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Autore: Marty_Winchester    21/06/2012    3 recensioni
"Molti dicono di odiare la routine, ma la verità è che odiano la propria quotidianità. Vorrei tanto avere una vita diversa, ma se non potessi avere comunque mia sorella Amber, non sarebbe vita."
"Io e mio fratello Sam siamo più che semplici fratelli, siamo tutto l'uno per l'altro"
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'two sisters, two brothers, one destiny '
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Sedici anni fa… (racconta Gabriele)
 
«Guarda Gabriele: sono perfette»

«Hai ragione fratello, quando saranno grandi avranno un enorme potenziale»
Smetto di guardare la terra e fisso mio fratello Raffaele, ho paura –per quanto un potente arcangelo può averne- di fare la seguente domanda:

«Chi di noi? Tu?»

«Io sono stato l’angelo custode sulla spalla degli ultimi due profeti, tocca a te!» Sbraita mio fratello, visibilmente adirato. Quando torna concentrato sulla nascita delle gemelle, la sua Grazie diventa di un rosso acceso e pulsante. «Che cosa è successo?!»
Urla tirando fuori la spada d’arcangelo. Si avvicina a me, alle mie spalle sono apparsi i nostri fratelli, alcuni stanno dalla mia parte, altri dalla sua.

«Tu Gabriele! Mi hai distratto e nel frattempo qualcuno ha messo un sigillo enochiano sulle profetesse; ti proibisco l’accesso al paradiso fino a nuovo ordine: vai sulla terra e trovale!»
Lancia la spada lontano e senza aspettare che aggiunga altro, scendo tra gli umani, pensando: “Che caratteraccio, quanto vorrei vederlo cadere”.

 
Oggi… (torna a raccontare Angelica)

Quanto sarà passato: un giorno, due? Difficile dirlo in questa stanza onirica, fuori dal tempo e dallo spazio. Tengo una penna in mano, mi sforzo di scrivere qualcosa, ma tutto ciò che riesco a fare è disegnare cuoricini. Sbuffo, straccio il foglio e lo lancio lontano.

«I tuoi non ti hanno insegnato a non buttare le cose a terra?»
Mi ammonisce un uomo affascinante, dagli occhi chiari e i capelli corti. Mia sorella tira un urlo, non è ancora abituata a persone che appaiono dal nulla, a due centimetri dal suo naso; ci si abitua mai?

«Non temete: io sono Balthazar e come il vostro protettore non voglio farvi del male»

«Sbaglio, o ci ha definito prostitute?»
Osserva Amber, continuando a scrivere; rettifico: completando un disegno.

«Tra simili ci si intende»
Rispondo io, per poi scoppiare a ridere, seguita da mia sorella. L’espressione che ci rivolge l’angelo non fa altro che aumentare i nostri sghignazzi.

«Sento troppo ridere e poco produrre»
La voce serie di Gabriele ci fa tacere all’istante. Non ci tratta male l’arcangelo, anzi, però hanno la fama di essere spietati.  Gli angeli si scambiano dei saluti educati e poi spariscono, non prima di averci incitato a “profetizzare”.

 
Punto di vista: Dean

«Si Bobby, hai capito bene: le tue nipoti sono in mezzo a un combattimento tra inferno e paradiso»

“Che cosa fai ancora al telefono?! Trovale e portale qui! Brutto idiota…”
Mi insulta per una bella mezz’ora, lo lascio sfogare e quando ha finito continuo.

«Pensi che siamo stati con le mani in mano? Non sappiamo più che fare per trovarle»

“Abbiamo fermato l’apocalisse e non riesci a trovare due ragazzine?”

«Gabriele, l’arcangelo incaricato di proteggere le profetesse, le ha rapite»

«Le che? Che cosa ha fatto Gabriele?!»
Altri insulti, altre bestemmie. Appoggio il cellulare sul tavolo e inizio a mangiare il mio panino, sotto gli occhi disgustati di mio fratello.

«Come puoi mangiare quella roba…»
Borbotta Sam, più a sè stesso che a me. Quando sento il mio nome urlato a gran voce, riprendo il cellulare in mano, sporcandolo di unto.

“L’angelo con la cotta per te non risponde alle preghiere?”

«Bobby le abbiamo provate tutte, quel brutto pennuto non…»
La faccia di Sam mi fa fermare: il suo sguardo è fisso su qualcuno alle mie spalle. Mi volto e trovo Castiel, un’espressione da cucciolo smarrito sul volto.

«Ti richiamo Bobby»
Chiudo la comunicazione senza aspettare una risposta e appoggio il cellulare sul tavolo. Mi alzo in piedi e mi avvicino all’angelo, specchiandomi nei suoi occhi blu.

«Eccomi qui Dean, cosa c’è?»
Mi parla in tono composto, sembra evitare di alzare troppo la voce.

«Devi farci consegnare Angelica e Amber, Gabriele non può rapirle!»
Castiel fa qualche passo avanti e indietro, sembra un’anima in pena.

«Non le ha rapite, le sta proteggendo»

«Non può farlo dall’alto?»
Interloquisce Sam, alzandosi dalla sedia e mettendo il silenzioso al cellulare (Bobby continua a chiamare). Castiel sospira all’affermazione di Sam, impugna un coltello e inizia a incidere simboli sui muri. Speriamo che non si accorgano del danno prima della nostra partenza…

«Potrebbe, dovrebbe. Quando sono nate, qualcuno ha inciso un sigillo enochiano sulle loro costole, sono irrintracciabili e Gabriele non può permettersi di perderle»

« Non può toglierlo e via?!»

«è un discorso complicato e adesso non ho tempo di spiegarvi… le rapirò, ma se Gabriele dovesse cogliermi sul fatto, mi farà fuori; se le consegno a voi, vi troverà e vi farà fuori; se i demoni (o qualcuno di peggiore) le troverà, vi farà fuori e Gabriele vi farà tornare in vita, solo per potervi uccidere con le sue mani. Tutto chiaro?»

«E qual è la novità…»




**angolo dell'autrice**
allora che ne pensate? Sono entrati in scena Balthy e Cass :)
il nostro angioletto dagli occhi bellissimi è stato molto chiaro ^_^
lasciate una recensione, siate buoni, un baciooo alle mie sorelline!

   
 
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