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Autore: lipstjck    20/06/2012    12 recensioni
Jade: Dio uccidimi perché non posso sopportare tanta bellezza e tanta dolcezza concentrata in un solo essere.
Harry: Dio non ucciderla perché ne morirei.
[sospesa]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NON ANDATE SOTTO, LEGGETE PRIMA QUESTO.

Ho pubblicato una nuova storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1118346&i=1 

VI PREGO LEGGETELA E LASCIATEMI QUALCHE RECENSIONE. O BLOCCO TUTTE E DUE LE STORIE

ricatti time(?)

No, seriamente. 

Perché è davvero importante per me, se non va avanti la prima, non va avanti nemmeno l’altra.

Buona lettura. x

 

 

 

Chapter 5.

 

 

 

 

 

La gelosia di Harry mi aveva lasciata sveglia tutta la notte, ci teneva davvero a me, anche se, ci conoscevamo da pochi giorni.

Mi alzai dal letto, ormai troppo sveglia per riprendere sonno e mi vestii, oggi era l’ultimo giorno per le prove, l’indomani sarei salita sul palco e avrei iniziato a lottare per la vittoria, ero agitatissima e forse, la notte insonne dipendeva anche da questo. 

Lavai i denti e corsi a fare colazione, volevo andare immediatamente a provare.

Mi immersi nei miei pensieri e così feci anche col latte.

Se non passassi già alla prima settimana i miei sogni si frantumerebbero come vetro fragile; se non passassi non avrei più il coraggio di cantare nemmeno una strofa; se non passassi mi ritroverei a lavorare in qualche squallido locale, sfruttata ed umiliata. 

Non dovevo pensarci.

‘Vivi la vita per quello che ti offre’ mi ripetevo sempre, ma puntualmente non mi davo ascolto e mi ritrovavo piena di paranoie per la testa.

Il flusso dei miei pensieri fu interrotto da un bacio sulle labbra.

Harry. Mi voltai e gli sorrisi, precipitandomi di nuovo sulle sue labbra.

-Come mai tutto questa tenerezza?- mi chiese interrogativo.

-Mi sei mancato, tutto qui.- risposi io come se fosse la cosa più ovvia del mondo, infatti lo era.

-Dormito bene?- chiese scrutandomi in viso, ma si era già risposto da solo, ne ero certa. 

-No.- il correttore non era servito a molto, le occhiaie erano ben visibili ed un sorriso spento aleggiava sul mio volto.

-Sei preoccupata per domani.- non era una domanda, bensì un’affermazione. 

-Sì. Harry, e se non dovessi passare? I miei sogni andrebbero in frantumi e soprattutto, non ti rivedrei più.- dissi triste.

-Cosa? Tu che non passi? Ma stiamo scherzando? Sei piaciuta alle audizioni, hai fatto piangere una cantante internazionale e ti preoccupi? Jade, riprenditi cazzo, se non passi tu, non passa nessuno! E anche se fosse, tu non mi perderai, hai il mio numero, hai il mio cuore, come potrei lasciarti andare via?- disse dolcemente.

-D’accordo. Ora devo andare a provare, grazie Harry.- dissi lasciandogli un bacio sulla guancia sinistra ed andandomene. 

 

 

-Ed!- dissi entrando nella sala prove.

-Ehi Jade, pronta per provare?- disse lui esuberante.

-Sì.- risposi io svelta, vogliosa di incominciare a cantare.

Presi la chitarra ed accompagnata da lui al pianoforte, iniziai a cantare.

-Bravissima, domani farai un figurone, ne sono certo!- disse lui quando la canzone finì.

Se me lo diceva il mio vocal-coach dovevo rassicurarmi no?

Eppure, rimanevo agitata.

-Grazie Ed, ora vado però. Non voglio farti perdere altro tempo. Ciao.- dissi sorridente, come per fargli capire che ero felice e spensierata.

 

 

Uscii di lì ed andai a rifugiarmi sul retro della casa, difronte la piscina.

Ormai c’era un certo feeling tra me e quel luogo.

