Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Giulsing    21/06/2012    4 recensioni
Mi guardava e io guardavo lui. Stava lì fermo, senza dire niente, senza dire una parola. Sorrideva.
Le sue fossette iniziavano ad accentuarsi leggermente, il sorriso si fece più forte, stava per scoppiare dalla felicità evidentemente. Sinceramente? Anche io.
Mi venne vicino e mi attaccò al suo viso, non me ne resi nemmeno conto.
Eravamo diventati di nuovo una cosa sola, le mie mani salivano sui suoi capelli che iniziai a toccare. Intrecciai le dita in quei boccoli stupendi assaporando ogni secondo di quel momento. Era la prima volta che chiamavo un ragazzo amore. Ed era la prima volta in tutta la mia vita che mi sentivo completa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POV HARRY

 

Noi umani siamo fatti di carne fragile, carne che appena viene morsa si sgretola.
Soprattutto il cuore è fragile. E' il primo che viene colpito quando veniamo messi al mondo.
Alle elementari, mi è capitato di pensare quanto fosse crudele la vita e come, in un attimo, ci può sembrare bella di nuovo.
Succedeva quando la mamma non mi comprava le macchinine, quelle che avevano tutti, che tutti si scambiavano e io ero l'unico a non averne neanche una.
Mamma era stata chiara: "Non servono quelle macchinine, dopo un po' di stanchi di giocarci e me ne chiedi un altra."
No. Io le desideravo veramente. Era un modo per sfogarmi, un modo per sentirmi un pochino grande.
Poi, quando un giorno siamo passati per l'edicola, l'ho convinta a prendermene una, una sola, e la vita mi sembrava più limpida, più.. bella.
Ora non so cosa sia cambiato, ma è la prima volta nella mia vita, che senza oggetti o cose materiali, mi sento vivo.
Vivo come quando esci fuori da un operazione sano e salvo, come quando subisci un accusa e però ci sono le persone che ti amano e che ti stanno accanto.
E la persona che amo accanto a me ce l'ho.
E' italiana, rossa, ha un carattere di merda e oggi, facciamo un mese.
Ed è proprio accanto a me con una tuta nera larga, un cerchietto che le tiene i capelli indietro e il libro di letteratura in mano, pronta ad interrogarmi.

«Allora, vediamo se hai studiato... la produzione poetica si sviluppa in tre filoni principali: quali?»
Eh. E chi lo sa. I filoni... ma di che materia stiamo parlando?
Passa velocemente una mano davanti al mio viso. 
«Harry? Ci sei?»
«Uh si, ci sono scusami.» 
«Non sembrava.» mi fa notare.
Se n'è dimenticata che oggi facciamo un mese di... oddio, fidanzamento giusto? Si dice così?

«Eh.» sospiro.
«Eh cosa, Harry? Tutto bene, mi spaventi.»
Addirittura? Che faccia stanca devo avere in questo momento? 
«Nono, Ag tutto okay, dimmi pure.»
Si passa una mano sulla fronte e riprende il libro. Sembra così perfetta, così veloce e scattante, sicura di sè e in realtà ha sempre quel velo di tristezza sul volto che mi fa un po' preoccupare. 
Harry, lo studio, concentrati su sta cazzo di letteratura inglese e non fare pensieri che potrebbero farti perdere.
Pensa alla letteratura inglese, non a Ag.







 

POV AG.

 

Dire che sono felice è dire poco, davvero poco.
Pensare che un mese fa io e quel mezzo cantante barra ragazzo che mi ha fatto perdere la testa con uno sguardo, ci siamo conosciuti sembra... così ambiguo. 
Abbiamo fatto le cose di fretta, il giorno in cui ci siamo conosciuti dopo qualche ora ci siamo baciati e si può considerare il mio vero e primo bacio, uno di quelli che si danno al momento ma che si provano davvero.
Interrogarlo è stato difficile oggi, sembrava assente, possibile che si sia dimenticato del nostro.. mesiversario?
E' il primo, dovrebbe essere importante!
Agape non iniziamo a farci pippe mentali, ne hai fatte fin troppe.
I miei pensieri troppo concentrati vengono interrotti dalla porta che cigola lentamente.

