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Autore: Mils    21/06/2012    12 recensioni
Tanti bei tatuaggi potranno mai salvarmi dal mio problema?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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the end.



Sei mesi dopo. 


Joe.

<< Demi, amore, come ti senti? Va meglio? >>.
<< Mmmh.. non tanto... >>.
<< Vuoi che entri? >>.
<< No! No, per favore, non entrare! >>.
<< Okay.. come vuoi, piccola. Ma resto qui, vicino alla porta, okay? >>.
<< Vai pure da Nick, amore.. io starò bene >>. 
<< No che non starai bene, è una settimana che vomiti.. Demi, tu non hai.. >>.
<< Joe! Come puoi pensare una cosa simile? >>, la sua voce, dall'interno del bagno, si ruppe per il pianto.
<< No, amore, non intendevo.. oh, okay.. sono un coglione, lo so.. mi perdoni? >>.
Ero appoggiato allo stipite della porta del bagno da almeno un'ora ormai, e Demi si ostinava a non dirmi cosa andasse storto.
La prima volta che l'avevo ritrovata in bagno, a vomitare, mi era mancato un battito. Non potevo credere che fosse tornata a quella pratica odiosa di rimettere quello che mangiava, non dopo tutto quello che avevamo passato. Lei si era subito tirata su, spiegandomi che aveva mangiato qualcosa di avariato. 
Non le avevo creduto e le ero stato addosso tutta la settimana, facendola incazzare più del solito. Ma era ancora più bella quando faceva roteare i suoi occhioni per il nervoso.
<< Va' a prendermi il telefono, coglione.. >>, cercò di prendermi in giro, ma sentivo che aveva la voce affaticata, doveva aver vomitato parecchio.
<< Torno subito, combinaguai.. non fare cazzate in mia assenza >>.
<< Spiritoso. Sei ancora qui? Muovi quel bel culo, Jonas >>.
<< Che fini che siamo oggi, Lovato >>.
<< Come sempre quando mi fai incazzare. Vai, ora? >>.
Andai in cucina e trovai la sua borsa sul tavolo.
Il telefono era acceso e c'era un messaggio di Miley.
Lo so, non dovrei ma... 
Cliccai su 'apri messaggio'.
Da Miley: 'Demi, come stai? L'hai detto a Joe? Fammi sapere, baci xoxo'.
Okay, cosa mi stava nascondendo la mia ragazza?
Bussai alla porta del bagno cercando di trattenere l'emozione. << Amore? >>.
<< E' aperto, entra.. >>.
Spalancai la porta con un calcio, facendola sobbalzare. << Ma che cazzo..? Joe! Dio, ma ti sembra modo di entrare? >>.
<< Ma se entro sempre così in camera nostra >> protestai, sedendomi vicino a lei e baciandole la guancia.
<< Si, ma in quei momenti è divertenti.. ora no >>, mi accarezzò la guancia, io guardai i suoi occhioni lucidi, che si posarono sulla mia mano che stringeva ancora il suo telefono. Me lo prese prima che avessi il tempo di fare qualcosa. << Joe.. >>, guardò i messaggi e vide quello che avevo fatto. << Fanculo, Joe! Hai letto un mio messaggio! Non avevamo parlato di privacy? >>.
Evitai il suo sguardo accusatorio, << Mi dispiace.. non ho resistito. E poi cos'è che mi devi dire? >>.
<< Niente >> disse lei, frettolosa. 
<< Non è vero, parla >>.
Si alzò e andò a sciacquarsi la bocca nel lavandino del bagno. << Ho detto che non è niente! >>.
<< Demi, andiamo.. non ci sono segreti tra di noi >>.
<< Non è un segreto, non per me almeno.. è complicato, lascia perdere okay? >>.
<< No che non lascio perdere! Amore, su.. >>.
<< Joe, vuoi uno schiaffo? >>.
<< I tuoi sono davvero forti, quindi eviterei grazie... >>, trattenni una risata. Se ridevo, era fatta, potevo anche dire addio alla mia guancia.
<< Ecco, appunto. Lasciami in pace, oggi sei troppo ossessivo! >>, uscì dal bagno e io le andai dietro.
Quando faceva così, la mia unica possibilità era coccolarla. 
Demi aveva bisogno di tutto l'amore del mondo.
Le appoggiai le mani sui fianchi mentre correva via, attirandola a me. << Joe, la..lasciami.. >>.
<< Non ci penso neanche, sei mia ricordi? >>, le sussurrai all'orecchio, facendola sorridere.
Si voltò dalla mia parte, circondandomi il collo con le braccia. 
Ecco, la mia Demi
<< Tua, per sempre >>.
<< Per sempre, combinaguai >>.
<< Joe.. devo mostrarti una cosa.. >>, sussurrò, imbarazzata.
La baciai di nuovo, amavo quando era così. << In camera da letto? >>.
Mi diede un colpo sul braccio, ridendo. << Cretino, no! Dai, è una cosa seria... >>.
<< Oh, seria! Aiuto! No, cose serie! Lo sai che io non sono un tipo serio >>. 
<< Si... lo so... >>, vedendola così triste, l'abbracciai forte a me, scusandomi. << Vieni con me... >>, mi prese per mano e mi portò in bagno. Nel nostro bagno.
Che si trovava nella nostra casa.
Che avevamo comprato per noi.
Per la nostra vita, insieme.
<< Cosa..? >>.
Mi zittì con un gesto della mano.
Frugò nei cassetti del bagno fino ad estrarne una scatolina, che nascose bene fra le mani dietro la schiena.
<< Demi..? >>.
<< Shh.. è difficile, per me.. >>.
Tornai subito serio.
Cosa preoccupava la mia bambina?
Mi avvicinai a lei, accarezzandole il viso. << Qualunque cosa sia, io resto >>.
Sorrise tra le lacrime, poi mi mostrò la scatolina. 
La scritta 'test di gravidanza', era ben evidente. 
<< Oh.. tu? >>.
<< Joe, io.. >>, le tremava la voce.
Sembrava una bambina.
La mia bambina.
Sarò sincero: non avrei mai voluto diventare padre prima di lei.
Prima di Demi, l'idea di essere responsabile di un'altra vita mi faceva venire il panico.
Amo i bambini, ma mi sento io stesso uno di loro.
E lei.. così responsabile, seria, decisa e sicura. 
Lei era perfetta per il ruolo di madre, ma io?
<< E'.. >>, non riuscii neanche a finire.
<< Positivo? >>, i suoi occhi lasciarono ricadere sulle sue guance ancora più lacrime. << Si >>.
<< Oh, Demi... >>, l'abbracciai stretta a me, la stavo quasi stritolando. Mia, mia, mia, mia. 
<< Joe, se non.. se tu non.. non vuoi, io.. >>.
L'allontanai da me di scatto, ma solo per guardarla in viso. << Scherzi? Sei tu, Demi. E' il tuo bambino. Come posso dire di no? >>.
Demi mi lanciò le braccia al collo, baciandomi.
Ricambiai il bacio, con il cuore che mi batteva forte nel petto.


