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Autore: phoenix_esmeralda    24/06/2012    2 recensioni
"È brava a manipolarti. È furba. Il vero problema, con la Bestia, non è il fatto che menta – sarebbe scontato. Lei mescola le bugie alla verità. Prende parti del tuo cuore e le amalgama con la menzogna e tu non sai più chi sei davvero, dove finisci tu, dove inizia la Bestia e quanto delle sue azioni siano in realtà le tue. La Bestia fa impazzire Kyra."
SECONDA CLASSIFICATA al contest "Keep calm and make cry or smile" di Khika Liz.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6. - Rosso e Bianco 

 Kyra è consapevole del momento in cui la Bestia prende il sopravvento. Il corpo di Zenon si tende, come già qualche giorno prima, i pugni si serrano. Lui lotta contro quello che, inevitabilmente, sta per avvenire.
Poi il resto accade in  un istante. Il giovane si tira a sedere con un gesto fluido, le catene si sbriciolano sotto la sua forza mostruosa e in un solo scatto è contro di lei.
Le si avventa contro con un ringhio, inchiodandola al muro con il suo corpo. Prima che Kyra abbia solo il tempo di respirare, il rumore del tessuto che si lacera le fa comprendere come tutto stia andando troppo rapidamente. Il suo abito cade a terra, lasciandola in sottoveste.
- “Sei mia, adesso!” – sibila la Bestia, godendo del suo spavento.
Kyra allunga un braccio lateralmente, annaspando nel vuoto. Riesce ad afferrare un pettine di ferro sulla credenza. La Bestia regge il calore, ma fino a un certo punto, gliel’ha dimostrato qualche giorno prima.
La paura la aiuta a incanalare l’energia, arroventa il pettine fino a un limite insopportabile e poi glielo pianta in un fianco.
Con un ringhio di rabbia la Bestia si stacca, facendo un balzo indietro. Kyra ha trattenuto nella mano il pettine e ora lo brandisce davanti a sé come un’arma.
Gli occhi della Bestia sono arancio infuocato, crudele e raccapricciante. Ma al centro di quelle iridi fiammeggianti, Kyra scorge una fogliolina di verde. Zenon è lì e sta soffrendo.
- “Stai tranquillo Zenon,  non ti preoccupare!” – dice, sapendo che lui vede e sente ogni cosa.
La Bestia scoppia a ridere.
- “Oh sì che deve preoccuparsi!” – ghigna – “E si preoccupa a ragion veduta, ragazzina. Gli ho raccontato tutto quello che intendo farti!”
Kyra alza nuovamente il pettine davanti a sé, ma non fa in tempo ad assumere una posizione di difesa che la sua misera arma le schizza di mano sotto il colpo della Bestia. Cerca di scappare, ma lui la afferra per la vita e un istante dopo Kyra si ritrova con la faccia a terra. La Bestia è sopra di lei e con uno strappo secco le lacera la sottoveste sulla schiena. Questo la fa pensare più velocemente. Ha una cavigliera d’argento al piede destro. Si concentra, la arroventa e poi con uno scatto piega il ginocchio e ficca il calcagno nella schiena nuda della Bestia.
Il grido di dolore lacera l’aria, mentre ancora una volta il suo aguzzino si allontana con uno scatto.
Kyra si gira a sedere sul pavimento, stringendo a sé le braccia per fermare la sottoveste strappata.
La Bestia è furibonda, ma nei suoi occhi si legge il divertimento della sfida. Ora la considera una preda ancor più desiderabile.
.- “Scommetto che piace anche a te!” – ghigna – “Ti diverti Kyra? Sei una ragazza perversa, dopotutto. Forse non ti interessa aiutare il povero Zenon, forse volevi solo farti una bella scopata con me!”
Kyra non risponde. Sta recuperando le forze.
- “Non dici nulla? Oh, lo so cosa stai pensando. Volevi farti Zenon e non ci sei riuscita e ora stai cercando il modo di venire a letto con me senza compromettere la tua finta innocenza! Andiamo, il mio corpo è pur sempre quello di Zenon no? Il suo bel corpo unito allo spirito della Bestia, non c’è nulla che possa eccitarti di più!”
Kyra è attenta al tono della sua voce, sta sintonizzando la sua energia sulle vibrazioni emesse dalle corde vocali della Bestia.
- “Non sai che raccontare bugie” – risponde per farlo ancora parlare – “A me come a Zenon.”
