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Autore: Nena blue    24/06/2012    1 recensioni
Elena, Jessica e Elena, tre ragazze di diciassette e diciotto anni, amiche dalla prima media, stessi sogni, stessa passione per 1D. Un semplicissimo acquisto cambierà la loro vita, in un modo che sembrava impossibile per loro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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:- Io ho paura... sentite faccio a meno, davvero, non me la sento!- Jessica piagnucola di fronte all’entrata dell’estetista. Oh no, penso, ci risiamo!
:- Dai Jessy, non ti impuntare, quante volte te l’abbiamo già detto?!? “La ceretta è tua amica, non nemica”!- le dico spingendola un po’ verso l’edificio.
:- Ma farà malissimo!! Io preferisco mille volte la crema, come fate a sopportare quel dolore?!?- ci guarda con la sua aria di tragedia.
:- Jessica, prendi un respiro... un altro... brava! Adesso smettila di pensare a come sarà e entriamo, per favore!- continuo spingendola più forte. Lei e la sua paura incondizionata della ceretta, da quando l’ho conosciuta non ne ha mai fatta una, ha sempre usato la crema, per paura del dolore. Alla fine la convinciamo e entriamo nel palazzetto. Ci accoglie all’entrata una ragazza mora che ci sorride.
:- Prego, entrate-. Appena mettiamo piede all’interno del centro di bellezza un misto di profumi ci avvolge. Questo posto mi mette subito di buon umore, penso. La ragazza va dietro al bancone davanti all’ingresso e prende in mano un registro.
:- Avevate prenotato?- ci chiede sempre sorridendo. Ma non le fanno male le mandibole così? Penso.
:- Sì, Elena F____________, Jessica G________________ e Elena A_______________- Elena risponde indicandoci. La ragazza scorre lo sguardo sul registro. Poi le si illuminano gli occhi.
:- Tutte e tre ceretta totale, maschera viso e pedicure? Avete preso il pacchetto promozionale, giusto?- ci chiede. Al suono di “ceretta totale” vedo il volto di Jessica sbiancare. Ridacchio mentre le stringo una mano per darle sicurezza.
:- Sì, esatto- Elena continua girandosi verso di noi con aria interrogativa. La ragazza ci mostra un corridoio sul quale si affacciano tante salette.
:- Accomodatevi tutte e tre nella seconda saletta a destra prego, arrivo subito per le cerette.-. Entriamo nella saletta, appoggiamo giacca, sciarpa e borsa in un angolo e ci sediamo sui tre lettini messi uno accanto all’altro. Cerchiamo inutilmente di tranquillizzare Jessica e poi lasciamo perdere. Se la vedrà con l’estetista! Penso sorridendo malefica. È venerdì, lunedì partiamo per l’Inghilterra. Abbiamo aspettato un po’ all’ultimo per farci belle, ma è andata così, se non altro la ceretta ci durerà più a lungo! Entra la stessa ragazza di prima e ci fa cenno di sdraiarci. La prima più vicina a lei sono io e così alzo il braccio e stringo i denti. Per distrarmi la ragazza ci chiede un po’ di noi. Le raccontiamo dell’esperienza che stiamo per vivere e lei ci appoggia, confessa che anche lei alla nostra età sognava un a cosa simile con i suoi artisti preferiti. Ne parla come se fosse vecchia... penso.
:- Scusi se mi permetto, ma parla di queste cose come se lei non fosse più giovane, chi vuole prendere in giro?!? È una ragazza!- le rivolgo uno sguardo divertito mentre lei si sposta verso le mie gambe, lasciate scoperte apposta dai pantaloni arrotolati. Le vedo il viso incupirsi. Oh no! Cosa ho detto?!? Adesso salta fuori che lei è una vecchia tutta rifatta che è depressa perché non è più giovane... ma perché non sto ai zitta?!?! Mi maledico una dozzina di volte prima di sentirla dire malinconica
:- Sì, in effetti ho venticinque anni, ma sono molto cresciuta dentro, visto... visto che ho una figlia di otto anni. Lei è... lei è down.- finisce, abbassando lo sguardo sulle mie gambe pallide. Oddio, penso, perché glielo ho chiesto?
