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Autore: 9Pepe4    22/06/2012    9 recensioni
In un eccesso di insofferenza nei riguardi della sorellina, Trunks compie uno sbaglio che rimpiangerà amaramente.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bra, Trunks
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18 – Cadere e rialzarsi

Nuvole nere avvolgevano in cielo, mutandolo in un pozzo d’oscurità, mentre le sfere si illuminavano e pulsavano.
La forma possente e sinuosa del drago comparve nel cielo.
La bocca si mosse, e una voce tonante riempì l’aria. «Ditemi, qual è il vostro desiderio?»

Trunks strinse la presa su Bra, come per accettarsi che lei fosse davvero lì, tra le sue braccia.


Il freddo alle gambe, il suo cuore che batteva all’impazzata mentre Vegeta si faceva avanti, chiedendo a gran voce di portare lì Bra, o almeno di indicare loro dove si trovava.

La bambina guardò il fratello e si rannicchiò contro di lui, aggrappandosi più forte alla maglietta bruciacchiata del giovane.


Il freddo al viso, il suo cuore che smetteva di battere quando il drago proclamava: «Spiacente, non posso esaudire questo desiderio».

Trunks le sorrise debolmente, prima di rivolgere uno sguardo al proprio alter ego.

Il ragazzo del futuro camminava accanto a lui in perfetto silenzio, apparentemente immerso nei suoi pensieri.

«Che cosa?» Goten era scattato in avanti. «Almeno dicci se è sana e salva!»
Trunks non era stato in grado di muoversi, mentre il drago ripeteva: «Mi dispiace, non posso esaudire questo desiderio».

Una parte di Trunks si meravigliò, faticando a capacitarsi di quanto fosse discreta la presenza dell’altro.


Il tonfo nel momento in cui le gambe di Bulma avevano ceduto, e la donna era caduta in ginocchio.

«Trunks, siamo arrivati?» domandò Bra, con voce esile. «Voglio vedere la mamma».

Il ragazzo annuì, con un nodo alla gola. “Mi dispiace, Bra” pensò, ricordando che era colpa sua se la piccola non vedeva Bulma da molto tempo. Solo colpa sua.
«Sì, ci siamo quasi» le assicurò.
«E anche il papà» sottolineò la bambina.

La voce di Goku che spezzava il silenzio sconvolto, commentando: «Questo complicherà le cose».
L’ira di Vegeta.
Il rumore di stoffa strappata nel momento in cui il Principe aveva afferrato l’altro per il colletto, sbottando con rabbia: «Che significa, Kakaroth?! Vorresti dire che dovremmo rinunciare!»

Trunks faticava a riemergere dai ricordi che gli affollavano la mente, ma per fortuna, a trattenerlo nel momento presente, c’era la manina di Bra, fresca e minuta, posata sul suo collo.


Goku che replicava, in tutta calma: «Niente affatto. Dico solo che dovremmo impegnarci ancora di più».

La manina di Bra.

La manina di Bra.



