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Autore: xdreamscometrue    23/06/2012    3 recensioni
'Chi non voglio rivedere? Zayn Malik. Quello stronzo sempre pronto a farci saltare in aria da un momento all'altro.'
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quello, sarebbe stato decisamente il giorno più noioso e più monotono della mia vita, ne ero certa..o quasi
Insomma, quello era ciò che ne avevo dedotto io fin da come era iniziata la giornata: mi alzai puntualmente alle sette e mezza, andai in bagno, mi lavai, mi vestii, mi sistemai i capelli ed uscii di casa senza salutare. Come sempre, no? Bè, no. A scuola, successe quello che meno mi aspettavo, ma arriviciamoci con calma
Arrivai a scuola cinque minuti prima dell'entrata, così ne approfittai e salii in biblioteca per prendere un libro di Shakespeare, necessario per il compito di letteratura della settimana prossima. Il silenzio regnava per i corridoi e l'unico rumore che risuonava nella biblioteca, era il tichettio dell'orologio a pendolo. Salutai con un cenno della testa la bibliotecaria e mi diressi verso il reparto 'letteratura'. Non ho mai amato i libri e le biblioteche, ma non so, ci trovo un non so che di affascinante. Scivolai con le dita sul dorso dei libri fino ad arrivare a quello necessario, lo estrassi delicatamente, lo sfogliai un'attimo per controllare se fosse quello e mi diressi verso l'uscita. 
 
