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Autore: Rosmary    20/06/2012    17 recensioni
Tutto ha inizio l'ultimo giorno di vacanza: è un mix esplosivo! Immaginate un gruppo di ragazzi delle più svariate età, aggiungete un gioco pestifero e un'ignara ragazza che ha solo commesso l'errore di far amicizia con il suddetto gruppo di ragazzi.
Hogwarts sarà teatro di una piccola sfida sentimentale: tra professori esigenti e maghi oscuri, ci sarà anche qualcuno alle prese con guai ben diversi da questi.
«Ragazzi, ragazzi! Frenate! Siete sicuri di volerci giocare?»
«Dai, Charlie, hanno detto di sì»
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Gli studenti di ogni età e Casa sono riuniti intorno alle vivande preparate dagli Elfi per la colazione, ma è alla tavola Grifondoro che figurano le situazioni più disparate. A spiccare tra tutti sono però due studenti: un ragazzo e una ragazza, lui ha la fronte copera da una bandana, lei ha l’aria assassina e lo sguardo incollato a un diciassettenne dai capelli rossi.

«George…» Il sussurro di Lee «Cos’ha Katie?» Deglutisce il telecronista, intimorito dall’espressione della cacciatrice.

Al contrario, il citato George è tranquillissimo «Perché lo chiedi a me?»

A queste parole anche Fred si volta verso il gemello, e lo fa con un sorriso colmo di malizia «Dobbiamo proprio spiegartelo?»

Sorride sghembo George, seguito a ruota da Lee «Si è offesa quando l’ho lasciata sola nella stanza» All’espressione sbigottita dei due sbuffa e poi prosegue «Ehi, chiariamo: io non volevo prendere la scopa e fuggire dalla finestra, ma quella ha iniziato a parlare di fidanzamento... Tra una settimana avrebbe spedito le partecipazioni, ne sono certo» Spiega rabbrividendo.

Fred sogghigna «Voleva metterti il guinzaglio!»

«Epico! George Weasley al guinzaglio dopo un pomeriggio!» S’accoda anche Lee, sarcastico.

«Ma quanto siete simpatici» Li schernisce, tornando a concentrarsi sulla colazione «Comunque è storia vecchia»

«Ovviamente» Lee, sghignazzando ancora, intercetta lo sguardo di una ragazza dai capelli bruni e gli occhi scuri che, credendo di non essere vista, ha soffermato l’attenzione su Fred «Ragazzi, questa mattina siamo i più desiderati della Sala»

«Come sempre!»

«Ben detto, Fred!»

«No, no. Non come sempre… in genere la Granger ci rifila occhiatacce, non sospiri»

«Cosa c’entra Hermione?» Istintivamente Fred la cerca con lo sguardo, sorprendendola mentre si dedica alla colazione chiacchierando con Harry e Neville. Già, Neville. Assottiglia lo sguardo, contrariato, perso nelle sue elucubrazioni. È George a scuoterlo con una gomitata.

«La stai consumando»

«Eh?» Si volta verso il gemello, ghignando «Guarda cos’ha Paciock in mano!»

Sia Lee che George seguono l'indicazione di Fred, notando una crostatina tra le mani del quindicenne. George morde il labbro inferiore, soffocando una risata, Lee, ghignante, si esprime «Ma… perché?!» Neanche il tempo di formulare la domanda che Neville è costretto ad alzarsi in piedi completamente coperto da piume gialle, facendo ridere di gusto l’intera Sala. Ridono tutti tranne Fred e Hermione, che si guardano – lui le ammicca, lei scuote il capo. Mai dire alla ragazza di Fred Weasley “ci vediamo dopo”, queste sono le conseguenze.

 

****


«Hermione! Ehi!» Le afferra il braccio «Quanta fretta!»

«Sei un idiota. Lo sai?» Si volta verso di lui. L’aria irritata. Sono all’esterno della Sala Grande, la colazione è terminata da qualche minuto.

«Buongiorno anche a te!»

«Non è carino quello che hai fatto a Neville» Porta le braccia conserte, ancora contrariata.

«Non sono stato io» Ghigna all’occhiataccia di lei «D’accordo, potrebbe essermi scivolata la crostatina nel piatto di Paciock… quindi?»

«Come quindi? È sbagliato»

«Sorriderti e metterti le manacce addosso è sbagliato» Ora è contrariato anche lui. E lei sorride.

