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Autore: Just a dream    21/06/2012    3 recensioni
Mimi Tomlinson è la classica stronzetta capace di farsi odiare da tutti.
Ma forse l'aiuto di un ragazzo riuscirà a riscaldare il suo cuore e a farlo battere nuovamente per qualcuno.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per tutto il tragitto non feci altro che pensare al college, alle mie prossime prede, al divertimento che mi attendeva.  Ero così immersa nei miei pensieri che non mi resi neanche conto che l'autista mi stava dicendo qualcosa. -Signorina Tomlinson, siamo arrivati, ecco il college- al suono di ciò che aveva appena detto mi incazzai come una bestia, odia il fatto che mi chiamassero per cognome, anzi odiavo più che altro quest ultimo stesso. Si odiavo il mio cognome. Il fatto era che quello stronzo di Louis, per volontà divina, aveva il mio stesso cognome, infatti fu l'argomento per cui iniziammo a parlare. Ricordo ancora quel momento in cui la professoressa chiamò i nostri nomi all'appello, ci guardammo all'istante increduli dell'accaduto e fu proprio nel momento in cui i miei occhi si persero nei suoi occhi, o meglio in quello che io amavo definire il mio oceano personale. Erano di un azzurro così intenso che persino il mare più limpido di tutti lo invidiava. Fu proprio in quel momento che capii che anche se non lo conoscevo il mio cuore apparteneva  a lui. 
-Brutto idiota, quante cazzo di volte ti ho detto di non chiamarmi con il mio cazzo di cognome eh? Sei forse rincretinito o che altro?-
Gli urlai contro, cercando di eliminare del tutto quei ricordi insopportabili dalla mia mente. Sembrava mortificato. Ecco qua la seconda vittima della giornata. Certo che stava andando tutto alla grande. Mi girai e vidi quello che doveva essere il mio college. Come struttura niente male. Era immerso nel verde e c'era un girdino ed uno spazio enorme. Sarebbe stato perfetto per cantare e suonare, senza essere rotta le palle. -Tu porta dentro le mie cose- ordinai a Boris, che prese subito la mia valigia e le portò dentro. Lo vidi mentre dava le indicazioni della stanza ad uno dello staff, per portare la roba in camera mia. Dopo tanti ripensamenti mi decisi ad entrare. Rimasi sconvolta, c'erano un sacco di ragazzi che mi fissavano con aria incuriosita. Si va in scena pensai tra me e me, mentre mi dirigevo verso la segreteria. Ero letteralmente disgustata, quel posto era avvolto da amore, felicità, allegria. Ma ero forse capitata nella casa dell'orrore? Girai la mia testa di qua e di là, ma poi ecco che la trovai. La mia preda succulenta si era fermata lì a parlare proprio davanti ai miei occhi. Era alto, riccio, fisico scolpito e occhi color verde smeraldo. Si ok lo devo ammettere, mi ero scelta una preda veramente sexy. Non mi sarebbe per niente dispiaciuto servirmi di lui. Fu allora che iniziai la mia conquista. Borbottai tra me e me il mio motto preferito "Giungi alla meta e conquista la preda". Mi avvicinai a lui con fare leggermente malizioso e fissandolo negli occhi gli chiesi -Scusami potresti idicarmi la segreteria?- A quel "indicarmi" feci scorrere il mio indice dai suoi pettorali di pietra percorrendo tutto il suo fisico tutti i suoi addominali finchè non scesi al disotto dell'ombelico. Lo vidi deglutire segno che la tattica era servita, ora era eccitato e non era solo l'esperienza a dirmelo,ma soprattutto la protuberanza che si formò sotto i suoi jeans. Mi guardò e in quel preciso momento non guardandolo in faccia feci scorrere la mia lingua sulle mie labbra. 
