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Autore: LenaOne    23/06/2012    2 recensioni
Liam James Payne era il mio migliore amico dai tempi dell'asilo... Anzi, ma che dico? Da prima ancora. I nostri genitori si conoscevano molto bene e ogni volta che veniva la famiglia Payne a casa mia, Liam ed io giocavamo sempre con la casetta di Winnie The Pooh...
Eravamo molto uniti. Abbiamo passato l'asilo insieme, le elemantari, anche se non nella stessa classe, le medie, e persino il liceo. C'è sempre stato per me, in ogni momento. Lui era l'unico che mi faceva ridere, che mi sosteneva, che mi aiutava mentre litigavo con gli altri... Lui era semplicemente il mio migliore amico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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*DRIN DRIN* 
"Ecco, è lui... Che faccio? Rispondo?" pensai. 
"Eddai, che che fai? Rispondi e basta!" diceva il mio cervello, in risposta alle domande insensate di prima. 
"No! Aspetta, aspetta! Fammi riprendere!! Ho perso un battito, sono stanco!" faceva, di rimando, il mio cuore...

Liam James Payne era il mio migliore amico dai tempi dell'asilo... Anzi, ma che dico? Da prima ancora. I nostri genitori si conoscevano molto bene e ogni volta che veniva la famiglia Payne a casa mia, Liam ed io giocavamo sempre con la casetta di Winnie The Pooh...
Eravamo molto uniti. Abbiamo passato l'asilo insieme, le elemantari, anche se non nella stessa classe, le medie, e persino il liceo. C'è sempre stato per me, in ogni momento. Lui era l'unico che mi faceva ridere, che mi sosteneva, che mi aiutava mentre litigavo con gli altri... Lui era semplicemente il mio migliore amico.
Ma è da quando ci siamo fidanzati, per così dire, durante il terzo anno di asilo, che io sono stata innamorata di lui. Mi ha lasciata poco dopo, ma da quel momento che il mio cuore gli appartiene.  Anche se lui non se ne era ancora accorto.
Ma a me andava bene così... Mi andava bene il fatto di stare perennemente con lui, di andare in giro abbracciati, di fare cavolate insieme, mi andava bene il fatto che il mio cuore perdasse un battito quando sorrideva, o quando sentivo la sua voce... 
Mi andava bene essere la sua migliore amica perchè avavo paura della risposta alla mia affermazione: "Sai, è da quando siamo stati insieme tredici anni fa che mi sono innamorata follemente di te, Liam", se gliel'avessi mai detta... ma no, non lo avrei mai fatto. Avevo paura che il nostro legme così indissolubile si fosse potuto spezzare. Avevo paura, e basta.