Accesi una delle mie amate sigarette ed avvicinandola alla bocca, la calma iniziò a persuadermi.

Un gesto così abituale come muovere la mano fino alla bocca, per accogliere quel fumo nocivo nei miei polmoni, mi faceva sentire a casa, protetta. 

Fumare per me era come un padre che ti accarezza la spalla dicendo che va tutto bene.

Mi aiutava.

Finita la prima ne accesi subito una seconda, continuai così, arrivando dopo una ventina di minuti alla fine del pacchetto da venti.

Era troppo.

Dovevo darmi una regolata.

Tornai dentro dirigendomi a passo svelto verso la mia camera, non avevo voglia di vedere nessuno almeno fino all’ora di pranzo.

Entrai, mi lavai i denti e mi buttai sul letto iniziando a fissare il soffitto; cercando di non pensare, magari mi avrebbe calmata.

Funzionò, stetti in quella posizione per tre ore e mezza.

Ed avrei continuato se qualcuno non avesse bussato insistentemente alla porta.

-Avanti.- dissi scocciata.

Vidi apparire una testolina bionda dalla porta.

-Ehi, ti disturbo?- chiese esitante.

No che non disturbi, vedi che mi hai messa di buon umore solo entrando? Lo vedi?

-No, entra pure.- dissi sorridente.

-Okay.- disse mentre si buttava sul letto e si metteva nella mia stessa posizione.

-Cosa facevi di così interessante?- continuò fissando ciò che fissavo io: il soffitto.

-Fissavo il muro, almeno così non penso a nulla.- spiegai pacata.

-Mh, interessante. A cosa dovresti ‘non pensare’ ?- chiese lui divertito.

-Horan non è divertente! Sto cercando di non pensare a domani.- dissi io.

-Okay, scusa. In effetti hai ragione, sono molto preoccupato anche io. Secondo te come andrà?- chiese pensieroso.

-Oh, be’ .. Tu passi sicuro, ieri ti ho sentito provare ed hai la voce di un angelo. Anche Harry, Zayn, Louis, Liam e Cher. Poi ci sono io, che ho avuto la botta di culo alle audizione e verrò scartata alla prima settimana. Ecco tutto.- dissi con una nota di sarcasmo nel tono della mia voce, cercando di apparire spensierata, ma a quanto pare Niall non si fece sfuggire il pizzico di amarezza di cui erano contornati i miei occhi.

-Jade, smettila. Sei bravissima ammettilo, tu e Cher siete le uniche ad essere passate con tre sì, credi davvero che i giudici abbiano commesso un errore del genere? Impossibile, altrimenti qualcuno di noi ti avrebbe dato della raccomandata. Hai trovato qualcuno che l’ha fatto? No. Sai perché? Perché sappiamo tutti che i giudici hanno ragione: il tuo è un dono.- concluse, con un sorriso sulle labbra.

Stranamente quel discorso mi aveva fatta calmare. 

-Niall.- lo guardai negli occhi color del cielo.

-Sì?- chiese lui.

-Ti voglio bene.- dissi col cuore in mano.

Accennò ad un sorriso sghembo.

-Anche io piccola.- rispose.

Era strano, come in pochi giorni avessi trovato persone tanto speciali e dolci, da poter dire loro senza alcun timore ‘ti voglio bene’. 

 

 

 

 

Pov. Niall

Era così bella, stesa vicino a me.

Non potei far altro che consolarla, ero andata per dirle che provavo qualcosa in più di una semplice simpatia e mi ero ritrovato a dirle che aveva un talento unico, inimitabile. 

Praticamente, le stavo dicendo che era stupenda in ogni sua parte.

Proprio mentre le dicevo queste cose, mi ero reso conto che non era il momento di svelarle ciò che provavo. 

Magari era solo una cotta passeggera.

Lei ormai stava per diventare di Harry.

Zayn sicuramente non si sarebbe tirato indietro, testardo com’era, un altro ragazzo che la faceva confondere non ci voleva proprio.