«Chiunque tu sia, entra e smettila di fare rumore.»
Louis spunta sulla porta con una faccia a dir poco scandalizzata. 
«Abbiamo il ciclo?»
Che caz.. 
«Louis! Sono domande da fare? Già il sangue mi fa impressione figuriamoci.. aspetta, ma ti sto parlando dei miei problemi privati?!» parlo troppo velocemente e quasi mi strozzo con la saliva facendolo ridere leggermente.
«Okay, hai il ciclo.»
No, pirla sono agitata. 
«Se lo pensi tu, meglio così..» dico abbassando lo sguardo.
«Ehi io scherzavo, che succede?» mi alza il mento con due dita.
Sospiro. 
«Succede che.. ho paura di aver fatto le cose troppo velocemente. Insomma, Lou, io Harry lo conosco pochissimo, o meglio, lui conosce pochissimo me e.. non so come ci potremmo definire, se fidanzati o amici o..» due singhiozzi mi bloccano e faccio uscire tutto quello che provo da giorni.
Mi butto fra le braccia di Louis che mi accarezza la schienza e i capelli. 
«Ohi, piccola, anche gli sbalzi d'umore hai? Non è che hai davvero il ciclo?» ridacchia, «E comunque... no Ag, non avete fatto tutto di fretta. So come ti senti, sei confusa e non sai che cosa puoi aspettarti da Harry, ma lui... lui è così, con lui non sai cosa aspettarti per questo molte ragazze hanno preferito fare altro per non immischiarsi nella sua vita. Harry non sembra ma è complicato, parecchio.» esordisce accarezzandomi lentamente la guancia.


Lacrime, lacrime, lacrime... ma poi di che cosa? Lacrime di cosa? Sono solo un po' turbata perchè non so se quel coglione si è ricordato del nostro mesiversario ma... si sono felice, è inutile piangere per questo.
«Dai basta.» dice Lou staccandosi. 
Ha ragione, basta. Basta farsi pippe mentali, basta pensieri contorti, basta a tutto e buttati Ag.

«Grazie Lou, ci sei sempre, grazie.»
Mi batte il cinque e lascia la camera dicendomi che Harry non se n'è dimenticato affatto e che avrò una sorpresa stasera.
Oh perfetto, ho bisogno di Miriam adesso.







3 ore dopo.



«Prova questo, secondo me ti sta da Dio.», Miriam mi passa l'ennesimo vestito corto chissà quanto da provare per la serata.
Non so manco dove andiamo, se andiamo, cosa facciamo e lei mi ha fatto provare tutto il suo armadio.

«E' esagerato, Miriam, ti prego. Jeans e magl...»
«Scherzi vero? Quando ti deciderai a farti vedere in modo diverso da quel pirla riccio, eh? Quale occasione migliore di questa?» controbatte lei.
Farti vedere in modo diverso. Mh..

«E se mi mettessi in pigiama?» mi alzo in piedi dandole una pacca d'approvazione sulla spalla. 
In cambio, però, ricevo soltanto un'occhiataccia da parte sua.

«Farti vedere in modo diverso, non significava questo, Ag. Devi sembrare più sicura, più esuberante, più.. più.. più..»
Ah basta. 
«Grazie Miriam sei stata di vero aiuto, ora puoi anche uscire da camera mia, ti racconto dopo, ciao ciao.» e la sbatto fuori dalla camera con davvero poca gentilezza.
E se avesse ragione? Se dovessi cambiare un po', tanto per provare?
Posso sempre provarci.

















