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Autore: _LostinLove    22/06/2012    0 recensioni
Eccoci, Marta è riuscita a rivivere di nuovo il sogno con le sue due migliori amiche: sta tornando a milano, reincontrerà i One Direction e avrà a che fare con questioni d'amore.
[è la seconda storia di una serie] :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Sognare Con Voi A Milano E' Più Facile'
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Mi strinsi a lui forte, mentre mi sembrava fosse l'ultima volta. lasciai cadere la mia borsa di plastica e scesi dalla moto. vidi i suoi occhi illuminarsi quando gli sorrisi. gli diedi il casco e mauro mi prese le mani. mi abbracciò ancora, mentre mi sentivo a disagio. la moto ci ostacolava, e anche ilc asco che stava ancora indossando. per di più non avevo molto tempo. "sono quasi le cinque, dovrei andare.", sussurrai e scivolai dalla sua stretta dolce.
"sei in anticipo.", disse cercando di farmi restare. mi voltai a guardare il teatro, e sospirai. era da pochissimo che aveva smesso di piovere, e volevo solo entrare per paura di bagnarmi. ma volevo anche restare con lui per baciarlo ancora e ancora. lo guardai mentre sospirava sfilandosi il casco. era sempre mozzafiato. "e morgana?"
"arriverà a vederci alle otto e mezza. quando comincia."
"e perchè sei qui?"
"le prove.", sussurrai.
"e nicole?"
"credo sia già arrivata. marco è venuta a prederla prima di te.", dissi e lui rise.
"sono sempre in ritardo?"
"ti pare che mi importi?", chiesi e lo baciai. ma lo lascia quasi subito. raccolsi la mia roba da terra e mi allontanai.
"e dopo?"
"dopo il concerto? andrò a casa di nicole.", dissi voltandomi.
"e domanI?", stavo già salendo le scale quando me lo chiese, con la speranza negli occhi. con la speranza che non dicessi quello che non voleva sentirsi dire. ma oramai dovevo.
"domani parto. con il treno, prima di cena, così sarò a casa prima che sia troppo tardi."
"non si può rimandare?
", chiese.
"no, non posso. mi dispiace.", sussurrai ed entrai senza voltarmi. non volevo vederlo stare male. o forse non volevo che lui mi vedesse stare male? fermai le lacrime e mi diressi verso la sala, mentre notavo dei genitori fermi lungo il corridoio. mi rilassai, e cercai di sembrare normale. lasciai la mira borsa e la giacca in una stanza apposita e seguii il coro.
"marta, eccoti.", mi sussurrò nicole vedendomi. "dov'eri?"
"con mauro, scusami.", cercai di sucsarmi ma lei mi aveva già abbracciato.
"non piangere.."; mi disse piano. la strinsi e affondai il viso sulla sua spalla. chissà come mai, aveva subito afferrato tutto. "ci mancherai, ma per il momento devi solo cantare."
"scherziamo? rischio di crollare in lacrime ogni due minuti.", dico e senza accorgermene marco mi è affianco e mi abbraccia. mi sento estranea a questo corpo.
"marta, sei grandiosa. vedrai mauro più tardi, che ne dici di rendere quest'ultimo giorno con noi il più meravigliso possibile? canta da dio, come fai sempre.", le sue parole sono così rincuoranti che appena mi lascia gli sorrido. lui scappa via verso i suoi amici mentre io e nic ci dirigiamo verso i nostri posti.
"dai, ora cantiamo fino alle sette e mezza. poi ci faranno mangiare qualcosa alla svelta, e poi ci cambiamo e trucchiamo."
"wow .. che bel programma.", dissi e poi scoppiai a ridere.
"forza tutti ai vostri posti.", disse il maestro di nicole.
"siete pronti? ormai manca pochissimo.", disse il mio. sorrisi mentre vidi marco strignere la mano a nicole. nessuno se ne accorse tranne me. tutti annuirono e accennarono un "sì" tremolante per l'eccitazione per la paura.
"ci riuscirò?", sussurrai a nicole un po' intimorita.
"sì, ci riuscirai.", rispose marco prima di lei.
"ci riusciremo tutti.", disse poi nic e mentre lo faceva le dita di marco sfiorarono le mie per poi stringermi la mano per darmi coraggio. sorrisi.