Per lei sarei stato solo Niall, il ragazzo tenero ed affamato.

-Andiamo a mangiare?- le chiesi con fare da cucciolo.

Il mio stomaco stava per divorarsi me stesso, avevo bisogno di cibo ed anche al più presto.

Scoppiò in una sonora risata, proprio la Jade che mi piaceva.

-Okay, piccolo andiamo.- disse.

-Grazie piccola. Ma da quando ci siamo dati questi nomignoli?- chiesi un po’ divertito.

-Boh, ma mi piacciono. Quindi da ora ti chiami piccolo. Andiaaamo.- disse ridendo mentre si alzava.

La seguii immediatamente e ci ritrovammo in sala da pranzo in un batter d’occhio.

Notai Harry che parlava con Caroline Flack, cercai di non dargli peso, ma sembrava quasi stessero per limonare mentalmente.

Che schifo, ma cosa mi metto a pensare?

Spinsi via quel pensiero così disgustoso e rivolsi il mio sguardo a Jade.

Se ne era accorta anche lei, ma non volevo che su quel volto così fanciullo comparisse di nuovo la tristezza.

Allora tirai fuori una delle mie solite cazzate.

-Lo sai una volta un ragazzo mi disse ‘non scaldarti troppo’ ed io sai cosa gli risposi?- chiesi portando la sua attenzione su di me.

-No.- rispose confusa e pensierosa.

-Mica mi chiamo microonde.- esplicai con una faccia buffa.

Iniziò a ridere di gusto.

-Horan sei un idiota.- disse tra una risata e l’altra.

Sì ma almeno, ridi e non pensi ad Harry.

Feci una faccia offesa, per non far ricadere di nuovo la sua attenzione su quel coglione di Harry.

-Aaaaw, ma se fai così mi sciolgo. Sembri un cucciolo di pinguino.- disse dolcemente mentre mi pizzicava una guancia.

-E tu sembri zia Geltrude, se mi pizzichi la guancia. Non sono un pupazzetto.- dissi voltandomi dall’altro lato sempre fintamente offeso.

-Sì che lo sei. Pupazzetto Horan all’azione. Tenerezza assicurata.- disse ridendo e schioccandomi un bacio sulla guancia.

-Sì, solo per te. Non dirlo a nessuno che sono Pupazzetto Horan, ricorda: sono sotto copertura.- dissi io abbassando la voce.

Rise ancora più forte, tanto che si tappò la bocca con una mano per smetterla.

-Smettila di farmi ridere, sembro un’oca in calore.- disse tremando ancora dalle risate.

-No le oche portano il logo Flack stampato sul sedere. Tu mi sembra non ce l’abbia.- dissi io con fare malizioso.

No aspetta, che idiota, le ho fatto ricordare di Harry.

Complimenti Horan, tanta fatica sprecata per niente.

Stranamente rise, menomale.

-Horan, hai appena rivelato di avermi guardato il culo!- disse ancora ridendo.

Arrossii, per farla ridere mi stavo sputtanando col cuore.

-Be’ sono pur sempre un maschio.- dissi volgendo lo sguardo a terra.

-Ma quanto sei dolce quando arrossisci.- disse lei guardandomi con quegli occhioni da cerbiatta che si ritrovava.

La guardai e sorrisi.

Era proprio bella ed io proprio uno sfigato.

Pov. Jade

Avevo capito cosa stava tentando di fare Niall: distrarmi.

Ma avevo notato anche prima di lui cosa Harry stesse facendo.

Noi non stavamo insieme, quindi poteva fare ciò che voleva, non toccava certo a me impedirglielo.

In fondo, io stessa avevo infranto la promessa di non stare più appiccicata a Zayn, lo stesso valeva per lui.

Sembrava proprio volessero scopare davanti a tutti.

Be’, lo dovevo capire prima che ero solo un passatempo per lui.

Che idiota che sono.

 

Dopo pranzo salutai Niall con un tenero abbraccio e mi nascosi in camera. 

Non avrei cenato, non ne avevo voglia.