«Ragazzi siete sicuri che io debba aspettare.. ehm, qui?» chiedo alle quattro direzioni che trovo davanti a me, che annuiscono flebilmente guardando le scale.
«Harry è un pirla, gli orari non li rispetta mai.» replica Liam apparecchiando la tavola per quattro.
«Lo sai com'è fatto, si fa desiderare lui.» aggiunge Niall.
Sorrido. In fondo sono tutti così simili, così uniti fra loro che sembrano fratelli.
Un rumore proveniente dalle scale mi fa sobbalzare dal divano, alzo la testa e lo vedo.
Camicia bianca, jeans e converse bianche. Si può essere più perfetti?
Si avvicina con il suo solito sorriso sghembo e mostra le fossette che tanto amo, che amo da un mese a questa parte.

«Ciao ragazzi, ciao Ag.» saluta con un cenno della mano i ragazzi mentre mi fa alzare dal divano e mi cinge i fianchi.
Ora non respiro più. 
«Vieni, andiamo?»
«Se sapessi dove, magari..» mi interrompo sentendo le sue labbra sulle mie, calde, bagnate dalla saliva, rosse e carnose.
E' un bacio che sostituisce tutte le emozioni provate in questo mese, tutte le cazzate dette e fatte, tutto ciò che abbiamo passato.
Mi stacco per vedere se gli altri ci sono ancora e non è così, ci hanno lasciati soli finalmente.

«Ripeto. Andiamo.» ripete.
Lo seguo su per la scala e quando arriviamo alla fine, apre una porta che evidentemente arriva in una soffitta.
Salgo le scale e intanto intreccio la mano con la sua, così morbida.
Quando alzo lo sguardo ad aspettarmi c'è una tovaglia stesa sul tetto del capannone, con tanto di candele accese e una scatoletta blu in quello che deve essere il mio piatto.
Mi siedo accovacciandomi su un cuscino appoggiato sul tetto e lentamente apro la scatoletta.
Due anelli, uno da mettere al pollice per lui e uno per me da indossare nell'anulare, sono comodamente appoggiati nel cuscinetto di seta all'interno della confezione. Insieme, formano il simbolo dell'infinito.
All'interno c'è incisa una piccola frase: "it's forevah"
Oddio.. 
«Ag, c'è poco da dire. Non sono bravo a parole, forse sono meglio quando le parole le canto, come in una canzone ma... voglio essere sincero. Mi hai cambiato la vita con poco, con la tua semplicità e le tue scemenze. Voglio che tu sappia che da adesso siamo più di un 'Harry e Ag'. Siamo un 'noi'. Perchè 'noi' significa amore, e il nostro lo è. E' il battere del cuore quando ti vedo, il dispiacere che provo quando io sto in casa e tu sei in albergo, la felicità nel vederti sorridere, sorridere perchè ci sono io. Grazie.. it's forevah.» mi abbandono al dolce canto di quelle parole, quelle che stamattina volevo sentire.
Le labbra si ripoggiano sulle mie, ma è qualcosa di più dolce ora, ora c'è l'atmosfera giusta per conoscersi e per amarsi.





















SONO SCEMA. NON AGGIORNO DA UN MESE, FACCIO SCHIFO.
Vabbe' ciao beeeeeeeele, mi siete mancate.
Allora, come va l'estate, tutto okay? spero di si. LOL.
Ho poco da dire anche perchè ho sonno ma ho voluto postare. 
Purtroppo vi devo dare una brutta notizia... questa ff non la continuerò. 
Non ho abbastanza idee e poi ora le idee ce le ho solo per le altre due ff che sto scrivendo ora che mi piacciono molto di più di questa.. che vi posso dire?
Passate, se volete leggermi ancora qui: -
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1117390&i=1
e
 qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1005988&i=1


Q
ueste le continuerò promesso.
Ci vediamo lì allora!
Un bacio e mi dispiace molto ancora...
Giuls.

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Giulsing