"eccoci ragazze, avete ancora dieci minuti.", disse il maestro aprendo piano la porta, senza gaurdare. metà di noi erano mezze svestite poichè ci stavamo cambiando. le bambine che avevano già terminato erano uscite di corsa. io stavo cercando di infilarmi i pantaloni neri, ma stavo già sudando dal caldo. nicole era alle prese con la sua camicia bianca ma le mani le tremavano così tanto che probabilmente era la terza volta che sbagliava di abbottonarsela. risi e mi avvicinai a lei per aiutarla.
"è tutto okay?"
"è strano, tu sembri calmissima mentre a me cedono le ginocchia."
"vuoi sederti?", chiesi di colpo. lei rise.
"sì, mi siedo vicino allo specchio.", così si allontanò e io indossai la camicia di corsa. "sai che ore sono?"
"quasi le otto e mezza. sappiamo che usciremo in ritardo."
"beh, in realtà siamo in ritardo.", disse e scoppiai a ridere. cominciai a truccarmi mentre lei mi guardava. poi anche lei fu occupata nel sistemarsi la matita e il mascara. infilai le ballerine di corsa e nicole mi sistemò i capelli in una dolce treccia lunga, che mi ricadeva di lato sulla spalla sinistra. lei lasciò i capelli sciolti. respirai piano, davanti allo specchio e cominciammo a canticchiare per riscaldare la voce. mi piaceva sempre farlo, perchèe ra divertente. era buffo sentire le diverse tonalità sommarsi e poi legare. alla fine, con tutte le ragazze presenti, finimmo con cantare una canzone di beyonce. finita fummo chiamate di fuori. uscimmo di corsa e ci dirigemmo nel dietro le quinte del teatro. il sipario era ancora aperto. era tutto un po' buio ma vedevo il viso docle di nicole e quello di marco che la raggiunse per lasciarle un dolce bacio sulle labbra. io mi voltai, finchè non scomparve.
"approposito, siccome manca poco.. che en dici di dirmi cosa hai detto ai one direction prima di andarcene?", chiesi di colpo entrando sul palco mentre il sipario rosso era chiuso. c'era solo una uce che ci permise di sistemarci ai posti giusti.
"non posso dirtelo."
"perchè?"
"ti rovinerei uan sorpresa."
, sgranai gli occhi.
"sorpresa?"
"beh, non so neanche se ci grazieranno di farla."
"farla?"
, chiesi.
"smettila. canta e basta. non pensare.", disse.
"ora sono curiosa.", dissi e le presi la mano.
"marta, non c'è tempo. fra pochissimo non avremo altro tempo che cantare."
"ma perchè fai la misteriosa?
", chiesi ancora.
"ed eccoci, grazie mielle a tutti i presenti. grazie di essere qui.", parlò uno dei nostri maestri e ci zittimmo tutti. ero così eccitata, impaurita, e ora ancora così curiosa che non capivo nulla delle sue parole. tutto il suo discorso mi scivolò addosso e solo quando la luce mi abbagliò gli occhi mi resi conto che era il momento di cantare. il pianista cominciò a suonare e il primo brano e nicole mi strinse la mano più forte. lessi le parole sul foglio nel leggio appoggiato davanti a noi. per la paura avevo già scordato il brano ma subito mi ricomposi.

