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Autore: obsessmuch    20/06/2012    2 recensioni
Lucius Malfoy riflette sulla questione degli occhi di Hermione
Genere: Angst, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Lucius Malfoy
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Eden '
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Questa è la traduzione della storia "The victim" pubblicata sul sito fanfiction.net da Obsessmuch. Questo è il link diretto alla versione originale.                       

                       **CAPITOLO UNICO**

Estragon: Sarà meglio se ci separiamo.
Vladimir: Lo dici sempre, e torni sempre indietro strisciando.
Estragon: La cosa migliore sarebbe uccidermi, come l'altro.
Vladimir: Altro? Quale altro?
Estragon: Come l'altro miliardo di persone.

Samuel Beckett- Aspettando Godot

Di tutte le cose che mi infastidiscono di quella Mudblood esasperante, sono i suoi occhi a non farmi mai smettere di soffocare per la mia stessa rabbia.
Perché mi guarda così? Perché impone tanto intenzionalmente i suoi dannati occhi su di me?
Sa quello che fa, quella subdola creatura. Sa che non riesco a sopportarlo… ed eppure continua a fissarmi, anche dopo essere stata picchiata. Come se sapesse che i suoi occhi mi attraggono ancor di più quando sono bagnati per le lacrime che quando sono asciutti.
Ha! Come se avesse una qualunque conoscenza di me. Afferma di averla- è una delle cose che la mantengono sana di mente, credo: l’idea bizzarra di conoscermi. Di conoscere il vero me.
Il vero me. Che cosa ridicola. L’intera situazione ha tutte le caratteristiche di una farsa.
Devo liberarmi di lei. Se solo Lui mi ascoltasse… ma non devo mettere in discussione le Sue scelte. E’ una prova, una prova che devo sopportare, se voglio pienamente riacquistare il suo favore.
Dopotutto, la ragazza non è la peggiore punizione che mi sia stata assegnata. Dopo Azkaban, mi dovrei rendere conto a malapena di una forzata compagnia di una Mudblood.
E’ furba, glielo concedo. Deve conoscere quali effetti hanno le sue suppliche. Se mi si opponesse con una sfida sfrontata e dura, o al contrario se si nascondesse e piangesse con sottomissione, allora le cose sarebbero più semplici. Ma conosce l’esatta combinazione di fattori da ricercare per attirare la mia profonda attenzione… un irritante disprezzo, una pietosa debolezza ed una paura deliziosa si fondono nel suo sguardo. E’ una strana unione, eppure si tratta di un’unione preziosa. Non è qualcosa che ho avuto molto tempo di sperimentare con gli miei prigionieri precedenti- uno spirito insicuro che lotta per mantenere il controllo su se stesso mentre il corpo e la mente sono schiacciati a morte, senza pietà.
Per Dio, la odio.
Un’altra cosa di lei che non sopporto è il suo odore. Di regola, dovrebbe avere un brutto odore. Dovrebbe essere puzzolente, offensiva per i sensi, come la lordura che è.
Ma non è così. Odora… di pulito. Come di lino fresco, o qualcosa di simile, non lo so. Non ci ho riflettuto molto.
A volte permetto ai miei pensieri di spostarsi verso di lei, lo ammetto. Quando mi rilasso in camera mia la sera e sollevo alle mie labbra del liquore e il suo calore mi porta a pensare a lei… oh, non il quel senso. Certo che no. Anche solo il suo sangue la rende indegna di un tale pensiero. Inoltre, non c’è niente di speciale in lei. Non quando la si compara a mia moglie o a mia cognata o alle innumerevoli Purosangue bellissime che ho incontrato negli anni… come può essere paragonata a loro? Con quei capelli ed il suo viso-
Ma gli occhi! È lì che risiede il problema. Cosa c’è in loro? Sono di colore scuro, e non particolarmente belli. Non riesco a dare un nome a ciò che mi attira quasi fosse un gancio.
Non penso al resto del suo corpo. O se lo faccio, lascio che i pensieri scivolino via come polvere. Sono troppo pericolosi per soffermarvisi.
L’ho vista svestita. Due volte. Una volta per mano mia, anche se non avevo alcuna intenzione di toccarla… ma come si contorceva mentre la trattenevo sotto di me! Volevo solo mostrarle quanto fosse inappropriato l’abbigliamento dei maghi per spazzatura come lei. Ma lei si contorceva, con la paura palpabile in quegli occhi infernali…
Paura. La terrorizzo. Mi da soddisfazione? Una volta pensavo che lo facesse. Ma la vittoria si è provata essere stranamente simile a Champagne senza bollicine.
Mi detesta come io detesto lei. Perché questo pensiero indugia nel retro della mia mente, come un prurito che non riesco a placare? Se la detesto, perché allora sono riluttante all’idea che mi restituisca il favore?
Si tratta di insolenza, da parte sua. Che diritto ha di detestare me, suo superiore in ogni modo? Come osa?
Ma non riesco a dimenticare lo sguardo d’orrore nei suoi occhi quando ho scioccamente deciso di giocare a quel gioco con lei. È stato avventato da parte mia, lo ammetto… ma non potevo tollerare il suo suggerimento secondo il quale avrei pensato di sporcarmi le mani su di lei. Volevo solo darle una lezione. Non avrei mai dovuto portarlo tanto oltre. Mai.
Ad ogni modo, il suo terrore era palpabile. Perché questo mi stupisce? Dopotutto, non era esattamente disposta a…
Quel pensiero punge più di quanto non voglia ammettere.
Bella ha ragione, dovrei liberarmi di lei. Non si esime mai da sussurrarmi suggerimenti, versando il suo veleno nel mio orecchio anche a letto- “Il Signore Oscuro non lo saprebbe mai. Potresti tagliarle i polsi ed sostenere che l’abbia fatto lei stessa. Quanto utile potrebbe mai rivelarsi, Lucius? E hai detto tante volte quanto desideri liberarti di lei”.
Che donna esasperante. Non ha idea dell’importanza della Mudblood. Tutto ciò che prende in considerazione è la sua estenuante gelosia per una ragazza che ha meno della metà della sua età.
A differenza della Mudblood. Il suo altruismo potrebbe essere l’unica sua cosa certa. Il tempo che perde impaurita per gli altri piuttosto che per se stessa… è uno spreco, in un certo senso. Mi chiedo spesso cosa sarebbe diventata, con il suo spirito e cervello, se non vi fosse per quel suo altruismo.
E per quel suo sangue. Il suo sporco sangue babbano.
Nonostante ciò, rimane pericolosa. Ed ho il terribile sospetto che stia diventando lentamente consapevole della minaccia che potrebbe rappresentare, se si mettesse in mente di farlo… sempre assumendo che fossi abbastanza debole da cadere nella trappola. Cosa che, grazie a Dio, non sono. Io ho il mio orgoglio. A differenza di Antonin che la segue come un cane in calore, quell’idiota. Sa molto bene cosa farà il Signore Oscuro se scopre che uno dei suoi servitori si è contaminato con una Babbana.
Non che Antonin metterà mai le mani su di lei, cioè. Non lo permetterò. Non che sia gelosia quella che sento. Ma non mi piace che altre persone avanzino pretese sui miei possessi.
È una questione d’orgoglio. Niente di più.
No. No, non le permetterò avere la meglio su di me. Non ho instancabilmente lavorato tutta la vita per la causa solo perché lei arrivasse a disfare tutto.
Inoltre, è solo una bambina. Una compagna di scuola di mio figlio, per l’amor di Dio.
La mente di una strega pienamente istruita nel corpo di una Babbana diciassettenne. Una combinazione piuttosto perversa, se ci pensi. Ma non è questo il punto. È giovane. Debole, sciocca, ingenua. Non ha niente da offrirmi- sicuramente niente di più di quanto innumerevoli Purosangue dal nobile lignaggio e dalla bellezza squisita potrebbero offrirmi.
E sono sicuro che se la volessi, cosa che non è certamente così, allora l’avrei con un semplice schiocco delle dita.
Dopotutto, non è che il suo consenso costituirebbe un problema per me.
Ho sempre ottenuto quello che ho desiderato, senza badare alle  conseguenze. Io prendo quello che voglio.
Semplicemente non la desidero. Questo è tutto ciò che mi sbarra la strada. È la mia mancanza di interesse, non la sua, è questo il mio ostacolo.
Eppure, è una bugia, in un certo senso. Non è proprio questo tutto quello che mi sbarra la strada. Se lo fosse, avrei semplicemente presa e l’avrei fatta finita. Mi sarei impadronito di lei definitivamente, mente, corpo e anima.
Sarebbe fin troppo facile, se non fosse per il suo sangue.
E per il fatto che, come Malfoy, non sono abituato ad essere rifiutato. Da nessuno. Specialmente da arroganti Mudblood.
È un insulto al mio onore… il mio onore? Cosa ne sa una Mudblood?
È inconcepibile.
È possibile?
No. Sicuramente no.
Devo sopportare tutta questa situazione. Devo farlo, ed aspettare il giorno in cui Lui finalmente mi concederà il favore di liberarmi di lei. Nel frattempo, devo tollerarne  la presenza e fare del mio meglio per ignorarla.
Ma se si volterà ancora una volta verso di me con quei suoi occhi infernali, li strapperò dalle orbite a mani nude.

