Suona la sveglia,è già tardi,devo sbrigarmi e andare agli allenamenti...passai dalla cucina presi una mela e corsi il più in fretta possibile agli allenamenti.Quella mattina lavorammo sodo io e le ragazze,Dopo due ore di duro allenamento avevamo finalmente finito;cosi decidemmo di andare a mangiare fuori,ma prima passai dallo spogliatoio avevo dimenticato l'Ipod...per strada tirai il mio Ipod avevo cosi Lisa decise di prenderlo e ascoltare qualcosa;a un certo punto si mise a ridere e disse: dentro di me non capivo quello che stava succedendo mi sentivo piena di calore,come se bruciassi dentro...quella parole risuonavano nella mia mente in modo cosi confuso e chiassoso,mi girai verso di lei e le dissi: non mi diede il tempo di finire e...iniziò a ridere,ma quella non era una risata qualsiasi era una risata cattiva, Tornai a casa,mia madre non c'era era partita x lavoro e mio padre ormai da un paio di mesi si era trasferito in Inghilterra ad Harrow con mio fratello maggiore,ed io ero li sola a casa, sdraiata sul letto,e non riuscivo a capire perchè la gente dovesse essere cosi cattiva...si magari è tutta invidia però come si fa ad essere cosi?! insomma in che mondo viviamo se non possiamo essere liberi di esprimere i propri sentimenti,le proprie passioni,i propri desideri,le proprie idee...perchè dobbiamo essere tutti uguali alla massa,tutto ciò fin da quando ero piccola mi dava fastidio,ho sempre cercato di fare tutto il contrario che gli altri facevano e alla fine venivo accettata per quello che ero e cosi mandai a quel paese quelle arpie e continuavo a "lottare" (se cosi si può dire) per realizzare il sogno che inseguivo,incontrare quei cinque ragazzi che nel giro di un anno mi stravolsero la vita.