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Autore: Rey_    22/06/2012    9 recensioni
DAL CAPITOLO 6.
-Nessuno mi dice di no.- sussurrò a denti stretti, facendo un mezzo sorriso. Mi ripresi all’istante e scoppiai a ridere. Una risata quasi isterica, piena di nervosismo.
-Beh, mi dispiace, ma ne hai appena trovata una che lo fa.- gli dissi facendo spallucce. Lui sorrise, cosa che non prometteva niente di buono.
-Io non ne sarei così sicuro.- mi disse avvicinandosi ancora di più. Io indietreggiai di un passo e alzai un sopracciglio, incrociando le braccia al petto.
-Ah, si?- gli chiesi scettica. Lui annuì e mi sorrise, di nuovo.
-Prima o poi cederai ed io sarò pronto ad approfittarne.- mi disse malizioso. Scoppiai a ridere di nuovo alla vista della sua sicurezza.
-Si, come no. Sai cosa, Harry? È la convinzione che fotte la gente. Ti consiglio di stare attento.- gli suggerii con un finto sorriso. Lui scacciò via le mie proteste con un gesto della mano e ridusse di nuovo le distanze. Questa volta non mi tirai indietro e lo lasciai fare. Con un dito percorse delicatamente il profilo della mia guancia e sorrise, mettendo in mostra le fossette.
-Sono pronto a scommettere che entro la fine dell’estate tu ti innamorerai di me.- sussurrò inchiodandomi con lo sguardo. Io schioccai la lingua e gli tesi la mano.
-Preparati a perdere, allora.- gli dissi decisa.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18
 
 
 
