Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: LaDobreva    20/06/2012    4 recensioni
Tutte le cose belle finiscono, e quelle ancora più belle non inizieranno mai.
Proprio come me e te.
Cercavo un attimo di pace con me stessa,ero confusa,eccitata,sorpresa,dubbiosa. Un mix di emozioni tutte insieme-saranno gli ormoni- pensai.
Forse non volevo ammetterlo a me stessa,ma avevo un problema,di quelli grossi: ero innamorata,follemente innamorata.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dopo circa dieci minuti decisi di alzarmi e scesi freneticamente al piano di sotto,dove mi aspettava mia madre, pronta a farmi una delle sue solite ramanzine. Faceva la hostess, era spesso in giro per lavoro, a volte però rincasava anche con qualche giorno di ritardo,sapevo che andava a letto con qualcuno. Mio padre non lo avevo mai conosciuto,i miei si erano lasciati subito dopo avermi concepito, eravamo una bella famiglia insomma. Dovevo badare da sola a me stessa e ci riuscivo anche bene tutto sommato,non avevo nessuno che mi dettasse regole e potevo fare quel che volevo dalla mattina alla sera.

 “Mamma! Ch-Che ci fai qui? Non avevi detto che saresti rimasta fuori ancora un po’?”  chiesi incredula.
“Sì tesoro,è vero, ma avevo detto solo due o tre giorni in più... E poi scusa,non sei felice di vedermi?! Bel benvenuto Lindsay”.
“Lo sai benissimo che non andiamo d’accordo,meno ti ho tra i piedi meglio è. Non ho bisogno di qualcuno qui,me la sono sempre cavata da sola e ho intenzione di continuare così” mi limitai a rispondere.

Sul divano erano appoggiate alcune buste,riuscii a leggere a malapena ‘Jean Paul Gautier’: intimo. Le mie sensazioni erano esatte,mia madre stava con qualcuno o forse ci faceva solo sesso.
“E quelle buste lì? Intimo? Mamma,mi dicono che la tua vita sessuale è molto attiva ultimamente...” chiesi maliziosamente.
“Lindsay! Erano tre giorni che mi vestivo con la roba che avevo in valigia,volevo cambiare,tutto qua”.
“Tutto qua? Giusto,anch’io se devo vestirmi casual compro intimo,mamma,ovvio. Andiamo,chi è il tipo? Ci hai fatto già sesso,vero?” non mi sarei stupita se avesse risposto sì.
“Non sono affari che ti riguardano,comunque c’è un lui”.
“Scommetto che è sposato. Tu attiri sempre i guai,lo sappiamo tutte e due” le risposi con tono d’intesa.
“Okay,so cosa vuoi. Domani pomeriggio andiamo a vedere l’auto,contenta?”
Mi conosceva troppo bene. Avevo da poco preso la patente, sapeva benissimo che avrei continuato a farle pressione finchè non si fosse decisa.
“Oh mamma,grazie!Ci si vede stasera,ho scuola!” la abbracciai con un sorriso a trecentosessanta gradi.
“Ciao tesoro,buona giornata!” accennò lei mentre stavo uscendo di casa.

La giornata era iniziata male,ma sembrava stesse prendendo una giusta piega. Ero stufa di dover prendere l’autobus,mettermi in fondo,all’ultimo posto, da sola. Se qualcuno veniva vicino a me di solito erano ragazzi e tutti avevano lo stesso obiettivo: il sesso. Era frustrante essere considerata una ragazza facile,dove tutti potevano divertirsi liberamente e che aveva sempre la porta aperta. Anche se mi coportavo da stronza e menefreghista,avevo anch’io dei sentimenti e troppe volte ero stata ferita,ma avevo sofferto in silenzio,come sempre. Arrivata a scuola mi fiondai al mio armadietto ce
mrcando di nascondermi,non volevo che quella figlia di papà della McGrown potesse trovarmi. Sfortunatamente non fu così.

“Lohan,ancora giri tu, eh?” disse richiamando la mia attenzione.
“...Si,problemi? Ah,giusto,rompi le palle perchè due giorni fa alla festa mi sono fatta il tuo ragazzo...Styles giusto? Ma che lo dico a fare,lo sappiamo tutte e due che ci hai visti”.
“Infatti tu devi sempre rovinare le feste,mignotta che non sei altro! Aprile è un mese non un verbo,cazzona!”mi ringhiò in faccia.