"a cantare è stata nicole, una tra le migliori cantanti che abbiamo.", disse il suo maestro mentre nicole indietreggiava al suo posto, vicino a me. tremai.
"tocca a noi.", sussurrai. notai ancora la folla che sorrideva e applaudiva pe ril magnifico assolo di nic, che mi aveva fatto venire ancor una volta i brividi. ripensai alla canzone, e mi resi conto che questo concerto non aveva una base. nel senso non cantavamo canzoni cristiane, nè un determinato genere. avevamo cantato solo canzoni che avesse un significato profondo, quasi metà erano riferite a sentimenti profondi e quasi tutte erano accomapgnate dal piano forte.
"non preoccuparti.", disse lei sorridendomi.
"bene, e ora canteremo l'ultima canzone. sempre con nicole, ma con l'aggiunta di una voce. lei fa' parte del coro che abbiamo ospitato.", chiusi gli occhi e non sentii altro. forse dissero anche il mio nome, ma cercai di cocnentrarmi sulla stretta di nicole. marco sfiorò le nsotre mani unite e poi indietreggiò. io e nic ci aviccinammo al bordo, mentre ci porsero due microfoni. i nostri maestri aprlavano ancora mentre con lo sguardo cercavo il viso di morgana e appena lo trovai, a poche file da noi mi rilassai. affianco a lei, c'erano i genitori di nic e i suoi, e poi anche mauro. sorrisi e mi votlai verso nicole.
"sì, ci sono tutti.", abbassai il volto arrossendo un po'. non li avevo cercati prima, per paura di non trovarli. mi resi conto che in fondo non stava andando tanto male. poi nicole spostò lo sguardo più lontano, verso le file centrali, e sorrise. ma non riuscivo a capire chi avesse trovato che la stava facendo felice. la guardai e poi fissai di nuovo il pubblico, forse avrei dato l'impressione di una pazza impaurita. nicole intrecciò le nostre dita e sorrisi. il pianista cominciò a suonare, molti nella platea sorrisero ricordando il titolo della canzone. era Beautiful, di Christina Aguilera, una tra le migliori canzoni che io abbia mai cantato. e a me toccava cominciare, perchè avevo la parte iniziale. per fortuna avevo ben venti secondi di assolo di piano, prima che le mie labbra si aprissero per cantare. apri gli occhi per guardare a caso qualcuno nel pubblico e mi sif ermò il cuore. perchè finalmente capii chi stava gaurdando nicole. nella platea centrale, tra tantissime altre persone, vi erano cinque ragazzi vestiti elegantemente con camicia e giacca. sgranai gli occhi e li fissai. guardai i loro visi mentre loro sorridevano, e li contai ancora. Niall, Liam, Zayn, Harry e Louis. Seduti comodamente. sbattei le palpebre mentre liam mi mimava qualcosa. ma non capivo, ero troppo stordita. nicole mi strinse la mano di colpo.
"scusatela, è emozioanta.", balbettò al microfono. scossi la testa e mi accorsi che avrei già dovuto cominciato a cantare. il pianista ridacchiò e cominciò. questa volta guardai lontano dai ragazzi e mi concentrai.
"don't look at me.", sussurrai piano. mi voltai verso nicole e lei mi sorrise per rassicurarmi.
"Everyday is so wonderful
Then suddenly
It's hard to breathe
Now and then I get insecure
From all the pain
I'm so ashamed

I am beautiful
No matter what they say
Words can't bring me down
I am beautiful
In every single way
Yes words can't bring me down
Ohh no
So don't you bring me down today
", cantai sicura, finalmente. attesi fino a quando non toccò a nicole, ma mi sembrava passare un eternità mentre mi perdevo tra gli occhi dei miei idoli. i miei idoli erano venuto ad ascotlarmi, nicole era andata a chiederglielo. e ora mi sentivo un po' una cogliona, perchè ero riuscita a sbagliare.
"To all your friends you're delirious
You're so consumed
In all your doom
Trying hard to fill the emptiness
The piece is gone
Left the puzzle undone
That's the way it is

You are beautiful
No matter what they say
Words can't bring you down
Ohh no
You are beautiful
In every single way
Yes words can't bring you down
Ohh no
So don't you bring me down today
", nicole cantò la sua parte divinamente, come al solito. senza icnertezze, e notai lo slendere degli occhi nei ragazzi. mi sentii un po' frustrata, perchè none ro brava quanto lei. ma infondo, non avevo nulla da perdere. era solo una canzone, no? sorrisi ringraziando mauro del suo srcasmo che ora mi stava aiutando.
"No matter what we do
No matter what we say
The sun will shine your way
'Cause you are beautiful today