 
La mattina dopo alzai gli occhi dalla mia tazza di latte quando sentii il rumore di passi entrare in cucina.
Ero pronta a sorridere e dare il buongiorno a chiunque fosse entrato, si probabilmente anche al riccio, ma mai mi sarei aspettata che il mio buonumore sarebbe stato spazzato via in mezzo secondo.
E questa chi è?
Una ragazza bionda tinta, con gli occhi azzurri e con una sola maglietta e gli slip addosso mi fissava con aria curiosa. La guardai alzando un sopracciglio. Aveva addosso una maglietta di Harry, quindi non mi ci voleva molto a fare due più due.
E’ una delle solite puttanelle che si porta a casa.
Ma certo, ieri aveva un appuntamento.
Logico che se l’è portata a casa.
Stronzo.
Prima si bacia con me e poi se la spassa con la bionda.
Irritata da non so cosa mi alzai ignorandola e buttai il resto del mio latte nel lavandino.
-Buongiorno, gente!- esclamò Niall entrando in cucina.
Mi voltai verso di lui e gli rivolsi un sorriso tirato. Lui mi raggiunse e mi schioccò un dolce bacio sulla guancia. Poi si accorse della biondina che se ne stava seduta in silenzio.
Solo Dio sa i grilli che passavano nel suo povero cervello vuoto in quel momento.
-Oh…ciao.- le disse Niall. Lei sorrise, mettendo in mostra denti perfettamente bianchi.
-Ehm…chi sei?- continuò arrossendo leggermente. Alzai gli occhi al cielo e sbruffai quando la vidi rivolgergli un altro sorriso civettuolo.
-Sono Christine.- rispose ammiccando. Il biondino arrossì sempre di più.
Se si azzarda a balbettare lo prendo a pugni.
-Uhm…e cosa ci fai qui?- le chiese ancora.
Ma cos’è, un interrogatorio?
Alzai gli occhi al cielo e lo guardai contrariata.
-Oh, ma per piacere. Ancora non l’hai capito? E’ una delle tante amiche che Harold si porta a casa.- mormorai a bassa voce. Dubitai che lui mi avesse sentito, ma a dire quelle parole il mio cuore tremò.
Fanculo.
Proprio in quell’istante Harry entrò in cucina e ci guardò con sguardo sorpreso. Io abbassai gli occhi, poi lui si girò verso la sua amica.
-Oh, Chris, sei ancora qui?- le chiese. Alzai lo sguardo e lo vidi rivolgerle un sorriso disgustoso. Poi le poggiò una mano sulla schiena attirandola a se e schioccandole un veloce bacio sulla guancia.
Che schifo.
Lei gli sorrise.
-Si, non sapevo come tornare a casa.- disse facendo spallucce. Io guardai per un attimo Niall che mi lanciò uno sguardo dispiaciuto. Poi sentii gli occhi di Harry su di me e mi voltai verso di lui. Mi stava fissando con uno sguardo indecifrabile.
Ok, non fargli vedere che ci stai male.
-Allora ti accompagno io.- le disse con un sorriso, lanciandomi un’occhiata furtiva che io ignorai prontamente, dando il buongiorno ai ragazzi che mancavano all’appello.
-Ehi bella gente, Dj Malik è qui presente!- esclamò Zayn entrando in cucina con un gran sorriso.
Ti prego. Queste cose di prima mattina no.
Lo guardai scuotendo la testa mentre Niall rideva.
Si, lui rideva sempre. Anche alle battute di Zayn, purtroppo.
Dopo di lui entrò Liam che salutò tutti con un bel sorriso e me con un leggero bacio sulla guancia.
-Bene, ragazzi. Vado ad accompagnare Christine. A dopo.- disse Harry, lanciandomi altri sguardi furtivi.
Ma che diamine vuole?
Beh, dopo questa, si può anche dimenticare la mia voce.
Non gli rivolgerò più la parola.
Giuro.
Si, come no.
-Ci si vede, ragazzi.- cinguettò la bionda.
-Oh, non credo molto presto, cara.- mormorai con un sorrisetto. Harry mi fulminò con lo sguardo e Zayn mi diede una gomitata sulle costole.
Beh, che ho detto di tanto strano?
Quando Harry finalmente se ne andò portandosi via quell’ochetta senza cervello, sospirai di sollievo e sorrisi ai ragazzi, che però mi guardarono male.
-Che ho fatto?- chiesi innocentemente.
-Hai traumatizzato quella ragazza.- mi disse Liam contrariato.
-Già, non vorrà più venire qui.- aggiunse Zayn lanciandomi un’occhiataccia. Scrollai le spalle.
-Tanto non l’avremmo rivista comunque. Lo conosciamo tutti Styles, no? Avete per caso visto per più di una volta una delle ragazze che si è portato a letto?- li zittii. Cominciavo ad irritarmi.
-Beh, ha ragione.- intervenne Niall. Gli sorrisi e lui ricambiò illuminandosi.
Ecco perché ti adoro, ragazzo.
Era sempre pronto ad offrirti una spalla d’appoggio.
-Certo che se si è anche scomodato a riaccompagnarla, deve essere una cosa seria.- rifletté Zayn.
Tuffo al cuore.
Niall mi lanciò un’occhiata indecifrabile. Poi Zayn alzò le spalle.
-Peccato. Ci avrei provato volentieri.- continuò ammiccando.
-Sei disgustoso.- commentai rimediando un suo sorriso malizioso.
-Beh, magari è cambiato.- mormorò Liam sempre pronto a vedere del buono in tutto.
No, fidati.
Non cambierà mai.
-Tzè, ma per favore.- dissi allontanando l’idea con un gesto della mano, innervosita.
-Io dico che saresti pronta a rovinare la scena ad Hazza con ogni ragazza che si porta a casa.- mormorò Louis senza guardarmi e tenendo poggiata la testa sulla mano. Socchiusi gli occhi.
Ti prego, non dirlo.
-Solo perché sei gelosa.- concluse tra uno sbadiglio e l’altro. Scoppiai a ridere, una risata un po’ nervosa.
-Io gelosa?! Louis, torna a dormire!- gli dissi. Ma la mia voce tremò nell’ultima sillaba e lui se ne accorse, perché alzò di scatto la testa e cominciò ad osservarmi attentamente. Deglutii e cercai con lo sguardo qualcosa per cambiare discorso.
Louis, hai fatto bingo.
Taci.
Liam, santo Liam, si accorse che ero in difficoltà e mi salvò, intervenendo nel discorso.
-Ok, basta. Cambiamo discorso. Che si fa oggi?- chiese mostrando entusiasmo. I ragazzi si lanciarono immediatamente nel discorso e io sospirai di sollievo. Lui però si avvicinò a me.
-Poi mi dici che sta succedendo.- mi sussurrò all’orecchio. A malavoglia annuii. Avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, e di Liam mi potevo fidare.
Li lasciai chiacchierare e me ne andai in camera mia, buttandomi sul letto.
Harry Styles.
Ti odio con tutto il cuore.
 
