Eccomi
tornata col l'ultimo capitolo! L'avrei postato prima, dato che l'avevo
già scritto giorni fa, ma sono stata in montagna senza
connessione, quindi ovviamente non sono riuscita a postare >.>"
però la montagna mi ha fatto bene :D ho avuto tutto il tempo e
l'ispirazione per scrivere e farmi un'overdose di pokèmon rubino
xD
Cooomunque.. Questo capitolo è più corto degli altri
perchè è giusto la conclusione di tutto. Bhè, vi
lascio alla lettura^^
Happy Valentine Day! ♥
Sooner or later, one way or another, I will confess you my Love!
Part Three
Nami arrivò correndo fino al parapetto della nave che lentamente si
stava muovendo verso occidente, lasciandosi il sole tramontante indietro. La
ragazza si afflosciò sul pavimento tenendosi alla ringhiera di legno poi sbatté
forte i pugni su di essa.
«Maledizione!» urlò fra i denti «Odio San Valentino!» chinò il capo lasciando
scorrere qualche lacrima sul suo viso.
Era così arrabbiata che non sentì i passi che si stavano avvicinando a lei,
finché la figura non la chiamò: «Oi, mocciosa. Che fai, piangi?»
Nami riconoscendo la voce di Zoro sussultò, poi sentendosi chiamare mocciosa –
lo faceva sempre e le dava non poco fastidio – si alzò asciugandosi velocemente
gli occhi, per guardarlo in faccia.
«No» mentì anche se era evidente ciò che stava succedendo «Sono solo molto
arrabbiata»
«Arrabbiata?» chiese Zoro mascherando la sua preoccupazione «E che è successo?»
fece con un tono distaccato.
«Oggi doveva essere una giornata bellissima» iniziò Nami col cuore che iniziava
già a batterle forte «Invece è andato tutto storto…Mi sono alzata tardi la
mattina, Sanji mi gironzolava sempre intorno e non ho avuto tempo per fare ciò
che dovevo, ho dovuto preparare tardi i cioccolatini di nascosto e sono stata
così idiota da lasciarli in cucina incustoditi, ho perso tempo a parlare da
sola davanti allo specchio…» la rossa si sentiva gli occhi di Zoro addosso ma
continuò il suo discorso sempre più tesa e furiosa «Sono tornata di sopra e
Rufy si era mangiato tutti i cioccolatini che avevo preparato! Quando ho deciso
di riprovarci e farne degli altri, scopro che il cioccolato è finito.» Trattenne
un singhiozzo «Tutto questo per…» fece una pausa e boccheggiò. Si stavano guardando negli occhi,
Zoro aspettava la fine del racconto e le guance di Nami si facevano sempre più
rosse.
«Tutto questo per?» chiese lo spadaccino invogliandola a finire la frase.
«Per…» la voce della ragazza era ridotta a un sussurro. Poi prese coraggio e lo
disse. Si sentì come se si fosse buttata in un burrone senza avere la certezza
che ci fosse qualcuno di sotto a fermare la sua caduta.
«Tutto questo per dirti ti amo»
Silenzio. Un attimo che a Nami parve durare un eternità, mentre continuava a
precipitare nel vuoto.
«E c’era bisogno di fare tutto ciò?»
Si era appena dichiarata e lui… Non capiva, inclinò la testa e disse con voce
bassa: «Che vuoi dire?»
Il ragazzo si avvicinò di più a lei e le mise una mano fra i capelli del colore
che tingeva il cielo in quel momento, scompigliandoli un pochino.
«Voglio dire che non c’è voluto molto, no?» disse con lo sguardo dritto
all’orizzonte «Bastava dire quelle due parole… ti amo» aggiunse piano, Nami non capì se stava semplicemente
riportando il discorso o si stava dichiarando a sua volta «Non c’era bisogno di
tutte queste cerimonie» continuò lo spadaccino «Che per altro sono una gran
scocciatura!»
Il suo tono non era distaccato o svogliato come sempre, era confortante quasi
dolce. A Nami si riempirono di nuovo gli occhi di lacrime, ma questa volta per
altre emozioni, si sentiva come se la sua caduta fosse stata fermata da
qualcosa di molto morbido.
«I-io…» singhiozzò «Grazie, Zoro»
«Che fai piangi di nuovo?» non sapeva più come comportarsi «Ah, sei proprio una
mocciosa!»
«Smettila di chiamarmi così!» le lacrime di Nami sparirono in un lampo «Pallone
gonfiato!» in fondo i loro insulti erano come prove d’affetto…
«Tutto bene quel che finisce bene» commentò Robin osservando quel quadro comico
e dolce allo stesso tempo. Eh sì, quei due ora erano troppo presi nel darsi
contro che non si resero conto che tutti i membri della ciurma li stavano guardando
dall’inizio della confessione di Nami, nascosti dall’albero maestro.
Zoro non sapeva da quanto tempo era infatuato di Nami, ma sta di fatto
che la desiderava ogni giorno di più, anche se il suo orgoglio gli impediva di
ammetterlo. Per questo non riuscivano a stare insieme, era tutta una questione
di orgoglio. Ma prima o poi tutto questo sarebbe dovuto finire… Finalmente quel
quattordici Febbraio Zoro e Nami smisero di mentirsi a vicenda e a se stessi.
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno recensito, specialmente
Kodomo che ha recensito entrambe i capitoli precedenti^^ Ringrazio
anche tutti quelli che l'hanno letta tutta fin qua, grazie
Fay