«Sei geloso»

«No»

«Sì, invece» S’illumina «Sei geloso!»

«No, ma possiamo dire che sono possessivo» Lei assume un’aria scettica e lui le sfiora le labbra con un fugace bacio «Ti aspetto dopo le lezioni in Sala Comune» Le ammicca, andando via.

 

****


«Ehi, Weasley! Bella bandana!»

«Sparisci, Malfoy» Harry s’intromette, conscio dello stato d’animo dell’amico.

«Cosa c’è, Potter? Il tuo amichetto non sa parlare?» Provoca Draco, facendo ridere Tiger e Goyle. Fortuna che sopraggiunga Hermione, la quale mette fine alle diatribe convincendo, come ogni volta, Harry e Ron a lasciar perdere.

«Ignoratelo» Guarda Ron, accennando un sorriso imbarazzato «Hai due minuti?»

«Finché la Sprite non arriva…» Il tono non è amichevole e Hermione non può evitare di deglutire, tesa.

«Mi dispiace… sul serio. Io… non è un gioco per me»

«Per te no, infatti» Sono appartati all’esterno della serra, l’uno di fronte all’altra, mentre Seamus, Dean e Harry, a diversi passi da loro, tentano di captare frammenti di conversazione.

«Cosa vuoi dire?»

«Che per Fred lo è! Non capisci! Appena sparirà questa scritta e il gioco sarà finito, lui ti mollerà» Parole dirette e pugni stretti dal nervosimo.

«Non credo proprio, Ronald» Ora è nervosa anche lei «Fred non è così meschino» Fa una pausa, per poi riprendere con aria saccente «In più, ti ricordo che ha già vinto il gioco...» Sorride con orgoglio «...E ti assicuro che non ha nessuna intenzione di lasciarmi»

«Certo, certissimo. Aspetta e vedrai» Tenta di ferirla, arrabbiato con lei e con Fred, ma Hermione si mostra più risoluta del previsto, difatti scuote il capo e si allontana da lui senza aggiungere altro. È Seamus a raggiungerlo, dato che Harry, per una volta, ha preferito seguire Hermione.

«Ho sentito tutto»

«Sempre a farti gli affari tuoi…» Un sarcasmo amaro.

«Ho un piano!»

Lo guarda irritato «Seamus! Tu e i tuoi piani!»

Serra i pugni l’irlandese, convinto circa la genialità dei citati piani «No! Ascoltami, questo è geniale!» Li raggiunge anche Dean «Vuoi farle capire che Fred sta solo giocando?» Ron annuisce.

Dean, perplesso, interviene «Ma… tu non vuoi stare con lei?»

«Cosa c’entra?! Io voglio difenderla da Fred!»

Non è molto convinto il ragazzo di colore, difatti assume un’aria scettica «Raccontalo a qualcun altro» Appunto.

«Zitti!» Impone il Capo-Ultrà «Con il mio piano otterrai tutto!» Ghigna e Ron annuisce. Dean, invece, disperato, porta le mani al volto.

 

****


Le lezioni mattutine sono terminate da poco, e due ragazzi, anziché precipitarsi in Sala Grande per il pranzo, approfittano della quiete regnante in Sala Comune, a quest’ora vacante. Occupano uno dei divanetti. Lui ha l’aria maliziosa e sbarazzina, le maniche della camicia della divisa arrotolate sino ai gomiti e la cravatta allentata; lei è l’emblema della perfezione, con la sua divisa impeccabile. Lei è seduta sulle gambe di lui, imbarazzata, le gote arrossate a testimoniare lo stato d’animo, i capelli raccolti in una treccia accettabile.

«Hai intenzione di arrossire ogni volta che mi avvicino?» Il sarcasmo di Fred la pone ancor più in imbarazzo, ma il mago serra la presa intorno alla vita della ragazza, impedendole ogni movimento.

«Io vorrei solo sedermi in modo dignitoso» Il tono saccente e sottilmente nervoso.

Lui ridacchia divertito «Le mie gambe non sono dignitose, miss Prefetto?»

«Sei un idiota» L’asserisce convinta, portando le braccia conserte, raddrizzando la schiena e volgendo il capo altrove, regalando al ragazzo la visione dei suoi incantevoli capelli.

«E tu insopportabile»

«Io? Insopportabile?»