EPILOGO

un anno dopo

Demi

Mi lasciai ricadere sul divano, affianco a Joe.
Nicholas, nostro figlio, giocava sul tappeto davanti a noi.
Dopo neanche cinque minuti, Joe mi baciò per poi sedersi vicino a nostro figlio per giocare con lui.
Joe era un padre perfetto.
Non riusciva a essere severo, ma in compenso Nicholas era un bambino adorabile, sempre buono e non piangeva quasi mai. Aveva preso dallo zio, non dal padre. 
Aveva i miei occhi e il viso di Joe.
Quando rideva, aveva la mia risata.
Ma quando si arrabbiava, era Joe.
<< Joe, non capisco chi sia il bambino fra i due >>, scherzai.
Joe mi guardò, un sorriso davvero bello stampato in viso.
Era felice, lo vedevo.
Aveva amato Nicholas dal primo momento.
Io amavo la nostra famiglia.
Prese in braccio Nicholas, facendolo sedere sulle sue ginocchia. << Neanche io! >>.

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e siamo alla fine.
è stato bello finch'è durato.
grazie a tutti voi, di cuore.
per avere letto, recensito o messo la mia storia tra le preferite.
spero che vi sia piaciuto.
- questa storia è a sé, non c'entra niente con le altre, quindi il nome del bambino è diverso:) - 
ci incontriamo nelle altre storie, mi mancherete, cià.














   
 
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