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Autore: NightRaven    21/06/2012    0 recensioni
Questa è la mia prima Fan fiction,racconta del primo anno di Hogwarts di 8 ragazzi,dove tra una lezione e un'altra nelle mura del castello accadrà qualcosa di oscuro.
ATTENZIONE:In questa Fic non saranno presenti i personaggi principali,ma saranno presenti i professori a cui siete abituati.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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David guardava il libro di trasfigurazioni come un leone guarda una gazzella,lui voleva diventare un Auror,ma trasformare oggetti in animali non lo affascinava poi così tanto.Dopo aver osservato qualche altro libro con delle copertine secondo il suo parere “interessanti” cercò un altro modo per svagarsi,la madre non aveva ancora finito di fare la fila per pagare i libri di scuola e lui invece si stava annoiando a morte.Poi come per un'illuminazione notò due ragazzini,un ragazzo e una ragazza,che ad occhio e croce avevano più o meno la sua età,quindi andò a presentarsi:

-Ehi,ciao!-Disse lui -Io sono David,voi come vi chiamate?-.

-Io sono Celeste-Rispose la ragazzina dai capelli castani.

-Io mi chiamo Luis-Rispose invece il ragazzo dai capelli neri con aria scocciata -Chi è questo?-Pensò poi dopo aver squadrato da capo a piedi David.

-Anche per voi sarà il primo anno ad Hogwarts?-Domandò David a cui erano subito piaciuti subito quei due ragazzini,anche se doveva ammettere che quel Luis era un po' scontroso.

-Esatto,non vedo l'ora,io vorrei tanto finire a Corvonero,mi piace un sacco studiare-Rispose Celeste con un sorriso raggiante.

-Ottima casa,ma io preferirei andare a Grifondoro,culla dei coraggiosi-Osservò David ricambiando il sorriso della ragazza -Tu invece?-Chiese indicando Luis.

-Mmh...Credo Corvonero anche io,mi piace imparare-Rispose lui liquidando David con quelle poche parole.

-Questo è un tipo difficile,deve diventare assolutamente mio amico-Pensò David sorridendo al corvino che però giro velocemente lo sguardo verso l'amica.

I tre rimasero a parlare al Ghirigoro ancora per un po',o meglio Celeste e David parlavano,le poche volte in cui Luis rispondeva a uno dei mille quesiti di David dava delle rispose brevi ed insoddisfacenti secondo il parere del castano,che però non faceva notare la sua irritazione per l'atteggiamento del corvino.Dopo che la i genitori dei tre ragazzi finirono di fare la fila per pagare i libri appena acquistati,il “trio” decise di andare a prendere un gelato alla Gelateria Florean.Il posto era molto accogliente,le pareti bianche davano un senso di quiete e da quello che poteva notare David i gusti che offriva Florean non erano nemmeno molto diversi da quelli che prendeva nelle gelaterie Babbane.

-Ora dobbiamo andare,è stato un piacere David,ci rivedremo ad Hogwarts-Disse Celeste sentendo la voce dei genitori di Luis e dei suoi chiamarli.

-Ciao-Disse solamente Luis facendo un segno con la mano per poi allontanarsi insieme a Celeste.

-Ciao,ci rivedremo sul treno!-Esclamò David facendo dei gran gesti con le mani.

 

-Io lo trovo molto simpatico,tu invece non mi sei sembrato molto felice di condividere la giornata con lui-Disse Celeste una volta che furono abbastanza lontani dal campo uditivo di David.

-È troppo esuberante per i miei gusti,in più fa troppe domande-Rispose Luis guardando il tramonto che si stendeva davanti ai suoi occhi.

-Funziona così tra amici-Disse Celeste,poi facendo l'aria da offesa si allontanò da Luis a passo di marcia.

-Ehi!Aspetta!-Esclamò Luis raggiungendola -Ok,ho capito la prossima volta che lo incontreremo cercherò di farci amicizia-.

-Bravo,è così che ti voglio-Disse Celeste divertita dando una piccola spinta all'amico.

 

-Noah tu vai pure a prenderti la bacchetta,al resto ci penso io-Disse il signor King sorridendo al figlioletto.

-Va bene-Rispose Noah annoiato.Era il tramonto,ma la luce prodotta da quello stupido sole gli dava ancora fastidio,in più non aveva per niente voglia di andare a prendere una stupida bacchetta.

-Per quale motivo ci deve essere questo sole,almeno Silente mi ha promesso che avrebbe trovato un modo per evitare che la luce del sole mi impedisca di partecipare alle lezioni-Pensò Noah mentre attraversava Diagon Alley a grandi falcate.

 

Si ricordava ancora molto bene la conversazione avuta con Silente poco tempo fa.Era una notte con un bellissimo cielo limpido quando Silente si presentò alla soglia di casa King,evidentemente aveva fatto in modo di arrivare in quel periodo del giorno per evitare di disturbare il sonno di Noah.

-Professor Silente,la stavamo aspettando,prego si accomodi-Disse il signor King vedendo l'anziano mago davanti all'entrata della sua abitazione.

Silente raggiunse il salotto della casa ed aspettando l'arrivo del ragazzo si mise a parlare con i signori King,quando finalmente Noah arrivò nel salotto si sedette nella poltrona situata proprio davanti lo sguardo di Silente.

-Sono venuto qui oggi Noah per parlare con te dei metodi che dovrò prendere per farti partecipare alle lezioni scolastiche-Disse il vecchio guardando il bambino dritto negli occhi castani.

-Allora,cosa dovrei fare per venire ad Hogwarts?-Domandò annoiato.

-Io e il professore di Pozioni della nostra scuola stiamo studiando una pozione che ti permetta di resistere alla luce solare,mentre per la sete di sangue dovrai cibarti di qualche animale che il nostro professore di Cura delle Creature Magiche ti consegnerà-Rispose Silente sorridendo al ragazzo.

Noah fece la faccia schifata,odiava il sangue animale,lo aveva già provato alcune volte,ma non gli piaceva molto,per sua fortuna il Ministero della Magia dava ai vampiri del sangue per cibarsene,altrimenti tutti i vampiri della Gran Bretagna sarebbero già morti di fame.

Dopo quella visita Noah non vide più il vecchio professore ed in fin dei conti non gliene importava nemmeno molto.

 

-Che postaccio-Pensò il vampiro guardando il negozio di bacchette.

Con riluttanza dovette entrare e con suo grande dispiacere dentro quello stupido negozio una ragazzina,odiava stare dove c'erano persone,ma non poteva certo andarsene quindi facendo un grosso respiro si diresse verso il bancone polveroso dove un vecchietto lo stava guardando da quando era entrato.

-Vorrei una bacchetta-Disse Noah schiettamente.

-Bene-Rispose Olivander estraendo da uno scaffale dietro la sua schiena una bacchetta per poi porgerla al ragazzino -Provi questa legno di vite con corda di cuore di drago-.

Dopo aver fatto un piccolo gesto con la bacchetta contro il campanello situato sopra il bancone esso parti in aria colpendo in pieno il fabbricante.

Vedendo quella scena la ragazzina bionda dietro di lui cercò di nascondere un risolino che però Noah percepì benissimo.

Dopo altri tentativi falliti finalmente Noah riusci a trovare la bacchetta adatta a lui,legno di nocciolo con crine di Unicorno.

Dopo aver pagato la sua bacchetta nuova Noah fece per andarsene,ma la ragazzina bionda gli si parò davanti.

-Io sono Anna,tu come ti chiami?-Si presentò la bambina.

-Mi chiamo Noah-Rispose lui cercando di passare,ma ella non sembrava intenzionata a togliersi.

-Anche per te questo sarà il primo anno ad Hogwarts?-.

-Si-.

-Mi sei simpatico-Sentenziò Anna guardando gli occhi castani del vampiro.

-Ci conosciamo da trenta secondi-Rispose Noah guardando Anna come se fosse fuori di testa.

-Allora?-.

-Non mi conosci nemmeno-Disse lui alquanto scocciato e stranito.

-Mi ispiri fiducia-.

-Ci rinunciò,ehi!guarda che bella bacchetta!-Esclamò Noah indicando con il dito una teca nella quale era custodita una bacchetta che aveva l'aria di essere parecchio antica.

-Già è veramente bella-Rispose lei,poi però quando si girò di nuovo verso la direzione di Noah lui si era già dileguato.

 

-Sono riuscito a levarmela dai piedi,chissà per quale motivo voleva tanto parlare con me?Non importa,sicuramente si stava annoiando-Pensò Noah mentre ripercorreva la strada fatta poco prima.Per sua fortuna il sole era calato da un po' di tempo quindi i raggi solari non gli davano più fastidio,perciò riuscì a ritornare dal padre senza il costante fastidio della luce.

 

-Anna vieni,è ora di andare!-Chiamò una voce che Anna riconobbe come quella della madre.

-Un altra occasione per farmi un amico e sfumata-Pensò Anna con un sapore amaro in bocca mentre lasciava il negozio di bacchette insieme alla madre che faceva levitare le buste con all'interno i suoi materiali scolastici.

  
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