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Autore: chanelpyn    20/06/2012    12 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA

Lui, o meglio loro, erano coloro che io solevo definire gli intoccabili troppo belli e inaccessibili per una comune mortale come me.
 
 
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3


Un disastro.

Quella serata si era prospettata un disastro ancora prima che iniziasse.

Solo grazie alla furbizia di Jole eravamo riuscite ad entrare. Questo perchè gli addetti alla sicurezza credevano avessimo meno di sedici anni o per meglio dire pensavano che io mentissi sulla mia età. Al contrario non avevano sospettato di Jole che stretta nel suo mini-vestitino sembrava dimostrarne come minimo diciotto.

Sta' di fatto che per superare la sicurezza avevo dovuto fare i salti mortali. Ed ora mi trovavo seduta su uno di quegli scomodi sgabelli a sorseggiare un drink di cui mi era ignoto il nome. E come ciliegina sulla torta lui c'era, ma se la stava spassando con una riccia che sembrava avere il doppio dei suoi anni. Quella ragazza avrebbe fatto strada soprattutto come battona.

Cristo Santo può smettere di strusciarglisi addosso in quel modo?

E lui se la rideva pure. Che troio.

Troio? Troio? Ma ti senti? Gli hai dato del troio! Io direi che è più un puttano che poi non fa tanta differenza.

E se gli offrissi dei soldi accetterebbe di venire a casa mia? No cazzo, ci sono i miei porca vacca in calore...

Che cazzo ci ha messo quel cazzutissimo barista in questo fottuto drink?

La mia finezza non aveva precedenti. Ok, dovevo assolutamente allontanarmi dal bancone o la mattina dopo mi sarei ritrovata in qualche sudicio bagno pieno di merda dopo aver vomitato l'anima.

Cominciai a camminare o forse sarebbe meglio dire a zoppicare per colpa di quei trampoli che avevo ai piedi.

- Tesssoro allora hai visto chi c'è? Perchè non vai a fare la sporcacciona con lui come quella figona che ora gli sta mangiando la faccia? -. La voce strascicata di Jole distolse la mia attenzione dalle decolleté nere che portavo ai piedi.

- Jo sei davvero messa male sarebbe meglio che... LEI COSA? - tuonai appena recepii ciò che la mia migliore amica aveva detto.

La mia testa scattò nella direzione dei diretti interessati.

Avete presente quei manga giapponesi dove per far capire che un personaggio è davvero sconvolto lo disegnano con gli occhi a palla e la mascella che sfiora il pavimento? Ecco, quella era la mia espressione nell'esatto momento in cui vidi la riccia infilare le mani sotto la sua camicia sfiorandogli con le dita il bordo dei jeans.

- Bagascia, lucciola togli le tue luride mani dai sui pettorali, intesi? Brutta vecchiaccia se non lo lasci stare io vengo là e.... DOPPIO COSA? - iniziai ad imprecare contro la moretta prima che un'altro spezzone della frase di Jole mi tornasse alla mente - Hai appena detto che è una figona? Quella cosa con i tentacoli che sembra avere delle ventose al posto delle mani la definisci figona? - quasi strillai tossendo per colpa della saliva che mi era andata di traverso.

- Ringrazia il cielo che sei ubriaca fradicia o ti avrei già picchiato a sangue. Andiamo - sussurrai scazzata a Jole cominiciando a trascinarla con un mio braccio intorno alla sua vita e quello di quest'ultima intorno al mio collo.

Dio come faceva una ragazza così magra a pesare tre volte un bisonte obeso? Mah, i misteri della vita.

Riuscimmo ad uscire dal locale grazie a qualche sgomitata di quà e a qualche pestata di piedi di là mentre al contempo imprecavo volgarmente contro Jole. Riesaminai la mia lista delle cose da fare creata negli ultimi venti secondi.

Si lo so, sono un fottuto genio.

Punto uno: trovare Jole. Fatto.

Punto due: uscire dal locale. Fatto.

Punto tre: tornare a casa. 'Azz, quello era un po' più complicato.

Aileen abbiamo un problema.

Poggiai la mia migliore amica sul cofano di un'auto qualunque massaggiandomi la spalla dolorante. La risata di Jole riempì lo spazio tra di noi facendo voltare una coppia appartata in un angolino del parcheggio.

- Mi spiegi che cazzo ti ridi? E' stata una nottata di merda. Non so dove sia quel cazzo di Aidan che non c'è mai quando serve e in più quella vacca ha continuato a stravaccarsi addosso... - iniziai a vaneggiare reggendo in una mano i tacchi che mi ero appena sfilata mentre l'altra stava anneggando tra i miei capelli. Non ero io quella responsabile, al contrario, di solito ero io quella che alle feste finiva sempre con la testa nel cesso. Stavo per avere una crisi isterica quando una voce interruppe il mio monologo.

- Tutto bene? -. Appena la sua voce potente raggiunse le mie orecchie mi sentii mancare. Le mani iniziarono a sudarmi talmente tanto che quasi feci scivolare a terra le scarpe. Mi si mozzò il respiro mentre il mio cuore perdeva un battito. Incrociai il suo sguardo divertito iniziando a sguazzare in tutto quel caldo nocciola.