E ogni volta che mi chiamava, il mio cuore perdeva un battito. 
"Vai, rispondi!", continuvo a ripetermi.
Alla fine premetti quello stupido tasto.
- Ehi, Liam! -
- Ciao Serena... Senti - disse.
- Aspetta, perchè mi hai chiamato con il mio nome intero, e non Lena come fai sempre? Quando mi chiami Serena vuol dire che c'è qualcosa che non va, ho mi devi chiedere un favore troppo grosso per poter sentire la risposta "Sì" - lo interruppi - Da, che favore vuoi che ti faccia? -
- Beh, veramente non è proprio un favore, ma potrei metterla in questo modo allora - cominciò - Serena, mi faresti il favore di venire al cinema con me questa sera? -
- Certo, ma qual è il provlema? Ci andiamo sempre insieme! - Ero perplessa.
- Sì, ma mi fare sti l'onore di indossare un bel vestitino? Uno di quelli che NON INDOSSI MAI? - sottolineò le ultime tre parole enfatizzando il fatto che io indossassi sempre jeans e magliette, e mai gonne o abiti. Ah, ecco qual era il favore a cui non potevo dire "Sì". Ma perchè mi voleva in abito? Altra perplessità.
- Liam, ma devo proprio? Un vestito? -
- Dai, per favore! Io metto la giacca e la camicia bianca -
- Ok, ma perchè? -
- Perchè oggi è una giornata speciale... - disse quasi sussurrando - Ecco, te ne sei dimenticata - la sua voce lasciava trasparire un velo di tristezza.
Cosa mi ero dimenticata?? Cosa? Frugai nei vari cassettini del mio cervallo in cerca di una risposta, che però non arrivò.
- Oggi è il 17 settembre! Ti ricordi la promessa? - cercò di farmi ricordare.
17 settembre, 17 settembre... Cavolo cassetto del 17 settembre, apriti! 17 settembre 2000! Ecco, ti sei degnato di aprirti eh!
Il 17 settembre 2000, all'inizio della prima elementare, ci eravamo scambiati la promessa di essere migliori amici per sempre. E direi che quella promessa sia stata mantenuta molto bene.
- Oddio, Liam, scusa!! Non ti ho neanche chiamato sta mattina... Come ho potuto scordarmi? Auguri, auguri a noi e alla nostra amicizia! - mi scusai - Mi dispiace di essermene dimenticata, ma non è troppo tardi no? Scusa scusa scusa! - 
- Basta scusarti, stai tranquilla... Comunque passo a prenderti alle 20:00? -
- Ok... Auguri amico mio... Cavoli, 12 anni da migliori amici! 12 sono tantissimi! -
- Già! E 18 che ci conosciamo! Dai, 1, 2 e 3! -
E insieme recitammo la frase che ogni anno dal 2000 ci dicevamo in occasione di quella giornata, riprendendo ogni singola parola di quell'ormai lontano 17 settembre:
- Io prometto che siamo migliori amici per sempre, e tengo la promessa per tutta la vita. Ti voglio bene! - dicemmo all'unisono, con il mignolo alzato, proprio come all'epoca. Eh sì, le parole erano proprio quella di bambini di 6 anni, ma il contenuto era sempre lo stesso, che portavamo nel cuore ogni singolo giorno.
- Ok, allora ti passo a prendere alle otto. Preparati, che il film lo scelgo io e non si può cambiare! -
- E cosa sarebbe? - chiesi, curiosa.
- E' una sorpresa... - rispose, vago.
- Ok, dai che mi fido... A dopo allora! Ciao, ti voglio bene -
- Ti voglio bene - ripetè.
Riattaccai.
Oddio, ma erano già le 18:30!
- Mamma! - gridai, dalla camera - Alle 8 passa a prendermi Liam! Andiamo al cinema! -
- Ok, non fare troppo tardi, però! - concluse.
Mia mamma conosceva da 18 anni Liam, proprio come me. Sapeva che stavamo spesso insieme e diceva che lui era l'unica persono di cui si fidava veramente. Quando partiva, infatti, lo chiamava e gli chiedeva di prendersi cura di me. E lui accettava senza problemi.
"Cosa mi metto?" continuavo a pensare.
Tirai fuori dall'armadio maree di vestiti,  tutti quelli che mia mamma mi comprava, o che Liam mi comprava, tutti a scopo di farmene indossare almeno uno, ma invano.
Non ero per niente convinta di quella montagna di roba che regnava sul mio letto. Ero nervosa e felice allo stesso tempo.
Volevo essere come ero, come lui mi conosceva, ma allo stesso tempo in quell'occasione volevo apparire diversa, magari migliore.
E poi, finalmente, alle 19:15, riuscii a trovare l'abito adatto:
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Me lo aveva regalato Liam per il mio 17° compleanno, l'anno prima, ma, come tutti si aspettavano, non lo avevo mai messo. E quello mi sembrò l'occasione giusta per indossarlo.
E per compleatre in bellezza, aggiunsi anche i trampoli che mi aveva regalato mia cugina poichè a lei non stavano più:
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Cominciai a pettinare i miei lunghi capelli castani, piastrandoli, come mio solito, e a passare un leggero filo di trucco sugli occhi e una piccola passata di rossetto color carne sulle labbra.
Ma solo a quel punto mi accorsi che si erano già fatte le 19:45. Mi guardai allo specchio, con aria soddisfatta. Dovevo ammettere che davvero mi vedevo sotto un'altra luce, e magari indossare un vestito, qualche volta, non era poi tanto male.
Ero un po' emozionata... Insomma, andare al cinema con il mio migliore amico di cui sono innamorata da tutta la vita vestita così elegantemente, mi innescava in testa un meccanismo di pensieri talmente assurdi e irreali da farmi girare la testa.