Note dell'autrice (Obsessmuch) :
Una cosa deve essere chiara: anche se questo brano ha a che fare con Eden- un contorno, se volete- non è una vera parte della storia. L'ho scritto molto tempo fa, mentre scrivevo il capitolo 14, in effetti. Era un esercizio per me, affiché potessi rendere chiari le motivazioni di Lucius ed il suo punto di vista nella mia mente, in quanto a quel punto erano poco chiare anche a me.
Di conseguenza, questo capitolo è corto, fatto a caso, e spesso completamente senza senso- principalmente perché è stata veramente un'ispirazione improvvisa per me.
Si inserisce fra i capitoli 11-14.

Note della traduttrice:
Spero che quest' outtake vi sia piaciuto. Io trovo che sia un interessante viaggio nella mente di Lucius, in cui le opinioni di Bellatrix e Dolohov trovano certamente un fondamento. Inutile dire che è superfluo leggere questo capitolo senza aver prima immerso la vostra illustre mente in "Eden", capolavoro di Obsessmuch, e di cui a breve aggiungerò il quindicesimo capitolo.
Faccio un po' di pubblicità a me stessa, invitandovi a leggere "Patience", di aviddaydreamer
, di cui ho recentemente pubblicato la traduzione. Per il messaggio con cui Obsessmuch mi ha autorizzato a tradurre, vi invito ad andare al primo capitolo di Eden.
  
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