- Ci sei? - continuò lui sventolandomi una mano davanti agli occhi. In effetti mi ero leggermente persa troppo concentrata a mangiarmi con gli occhi le sue labbra. Che figura di merda.

- Volete un passaggio? - chiese lui fissando accigliato la figura di Jole che si era messa a baciare e a leccare il cofano dell'auto su cui era seduta ridacchiando e facendo strani versetti osceni. Che schifo. - Solo... potresti dire alla tua amica di smetterla di slinguazzarsi la mia auto? - continuò lui con tono giustamente disgustato. La sua auto? O cazzo! Doppia figura di merda.

- Comunque io sono Liam Payne -. Mi porse una mano mentre con l'altra continuava a giocherellare con un bicchiere apparentemente vuoto.

Liam James Payne. Tre parole che potevano esprimere nel miglior modo possibile ciò che provavo quando scorgevo il suo sorriso costantemente impresso in quel volto di giovane uomo, nell'udire la sua risata contagiosa che pareva rimbombare tra le mure sgretolate della scuola. Alcuni avrebbero potuta definirla una semplice cotta adolescienziale ma se questo voleva dire adorare guardarlo attraversare i corridoi del nostro liceo sognando un giorno di potermi immergere nei suoi occhi cioccolato senza temere di essere beccata, sperando di poter un giorno essere accolta tra quelle braccia, di poter respirare il suo profumo, allora potevo affermare con sicurezza che amavo la condizione in cui mi trovavo.

In effetti vista da fuori sembrava proprio una semplice infatuazione e a volte lo credevo anch'io. Ero decisamente confusa ma ci stavo lavorando sopra.

Mentre vagavo tra i miei pensieri altamente contorti non mi accorsi di aver allungato la mano per stringere la sua. Il calore che emanava mi fece involontariamente arrossire. Per fortuna, o forse sarebbe meglio dire per sfortuna, la sua attenzione venne catturata da un ticchettio alle sue spalle.

La figura della ragazza che prima si era praticamente scopata Liam avanzò nella notte con una giacca in mano.

- Allora andiamo? - chiese l'ignota batti-strade con un sorriso più finto di un seno rifatto. Il mio senso dell'umorismo iniziava a fare cilecca colpa di ciò che, ora, i miei occhi erano costretti a vedere.

- Non fa niente. Vedo che sei impeganto, chiederò a qualcun altro di accompagnarci - sussurai a Liam mascherando il mio dispiacere mentre cercavo di recuperare Jole dal suo stato comatoso. Lui alzò la mano nella mia direzione facendomi segno di aspettare.

- Senti faremo per un'altra volta, adesso non posso - disse voltandosi verso la stronza che aveva continuato a fissarmi in cagnesco.

- Ma... - cercò di controbattere lei prima di venire nuovamente zittita.

- Ma... niente. Ho detto che non posso. Frequenta il mio stesso liceo e devo riaccompagnarla a casa - chiarì lui - Ah puoi buttarmi questo? - concluse lasciandole tra le mani il bicchiere. Si caricò sulle spalle Jole facendola accomodare nei sedili posteriori.

Mother of God! Allora mi aveva notata, sapeva che frequentavo il suo stesso liceo. Il mio sorriso si allargò talmente tanto da arrivarmi alle tempie. Se a qualche passo da me non ci fosse stato Liam mi sarei messa a ballare la conga sul cofano di un paio di auto facendo una specie di spogliarello con la musica a palla. Nah, meglio di no.

Iniziai a ridacchiare quando lo sentii ammonire Jole di non vomitargli sui sedili.

Salimmo entrambi a bordo del Suv.

- Buona serata Danette - le disse Liam fermandosi ad un centimetro da lei con il finetrino abbassato.

- Mi chiamo Danielle - sibilò la riccia verde di rabbia. Ovviamente si fa per dire dato il suo colore di pelle caffe-latte.

- Si si come ti pare - tagliò corto lui con un gesto annoiato della mano prima di sgommare verso la strada principale.

Se lui era stato un vero e proprio stronzo, io non ero stata da meno. Da dietro le spalle di Liam avevo salutato Danette, Darleen o come cazzo si chiamava, con il dito medio alzato nella sua direzione e un sorriso bastardo sulle labbra.

Dolce vendetta.

 





I'M HERE!! *salta fuori tipo coniglio indemoniato* lol

E anche questo capitolo è fatto! Nel prossimo ci sarà un bel dialoghetto tra Liam e Aileen.

Il nostro misterioso ragazzo è Liam, non ve lo aspettavate eh? Eh? Eh? Eh? Ok la smetto. Credo che la maggior parte di voi abbia pensato a Zayn. E invece no, il protagonista di questa ff non è il nostro bad boy di Bradford, volevo dedicare una ff al mio dolce orsacchiotto (?) se lo merita. Vedremo il resto del gruppo tra due capitoli credo. Già. Che ne pensate dell'entrata di scena di Danielle? Finalmente ho potuto sputtanarla in una ff lolz Anche se non sono proprio sicura se ricomparirà oppure no. Ok ora smammo.

Lasciatemi qualche bella recensioncina altrimenti non posto il prossimo capitolo *fa la linguaccia*.

Bye babes LOVE YA xx

Per il bellissimo banner volevo ringraziare @xkeepclimbing su efp la trovate come jas_
On twittah @tommosboobs
 

  
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