Ringraziamenti: ringrazio calorosamente (no, non solo perché ci sono 32 °C, 47% di umidità e credo di avere la febbre) TINAX86 e DracoLikesHamsters per le recensioni. Ringrazio anche chi ha messo questa storia tra le seguite, le ricordate e le preferite. Grazie mille! ^_^ Ah, vi ringrazio anche per la pazienza ^//^

Disclaimers: i personaggi bla, bla, bla... J.K.Rowling... Sono suoi... bla, bla, bla... nessuno scopo di lucro...



“Amy?!”
Wendy trascinò Jenny su per le scale, correndo e incespicando.
“Amy! Amy, rispondi, dannazione!”
Ormai tutti avevano raggiunto il piccolo bar e nessuno, perciò, accorse in loro aiuto.
Jenny e Wendy non dovettero cercare a lungo: arrivate in cima alla scala e svoltato lungo le gradinate, infatti, videro la figura di Amy accoccolata su sé stessa, le ginocchia al petto.
Wendy lasciò il polso di Jenny e si diresse verso l’amica.
“Si può sapere che stai facendo?” le chiese con tono piuttosto brusco.
“Non mi va di pattinare” rispose Amy borbottando, senza nemmeno voltarsi.
Wendy sospirò, reprimendo l’impulso di prenderla a pugni. Intanto Jenny si avvicinava un poco.
“Non potevi dirlo prima, allora? Ragazza, mi hai fatto venire il panico per un nanosecondo. Sai che non è una bella cosa. Non per una Serpeverde, almeno…” disse. Le si sedette di fianco e le cinse le spalle con un braccio, attirandola a sé.
Anche Jenny si sedette di fianco ad Amy.
“Jenny… Tu volevi pattinare, vero?” si informò Wendy.
La ragazza serrò le labbra e annuì col capo.
“Ti dispiace se noi non veniamo?” chiese ancora Wendy.
“No, no, tranquille! Però se avete bisogno mi chiamate, va bene?” Jenny si alzò spolverando i jeans e, dopo aver ricevuto la risposta affermativa delle due amiche, se ne andò, diretta al bar.
“Allora, Amy…” riprese Wendy. “Cosa c’è adesso?”
Amy sospirò.

---

“James, guarda chi sta arrivando in pista!” disse Sirius, sfrecciando di fianco all’amico.
James voltò lo sguardo, incuriosito: purtroppo per lui, un insicuro Severus stava cercando di mantenere l’equilibrio sui quei “trabiccoli babbani” (a detta di Peter), aggrappandosi a Lily per non cadere.
In effetti, sembrava quasi che lo facesse apposta , a non stare su da solo.
“Sirius, forse non avresti dovuto farglielo notare” lo ammonì Remus.
L’altro fece spallucce. “Tanto se ne sarebbe accorto comunque.”
James fece un sorriso storto: era vero, era dannatamente vero.
“Dai, Ramoso, lasciamo indietro i problemi del cuore e divertiamoci un po’!”
Per tutta la sera, Remus venne tenuto diligentemente sott’occhio, anche se, in realtà, quello che aveva più bisogno di essere sorvegliato era Peter. Il ragazzo, infatti, inciampava spesso e volentieri nei propri piedi o in quelli altrui, spintonando gente, cadendo e facendo scivolare gli altri.
Dopo l’ennesima caduta, James era lì davanti a lui e gli tendeva la mano per aiutarlo ad alzarsi.
“Peter, guarda che sei proprio imbranato, eh!” lo provocò.
Anche Remus, vittima di Codaliscia, si alzò massaggiandosi un braccio sulla quale era caduto l’amico.
“Mi dispiace, ragazzi, ma io non sono bravo come voi…” si scusò Peter.
James gli tirò una pacca sulla schiena, come per incoraggiarlo, e Peter per poco non cadde nuovamente.
“Io stavo scherzando” disse James. “Dai, facciamo una pausa, sono stanco anche io.”
“Hey, Remus! Sirius!” li richiamò una voce femminile.
I quattro amici, chi interpellati, chi non, si voltarono per vedere chi li stesse chiamando.
Jenny scuoteva il braccio in segno di saluto, arrancando goffamente sui pattini. Li raggiunse sorridendo e si presentò agli altri due.
“Jenny! Perché sei da sola?” chiese gentilmente Remus.
Lei si limitò a spostare lo sguardo verso le gradinate, e così fecero anche Sirius e Remus: Amy e Wendy stavano avendo una discussione parecchio intensa.
“James, non avevi parlato di una pausa?” chiese Peter, completamente disinteressato alla ragazza.
James guardò l’amico con uno sguardo di rimprovero, però dovette cedere. Salutò i tre con un occhiolino e si avviò verso il bar in compagnia di Peter.
Remus decise di non chiedere più nulla, nonostante la curiosità, apprestandosi a conoscere meglio, assieme a Sirius, quella ragazza.
Jenny buttava, tra una chiacchiera ed un’altra, un occhio sulle due amiche, la fronte corrucciata.
James e Peter li avevano raggiunti dopo pochi minuti ed avevano anche loro cominciato a fare amicizia con la Serpeverde.
“Che strano… Io pensavo che i professori ci avessero portati in gita insieme solo per darci più punizioni in seguito ai litigi che sarebbero venuti fuori. Invece voi Serpeverde non siete così spocchiosi come sembra!” disse Peter guardando Jenny sorridente.
Lei lo guardò stupita.
“Peter, accidenti, un po’ di tatto!” lo rimproverò Remus. “Comunque l’intento dei professori era quello di riappacificarci, ma evidentemente non sta funzionando…”
“Perché dici questo? Peter ha appena detto che i Serp-“ chiese Sirius.
“Guarda James” lo interruppe Remus con tono piatto, puntando l’amico con il mento.
Peter, Jenny e Sirius voltarono lo sguardo nella direzione che aveva indicato Remus: James stava cercando di far cadere Severus dai pattini, inseguendolo e urlando come un pazzo. La Evans, poco dietro, inseguiva James, gridandogli di tutto.
“Ma quand’è che se n’è andato?” chiese Sirius confuso.
“Cinque minuti fa. La Evans ci è passata di fianco a braccetto con Severus e James non ha saputo fermarsi” rispose Remus.
Sirius scoppiò a ridere, contagiando anche Peter.
“In fondo lo capisco” disse Sirius, il sorrisetto furbo ancora sul viso. “Anche io ho avuto una reazione simile quando la McKinnon l’anno scorso ha messo un braccio intorno alle spalle di Remus.”
“Giusto!” gridò Peter. “Poverina, lei non poteva mica sapere che tu e Rem-“
“Okay, va bene così!” li zittì Remus, prima che potessero dire altro davanti alla incuriosita Jenny.
“Andiamo a riprenderci James, allora?” propose Sirius.
Gli altri annuirono.