Eh sì, cominciai a sognare ad occhi aperti, immaginando che vestita in quel modo, quando mi avrebbe vista, forse si sarebbe innamorato di me come io lo ero di lui. 
Scesi al piano di sotto, per farmi vedere da mia mamma. 
- Come sto? - chiesi, facendo una giravolta su me stessa.
- Uno splendore! Ma come mai tacchi e vestito? Sono stupita - 
Eh già come darle torto?
- Oggi è il 17, ti ricordi? -
- Ah, vero... Lui se lo ricorda? -
- Secondo te perchè mi ha invitato ad uscire chiedendomi di vestirmi così? - liquidai la conversazione e mi diressi in salotto.
Per scansare la tensione, mi sedetti sul divano e accesi la tv. Il tempo di attesa mi pareva interminabile, ogni secondo mi pareva passessero ore.
*DLIN DLON*
Il campanello, alla fine, suonò, ed io, con il cuore a mille, felice ed emozionata, mi aggiustai un po', spensi la televisione, e quando lo schermo diventò nero, andai ad aprire la porta.
Davanti a me si presentò un angelo, di capelli castani, mossi, che volavano all'aria dolce di settembre. E i suoi occhi, nei quali da 12 anni annegavo ogni volta che li incontravo, erano lì, ancora una volta, di fronte a me.
Sorrisi. Mi scappò solo un "WOW". Insomma, anche io non lo avevo mai visto vestito così elegante. Portava un paio di pantaloni neri, una camicia bianca e persino la giacca. 
Lo abbracciai.
- Sei bellissima stasera... - con questa frase Liam ruppe quell'imbarazzante silenzio.
- Già, anche tu - guardai a terra, timida.
- Auguri ancora... - mi disse.
Mi prese a braccetto e, camminando per il vialetto, mi condusse verso il cancello, che subito dopo aprì. Davanti a noi apparve la sua Lamborghini nera.
Mi aprì la portiera, da gentiluomo, come d'altronde faceva sempre quando mi accompagnava da qualsiasi parte, e io mi sedetti, poi lui si posizionò alla guida.
Ero troppo curiosa, però, perciò di nuovo gli chiesi che film saremmo andati a vedere.
Lui si girò, mi accarezzò la guancia come per dire "Ma di cosa ti preoccupi?", poi rispose, appunto:
- Non ti preoccupare, è una sorpresa... - e mi baciò dolcemente in fronte, come sempre.
L'auto si fermò nel parcheggio.
Liam mi condusse verso la sala 6 e mi portò verso i posti. La visuale era perfetta, il film cominciò, e solo a quel punto mi accorsi che era un film dell'orrore.
Cavolo, ma perchè? Lo sapeva benissimo che odiavo i film horror. 
- Liam, Liam! - lo chiamai, sottovoce. 
Ma non sentì, aveva gli occhi fissi sullo schermo. 
"Boh, forse non è tanto male" pensai. Continuai a guardare quello stupido schermo colorato, ma capii che davvero ero terrorizzata. Non sapevo bene il perchè, ma era così, e non ci potevo fare niente. 
Perciò, silenziosamente, mi alzai ed uscii dalla sala. Desideravo che Liam non si accorgesse della mia improvvisa assenza, ma allo stesso tempo volevo passare del tempo con lui. 
Corsi in bagno e mi asciugai quelle stupide lacrime che mi scorrevano imperterrite sul volto.
Come avevo potuto pensare anche solo per un secondo che lui si potesse innamorare di me? Ero stata solo una stupida.
All'improvviso squillò il telefono. Liam. Un'altro battito del cuore perso. Non risposi, ma uscii dal bagno, e lì, nell'atrio, vidi Liam che mi guardavo, forse, deluso, o preoccupato. 
Mi venne incontro, allungando la mano, che, tremando, afferrai.
E, come al solito, la mia emotività prese il sopravvento, e cominciai a piangere.
Liam mi baciò sulla guancia, e consolandomi e abbracciandomi con affetto, uscimmo dal cinema.
Non volevo spiegargli il motivo delle mie lacrime.. Cosa gli potevo dire: "Ehi, sai che sono 13 anni che sono innamorata follemente di te e volevo che anche per te fosse lo stesso".
Ma sapevo che che lui attendava una risposta, anche se, premuroso, non osava chiedermi nulla.
- Mi dispiace così tanto... - dissi, piano.
- Non importa, è tutta colpa mia... Sono io che devo scusarmi... -
- Ma perchè?!? IO sono scappata dalla sala -
- Ok, ok, ora ti spiego... Sai... lo sapevo che odi i film dell'orrore... ma... beh... volevo che succedesse come in quei film romantici, dove la ragazza, forse non davvero impaurita, si accuccia sul petto del ragazzo, e lui la consola, l'abbraccia... Volevo accadesse così... Ho sbagliato, lo so -
- Ma Liam, se volevi un abbraccio basta chiederlo... Sono la tua migliore amica, ti abbraccio in continuazione... -
- Sì, ma... forse non hai sentito bene la parola "romantici", "film romantici"...-
Ero commossa... che davvero fosse innamorato di me? Non riuscivo a parlare, nè a muovermi... nulla.
- Ehi, Lena... Dici che nel film, c'è, poi, il lieto fine? -
Arrossii:
- Dimmelo tu -
Liam mi si avvicinò sempre di più, mentre io tremavo, felice...  le nostre labbra si sfiorarono, e poi... mi baciò dolcemente.
- Buon 17 settembre 2012 allora... - mi disse sorridendo-
- Io direi di inventarci un'altra promessa... - proposi, altrettando ridendo.
Ero decisamente, semplicemente, troppo felice. Lo abbracciai, e rimanemmo lì, insieme, in quel bellissimo finale che sarebbe diventato l'inizio della nostra nuova storia, ancora più bella.

Tadaaaaaaan:)
A me piace perticolarmente questo Liam troppo dolce... *-*
Vabbè, recensite che mi fa piacere!!!
bacioni
Lena xxx

 
  
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