 
 
 
 
 
-Ehi, Sam. Dove sono gli altri?- mi chiese Harry, quando lo incrociai sulle scale. Lo ignorai e passai oltre. Lui sbruffò e mi seguì.
-Mi hai sentito? Dove sono gli altri?- mi chiese ancora. Lo ignorai di nuovo.
Sono usciti.
Ma io con te non ci parlo.
Lui sospirò e mi afferrò per un braccio. Mi districai dalla sua presa e lo fulminai con lo sguardo.
-E ora che ti ho fatto?- mi chiese mormorando.
Che mi hai fatto?
E me lo chiedi pure?
Non gli risposi e mi avviai verso il salone, buttandomi sul divano. Lui mi seguì e con un sospiro si mise accanto a me.
-Perché ora ce l’hai con me? E’ per il bacio?- chiese mettendo il broncio.
No, brutto stronzo, è per quello che hai fatto dopo il bacio.
-Sam, parlami, dannazione!- esclamò frustrato. Mi girai per un secondo verso di lui.
-Non ce l’ho con te, Harold. Non mi va di parlarti e basta.- lo liquidai tornando con lo sguardo sulla televisione.
-Si, invece. Sei più nervosa del solito. Spiegami che hai.- mi disse.
-Io non ti devo spiegare proprio niente. Non ho voglia di parlare con te, punto.- gli dissi con voce monocorde. Lui sbruffò
-Beh, io si. E voglio sapere che ti prende. Se è per il bacio, mi dispiace. Giuro che non era mia intenzione, non so cosa mi è preso.- disse facendo una smorfia.
Ma bene, quindi gli ha anche fatto schifo.
Mi voltai verso di lui e lo incenerii con lo sguardo.
-Oh, scusami tanto se non sono all’altezza di quella Christine.- sibilai. Lui soffocò una risata.
Oh, merda.
Avevo parlato senza pensare, facendogli capire palesemente che ero gelosa. Chiusi gli occhi e sperai con tutto il cuore che lui lasciasse cadere il discorso.
-E’ per questo, allora?- mi chiese. Lo ignorai e lui si avvicinò.
-Sam, Christine non è la mia ragazza.- mi disse sorridendo.
Questo lo so, idiota.
Non mi ci vuole tanto a capire che con lei ti ci diverti e basta.
Non gli risposi e il suo sorriso si allargò. Batté le mani e scoppiò a ridere.
-Non ci credo, sei gelosa!- esclamò continuando a ridere. Lo fulminai con lo sguardo.
-Sei proprio fuori strada.- sibilai alzandomi. Feci per andarmene ma lui si alzò di scatto e mi bloccò, continuando a ridere.
-Aspetta, ti devo spiegare…- disse. Mi scrollai dalla sua presa.
-Non voglio sentire niente, Harry. Lasciami in pace.- mormorai. Lui si calmò.
-No, davvero Sammie. Hai frainteso tutto.- disse. Io feci spallucce.
-Non mi interessa. Ti ho detto di lasciarmi in pace.- gli dissi con voce flebile, allontanandomi con passo tremante.
Non volevo sentire una parola di più. Lui si era divertito, usandomi come il suo giocattolino, ora basta.
E poi era una cosa impossibile: ogni volta che quel ragazzo mi si avvicinava, si scatenava una lotta contrastante dentro di me.
Una parte di me avrebbe voluto inspiegabilmente buttarsi tra le sue braccia, l’altra, quella che grazie al cielo continuava a prediligere, mi ricordava ogni volta che razza di persona era.
Non che fosse un ragazzo cattivo, no. Era semplicemente stronzo.
E purtroppo lui non poteva farci niente.
Era meglio che mi tenevo a distanza da lui.







HOLA C:
Ok, ho capito che di lasciare recensioni non ne avete proprio voglia.
Peccato, perchè mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate u.u
Passando al capitolo, Sammie è riuscita a sputtanarsi un'altra volta.
Certo che è proprio furba la ragazza ù.ù
E Harry...Harry non si smentisce mai.
Anche se questa volta, poverino, è solo vittima di un gigantesco equivoco, poi capirete perchè ^^
Comunque, ora scappo.
Ragazze, non mi va di fare come tante altre persone che dicono: 'a tot. recensioni continuo', perchè così non mi piace, sarebbe come ricattarvi.
Però, davvero, lasciate qualche piccolo commento, altrimenti mi sembra di scrivere per i muri ç.ç
#With love.
-S.

Ps. GRAZIE a quelle che recensiscono sempre.
Vi adoro C:
  
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