un mostro?

«Hai finto di essere ancora mio figlio! Potrai anche indossare il suo volto, ma non credere di riuscire a ingannarmi, la mia fede è forte» affermò, con un nuovo slancio d'ira e portandosi teatralmente una mano sul cuore.

«Io sono Liam» ribatté allora con convinzione, prima di ricevere un altro colpo che non gli fece poi così male, ma, che avendolo questa volta colpito in pieno viso, lo portò a ringhiare così forte da far fare un salto indietro al genitore.

«Liam è morto, l'hai ucciso! Non devi osare neppure pronunciare il suo nome, bestia immonda!» urlò, rosso come un peperone dalla rabbia.

Angel lo fissò accigliato, ben consapevole del fatto che avrebbe potuto fare ben poco per dimostrargli che non stava mentendo.

«No. E anche se così fosse, come vi spieghereste il fatto che non vi abbia torto un capello neanche con un dito!?» ringhiò e nonostante si fosse imposto di mantenere la calma, iniziando ad arrabbiarsi.

«Cosa vuoi che ne sappia io! A voi demoni piace giocare con gli esseri umani prima di ucciderli o fargli chissà cos'altro... >> sibilò, rabbrividendo quando vide i suoi denti, no non i denti, le zanne digrignarsi ferocemente.

«Beh, io non volevo far niente di tutto ciò!» ruggì in risposta, guardandolo ancor di più in cagnesco.

«Oh, perché tu sei Liam, non è vero? Riprova di nuovo demonio non sono cieco e quello che vedo non è il mio ragazzo, solo un mostro»

Angel chiuse come per assorbire l'impatto che quelle parole avrebbero avuto sulla sua anima e non reagì quando il padre iniziò a torturarlo per farsi dire le sue vere intenzioni.

«Avete intenzione di torturarmi seriamente o di annoiarmi a morte?» chiese dopo un ora e quando ormai la sua camicia era imbrattata di sangue.

«Ti farò confessare, fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia!» urlò, afferrando da terra un coltello con la lama affilata e avvicinandosi
pericolosamente al vampiro.

Angel chiuse gli occhi e stringendo i denti si preparò a sopportare i colpi ricevuti che gli avrebbero provocato si del dolore, ma mai quanto il disgusto negli occhi dell'uomo che una volta aveva chiamato padre.

 

«Kathy, perché non vai a prendermi le patate che ci sono in cantina?» chiese Anna alla bambina che le stava accanto, la quale annuendo e poggiando il libro che stava leggendo sul tavolo, uscì di corsa dalla porta d'ingresso.

Era una bella e rara giornata  di sole e la cantina non era distante, si trovava poco più avanti della stalla dove la sua famiglia teneva i cavalli.

Camminando la ragazzina si chiedeva e dove fosse finito suo fratello, ormai era sparito da due giorni.

Era forse andato via?

No, Liam la salutava sempre prima di partire...

Tuttavia, da quando era atterrato da uno strano cerchio viola nel loro salotto affermando di venire dal futuro, suo fratello era diventato ancora più strano del solito.

Infatti Kathleen stentava a riconoscerlo, non beveva né tanto meno si ubriacava più,usciva solo di notte e in più, ogni volta che poggiava lo sguardo su di lui, lo vedeva sempre così triste e meditabondo che le si spezzava il cuore.

Aveva detto di venire dal futuro, ma era veramente possibile che in soli tre anni fosse cambiato così tanto?

Con questi pensieri, la ragazzina aprì la porta in legno della cantina e scese velocemente le scale, stando ben attenta a non inciampare nella lunga gonna.

L'ambiente era buio, freddo, faceva quasi paura e il suo piccolo cuore perse un battito quando vide un ombra scura nell'angolo più buio dello scantinato. 

Vincendo la paura e deglutendo rumorosamente, dopo un attimo di esitazione, decise di avvicinarsi e quando fu abbastanza vicino a quell'ombra, si accorse con sorpresa che non era altro che una persona incatenata al muro.

Ma cosa ci faceva un uomo imprigionato nella sua cantina?

Curiosa di scoprire chi fosse si avvicinò ancor di più, ma alla vista del volto dello sconosciuto sbiancò, diventando pallida come un cadavere, e immediatamente si coprì la bocca con una mano per non urlare.

Era un mostro, un mostro coperto di sangue per la precisione e, in ogni caso, la creatura più spaventosa che avesse mai visto.

Ma sta dormendo, pensò tirando un sospiro di sollievo e iniziando lentamente a indietreggiare.

Tuttavia, era talmente concentrata sul rendere il suo respiro il meno rumoroso possibile che, tempo di fare un passo e andò a sbattere contro delle casse alle sue spalle che, cadendo rovinosamente sul pavimento in pietra, produssero un rumore infernale.

Il demone, aprì gli occhi di scatto e dalla sua bocca piena di zanne, uscì un ringhio cupo e minaccioso che fece gelare il sangue nelle vene alla bambina che urlò in preda al panico con tutte le forze che aveva e, che cominciò a piangere silenziosamente.

Ora il diavolo l'avrebbe uccisa.

La creatura, tuttavia, dopo un primo attimo di smarrimento, sembrò accorgersi di lei e allora iniziò a fissarla intensamente con i suoi occhi gialli da predatore.

La ragazzina non ne era sicura, ma per un attimo quel volto terribilmente deformato sembrò attraversato dalla sorpresa e dal... dolore?