Fissai il soffitto per altre due ore, poi infilai il pigiama, non sapendo cosa  fare, ritornai a quello strano hobby che non mi faceva pensare a nulla e dopo poco caddi nel sonno più profondo.

Mi risvegliai la mattina seguente, consapevole di che giorno fosse.

Mi lavai e vestii velocemente, ero decisa a non rivolgere la parola ad Harry, qualunque cosa accadesse.

La sfortuna però, mi accompagnava ogni giorno della mia vita.

Infatti, me lo ritrovai davanti uscendo dalla stanza.

Mi sorrise, mentre si avvicinava.

Lo fissai per non più di tre secondi con uno sguardo impenetrabile e me ne andai via, lasciandolo spaesato difronte alla porta della mia stanza.

Era un giorno che non dialogavo con Cher, non ne avevo avuto né il tempo né la voglia, ma quella nuova amica già mi mancava troppo.

Per fortuna la incontrai appena entrata in sala da pranzo, mi sedetti al suo fianco e parlammo per un po’ del più e del meno.

Mi chiese di raccontarle la giornata che avevo trascorso ieri, così le spiegai per filo e per segno ogni singola cosa.

-Jade, non credo sia successo qualcosa tra Harry e la Flack, lo capisco da come ti guarda è cotto.- disse, sembrava pensierosa.

 

 

 

 

pov. Cher

Quel beota prima mi dice che ha una cotta per lei e poi me la fa diventare insicura provandoci con quella vecchia strega.

Avremmo dovuta fare due chiacchiere noi due.

-Non so Cher, potrà anche essere vero .. Ma a me sembra preso da Caroline e poi io chi sono per dirgli qualcosa? Mica è il mio ragazzo.- rispose lei tristemente.

 

Sì, dovevo assolutamente parlare con quel coglione.

-Non preoccuparti Jade, ci penso io.- dissi.

 

 

 

 

pov. Harry

Mi aveva lasciato come l’idiota, volevo solo darle un bacio, che ho fatto di male?

Stavo per andare a colazione, quando qualcuno mi tirò per la manica e mi portò dietro un angolo remoto della casa.

Mi voltai per capire chi fosse e scorsi Caroline.

Non feci in tempo a chiederle cosa volesse che mi si fiondò sulle labbra.

Avevo un debole per lei sì, ma di certo non avrei ferito la ragazza per cui provavo qualcosa.

Con Caroline era tutta attrazione fisica, nulla di più.

-Cosa fai?- chiesi io staccandomi immediatamente.

Mi guardò confusa, come se fosse ovvio quello che stava facendo.

-Ti bacio.- disse con tutta la naturalezza possibile.

-L’ho capito questo.- dissi freddo.

-Oh andiamo, non dirmi che fai sul serio con quella ragazzina? Lo so che l’hai fatto per farmi ingelosire, ci sei riuscito contento?- non mi diete il tempo di risponderle che si butto di nuovo su di me.

 

 

Pov. Jade

Stavo tornando in camera per ripetere un po’ la canzone, quando mi ritrovai di fronte ad una scena che mi sarei risparmiata volentieri.

Harry e Caroline Flack avvinghiati l’uno all’altra che si baciavano.

Mi feci sfuggire un sospiro di sorpresa e vidi Harry staccarsi da lei e voltarsi nella mia direzione.

Le lacrime iniziavano a salire fino agli occhi, lo guardai un ultimo secondo con gli occhi lucidi.

-No Jade aspe ..- sentii.

Ma non lo feci finire di parlare, che già avevo iniziato a correre via.

Come aveva potuto?

No, io come avevo potuto essere così stupida? 

Farmi prendere in giro in quel modo, in fondo cosa potevo aspettarmi eh? Ci conoscevamo da una settimana, non si può provare niente per qualcuno che conosci da così poco.

Ma allora io cos’ero? Un’eccezione alla regola?

Come avevo potuto innamorarmi così presto di un ragazzo così superficiale? Non era da me.

Eppure era successo.