---

“Sì, ma guarda Jenny! Guarda te stessa! Sembrate pappa e ciccia dopo nemmeno un giorno! E non volete sfruttare la situazione per aiutarmi!” Amy era in preda ad una crisi isterica.
“Amy, non abbiamo detto che non vogliamo aiutarti. Guarda dov’è adesso Jenny: pensi che non ti stia aiutando?” Wendy cercava di calmarla e di farla ragionare.
“No, mi sta solo rubando la scena.”
“Amy, tu sei seduta qui a lagnarti. E prima ancora eri in camera a pianger,  quando loro due sono entrati.  Secondo me sbagli approccio. Poi, cacchio, in cinque anni non ce l’hai mai detto!”
Amy sorrise, dispiaciuta.
“Lo so, è che… Boh, forse me ne vergognavo.”
Wendy la guardò con occhi affettuosi.
“Ti capisco. Però dammi retta quando ti dico che, se davvero ti piace, con Sirius Black ci devi parlare tu e soltanto tu.”

Note dell'Autrice:
Sì, potete picchiarmi. Per qualsiasi cosa: il tardo tardissimo aggiornamento, il fatto che non vi sia piaciuto il capitolo, il fatto che il capitolo vi sia piaciuto, il fatto che ieri sono andata in giro vestita da Misty, se avete pensato anche voi che Sebastian, nel 12° volume di Kuroshitsuji, sia un figo assurdo, se Megavideo è stato chiuso... Insomma, qualsiasi cosa!
Ben tornati, dunque!
Scrivere questo capitolo è stato per me un parto: avere tutto il tempo del mondo e non sapere da dove iniziare. Terribile. Ma ce l'ho fatta.
Avrei bisogno di voi, un attimo, per una cosa che non c'entra assolutamente nulla: qualcuno di voi si ricorda, per caso, un film (non ne sono certa) sui Pokémon? Io ne avevo la videocassetta, ma mia madre -non si sa bene per quale motivo- l'ha data alla parrocchia. Nel film(?) Ash liberava un Butterfree, che si andava ad unire ad uno stormo(?) di altre Butterfree, tra cui ce n'era uno rosa. Non sono sicura fosse un film, forse erano solo le prime puntate... Ah, poi ci doveva essere un'evoluzione Abra-Kadabra-Alakazam. 
Se qualcuno ne sapesse qualcosa, vi prego di informarmi! Grazie ^_^
Tornando alla storia... Mhm... Oddio, non saprei che dire.
Giusto, vi ringrazio per aver letto e aver sopportato l'attesa!
*Nick.

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
(© elyxyz)

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede).