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Autore: charlotte_styles    22/06/2012    3 recensioni
Con uno stupido gioco ti ho conosciuto e dopo poco mi sono innamorata.. a pensarci se non fosse stato per quel gioco!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Harry.
Charlotte salì velocemente in macchina.
Mi guardò negli occhi, diventò tutta rossa e mi disse: “Grazie mio eroe … ”
Mi aveva chiamato “eroe” e io non avevo fatto alla fine niente. Odiavo gli atti di bullismo, soprattutto sulle ragazze, soprattutto su di lei che era così dolce, bella ed indifesa.
Mi girai verso di lei prima di mettere in moto la macchina e le dissi: “Niente, anzi scusami per il bacio ma mi sono fatto prendere la mano e poi non sopporto che ti prendono in giro proprio per me … ”
Lei mi fissò , poi guardò verso i piedi e poi si girò di nuovo verso di me e mi disse sorridendo: “E ti scusi pure?!?!” .
Inclinò leggermente la testa, che era dolce.
Misi in moto la macchina e guidai fino ad arrivare al parco.
Posteggiai, scesi andai a prendere la borsa nel bagagliaio e le andai ad aprire la portiera.
Lei scese leggiadra come una farfalla e mi disse : “Oh, che gentiluomo.”
La guardai, non avevo notato che era un incanto oggi. Era così fine.
Lei notò che io la guardavo interessato e disse:”Hai finito di scrutarmi?”
Sicuramente arrossii. Sicuramente pensava che io la guardassi maliziosamente ma non era così.
Charlotte.
Ci incamminammo verso il centro del parco per fare il nostro picnic.
Mi continuava a guardare come nessuno mi aveva guardato prima.
Però non era uno sguardo malizioso. Al contrario era molto dolce. Però mi stava cominciando a dare fastidio.
“La vuoi finire???” gli dissi spingendolo. Lui annuii solamente.
Ci sedemmo sull’erba e prese la borsa. Prima prese una tovaglia e la distese accuratamente e poi iniziò a prendere le cose che aveva portato. Cominciammo a mangiare. Avevo una fame da lupo.
“Queste cose sono ottime, tua madre è davvero brava!” dissi io leccandomi le labbra.
Lui sorrise e disse: “Sono contento che ti piacciano ma vedi che non le ha cucinate lei; le ho cucinate io!”.
Sicuramente arrossii. Ci pensai un po’ su e poi dissi: “Sei bravissimo anche in questo!” .
Lui sorrise e mi disse: “Anche? Perché dove altro sono bravissimo?”
Io sicuramente arrossi, lo sentivo,  sentivo un caldo micidiale.
“Beh, sei bravo a proteggermi e a difendermi.” Dissi io sorridendogli mentre abbassavo lo sguardo.
“Ah si?” disse lui guardandomi con quegli occhi meravigliosi che si ritrovava.
Diede un altro morso al panino che aveva accuratamente preparato e mi disse: “Beh, io ho sonno … e tu?” io gli sorrisi ed annuii. Sicuramente quel parco era il posto perfetto dove riposare in pace prima di arrivare a casa ed essere riempita di domande da mia sorella e da Matilde, che come il mio cane, appena sente la macchina si affaccia e mi dice: “Sto scendendo”, senza neanche chiedere se sto bene, appunto ogni volta che sto male io sta male pure lei , visto che è sempre a casa mia.
Lui tolse la tovaglia, la mise nella borsa e la scostò.
Con la mano fece segno di andarmi a sedere vicino a lui, e io lo feci.
“Lo sai quando ero piccola mi piaceva distendermi e dare una forma alle nuvole con la mia immaginazione … ” dissi io mentre mi distendevo accanto a quel meraviglioso ragazzo.
“Lo facciamo???” disse lui osservando il cielo.
“Beh, io lo facevo con mio padre. Lui si distendeva e io appoggiavo la mia testa nel suo petto. Che bei ricordi!” dissi io.
“Vieni.” Disse lui avvicinandosi a me.
Alzai la testa dal prato e l’appoggiai sul suo petto.                                                                      
“Guarda!!!” diceva lui ogni cinque minuti indicandomi sempre una nuvola diversa.
Mi accarezzava i capelli, questo mi rilassava molto tanto che finii con l’addormentarmi in quella posizione.
“Ben risvegliata principessa.”.
Aprii pian pianino gli occhi, lui mi stava accarezzando ancora i capelli con quel suo fare così dolce e romantico.
Mi alzai leggermente. Guardai l’orologio. Erano già le 6. Dovevo tornare a casa .
“Ma quanto cavolo ho dormito?” dissi io stropicciandomi gli occhi.
“Un bel po’, dai e ora di andare a casa.” Disse lui alzandosi e pulendosi .
Allungò la mano verso di me per aiutarmi ad alzare. La accettai.
Andammo verso la macchina mentre lui mi raccontava alcune cose.
Salimmo, e guidò per un quarto d’ora al massimo arrivando così a casa mia.
Come prima, scese dalla macchina e mi aprii lo sportello. Mi accompagnò fino alla porta.
“Grazie di tutto,è stata una giornata meravigliosa.”dissi io abbassando lo sguardo come mio solito.
“Di niente.” Si avvicinò a me.
Eravamo veramente molto vicini.
Lui accorciò la distanza che ci separava con un dolce bacio.
Cercò di aggiungere la lingua in quel bellissimo bacio, ma io mi allontanai.
“Per il primo appuntamento può bastare.” Dissi io cercando nella borsa le chiavi.
Lui annuì e poi si avvicinò un'altra a volta e mi sussurrò all’orecchio: “Io bacio sempre al primo appuntamento, quindi lo dovevo fare.”
Prima annuii poi mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai :“L’avevi già fatto!”
 
                                                                                                                                                         My space:
Hi!! Come state? Grazie a tutti quelli che seguono, leggono e recensiscono le mie storie. Per favore recensite anche questo capitolo. Allora… 2 recensioni e metto l’altro. Nel prossimo capitolo metto le foto della protagonista e degli altri personaggi. Quindi continuate a seguirmi. Tanti bacini.
Charlotte

  
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