«Certo! E girati, non mi piacciono i tuoi capelli» Lei si volta di scatto, assottigliando lo sguardo. Lui inarca le sopracciglia, soddisfatto «Non fraintendermi…» Le afferra il mento con due dita «...Ma preferisco il tuo viso» Un sussurro malizioso, mettendo fine alla diatriba con un bacio. Lei ricambia incerta, ancora intimidita e stranita dalla vicinanza. Lui, come se temesse di farle del male, è estremamente delicato, difatti non esercita pressione quando Hermione si ritrae, chinando lo sguardo.

«Fred… cosa stiamo facendo?»

Lui sorride, assumendo un’espressione sghemba «Mi sembra evidente, ma se vuoi ti spiego»

Sorride anche lei, incrociando nuovamente lo sguardo di Fred «Non scherzare»

«Non puoi chiedermi questo»

«Ah no?» Inarca le sopracciglia «E perché?»

«Perché non mi guarderesti più» Lo afferma con semplicità, senza abbandonare il sorriso sghembo e l’espressione ilare. Lei, a queste parole, si apre in un sorriso radioso, trovando finalmente il coraggio di condurre le dita tra i capelli scompigliati del ragazzo. Lui chiude gli occhi al contatto e Hermione, fraintendendo, tenta di ritrarre la mano, ma la mano di Fred ferma l'intenzione «Non ci provare, Granger»

«Credevo ti desse fastidio»

«Credo che tu debba credere meno e fare di più» Schiude solo un occhio, godendo della perplessità apparsa sul viso di lei «Forza, riprendi!» Parole che costano al giovane un bel pugno in testa «AHI!»

«Ben ti sta! Sei solo un bambino presuntuoso!» Il tono non è irritato, Hermione è divertita dalla situazione, e lui lo sa. Ecco perché, senza indugiare oltre, la costringe a sdraiarsi sul divanetto al solo scopo di sovrastarla e far vagare le dita sull'addome di lei, ridendo sadico «No! NO! Fred, il solletico no!»

Ma lui continua «Invece sì!»

«No! Smettila!» Si agita come un’anguilla e ride, scossa dal solletico.

«Vuoi che la smetta?»

«Sì!»

«Allora di’ che sono meraviglioso, fantastico, geniale e bellissimo!»

«N… n… NO! Se… sei BRUTTO!»

«COSA?!» Ma si ferma, accorgendosi del fiato corto di Hermione.

«Finalmente» Riprende fiato.

«Non voglio averti sulla coscienza!» Ride divertito, distanziandosi da lei e dandole modo d’alzarsi. La strega, ormai in piedi, china lo sguardo scettico sulla propria divisa in disordine, un gesto che le costa caro: la destra di Fred l’afferra nuovamente, facendole perdere l’equilibrio. Precipita sul mago, disteso comodamente sul divanetto. I ruoli si sono invertiti e lui continua a ridere.

«Fred… il pranzo» L’asserisce imbarazzata, con i palmi aperti sul petto del ragazzo.

Lui sogghigna «Hermione, non può interessarti il pranzo»

E sorride sghemba anche lei. Assurdo ma vero «No, infatti»

«Granger…»

«Cosa c’è?» Lo guarda, immobilizzandosi, rendendosi conto solo ora d’essere a qualche centimetro dalle sue labbra.

«Posso baciarti?» Il tono è sarcastico e impertinente. Ma lei, sorprendendolo, gli risponde con un’azione, annientando quella irrisoria distanza. Il pranzo, a quanto pare, può aspettare.

 

****


«Seamus, io non sono affatto d’accordo» Ron, supportato da un concorde Harry «Questo non è un piano, è un’azione spregevole»

«Ma pensaci, lei aprirebbe gli occhi…»

«Basta. Hermione non ha bisogno di te» Harry, ora realmente nervoso «Ѐ una ragazza intelligente e io mi fido di lei»

«Concordo. Mi dà fastidio, è vero… ma non voglio commettere lo stesso errore dell’anno scorso…» China il capo, la mano di Harry si poggia sulla spalla, solidale.

«Seamus… io direi di lasciar perdere» L’intervento di Dean. Neville, poverino, è ancora in Infermeria.

Sbuffa l’irlandese, guardando i suoi compagni «Va bene, allora poniamo la cosa diversamente» Sicuro d’aver ottenuto l’attenzione, prosegue «Niente altre ragazze e tradimenti…» I tre annuiscono «…Solo qualche domandina sul gioco, se Fred tiene a lei non ci saranno problemi»

«Non se ne parla» Harry.