Everywhere we go
The sun won't always shine
But tomorrow's another day
So keep on looking to the sky
", cantammo insieme io e nicole. il coro dietro ci aiutò, mentre io tenevo le note un po' più basse lei facev ail suo assolo perchè era in grado di tenere la sua voce più alta, ed era chiara, e limpida e sicura. cercai mauro nella platea e lo vidi al suo posto, sorridente e fiero. fiero di essere il mio ragazzo? forse il suo sorriso mi diede forza perchè non mi tremarono più le gambe e lasciai la mano di nicole per unirla all'altra, attorno al microfono.
"We are beautiful
No matter what they say
Words can't bring us down
Ohh no
We are beautiful
In every single way
Yes words can't bring us down
Ohh no
So don't you bring me down today
", mentre cantavamo ci spostammo in modo da guardarci negli occhi, io e nicole. ci sentiavamo forse realizzate, ad avere finalmente cantato assieme. sorridevamo entrambe, mentre le nostre voci si alzavano per unirsi e legarsi in un modo perfetto. in quei secondi ringraziai tutto il mondo, delle possibilità che mi avevano dato, e delle speranze che mi ero costruita. e dei sogni finalmente realizzati. mi sentivo piena e realizzata, mentre dicevo ad uan delle mei migliori amiche di essere perfette. e poi pensia a morgana, anche lei era perfetta. com'era perfetta mia madre, che continuava a chiamarmi sempre. e anche benedetta.. oh, benedetta. ci eravamo parlato così poco da quando ero a milano. ma se non riuscivo a dividere il tempo con due ragazze affianco a me, credo avrebbe capito el mie difficoltà. sorrisi pensando al fatto che sapeva della mia cotta per mauro, chissà cosa avrebbe fatto se avesse saputo che stavamo assieme, ora.
"Don't you bring me down today
Don't you bring me down
Today
", cantai. mi sentivo bene. guardai il pubblico, e tutti si alzarono per applaudire. perfino i one direction. abbasai il volto assieme a nicole, che sorrideva. il sipario si chiuse piano, mentre le nostre due figure si mischiavano al buio nel palco. e quando fummo finalmente invisibili, i ragazzi dietro di noi cominciarono ad urlare dalla felicità e fui abbracciata da mille braccia. baciata da mille labbre. e si congratularono con me, mille voci.

"sono usciti tutti."; disse morgana entrando negli spogliatoi. io mi ero solo cambiata i pantaloni e ficcai tutto nella borsa. trascinai fuori nicole e mi imbattei nel petto di mauro. sorrisi e lo abbracciai.
"ti amo.", disse lui e mi baciò. morgana lo staccò da me di colpo. "ehy!", si lamentò lui.
"dovrei cantare più spesso.", dissi ridendo. mi prese per mano e mi guardia attorno. i genitori erano accerchiato nel corridoio ma io cercavo altro. cercavo i ragazzi, i miei idoli. mi sentivo un po' egoista, in realtà. avevo affianco il mio ragazzo, e io pensavo a loro.
"forse, sei sexy quando canti."
"solo quando canto?", chiesi. e lui scosse la testa. risi e gli baciai la fronte. perchè quando ero co lui ridevo così tanto?
"i one direction sono ancora in sala, vi aspettano.", dice lui di colpo. mi volto e lo guardo. "corri, prima che se ne vadano.", faccio un urletto e lo bacio. poi nicole mi prende la mano e corriamo verso la sala. morgana ci segue di corsa e subito ci troviamo di nuovo faccia faccia con loro.
"siete state bravissime.", disse zayn e mi abbraccia. sentire il suo corpo ancora a contatto con il mio mi fa' sentire bene, ma allo stesso tempo un idiota. ora ho un ragazzo, non posso credere di poter provare ancora qualcosa per un altro. beh, per altri cinque.
"grazie.", sussurriamo io e nic, mentre siamo appoggiate ai nostri idoli. morgana è abbracciata a nicole.
"possiamo farci una foto, la voglio metetre su twitter,", disse liam prendendo il suo cellulare. mauro entrò nella stanza sorridendo. in pochi secondi resse il suo cellulare e stringendoci un po' la foto fu fatta. parlammo per una buona mezz'oretta sentendoci complimentare di continuo per la bravura. ma io mi sentivo strana, perchè la più brava era nicole.e forse non mi sentivo poi così gelosa, perchè avevo mauro. e mauro mi stava cingendo al vit acon un braccio, e appena poteva mi lasciava un bacio. credo che niall e hazza ci guardassero un po' incantati. e io non sapevo più come sentirmi, troppe emozioni tutte in un colpo. solo sorrisi e parlai a loro come fossero vecchi amici, chissà come mai, una parte di me, li considerava tale. quando furono costretti ad andarsene ci abracciammo e morgana versò una piccola lacrima. per questo niall fu costretto a dargli il suo numero di telefono e a lei tornò subito il sorriso. promettemmo di non dirlo a nessuno, e scommisi con mauro che il suo futuro "fratellastro" sarebbe stato un cantante. lui la prese sul ridere, ma io dissi sul serio.
"e ora cosa farai?", mi chiese mauro. ero sotto casa di nicole. lei era già salita con marco, che si era messo a discutere con i suoi genitori. accettavano la relazione, nonostante per loro era ancora troppo piccola la loro cara figliola. abbracciai mauro.
"andrò a dormire.", dissi sorridendo. non ora. non era il momento di certi pensieri. "mi mandi un messaggio quando arrivi a casa?", chiesi, lui rimase stupito dal fatto che volessi quasi scaccairlo.
"certo ma.. ci vedremo?"
"domani tutta la mattina, e anche il pomerigigo. e prima di partire."