:- Mi dispiace...- Elena è la prima a riprendersi dallo stupore.
:- Sì anche a me...- Jessica la segue. Io rimango ancora per qualche secondo immobile, incapace di dire qualsiasi cosa di sensibile e adeguato.
:- Io... non immaginavo... mi scusi per la domanda, non volevo farla sentire così...- riesco finalmente a dire, tirandomi su a sedere con le braccia. La ragazza alza lo sguardo. Solo in quel momento mi accorgo della bellezza dei suoi occhi, verde intenso. Sono lucidi e stretti. Ma la ragazza sorride.
:- Non fa nulla, siete solo curiose... comunque la mia vita non è così dura quanto può sembrare, per fortuna il mio ragazzo non mi ha lasciata sola, dopo aver saputo che nostra figlia sarebbe stata down, e tuttora viviamo insieme, mi è molto d’aiuto, ci amiamo più che mai...- riabbassa lo sguardo sulle mie gambe e continua a lavorare, trasformando la sua espressione in un sorriso dolce e assorto. Tiriamo un sospiro di sollievo, noi tre. Il tempo passa velocemente, e altrettanto velocemente cambiamo discorso di conversazione. Finito il mio turno di ceretta la ragazza mi mette sul viso una crema fredda a profumata, con le sue mani delicate. Poi mi lascia sdraiata sul lettino, e passa a Jessica, tremante e pallidissima. Io e Elena ci godiamo al scena, la ragazza che cerca di tenere a bada il tremore delle braccia di Jessica, che gira il viso prima dalla mia parte, poi da quella di Elena, con occhi pallati che fanno sganasciare dalle risate. Al primo strappo la nostra amica lancia un urlo improvviso, lacerante. La ragazza di arresta di botto, poi si mette a ridere, seguita a ruota da me e Elena. Jessica ci rivolge uno sguardo torvissimo, prima di ricomporsi per il secondo strappo, meno traumatico. Alla fine, grazie alle chiacchiere della ragazza, il suo volto si distende, lasciando spazio anche a qualche sorriso. Applicata la maschera anche a lei, l’estetista passa a Elena, decisamente più disinvolta con la cera rispetto a Jessica. Il tempo passa, la maschera sul viso comincia a scricchiolare e poco dopo la ragazza torna da me, e ma la sciacqua dal viso. Poi passa ai piedi, messi benino, diciamo. Fa un po’ male, quando spinge indietro le cuticole, ma è sopportabile. Le chiedo un french, sulle unghie, da abbinare a quello su quelle delle mani. Non è normale per me, mettermi lo smalto, l’ho sempre usato pochissimo, convinta che le mie unghie non siano adatte. Non ho cambiato idea, ma ho pensato di provare, almeno per questa occasione! E poi tocca a Jessica, e poi a Elena. La giornata di benessere è finita, ci rivestiamo con cappotti e sciarpe e andiamo a pagare il conto.