«Fatti gli affari tuoi, Seamus» Dean.

«Ci sto» Ron.

«Bene» L’Ultrà, vittorioso.

 

****


La serata è trascorsa nel più sereno dei modi: Neville è tornato umano, Hermione ha cenato al solito posto con Harry e Ron, Fred ha cenato circondato da George e Lee, Katie ha continuato a minacciare con lo sguardo George e i cinque dell’Apocalisse, fingendo indifferenza, hanno atteso trepidanti il ritorno in Sala Comune. Hermione al momento è in compagnia di Ron per la ronda serale, con la bacchetta alla mano e lo sguardo attento.

«Le ronde sono inutili» Il dire di Ron, seguito da uno sbadiglio.

«Non dire sciocchezze. C’è sempre qualcuno che trasgredisce le regole»

Assottiglia lo sguardo il mago «Tu ne sai qualcosa» Notando il disappunto sul volto della Grifondoro, continua «Tu e Fred avete fatto parecchie scappatelle notturne o sbaglio?» Sempre più risentito.

«Quindi?»

«Quindi?!»

Hermione si ferma, voltandosi verso il ragazzo e mostrandogli l’espressione stanca e nervosa «Sì, Ron, quindi? Cosa vuoi? Non solo mi hai usata per uno stupido gioco, non solo mi hai mentito sino all’ultimo momento, ma ora sei tu a essere offeso?»

«Anche Fred ha giocato, però a lui perdoni tutto»

Entrambi perdono la calma, i toni diventano più accesi «Tutto? Ho litigato con Fred. Abbiamo discusso e ho persino architettato uno scherzo ai suoi danni… poi…» Arrossisce «…Mi sono innamorata…» Lo ammette in un sussurro, torcendo le mani tra loro, rischiando persino di far cadere la bacchetta in terra.

«A giudicare dalla mia fronte, l’avevo capito»

«Era il vostro scopo, dopotutto» Sorride amara ora, sfidando col sarcasmo l'ira di Ron «Qual è il problema? Ti dà fastidio che sia stato lui a vincere il premio

Il Grifondoro si avvicina, frapponendo un inquisitorio indice tra i loro nasi «Lui non sa niente di te, io ti conosco. Non Fred. Lui voleva solo vincere» Ѐ duro, forse troppo, ma Ron è sempre stato estremamente impulsivo – agisce, e solo in un secondo momento torna sui propri passi. La sua non è cattiveria, è soltanto un quindicenne incapace di controllare sentimenti ed emozioni.

«Non è vero» Nega ancora lei, seppure lo sguardo divenga lucido. S’allontana da Ron, riprendendo a camminare più rapida di quanto sia utile «Terminiamo la ronda»

 

****


«Finnigan, sinceramente…» Fa una pausa Fred, sbuffando «…Se non hai intenzione di acquistare i nostri prodotti…»

«…O dirci che hai preso a calci Gazza…» George.

«…O che hai soffocato Faccia da Rospo…» Lee.

«…Giusto anche questo!» Fred, ghignante «Ecco, in assenza di queste meravigliose alternative, non so cos’aspetti a sloggiare» Tono ed espressione infastiditi.

«In altre parole, aria!» Conclude George, accodandosi al gemello.

Seamus, tutt’altro che demoralizzato, riprende a parlare. Dean, al suo fianco, inizia a pregare tutti i santi di propria conoscenza affinché salvino se stesso e Seamus dall’ira dell’asse Fred-Lee-George «Io non sloggio, e il motivo c’è»

«Hai intenzione di farci invecchiare o vuoi dircelo?» Lee, schernendolo.

«Con comodo, eh!» Un ridacchiante Fred s’accoda.

Seamus, ancora una volta, si mostra stoico «Se mi date modo…» I tre si guardano complici. Dean, notando lo sguardo, congiunge le mani con nonchalance «Io sono amico di Hermione!»

«Eccellente! Addio!»

«Niente addio!» L’Ultrà è determinato. George passa una mano fra i capelli, iniziando a valutare qualcosa di molto importante: quale metodo usare per spedirlo in Infermeria «Fred, io lo so, ti stai solo prendendo gioco di lei!»

Inarca un sopracciglio Fred, ridendo «Davvero?»