Dal suo canto Kathy non riusciva a muoversi, eppure negli occhi dell'essere riusciva a vedere un qualcosa di vagamente familiare che invece che rassicurarla le metteva ancora più paura.

«Kathy...» sussurrò il mostro, attraverso le zanne e gli occhi della bambina si spalancarono all'istante come quelli di un agnellino davanti a un leone.

L'aveva... l'aveva chiamata per nome e la sua voce...

La sua voce era...

Lo guardò sotto shock.

No, non poteva essere...

Era semplicemente impossibile.

Eppure le sue labbra, si mossero contro la sua volontà, quasi fosse diventata spettatrice della sua stessa vita.

«Liam?» disse, con voce tremante e la gola improvvisamente secca.

Una parte di lei sperava che quel... diavolo si mettesse a ridere, ma ciò non avvenne e si sentì morire quando vide il mostro deglutire e annuire lentamente.

A quel punto scosse la testa e cadde a terra impotente, rifiutandosi di accettare quella terribile verità.

«No... Non puoi essere tu. Questo è solo un altro dei tuoi scherzo vero? Non esistono i mostri, questo non può essere reale! >> urlò, in modo isterico.

«Ti pare forse che stia scherzano?» la schernì, lasciandosi sfuggire inavvertitamente un altro piccolo ringhio che la fece tremare ancora più forte.

«Mi dispiace Kathy...» sussurrò allora pentito, abbassando lo sguardo con vergogna e provando ancora una volta, ma senza successo, a ritornare alla sua forma umana.

Qualunque sostanza suo padre gli avesse messo nella bevanda, stava durando fin troppo per i suoi gusti.

«Riesci a sciogliere queste catene?» le chiese dopo un po', sforzandosi di apparire il meno minaccioso possibile.

C'era una probabilità su mille che lei gli avrebbe potuto rispondere di si, ma a quel punto, dopotutto, cosa aveva da perdere?

E infatti, Kathy quasi sorrise.

«Così puoi uccidermi? No, non devo ascoltarti, tu non sei mio fratello sei solo un demonio!»

«No, non lo sono! Non ti farò del male te lo giuro» le promise provando a guardarla negli occhi, ma la bambina non riusciva a reggere il suo sguardo per più di pochi secondi.

«Se sei veramente Liam e non sei un demone... Allora cos'è successo alla tua faccia?» lo sfidò, continuando ad essere giustamente scettica.

Angel, si morse il labbro inferiore che a contatto con le zanne affilate iniziò a sanguinare, quella era una domanda alla quale non voleva e non poteva rispondere.

«Niente» mentì, nascondendosi ancor di più nelle ombre, ma la ragazzina era troppo spaventata per fargli notare con sarcasmo che in quel momento sembrava tutto fuorché un essere umano.

A quel punto, la porta della cantina si aprì.

«Kathy cos'è successo? Ti ho sentito gridare» disse Anna preoccupata, raggiungendo velocemente la piccola che, appena la vide, si attaccò alla sua gonna come se fosse la sua unica ancora di salvezza.

La cameriera la strinse a sé con affetto, poi però notando che la bambina stava fissando qualcosa tremante, seguendo il suo sguardo notò Angel.

Immediatamente sbiancò e fece un passo indietro stringendo più forte la fanciulla.

Non aveva mai visto qualcosa di così spaventoso e, benché la sua famiglia credesse nei demoni, mai si sarebbe aspettata di trovarne uno nella cantina dei signori O'Connor.

«Anna, non avere paura, non voglio farvi niente...» parlò il mostro, con una voce che la giovane ragazza conosceva fin troppo bene.

«Oh mio Dio... Master Liam?» chiese, fissando i suoi lineamenti terrificanti con la bocca aperta dallo stupore.

«Si...» ripeté seccato, per l'ennesima volta.

«Siete un mostro...» mormorò sconvolta, non riuscendo a credere che quel ragazzo tanto dolce che spesso le aveva rubato più di un bacio fosse diventato quella... quella cosa.

«Lo so...» sbuffò esasperato, roteando gli occhi al cielo.

«Ma... ma... quindi voi non...»

«Sono un demone, è vero, ma sono anche Liam e se avessi voluto uccidervi l'avrei già fatto >> si difese, precedendo le accuse che sapeva la ragazza gli avrebbe rivolto.

Nello scantinato cadde per un po' il silenzio, poi spezzato dallo sbattere ancora una volta della porta.

Sul volto del vampiro comparve immediatamente un sorriso, quando si rese di chi aveva varcato la soglia della sua "prigione".

E, senza che potesse farne a meno, in lui, si accese la speranza che quell'incubo sarebbe presto finito.

 

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Salve, mi scuso per il ritardo nell'aggiornare, ma son stata fuori casa per un po', e quindi senza internet...
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche perché é da questo qui che ho iniziato a scrivere la storia, per la precisione dal punto in cui
Kathy scende in cantina :)
Del prossimo capitolo, vi anticipo solo che per Angel arriveranno i soccorsi.

Questo fatto, secondo voi, aggraverà o migliorerà la situazione ?
Un ultima cosa e poi vi lascio in pace :)
Come reputate che si stia comportando il padre di Angel nei confronti del figlio?
Riuscite, in qualche modo a giustificarlo, come in fondo faccio io o lo condannate?

P.S. Ringrazio di cuore GilesWatcher e starfragola per avermi dato un parere sul mio lavoro :)


   
 
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