:- Cento ciascuna, grazie- ci sorride ancora la ragazza, dietro il bancone. Io e Elena porgiamo una busta con trecento euro, messi dentro prima di venire. Jessica ci guarda, ci sorride e ci mormora “Grazie”. Alziamo le spalle, modeste. Paghiamo, salutiamo la ragazza e le promettiamo di tornare a trovarla, dopo la vacanza. Usciamo dal piacevole calore profumato dell’edificio, e il gelo della sera ci colpisce. Inforchiamo le nostre fedelissime biciclette e ci avviamo verso la seconda parte del nostro “Beauty Day”: Il parrucchiere! Ne abbiamo trovato uno non lontano dall’estetista, avendo preveduto il freddo che avremmo patito andando in bici, quindi arriviamo presto. Entriamo nel negozio, e subito al naso ci arrivano gli odori tipici di quei locali, lacca, shampoo, fon. Ci guardiamo raggianti: che emozione! Sappiamo già tutte come vogliamo farci i capelli: Elena ha deciso per un taglio rivoluzionario, dai capelli fino alle spalle ai corti, giusto quello che basta per poterseli mettere dietro le orecchie. Jessica, da metà schiena a caschetto, leggermente scalati, per dare volume. Io ho preferito restare tranquilla, ora che finalmente li ho abbastanza lunghi da poter fare varie pettinature ho scelto una semplice scalatura dietro, a V e un leggero ciuffo davanti. Diciamo i nostri nomi di prenotazione all’uomo dietro al bancone e ci accomodiamo su un divanetto nero di pelle, davanti alle postazioni per lo shampoo. Poco dopo tre posti si liberano e tre ragazze molto giovani ci fanno cenno di avvicinarci. La cosa che mi piace di più dei parrucchieri è proprio il lavaggio dei capelli, quando le assistenti sono delicate è molto rilassante farsi massaggiare la testa, bagnata dall’acqua tiepida e inebriata dai profumi del locale. E anche questa volta le mie aspettative vengono confermate. Dopo lo shampoo ci portano alle postazioni di taglio e ci lasciano nelle mani di tre uomini dall’aria pratica.
:- Allora, come li vuoi?- mi chiede il mio guardandomi dallo specchio.
:- Solo un pochino scalati dietro, accorciati il meno possibile, per favore. E un ciuffo appena accennato a destra.- rispondo. Sento gli altri parrucchieri fare la stessa domanda alle mie amiche. Sento il mio che prende le forbici dal tavolino che ha lì accanto. Non mi devo preoccupare, penso gli ho detto di accorciarli poco! Sento il rumore delle forbici sui capelli, mi guardo allo specchio e poi guardo l’espressione sciolta e tranquilla del parrucchiere mentre gira intorno alla mia testa. Poi chiudo gli occhi. Ho deciso, li riaprirò solo quando il tizio avrà finito, penso. Così mi lascio andare e mi rassegno a quel rumorino tanto vicino alle mie orecchie. Poi a un certo punto il parrucchiere parla
:- Fatto signorina, puoi riaprire gli occhi!- con una punta di ironia.
:- No grazie, preferisco riaprirli quando ha finito tutto, anche l’asciugatura.- lo ghiaccio. Sorrido beffarda.
:- Okay, phon in arrivo!- continua il tipo. Il rumore del phon mi impedisce di ascoltare quello che dicono le mie amiche, così ceca e sorda sono isolata dal mondo, ci siamo solo io e il parrucchiere. Poi lui spenge l’apparecchio e mi da un colpetto leggero alla testa.
:- Finito! Spero ti piacciano...- ha capito che non può scherzare. Così piano piano apro gli occhi, prima guardando in basso e poi salendo verso lo specchio che ho di fronte. E poi m vedo. Wow! Mi piacciono tantissimo! Mi piaccio tantissimo! Sono davvero belli, morbidi, lucenti, leggeri. Me li tocco, sorrido e continuo a guardarmi allo specchio, vanitosa. Sembro una ragazza diversa, più... più femminile, eppure sempre un tocco di mascolinità, proprio come sono io. Sono perfetti!
:- Sono bellissimi! Grazie davvero...- dico al parrucchiere senza staccare lo sguardo dalla mia immagine. Lo vedo sorridere dietro di me. Poi cerco le mie amiche con lo sguardo e le trovo poco distanti da me. La prima che noto è Elena. È carinissima con quel taglio! Le dona davvero... anche lei si gira e si ammira allo specchio, evidentemente soddisfatta. La richiamo e ci facciamo i complimenti a vicenda. Poi vedo Jessica che tiene gli occhi strizzati. Il suo parrucchiere le sta finendo di asciugare le punte dei capelli. Si vede che anche lei ha fatto come me... penso. Mi scappa un sorriso. Poi quando il suo parrucchiere finisce lei si rifiuta ancora di aprire gli occhi, è terrorizzata dal fatto di stare male, la conosco bene...io e Elena ci avviciniamo e rimaniamo stupite. È così diversa da prima! Sembra meno impacciata, più aggraziata, più aggressiva...