- “Oh, credi siano bugie?” – la Bestia scoppia a ridere, una risata disgustosa – “Non ho mai mentito a Zenon. Era davvero arrabbiato con i suoi genitori, come era arrabbiato con tutte le persone che incrociavano il suo cammino. Lui voleva ucciderle... ha goduto nel farlo!”
Il lampo rosso circonda all’improvviso l’aria.
Bugia.
Le bugie sono rosse, la verità è bianca.  Riesce a vederle con chiarezza.
- “Mi stai mentendo, Bestia! Zenon, mi senti? Sono capace di distinguere la verità dalla menzogna e ho visto chiaramente la falsità delle sue parole!”
La Bestia aggrotta la fronte, per un attimo il suo sguardo arancione si fa affilato come la lama di una spada.
- “Tu credi di poterlo salvare vero? Pensi di essere così brava da capire come uccidermi e liberarlo?!
- “Sì Bestia, è esattamente così!”
Quelle parole suscitano una risata così disgustosa che Kyra fa fatica a non rabbrividire. Si alza in piedi lentamente e si sposta verso sinistra con brevi movimenti impercettibili.
- “Sai come si fa, Kyra? Devi uccidermi mentre sono nel corpo di Zenon, allora morirò!”
Un lampo bianco e un lampo rosso.
Verità e menzogna.
- “Ma esiste anche un altro modo. Puoi fare sesso selvaggio con me, con la Bestia!! È un altro modo per annientarmi!” – ghigna e sembra divertirsi un mondo.
Lampo bianco e lampo rosso.
In ogni cosa che dice si nasconde una parte di verità. Ma qual è?
Con un ulteriore movimento Kyra raggiunge il pettine che le era caduto. Si china per raccoglierlo, ma la Bestia è più veloce di lei. Le si avventa contro e la potenza dell’urto è così forte da sbatterla sul letto.
Sopra di lei, la Bestia le strappa quel che resta della vestaglia, lasciandola con la biancheria intima. Un momento dopo, il suo seno è nudo.
- “Ora iniziamo a ragionare” – sussurra lascivamente la Bestia al suo orecchio, tenendola inchiodata al letto.
La bocca avida della Bestia scende sul suo corpo. Kyra si contorce per levarsela di dosso, ma non può nulla contro una forza tanto disumana. I denti della Bestia le mordono la carne nei punti più sensibili, risalgono fino al seno per straziarla. Kyra urla.
- “Brava Kyra, è questo che voglio.” – le mormora – “Grida, dimenati... fai soffrire Zenon con il tuo dolore!”
Kyra si immobilizza sotto di lui, rendendosi conto di quello che significano le sue parole.
- “Ora dì a Zenon quello che provi” – le sussurra all’orecchio, lasciva – “Digli che lo detesti, che ti penti di averlo conosciuto, che averlo incontrato è stata la rovina della tua vita!”
Kyra rimane zitta, imponendosi di non reagire. La mano della Bestia scende a strapparle la mutande.
- “Avanti, dillo!” – le ripete imperiosa, mentre le affonda le unghie nel ventre fino a farla sanguinare.
Kyra geme di dolore e di paura. Le mani della Bestia sono su tutto il suo corpo e lasciano segni di sangue.
- “Dillo Kyra, digli quanto lo detesti!”
Kyra affonda gli occhi in quelli arancioni di lui e cerca la fogliolina verde. È lì, immobile, quasi evanescente.
- “Zenon...” – ansima, respirando a fatica – “Zenon, non sentirti in colpa. L’ho voluto io! E non me ne pento, perché... perché credo di essermi innamorata di te!”
L’urlo della Bestia le trapana i timpani. Sente le sue unghie sulla pelle e le sue ginocchia che le divaricano le gambe. Allora accade qualcosa di impensato.
Non c’era mai riuscita prima d’allora se non in modo appena accennato. Ma il battito impazzito del suo cuore è la chiave che apre la porta. Aveva sempre cercato di farlo rilassandosi, concentrandosi. Invece è l’adrenalina la risposta.
Kyra diventa evanescente, il suo corpo sfuma, perde consistenza. Era sul letto, schiacciata dalla Bestia, un istante dopo è dalla parte opposta della stanza, contro il muro.
Translitteranza, si chiama. Una capacità che hanno in pochi, persino tra quelli che hanno i poteri.
Rimane immobile, ansando. La Bestia si gira lentamente, mentre un sorriso sadico le deforma il volto.
- “Tu sì che sei una ragazza interessante, Kyra. Sotto ogni punto di vista.”