«Sì! Ѐ il tuo opposto… vuoi soltanto farla soffrire» Dean, intanto, fingendo d’aver perso un bottone, si è anche inginocchiato. Harry e Neville assistono in disparte, entrambi contrariati.

«Non credo siano affari tuoi»

«Fred, lascialo perdere»

Lee si alza e si avvicina all’irlandese, poggiandogli una mano sulla spalla «Sinceramente, amico…» Sorride bonario «…Se ci tieni alla pellaccia, sparisci»

Ma Seamus si scrolla di dosso quella mano, avanzando verso Fred, seduto su una poltrona «Non ho paura di te e della tua banda»

«Banda?!» Un punto interrogativo affiora sul volto di George, il quale inizia a contare se stesso, il gemello e Lee, nel suo mondo sono in tre, ma forse in quello di Seamus tre corrisponde a venti.

«Finnigan… ma che vuoi?!»

«Ammetti d’averla usata!»

All’ennesima provocazione scatta in piedi Fred, sovrastando Seamus «Sto perdendo la pazienza, e non ne ho mai avuta molta»

«Secondo me…»

Ma Dean interrompe Seamus «Basta, Seamus… anche se la sta usando, non sono affari nostri» Le parole sono ben poco lusinghiere, soprattutto nei confronti della strega, trattata alla stregua di un oggetto.

«Usando? Ma che…?» Fred, sconcertato dalla situazione. George e Lee lo affiancano «George, la bacchetta»

A questa minaccia, l’Ultrà interviene con l’argomentazione che gli sembra più valida «L’ha detto Hermione!»

«Cosa?» George e Lee, all’unisono. Fred resta in silenzio.

«Hermione, l’ha detto a Harry… è convinta che la stai solo usando»

Ma Fred scuote il capo, ridendo di gusto «Non ci crederei neanche se sentissi la sua voce» Intanto, la bacchetta è giunta a destinazione, ossia tra le dita della mano destra di Fred «Mettiamo fine a questa storia una volta e per sempre, sia con te che con i tuoi amichetti, compreso mio fratello» Il tono di voce è moderato, in modo tale che solo gli interessati possano ascoltare «Inizialmente era un gioco, e lei lo sa…» Hermione e Ron, di ritorno dalla ronda, s’affacciano all’interno della Sala Comune e, venendo catturati dalle fazioni in lotta, s’avvicinano al gruppo «…Ѐ vero, ho usato ciò che sapevo di lei per conquistarla, tipo i libri…» Sorride sghembo «…Le sono stato intorno, sapevo che l’avrei spuntata, e così è stato…» Hermione, a queste parole, maggiormente sensibile a causa del litigio con Ron, scappa letteralmente via. L’unica persona a intercettarne la fuga è Harry, che senza riflettere la segue «…Ciò che non sapevo è che lei avrebbe conquistato me» Termina la sua arringa. George e Lee, fingendosi commossi, applaudono. Fred ridacchia «Bene! Ora che abbiamo risolto questo…» Un cenno ai due complici e tre bacchette vengono puntate contro Seamus.

 

****


«Hermione, aspetta, dove vai?»

«Harry! Hai sentito?»

«No, mi sono rifiutato d’ascoltare…»

L’abbraccia Hermione, stringendosi a lui in cerca di riparo «Harry… aveva ragione Ron» Singhiozza «Per lui è solo un gioco»

 

****


«Madama Chips! Qui, per favore!»

L’Infermiera s’avvicina celere ai due ragazzi «Chi l’ha ridotto in questo stato?»

Deglutisce Dean «Un gioco tra amici, Madama. Ci è scappato un incantesimo»

«Ragazzacci» L’aria contrariata e severa «Poggialo lì»

Il ragazzo annuisce, poggiando Seamus su un lettino dell’Infermeria. L’irlandese non fa altro che emettere lamenti: il volto è completamente coperto da foruncoli, le gambe sono tanto deboli da non riescire a reggere il peso del corpo e un cactus è cresciuto sulla testa.





 
Angolo Autrice:
Salve, ragazze! Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento! In realtà utilizzo questo spazio per avvisarvi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo e che, per questioni di tempo, potrei non riuscire a pubblicare tra domani e dopodomani, ma farò di tutto per essere celere! Ovviamente, ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia <3 Un bacio, alla prossima :)
   
 
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