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Autore: Jim L Maxwell    21/06/2012    1 recensioni
PAURA.. Il sentimento più terrificante... più imprevedibile e incontrollabile.
In questa storia le vostre paure più nascoste verranno svelate in una trama ricca di suspance, colpi di scena e macabri scenari... se non hai paura..continua a leggere... se hai paura.. leggi comunque..
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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        Risveglio 


La terra smise di tremare dopo svariate ore e quel che rimase del laboratorio 15 era solo un cumulo di macerie.
Nulla di più.
Ormai era mezzogiorno quando tra le macerie si mosse qualcosa..
Un’esile mano sbucò tra i sassi e dopo qualche secondo uscì anche la sua compagna.
Le due mani si aggrapparono alla superficie irregolare dettata dalle rocce e sollevarono dalla polvere e dai detriti il corpo di un bimbo.
Nella sua testa erano ancora impresse le immagini di morte e distruzione che si erano consumate a breve distanza,
quando sconcertato vide uno spettacolo ancor più ripugnante… chilometri di lande desolate ricoperti di sangue umano lo avvolgevano.
Si guardò le mani e con ormai poco stupore le vide ricoperte di sangue.
Il suo corpo era un’unica ferita, e fu costretto a cercare tra le macerie e tra i corpi di molti uomini un paio di stracci per bloccare le ferite.
Mentre fasciava il suo corpicino una domanda gli rimbombava nella mente….
‘’ Perché sono vivo? Perché io?? ‘’
Non ebbe tempo di darsi una risposta poiché una scarica di proiettili lo sfiorò.
Guardò in alto spaventato e su uno strano aggeggio rumoroso vide un paio di boia che gli scaricavano addosso i loro caricatori…
In preda alla disperazione si rifugiò dietro a quello che un tempo era il muro della sua prigione.
Lo riconobbe dai segni che lui stesso aveva lasciato sui mattoni grattando con un sasso.
Molti ricordi riaffiorarono nella sua mente…
Mamma e papà che venivano rinchiusi insieme a lui in quella maledettissima cella, migliaia di esperimenti subiti e soprattutto la vista di suo padre che veniva fatto esplodere in una luce rossastra..
poi nulla..
Bianco e silenzioso era il vuoto che nella testa di Blue dominava i momenti precedenti al suo svenimento..
Blue cadde a faccia in giù sulla terra.
I boia l’avevano ucciso?
Niente di simile era ciò che i boia videro..
non un corpo inerme sulla terra,
poiché dalla schiena del bimbo uscirono dei lunghissimi fili neri che bucarono uno dei motori del velivolo.
I soldati erano impauriti davanti a quello scenario,
ma il loro timore fu presto sostituito da orrore quando una nube bluastra circondò il corpo del ragazzo e lo sollevò da terra.
All’apparizione della strana figura seguì un urlo disumano che ghiacciò i boia.
Altri  fili schizzarono dalla schiena di Blue verso i soldati che appena vennero trafitti iniziarono a urlare e a contorcersi fino a cadere al suolo bruciati dall’esplosione del velivolo.

 
 
 
  
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