-E così si aggiunge la desinenza alla radice per formare il..- e stai zitta, vecchia cogliona. Insomma, io non riesco a capire a cosa accidenti serve il latino. Diciamocelo, non credo che quando andrò a fare la spesa dirò:' Tre ettus de prosciuttorum' no? Esatto! Così, come i precedenti cinquanta minuti, appoggiai pesanemente la testa sulla mano e cominciai ad esaminare Mrs. Dinosaurus. Bè, già a prescindere dal suo nome, si può dedurre che genere di persona è. L'unica cosa che la differenzia da un dinosauro è l'altezza, addirittura un velociraptor sarebbe più alto di lei. Scarpe con tacchetto quadrato, ben lucidate, gonna color marron fin sotto il ginocchio, polo verde indossato sopra una camicietta biancha. 
Insomma, che schifo
La mia esaminazione fu interrotta dal 'piacevole' suono di quella stridula campana, e senza pensarci nemmeno un minuto di più, corsi fuori fregandomene delle spallate che stavo dando agli altri studenti.
Tanto me l'hanno fatto così tante volte, quindi. 
Ovviamente i corridoi sono sempre pieni ed impossibili da attraversare, ma a quell'ora, è un massacro. Quale ora? Oh bè, ovviamente l'ora pranzo. Tutti quei bufali devono cibarsi, al costo di schiacciare qualche povera ragazza, come me. Così, mi appiccicai letteralmente ad un armadietto qualsiasi per evitare di diventare una frittella, ed aspettai che i corridoi si sgombrassero, sperando che questo accadesse il più veloce possibile. Quando ormai i corridoi diventarono 'percorribili' e mi potei staccare dagli armadietti, mi diressi verso l'uscita per poter prendere un pò d'aria. 
A scuola mia, sono pochi quelli che di mattina si fanno la doccia, eh già. 
Avvistai una pachina libera ed aumentai il passo verso quella, per evitare che qualche emerito idiota o emerita, mi prendessero il posto. Mi sedetti e cominciai ad osservare tutto ciò che mi circondava. Un prato accuratamente tagliato, alberi, uccellini che cinguettano, qualche bottiglie di birra quà e la e qualche coppietta troppo impegnata a pomiciare dietro un albero.
No aspetta..Qualche coppietta? Mi soffermai un'attimo di più su quella 'coppietta' ed intravidi uno scopino nero ed una massa di capelli biondi. 
No, un momento. 
Scopino
Scopino nero?
Quel scopino nero? 
Assotigliai gli occhi cercando di mettere a fuoco meglio il soggetto, ed in quel momento, intravidi quella faccia da cazzo. Quella faccia da cazzo che ogni giorno mi fa passare le pene d'inferno, ed ora, sta a limonare con quella, tutto contento. 
Senza pensare, cominciai ad alzarmi, ma subito dopo, mi risedetti. Perchè? Bè, perchè dovrei andarmene? Soltanto perchè c'è Malik? Oh, sai quanto me ne importa. 
Così, mi risedetti, incrociai le gambe ed alzai lo sguardo verso il cielo, cominciando ad osservare quella massa bianca che si sposta in cielo, meglio chiamata nuvola
Mi piacerebbe essere una nuvola, anche per un solo giorno. Essere per un solo giorno, qualcosa di così leggero, spensierato, senza problemi. Qualcosa che non debba preoccuparsi delle conseguenze, tutto qui. 
Dopo del tempo, sentii la campanella suonare, ma per un motivo a me sconosciuto, rimasi lì seduta ad osservare le nuvole e l'unico pensiero che mi passò per la mente in quel momento, fu quello che dovrei osservare le nuvole un pò più spesso.
Rilassa
Qualche minuto dopo, una voce che non posso chiamare 'gradita' si fece spazio tra i miei pensieri. 
-Calder.- Oh Malik, che saluto così, emh, non mi viene neanche l'aggettivo giusto. 
Così..caloroso
-Pomiciato bene, Malik?- non ricevetti risposta, mi senti solamente tirare violentemente per i capelli, e per un momento, temetti che me li avesse staccati, e trattenni un urlo di dolore che mi sarebbe uscito a breve. Stranamente venni immediatamente lasciata, e massaggiai con la mano destra la parte ancora dolorante. Mi alzai di scatto senza neanche girarmi, ma venni trattenuta per il polso con uno scatto e finì per risedermi ,praticamente attaccata a lui, di peso
Che cazzo fai, coglione? 
Cercai dinuovo di rialzarmi strattonando il polso, ma niente, afferrò anche l'altro continuando a fissarmi ,e posso dire che non è una sensazione gradevole dopo tutto l'odio che ho visto, in quegli occhi. 
Avevo paura di muovermi
Avevo paura della sua reazione.
Avevo paura di guardarlo negli occhi.
Avevo paura di lui
Rimasi immobile, con le mani strette a pugno, osservando dinanzi a me, senza battere ciglio. Cominciai a sentire gli occhi inumidirsi e la vista farsi appannata. 
Perchè piangevo? Insomma, non mi aveva ancora picchiata. Giusto? Bè, no. Piangevo perchè la sua presenza mi turbava, mi trasmetteva ansia e una sensazione di continua pressione. Chiusi gli occhi, non sapendo più che fare. Dopo pochi secondi, sentì il sangue nuovamente circolare nelle vene e dei passi farsi sempre più lontani.
Se n'era andato?
Se n'era veramente andato senza picchiarmi a morte?
O mio dio.
Riaprì gli occhi di scatto e mi guardai immediatamente intorno.
Sì, se n'era andato. 
Mi alzai lentamente e come in stato di trans, mi diressi a scuola.
La professoressa di francese non sarà contenta di questo ritardo e di sicuro, non  me la farà passare liscia.

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I'M BACK BITCHES!
Ragazze, scusate immensamente l'ENORME ritardo, ma avendo l'esame
quest'anno e per precisare, lunedì, non ho tempo neanche di sedermi al computer
e scrivere questi miei ubrobi. Infatti è veramente corto questo capitolo, è stato
un PARTO. çç AAAAAAAANYWAY, spero sia piaciuto nonostante faccia schifo. o: 
E tanto per dire, pubblico ste merdine solo perchè amo scrivere.
#ma chi se ne frega. 
LOL 
recensiiiite, please çç
Anyway, pregate per me, ed iniziate ad ordinare la tomba ed i fiori.
scappo a ripassare la RIVOLUZIONE RUSSA.
Quel cazzo de Stalin m'ha rotto oh. 

ccccccccciao c:

#p
 
 
  
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