Bulma si trovava in giardino.
Dal momento che Trunks non era ancora rientrato, lei non poteva fare a meno di preoccuparsi.
Stentava a ricordare l’ultima volta che aveva visto il suo primogenito sorridere – sorridere davvero – e per quanto ne sapeva, perso chissà dove, Trunks avrebbe potuto sentirsi abbastanza sconvolto da farsi del male.
Ormai, alla donna sembrava che l’angoscia fosse diventata l’unica emozione che le era dato di provare.
Sentendo la porta sbattere violentemente, si voltò, e vide Vegeta avanzare ad ampi passi verso di lei. Quando notò l’espressione del Principe, Bulma non poté fare a meno di sussultare.
Vegeta sembrava fuori di sé, intento a fissare la strada al di là del cancello, le narici dilatate e gli occhi ardenti.
Bulma sentì un vuoto allo stomaco.
Non credeva che ci sarebbe mai stato niente di più spaventoso di quello che tutti loro stavano vivendo in quei giorni, ma si chiese se stesse per giungere un nuovo nemico, e di fronte a quella prospettiva le gambe minacciarono di cederle.
Non ce l’avrebbe fatta a mostrarsi forte, non mentre una nuova minaccia scuoteva la Terra, non mentre la sua bambina – la sua bellissima bambina – era scomparsa chissà dove…
Impallidendo, fronteggiò il saiyan. Cercò di parlare, di chiedere al compagno il perché del suo sconvolgimento. «Vegeta, cosa…?»
Lui, però, stava guardando al di là delle spalle di lei. «Non è possibile» sussurrò, con voce roca.
A quel punto, Bulma si voltò…
E il cuore minacciò di scoppiarle nel petto.
Vicino al cancello, a pochi passi da lei, c’era Trunks, gli abiti strappati e il viso arrossato. In piedi accanto a lui c’era il ragazzo del futuro, il figlio che Bulma aveva sempre ricordato con amore, e tra le braccia di Trunks si trovava la piccola Bra.
La piccola Bra che era cresciuta, ma che non esitò a tendere le mani verso la madre in un gesto smanioso, riconoscendola all’istante.
Di fronte a quella scena, Bulma impiegò qualche tempo per ricordarsi di dover respirare.
La testa le girava, e lei non riusciva a credere ai propri occhi.
Non era possibile.
Non era possibile, no, e per un attimo un gemito minacciò di sfuggirle dalle labbra.
Lei aveva tentato di essere forte. Ci aveva provato davvero – nonostante il dolore per Bra, nonostante lo sguardo cupo di Vegeta, nonostante la sofferenza di Trunks.
A quanto pareva, però, alla fine era sopraggiunto un crollo nervoso, o qualcosa di simile o di peggiore, e lei aveva iniziato a vedere cose che in realtà non c’erano.
Poi la bimba tra le braccia di Trunks si mosse, chiamando: «Mamma!», e Bulma si riscosse, rendendosi conto che era tutto reale, dannazione, e che lei stava perdendo istanti preziosi nella convinzione di essere impazzita.
Per fortuna, Trunks fu svelto ad arrivare verso di lei, dato che Bulma non era affatto sicura che le gambe l’avrebbero retta.
E a quel punto, lei poté strappare la sua bambina dalle braccia del figlio maggiore, e stringersela al petto, e sentire i suoi capelli tiepidi contro l’incavo del collo.
«Oddio, Bra… Oddio» disse, con voce rotta, accarezzandola sulla nuca e sulla schiena, su quei vestitini troppo stretti. «Bra… Bra!»
Sentì Vegeta avvicinarsi, intravide la sua mano che si posava per un momento sulla guancia della piccola.
Poi la donna diede a Bra un bacio su una guancia, e sull’altra, e sulla fronte, e sotto il mento, sul collo, sulle manine… Su ogni parte di lei che riusciva a raggiungere, stringendola e sentendola concreta contro il proprio seno, e tra un bacio e l’altro ripeteva il suo nome, mentre le lacrime sfuggivano al suo controllo.
Si riscosse da quell’incanto soltanto quando il Principe scattò in avanti senza preavviso, colpendo Trunks con tanta violenza da farlo cadere all’indietro.
«Vegeta!» esclamò Bulma, allarmata, mentre il ragazzo del futuro faceva un gesto e poi si bloccava, come incerto se porsi o meno tra il padre e il proprio alter ego.
Il Principe, però, era del tutto concentrato sul primogenito, che ora si sollevò a sedere e lo fissò ad occhi spalancati, ammutolito, con una mano sulla guancia.
«Questo è per aver abbandonato tua sorella» disse Vegeta, cupamente.
Trunks sbatté le palpebre. Era incredibile come una frase potesse fare più male di un pugno.
«E questo» aggiunse Vegeta, chinandosi a porgere la mano verso il figlio, «è per averla riportata a casa».
Trunks esitò. Poi, però, afferrò quella mano, prendendola come se fosse la sua ancora di salvezza, e lasciò che il padre lo rimettesse in piedi.
Ricordò quell’orribile giorno di tanti anni primi, quando il Principe si era rifiutato di picchiarlo nonostante lui avesse implorato una punizione fisica… E si ritrovò a sussurrare, guardando in faccia il padre sotto gli occhi degli altri presenti: «Grazie».
Non per averlo colpito, ma per averlo infine perdonato.












Spazio Autrice:
Buondì.
Innanzitutto, vi ringrazio moltissimo per le recensioni allo scorso capitolo. Non avete idea di quanto mi avete fatta felice (solo trovare Loki (guardare qui per capire) in camera da letto avrebbe potuto darmi altrettanta gioia :D).
Comunque, ecco il nuovo capitolo.
Alla fine, come vedete, sono ritornata sulla scena delle Sfere del Drago, che dovrebbe collocarsi da qualche parte in mezzo al secondo capitolo (cronologicamente parlando) :D
Forse avrei potuto farne a meno, ma avevo in mente da un bel po’ di tempo la scena della “litigata” tra Goku e Vegeta, e volevo inserirla >.<
Ho cercato di essere chiara e al contempo di fare apparire la cosa un po’ confusa, perché sono i ricordi di Trunks che affiorano qua e là nella mente del ragazzo.
Per questo capitolo, comunque, ho deciso di concentrarmi su Bulma e Bra in particolare. Spero di non aver tagliato troppo fuori Mirai Trunks, ma ho pensato che subito i pensieri di Bulma e Vegeta si sarebbero concentrati sulla bambina ^^
Spero vi sia piaciuto!
Alla prossima!
  
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