Non so come mi ritrovai nella stanza di Harry e Zayn. 

Zayn era in boxer difronte a me, si era sicuramente appena svegliato e quando mi vide in quello stato corse ad abbracciarmi.

-Jade cos’è successo?- chiese visibilmente preoccupato.

I singhiozzi non mi permettevano di parlare, così rimasi in silenzio stringendolo forte a me.

Mi trascinò sul letto e mi fece stendere accanto a lui.

Iniziò ad accarezzarmi i capelli, in quel modo riuscii a calmarmi.

-L’ho visto mentre baciava Carolin Flack.- la buttai lì dopo minuti di silenzio.

Appoggiata sul suo petto, sentii il suo cuore prendere a correre come quello di un colibrì.

Alzai il capo e lo guardai con gli occhi ancora appannati dalle ultime lacrime solitarie.

Strinse i pugni, si era arrabbiato.

-Cosa?- disse con l’ira negli occhi.

-Come ha potuto?- continuò.

Stette in silenzio per un po’, rilasso le mani e mi strinse ancora di più a sé.

-Ci sono io Jade, va tutto bene. Ora devi pensare solo a stasera, devi essere pronta al meglio. A questo ci penseremo dopo, insieme.- disse iniziando ad accarezzarmi il volto e lasciando teneri baci proprio dove si trovavano le lacrime, asciugandole.

-Okay.- mi alzai ed andai in camera mia, cercando di andare a fare quello per cui mi stavo dirigendo lì prima di vedere Harry baciare Caroline.

 

Ricordai ciò che dovevo fare: provare la canzone.

Solo quello mi importava ora, non mi sarei fatta più abbindolare da nessuno, avevo capito che non volevo una storia. 

Io volevo una carriera e dovevo pensare a quella e basta.

Provai per due ore, senza una pausa. 

Solo quando fui contenta del risultato mi fermai ed andai a pranzo.

 

 

[..]

Nel pomeriggio ci dirigemmo tutti agli studi televisivi con un pullman.

Due volte Harry aveva provato ad avvicinarsi durante il viaggio e due volte Zayn, Niall e Cher lo avevano allontanato.

Niall e Cher erano stati avvertiti da Zayn appena me ne ero andata in camera.

 

 

Si fecero le sette, mancava solo un’ora e saremo andati in onda.

Delle truccatrici e delle parrucchiere mi si avvicinarono portandomi il vestito che avrei dovuto indossare.

 http://weheartit.com/entry/30480518 , accompagnato da delle decolté nere alquanto alte.

 

Mi lasciarono i capelli morbidi sulla schiena, con qualche boccolo qua e là, il trucco era chiaro ed appena accennato, mancavano solo cinque minuti all’inizio del programma.

Sarei stata l’ultima ad esibirmi, Simon Cowel disse ‘perché se va male ci salvi il culo’ molto fine.

 

 

Uscii dal camerino e andai dietro le quinte, dove si trovavano Zayn, Liam, Louis, Niall e Cher.

L’ultima indossava un vestito corto senza spalline che le si addiceva molto: http://weheartit.com/entry/30956872,con delle decoltè simili alle mie.

 

Uno per uno salirono sul palco e passarono.

Per ultimo, mi sfilò davanti Harry, lasciandomi un ultimo sguardo prima di incominciare a cantare, passò anche lui.

C’era da aspettarselo.

 

Era il mio turno, presi la chitarra e con Ed, mi avviai sul palco tenendolo per mano, anzi no: stritolandogli la mano.

Me la lasciò appena arrivò difronte al piano, mi sorrise e si sedette, feci lo stesso anche io sullo sgabello che c’era difronte al microfono ed impugnando per bene la chitarra.

Iniziai a suonare la canzone seguita da Ed che la rendeva più dolce con degli accordi studiati per tutta la settimana da lui.

Aprii la bocca e ne uscì tutta la mia voce e la passione che avevo in corpo, incoraggiata dai visi sorridenti dei tre giudici.