Il suo sguardo le scorre sul corpo nudo e nei suoi occhi fiammeggianti si riaccende la lussuria.
- “Avanti, torna spontaneamente da me e ti eviterò le atrocità peggiori!”
- “Dimmi come ucciderti e io verrò da te.” – ribatte lei, senza battere ciglio. Esteriormente, per lo meno.
La Bestia ride, ma non sembra divertita ora.
- “Come uccidermi? È facile, puoi baciarmi qua!” – risponde con sarcasmo, dandosi un colpetto alle parti basse.
Rosso e bianco.
Kyra deve sforzarsi di mantenere la lucidità. È sfinita, dolorante, confusa, terrorizzata. Ma non può lasciarsi sfuggire indizi importanti.
Tre risposte intrise di menzogna e verità. Deve capire il collegamento, deve farlo perché le forze la stanno lasciando.
- “Fai un altro tentativo!” – intima alla Bestia.
Lei si altera, è stanca del gioco.
- “Adesso basta! Non esiste un modo perché Zenon possa liberarsi di me restando in vita, hai capito? Si sbarazzerà di me solo nella tomba!”
Rosso.
Sta mentendo. Un modo esiste ed è nascosto in quello che ha già detto.
 “Adesso vieni qui ragazza, comportati da puttana quale sei e fammi godere! Se fai un buon lavoro, ti ucciderò senza infierire eccessivamente!Ma se continui a opporti, strazierò le tue carni fino a che avrai un ansito di vita!”
Kyra fa un passo verso di lui.
- “ So che esiste un modo di ucciderti” – dice – “So che lo troverò!”
Anche la Bestia si avvicina cautamente, un passo alla volta.
- “Già. Ma la repellenza che provi nei miei confronti non ti aiuterà in questo, Kyra.”
Bianco.
E poi balza su di lei.
La butta a terra le sbatte la testa contro il pavimento.
Ma Kyra non può  lasciarsi stordire, ha visto il bianco.
La repellenza, il bacio, l’amore, ucciderlo mentre è bestia... Qual è il modo di annientarlo? Qual è?
Mentre è sopra di lei, mentre le sue mani la toccano, la graffiano, la scuotono, un’ idea prende forma nella sua mente.
- “Se chiunque prova repellenza per te, nessuno può desiderarti!”
Il lampo d’odio negli occhi della Bestia le dice che ha ragione. È per quel motivo che odia Zenon, così come chiunque altro l’abbia ospitata nel suo corpo. Loro sono desiderabili, la Bestia no. Mai.
A quel punto tutto acquista senso, le risposte si legano l’una all’altra con una chiarezza che la lascia senza fiato.
Allunga le braccia verso l’alto, gliele intreccia dietro al collo.
La Bestia si immobilizza.
- “Cosa stai facendo?”
- “Sto per baciarti. È questo il modo vero? Che io ti dia un bacio spontaneamente. Non costretta da te, non sotto ricatto, ma volontariamente. Questo ti farà svanire. Darà il riposo alla Bestia.”
Lei non si muove. Il suo ghigno è scomparso, il suo volto ha una parvenza quasi umana.
- “Non hai la certezza che sia vero. Forse invece non accadrà nulla e tu avrai semplicemente baciato la Bestia. L’essere che nessuno desidera neppure sfiorare.”
Adesso Kyra capisce tutto quello che ancora le sfuggiva. L’odio, il furore, la cattiveria che nascono dalla solitudine e dal rifiuto.
- “Ti bacerò comunque” – dice – “Non stai scappando. Lo desideri talmente tanto che non ti importa neppure di svanire. Non deve essere stato facile... essere te.”
Le parole di Kyra toccano una corda nascosta, la Bestia ha un fremito che potrebbe quasi essere un singhiozzo.
Kyra solleva la testa, avvicina il viso della Bestia e la bacia sulle labbra. Le labbra di Zenon che in quel momento sono le sue. Labbra che l’hanno morsa, violata, ferita.  Non ha più importanza, Kyra le bacia. Per un lungo momento.
Poi la Bestia se ne va. Semplicemente. Non esce dal corpo di Zenon, solamente si dissolve nel nulla. Esisteva da un tempo lunghissimo e ora è il tempo della pace, per lei e per la Contea di Sognante.
Il corpo di Zenon si accascia su di lei addormentato e Kyra, senza forze, senza più un solo alito di energia, si lascia andare all’incoscienza.
  
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