"e se provassi a fermarti?"
"mi rapisci?
", chiesi ridendo.
"no, ma potrei riuscirci. ti farei restare."
"mauro, l'ultima volta che mi hanno detto la stessa cosa è finita male.
", dissi ricordando andrea.
"ma lui ti ha solo baciato. e ha sperato in una storia a lieto fine."
"e che ne dici se ci lasciamo con un bacio e basta?"

"niente lieto fine?", chiese intimorito.scossi la teste.
" ovvio.. c-certo. anche quello. ", balbettai. "intendevo dire di non sperare, perchè so che ci sarà.", lui sorrise rilassato. 
"e quindi è tutto okay?"
"tutto okay finchè sono qua.", dissi e subito mi pentii. lui abbassò il volto. "possiamo parlarne domani? sono stanchissima."
"rimandiamo sempre."
"perchè non siamo pronti."
"a dirci addio?
"
"direi addio è più corretto di un arrivederci.", sussurrai e mi avvicinai a lui. mauro appoggiò il casco sulla moto e mi abbracciò. appoggiai le mani sul suo petto e cercai di non piangere. le sue dita strinsero i miei fianchi.
"mi mancherai,"
"anche tu.", fu tutto quello che riuscii a sussurrare. mi fermò le lacrime baciandomi la fronte, e poi la guancia.
"sarà difficile."
"non se ci proviamo.",
sussurrai. lui mi sfiorò le labbra con un dito, fermandole da un leggero tremore.
"abbiamo al vita per tentare."
"e per ritrovarci."
"e per riperderci?
", chiese.
"sì, ma poi arriverà il giorno in cui non potremo mai più allontanarci.", questo consolò entrambi e lui appoggiò piano le sue labbra sulle mie. come al solito, le nsotre bocche si modellarono perfettamente le une sulle altre lasciandoci a godere del momento. mi aggrappai a lui, come se fosse l'ultima speranza. l'ultima spiaggia dove andare. l'ultima cosa che veramente valeva per me. lui affondò le dita sulla pelle, ma senza farmi male. sentii il suo respiro caldo sulla pelle mentre mi baciava piano il collo. con le mani gli sfiorai i capelli, sentendoli corti sotto le dita. e poi sfiorai i suoi zigomi pronunciati. mi impressi il momento nella mente in modo che nei momenti tristi mi potessi tirare su di morale pensando ai nsotri baci infinit. e come mi stringeva. e come mi toccava. e avrei ritrovato il sorriso, perchè lui era così perfetto. e forse, non avrei mai pianto, se non perchè mi mancava. ed era strano.. ma già mi mancava.

***AUTRICE***
le poche persone che seguono la storia mi avranno calpestato a morte. me lo merito. quasi un mese senza aggiornare? beh, uccidetemi.
ma fatelo dopo questo capitolo, siccome è il penultimo. almeno potrete vedere la fine ;)
ciao ciao xx
  
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