-B-bhe è proprio lì davanti a te!- mi disse lui un po' balbettante. Dio non bastava quel corpo dannatamente sexy? Ora anche la voce doveva mettersi? Sentendola capii che mi ero scelta davvero una bella preda. Non vedevo l'ora di farlo con lui. Perciò mi misi in testa di provarci quella stessa sera al party di benvenuto. -Grazie! Che ragazzo dolce che sei.-Così dicendo mi avvicinai al suo viso per dargli un bacio sulla guancia,che invece si trasformò in un bacio a mezza luna, in cui metà delle mie labbra si scontrarono con le sue morbide e carnose. A quel toccò sussultò, ecco lo avevo impugnato. -Bhe a questo punto ci si vede in giro. Ciaoo!- Lo salutai io girando le spalle, ma lui mi prese per il braccio -Comunque piacere, io sono Harry, Harry Styles- Sul mio viso comparve un sorrisetto soddisfatto. Non sbagliavo mai e ciò mi rendeva talmente fiera. Mi rigirai e camminando verso la segreteria risposi -Piacere tutto mio Harry. Io sono Mimi!- Lo lasciai alle mie spalle, mostrandogli il mio fondoschiena al quale nessuno era mai riuscito a resistere. Speravo solo si sciogliesse e forse lo fece, ma io non mi rigirai più a guardarlo. 
Mentre camminavo tutti mi mettevano gli occhi addosso, mi sentivo così bene visto che tutto si stava ripetendo. Mi sembrava di non aver cambiato per niente scuola. Le solite ragazzine che mi guardavano storto con aria digustata ed i soliti "bimbi" che mi fissavano con la bava fino ai piedi. Era stupendo ritornare alle origini. E quell'idiota di mia madre che credeva sarei cambiata.
-Mi scusi signorina, può dirmi il suo nome?- Chiese la segretaria. Donna anziana, dai capelli raccolti e gli occhi stanchi. 
-Mimi.....Tomlinson- prima di dirle quel maledetto cognome esitai leggermente. Ecco ora tutto mi veniva in mente, tutto.
***
E' lì accanto a me, le stelle sono stupende, stupende proprio come lui. Chissà se sa che lo amo, che vorrei le sue labbra sulle mie più di ogni altra cosa al mondo. Forse dovrei dirglielo, ma ho paura che lui mi possa rifiutare, che lui non mi voglia più bene come me ne vuole ora. Basta non nè posso più. Ora lo faccio -Louis...- Eccolo che si gira, perchè è così dannatamente bello, perchè? -Shhh non rovinare questo bellissimo momento con le parole...- Ecco lo sapevo ho sbagliato tutto. Ma cos'è questo calore improvviso?. Non può averlo davvero fatto, le labbra di Louis ora sono sulle mie perchè mai?
***
Cercai il più possibile di scacciare quell'orrendo ricordo dalla mia mente, ma alla fine ci riuscii solo grazie alla voce di quella vecchietta che continuava a ripetermi con voce bassa e tremolante -Ecco a lei signorina, questo è il suo orario... Non si sente bene per caso?-. Avrei voluto dirle la verità, che dentro di me avevo una bestia che avrebbe voluto spaccare tutto, che quel dolore mi stava mangiando, che volevo, anzi dovevo, far soffrire qualcuno al più presto o tutto questo dolore avrebbe finito col mangiarmi. -Certo mai stata meglio- Si purtroppo mentii perchè nessuno avrebbe potuto capirmi, non ci era riuscito chi avrebbe dovuto consolarmi, figuriamoci se ci sarebbe riuscita un vecchietta. Mi limitai e strapparle il foglio dalle mani e, voltando le spalle, mi diressi verso quella che sarebbe dovuta essere la mia classe. 
Mentre camminava però mi sentii toccare la spalla quind mi girai all'istante e mi ritrovai una fighetta bruna del cazzo davanti a me. -Ci conosciamo?- Le dissi io con tono molto, ma molto acido. lei mi guardò con aria di sfida e poi mi rispose -No, io sono Caroline, piacere. Senti ti volevo solo dire di stare lontana da Harry, siccome lui è mio!- Quanto mi fece ridere quella affermazione. Ma chi si credeva di essere questa, la reginetta del cazzo. Non aveva capito proprio niente. La presi per il colletto della camicia, avvicinandola al mio volto -Tesorino bello, i tuoi non ti hanno detto che giocando con il fuoco si rischia di finire bruciati? Non metterti contro di me non ti conviene. Io sono la tipica stronza che ti farebbe pagare tutto. Ah e comunque Caroline, Piacere tutto mio io sono Mimi.- Vidi il terrore e il disgusto nei suoi occhi. Non c'erano parole per descrivere quanto fossi fiera di me stessa in quel momento. Girai i tacchi, con il mio solito sorrisetto soddisfatto e entrai in classe. La lezione era quella di poesia. Che barba.

Angolo pensieri

Come potete vedere la nostra protagonista non ci mette tempo a farsi riconoscere ed ha già trovato la prima "preda". Cosa succederà nel prossimo capitolo?

Mimi Xx


 
  
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