:- Ommioddio Jessy!! Stai una favola!!- le dice Elena cercando di aprirle gli occhi delicatamente.
:- Non è vero, sarò uno sgorbiooo!!- si ostina quest’ultima. Okay, penso, ci risiamo con le sue crisi di bassa autostima. Mi sa che non aprirà gli occhi finchè non usciamo dal locale… ci rassegnamo e la accompagnamo tenendola a braccetto verso la cassa. Paghiamo e la portiamo fuori.
:- Puoi aprirli ora, non ci sono specchi!- le dico mentre in silenzio afferro dalla borsa di Elena lo specchietto portatile. Quando fa così la si può solo ingannare! Penso ridacchiando malefica. Jessica comincia ad aprire gli occhi e quando si accorge dello specchietto che le ho piazzato di fronte è ormai troppo tardi. Apre la bocca per dire “Come sto male!” ma non dice niente. Ha capito che quella frase non ingannerebbe nessuno. Poi si lascia andare e mormora
:- Che belli...-.
:- Evvaiiii!!- gridiamo io e Elena in coro, vittoria! Ci lanciamo su di lei e l’abbracciamo, facendoci caldo nella sera dicembrina. Ora manca una sola cosa per finire in bellezza la nostra giornata. Ci copriamo per bene con la sciarpa e riinforchiamo le nostre biciclette. Urliamo, ridiamo, diciamo scemenze. Eh sì, cambiare look di capelli fa sempre questo effetto. Mi sento libera, frizzante, energica anche se la giornata è al termine. Che bello... e io che avevo paura! Percorriamo varie strade per trovare quello che cerchiamo. E alla fine lo avvistiamo. Parcheggiamo velocemente le bici e ci fiondiamo nella sua direzione. Ci infiliamo all’interno e ci sistemiamo i capelli, le sciarpe e e i colletti dei giubbotti.
:- Pronte?- chiedo.
:- PRONTE!!- gridano le mie amiche. Avvicino il dito al bottone e schiaccio. Ci avviciniamo velocemente una all’altra, in equilibrio precario su quel piccolo gabellino, sorridiamo con le facce vicine e ciak! Anche la foto da mandare ai 1D è fatta. Lasciamo dentro il buchetto i soldini necessari per una foto di grande formato e usciamo di fretta fori dal baracchino, impazienti di vedere come siamo venute.
:- Che bella!!- grida Elena prendendo la foto appena uscita dal distributore. La gurdo anche io e rimango contenta. Siamo molto carine, tutte e tre, e sembriamo proprio amiche, vicine e sorridenti. Fatto, la giornata di bellezza è finita, adesso siamo pronte per partire, mancano solo le valigie! Jessica si incarica di spedire la foto all’indirizzo dato nella mail, in modo che i ragazzi possano vederci. Così ci salutiamo e ognuna prende la propria strada per tornare a casa. Sono così felice, ondeggio la testa sentendo i capelli muoversi leggeri, sentendoli frusciare liberi. Bello, il nostro Beauty day...  




Spazio autrice
ciao ragazze, scusate il ritardo del 6° capitolo, ma non ho avuto troppo tempo, ho appena dato l'esame di terza media e dovevo studiare... vabbè, allora questo è l'ultimo capitolo noioso, dal prossimo si parte per l'inghilterraaaa!!!! :D spera vi piaccia abbastanza la mia f.f da continuare a leggerla... ci terrei molto se recensiste, qualsiasi cosa, anche che non vi piace, possibilmente dicendo anche PERCHè non vi piace! a presto! :*
Nena blue
  
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