Basta,era troppo,quella coglioncella a cui uscivano i soldi dal culo mi aveva leggermente fatto girare le palle,sarebbe finita male. La presi per i capelli e le scaraventai un pugno,lei contraccambiò,ma era stremata.

“Povera schiappa verginella,intanto io ci ho fatto sesso,tu continua a pregare Gesù”.

Era una di quelle che facevano parte del club della castità, una fanatica religiosa.
“Non farò sesso prima del matrimonio!” il motto del club.
Pregavano Allah,Buddah o non so quale altro tizio,ma sta sul fatto che mi erano sempre stati sul cazzo.

Pochi metri più in là qualcuno mi chiamava,era la preside:
“Lohan. In presidenza”.
Merda. Tre volte in un semestre,record.

Dopo essermi sorbita anche le sue lamentele mi diressi al corso di chimica. Entrai in classe,erano già tutti seduti.
“Loha,la lezione è iniziata da mezz’ora. Sai leggere l’orologio?” mi squadrò la Bridge,una donna grassa e bassa,senza senso dell’umorismo.
“Ah ah,bella battuta,peccato non faccio ridere nessuno. Sono stata in presidenza,è successo un casino”.
“Oh,non ci interessa sapere le sue ‘bravate’,può accomodarsi proprio laggiù,vicino a Payne”.
Ci fu qualche risatina di sottofondo mentre correvo a sedermi,gli sguardi tutti incollati su di me,era una brutta sensazione.
Finalmente mi sedetti e la Bridge iniziò a spiegare.

Payne era un figo da paura,fidanzato con una certa DaniellefacciadababbuinoPeazer e faceva parte dei cosiddetti ‘cinque’.Erano i più popolari della scuola,giocavano a football e tutte si sarebbero fatti volentieri un giro con loro. Horan,Malik,Payne,Tomlinson e Styles. Con uno già avevo fatto centro,quindi ora che si era presentata l’occasione perchè non approfittarne? Di solito però ogni volta che mi vedevano passare a mensa mi prendevano per culo,erano veramente stronzi.
 
“Ciao” mi salutò lui.
“Com’è,da quand’è che mi saluti? Non mi chiami più piccola monella del bosco?”
“ Su,non negare, lo sanno tutti che è successo al campeggio,la scorsa estate,con quel Gregory...”
“Solo voci”gracchiai acida.
“Okay,come vuoi. Comunque,piacere Liam. Siamo già al terzo anno,eh?”
“So già chi sei e tu sai già chi sono,evita di recitare. Un anno in più,un anno in meno,è uno come tutti gli altri.”
“Sei sempre così sulle tue tu? Dai,magari quest’anno succederà qualcosa di bello anche per te...”
“Si,del tipo? Incontrare il principe azzurro con cui mi sposerò,farò un’orda di bambini e vivrò felice per il resto della mia vita? Belle cazzate spari,Liam”.
“Oh,ti ricordi anche come mi chiamo,strano”.
“Che c’è di strano?”chiesi sorpresa.
“Mah,dicevo. Comunque quest’anno frequenteremo insieme il corso di arte,storia e filosofia”.
“Buono a sapersi,quindi dovrò sopportarti per tutto l’anno?”
La campanella suonò.
“Sembra proprio di sì,ci vediamo dopo all’intervallo,okay? Ciao Lindsay!” farfugliò mentre stavo uscendo dalla porta.
Ricambiai salutandolo con la mano e sgattaiolai via. Sulle labbre mi si accese un sorriso,Liam Payne era veramente carino.

Mi aspettavano due ore di greco e dopo avrei potuto rivederlo,che tortura.
Sembrava non passassero mai,quando finalmente finì la terza ora e mi diressi verso i corridoi,cercando di incrociarlo.
 
In lontananza scorsi un groviglio di riccioli sexy. Mi avvicinai.
“Harry!” gridai.
Incrociai i suoi occhi e qualcosa nel mio stomaco si mosse. Ero leggermente agitata.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________

 

CIAUZ,amici vicini e lontani.
Eccomi qui con il secondo capitolo,spero vi piaccia,la storia comincia a prendere il suo corso e ci saranno un bel po' di intrighi,non aggiungo altro.


Mi sono impegnata molto per pubblicarlo subito,in molti mi avete detto di continuare,così eccomi qua di nuovo.

Ditemi con una piccola recensioncina se vi è piaciuto o no e se la lunghezza del capitolo va bene così,thank you.
Alla prossima allora,tanto love. Amy


 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: LaDobreva