 

 

Arrivai agli ultimi accordi di Rolling in the deep aggiungendoci qualche vocalizzo finale, per lasciare tutti senza parole.

Mi alzai e sorrisi, prendendo il microfono in mano, sicura di aver dato il meglio di me.

Mi girai verso Ed che mi fece un occhiolino d’incoraggiamento e guardai nuovamente i giudici: silenzio.

Silenzio da parte del pubblico e dei giudici.

Tutti mi fissavano, stavo iniziando a pensare di aver fatto schifo.

Fino a quando i giudici seguiti a ruota dal pubblico si alzarono in piedi battendo le mani.

Gridolini del pubblico fecero diventare il mio sorriso quasi una risata cristallina.

-Jade, passi senza dubbio.- disse Katy con un sorrisone che partiva da un orecchio ed arrivava all’altro.

-Grazie.- dissi con la voce più sensuale che avevo.

Scatenando nel pubblico altri applausi dalla parte degli uomini.

Feci un ultimo saluto e mi dileguai, trascinando Ed e la chitarra dietro di me.

 

Appena arrivata dietro le quinte, diedi il microfono ad uno che passava ed iniziai ad urlare e saltare come la pazza in ogni angolo del backstage, con tutti i concorrenti passati che ridevano ed iniziavano a farlo con me.

Era una scena esilarante, fino a quando non vidi Harry fissarmi.

Non potevo sopportare quello sguardo così decisi di avviarmi al pullman ed aspettare lì.

Camminavo per il parcheggio dello studio con quei tacchi maledetti, ma che dico tacchi torture.

 

Stavo pensando a quanto li odiassi ed avrei voluto toglierli quando una massa di gente iniziò ad avvicinarsi.

Sentivo solo gridolini sommessi, gente che urlava il mio nome, fogli, penne e macchine fotografiche.

Non ero abituata a quel tipo di attenzioni, ma era davvero una ‘figata’.

Dei ragazzi mi chiesero se ero fidanzata mentre mi registravano col telefono, risposi di no.

Scattai foto con almeno cinquanta persone e firmai autografi ad altrettante, mentre continuavo a camminare in direzione del pullman.

Arrivata li salutai con un bacio e in tutta risposta ricevetti urla e anche alcuni ‘sei bellissima’, un toccasana per la mia autostima, soprattutto dal momento che Harry aveva preferito una trentenne a me.

Mi sedetti infondo a tutto, presi il telefono connettendomi un po’ su twitter, mentre ascoltavo della musica per distrarmi.

Dai miseri ‘dieci followers’ che mi ritrovavo fino a pochi mesi prima (non mi interessavo molto di queste cose), ero passata a 24.200 e caricando la pagina aumentavano sempre di più.

Andai nelle interazioni che erano sempre state ‘morte’, meravigliandomi di trovare milioni di tweet tutti per me.

Cercai di rispondere a più persone possibile, con un sorriso stampato in faccia, perché il mio sogno si stava avverando, ero apprezzata per quella che ero.

Ero così distratta dal mio telefono da non accorgermi che il pullman fosse già pieno e stessimo per partire.

Me ne accorsi solo quando sentii picchiettare al finestrino e voltandomi notai centinaia di persone salutarmi e alcuni cartelloni con scritto ‘Amiamo la tua voce Jade.’

Era veramente il massimo.

Il pullman partì e io mi rimisi a fare quello che stavo facendo.

Sentii qualcuno toccarmi la spalla e mi girai, era Zayn.

-Per un momento avevo pensato fosse Harry, menomale!- dissi tirando un sospiro di sollievo.

-Se non mi fossi seduto qui alla velocità della luce, ci avresti trovato veramente lui. Ho fatto appena in tempo.- disse sghignazzando.

-Sei un grande.- dissi battendogli il cinque.

-Lo so. Sono anche figo, ma questi sono solo dettagli. Hai visto come ti acclamano? E tu che ti preoccupavi.- disse.

Mi allarmai.

-E tu come lo sai?- gli chiesi.

-Me l’ha detto Niall.- rispose facendo spallucce.

