Film > Titanic
Segui la storia  |       
Autore: smokingwithjamesdean    22/06/2012    2 recensioni
Passano solo due mesi dalla tragedia del Titanic e Rose DeWitt Bukater scriverà nel suo diario il pentimento di essere in vita, la nostalgia, i profumi ed i colori che la lasceranno rinascere con brevi passi.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rosalinda Dewitt Bukater
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Everytime I close my eyes. It's like a dark paradise. 
No one compares to you."

─   Dark Paradise, Lana Del Rey. Born To Die Album. 

 

Con difficoltà riesco ad addormentarmi tra le braccia di un baldacchino di legno costruito con eleganza. Soffice, così soffice ed emozionante, che a volte sembra quasi perdersi tra i sogni, prendono realtà ogni notte sulla stessa sinfonia. Sono capaci di cullarti e strapparti via dal petto ogni muscolo essenziale alla sopravvivenza. Immersa nell’acqua, immersa in una camera con gridi soffocati appartenenti ad angelici fanciulli di ogni età, anch’essi rapiti; il sapore dell’acqua salata che pervade, la sento divorare le narici e riempire senza fine i polmoni. Ogni notte sento trascinare dalle onde il mio cadavere, grida sconosciute coperte da profondità immense. Che pentimento essere in vita! E mentre il petto si gonfia spaventosamente, le mie graziose clavicole ossute si disperdono nell’oscurità, prima una e poi l’altra. E’ una continua danza, non rimane più nulla di noi stessi. Vagano nell’aria le notre speranze, rimaniamo uno spettacolo al cielo notturno che con preghiere ci osserva dall’alto. Non rimane niente di me, rimane il ricordo doloroso di un amore non vissuto ed il corpo defunto che tanto prima mi apparteneva. Defunta come egli stesso.

Il ragazzo si chiamava Jack, Jack Dawson. Nessun ragionamento; mi disturba non essere in grado di poter interpretare ciò che sentii quella notte quando lo conobbi. Non esistono definizioni appropriate e ne tanto meno vocaboli che possano penetrare come il suo sguardo, il semplice gesticolio delle mani o il suo fine modo di sorridere e respirare faticosamente a causa del tormentoso vento gelido che s’aggirava maestosamente in cerca di attenzioni.  L’espressione di un ragazzo incolpevole che con immensa sensibilità affrontò la cruda realtà, ma non con semplici occhi, con gli occhi dell’artista. Si, lui era l’artista. Aveva girato molte città grazie alla sua passione nel dipingere e fare ritratti. Accoglieva la semplicità e la rendeva estremamente preziosa nel suo raccoglitore.  Non possedeva nulla con sé, mi disse che giocando una partita a Poker con il suo amico Fabrizio, vinse i biglietti per la Terza Classe del Titanic. Posso assicurarti che inconsapevolmente possedeva più di quanto mai si potesse immaginareI ragazzi della Prima Classe non avrebbero potuto in nessun modo compararsi a tale incanto e immensa devozione nella vita. Sai, lui non riusciva solo a dipingere ciò che gli si presenteva, sono convinta che Dio calzò prudentemente all’interno del suo malconcio paltò un dono ancor più grande: Vedeva le persone.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Titanic / Vai alla pagina dell'autore: smokingwithjamesdean