-Ah. Comunque sì, sono stupendi. A te come è andata?- chiesi interessata mentre gli mostravo tutti i tweet che mi erano arrivati.

-Non ho ricevuto tutti i ‘sei bellissima’ che sono arrivati a te. Ma un sacco di ‘ti amo’. Ho raccattato centinaia di numeri di cellulare!- disse trionfante mentre me li mostrava spavaldo.

-Idiota. Spero fossero almeno carine.- dissi con meno entusiasmo, ma me la ridevo lo stesso.

Forse ero un po’ gelosa, ma tanto a chi importa? Non mi innamorerò più di nessuno, ci sono solo io e la mia carriera.

‘Sì ok. Ma adesso smettila di ripeterlo solo per auto- convincerti.’ asserì la mia coscienza. 

In effetti aveva ragione.

-Sei gelosa?- chiese Zayn con un sorriso in faccia.

-No.- dissi io esitante.

-Se lo dici tu.- disse ridendosela.

Non mi andava di controbattere così stetti zitta e mi accoccolai sulla sua spalla addormentandomi, abbracciata immediatamente da lui.

-Jade, piccola.- disse Niall lasciandomi piccoli baci sulla guancia e scuotendomi un po’. 

-Che c’è?- chiesi di malavoglia.

-Siamo arrivati. Alzati.- disse mettendomi in piedi.

Dovetti reggermi a lui, perché mi ero completamente scordata di quegli stupidi tacchi.

Si mise a ridere.

-Sei bella così, ma non ti reggi neanche in piedi. Non è il tuo genere eh?- disse Niall.

-Già, stupide scarpe.- risposi togliendole.

E gemendo dal dolore.

Niall continuava a ridere.

-Smettila di ridere coglione. Piuttosto sveglia Zayn!- esplicai io.

-Okay, però non ti arrabbiare.- disse facendo un espressione da cucciolo.

-E tu non fare il cucciolo. Non vale!- dissi io.

 

-Zaaayn, amico! Svegliaaaati.- iniziò ad urlare Niall.

-Cosa? Mamma non urlare!- disse Zayn provando a riaddormentarsi.

Iniziai a ridere come la matta.

-Mamma Niall, non sai fare niente.- dissi e subito dopo tirai uno schiaffo sul fondoschiena di Zayn.

-Coglione alzati siamo arrivati.- dissi con gentilezza, sì come no.

-Ahia, pervertita. Non toccarmi il sedere o sarò costretto a fare lo stesso con te.- disse serio Zayn.

Gli risi in faccia e iniziai ad andarmene con le scarpe in mano.

-Vedi mamma Niall? Così si fa.- dissi io strafottente senza neanche voltarmi.

Scesa dal pullman fui affiancata dai due che mi presero sotto braccio e mi accompagnarono in camera.

-Ciao idioti, vi voglio bene.- dissi schioccando un bacio sulla guancia a tutti e due.

-Notte piccola.- disse Niall.

-Notte.- disse Zayn, cercando di imitare il tono sexy del mio ‘grazie’ durante il programma e gli venne alquanto bene.

Risi.

-Coglione.- ed entrai in camera.

Mi addormentai dopo pochi minuti, ancora vestita e truccata, troppo stanca per spogliarmi.

Prima di perdere conoscenza mi accorsi solo di una cosa: Cher non era in stanza.

 

 

 

 

Good evening people.

Sono di nuovo qui con le promesse 25 pagine.

Sono figa,

sono tanto figa. (?)

Ok, no.

Passiamo alle cose importanti.

Ho deciso che il prossimo capitolo lo pubblico a 10 recensioni.

Perché? Perché me le merito! 

Sono 25 pagine, cioè vorrei dire!

Dato che lo scordo sempre lo metto solo oggi:

IL MIO CONTATTO TWITTEER!

https://twitter.com/#!/mymorphine__

 

Con amore Giada. xx

 

p.s. Ve lo scrivo un’altra volta: leggete il prologo della mia fottuta nuova storia: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1118346&i=1

  
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