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Autore: MorwenGwen    24/06/2012    11 recensioni
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli in modo nervoso:
< Stiamo andando troppo oltre Amber.Ci stiamo complicando la vita > la ragazza alzò scettica un sopracciglio
< Che ti aspettavi Malik?Che dopo un travaglio di 18 ore tu venissi al mondo per essere automaticamente felice? >
< Forse non ti rendi conto che ci troviamo in un Ospedale,non è un buon auspicio. >
< Se può farti sentire meglio,Jawaad in ospedale ci sei nato e se è per questo,ci morirai.Quindi una visita in più non ti cambierà di certo la vita > concluse lei.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi consiglio di leggere il seguente capitolo con in sottofondo "Lego House"


Zayn premette sempre meno sull'accelleratore della macchina quando si accorse di star già percorrendo la campagna inoltrata,
poi arrestò completamente la macchina sfilando le chiavi dall'accensione del motore,
sospirò osservando la casa tenuta in piedi da tante palizzate in legno che sembrava persino più piccola del solito forse a causa delle erbacce che cominciavano a crescere senza tregua; camminò per il vialetto, se si poteva definire tale, fino ad arrivare alla sgangherata porta in legno e bussarci contro,
aspettò pazientemente prima che una donna bassa e magrissima dai capelli neri gli aprisse la porta:
< Zayn > lo salutò sorridendogli amorevolmente ed invitandolo immediatamente ad entrare.
Il ragazzo osservava le vecchie cornici arruginite mentre aspettava nel piccolissimo salotto,il parquet era di vecchia data,
i mobili si potevano definire d'epoca, la signora tornò in salotto porgendogli un piatto di biscotti che lui lasciò immediatamente sul tavolo:
non aveva fame ed era lì per parlare di una precisa cosa;
osservò la piccola donna sedersi sul divano di fronte al suo: oltre che bassa,minuta e scura aveva anche delle rughe calcate dalla stanchezza,
degli occhi spenti e un viso molto spigoloso...
< Mamma... > la richiamò Zayn, sua madre si chiamava Marianne e viveva in quella piccola casa nella perfieria più lontana della città,
nell'aperta campagna,il marito-nonchè padre di Zayn- morì parecchi anni prima in guerra come soldato inviato in Afghanistan e così la vita di quella donna sulla cinquantina d'anni era diventata chiusa,monotona e triste, fu un duro colpo per entrambi rimanere soli e dover tirare avanti a fatica,
fu proprio per questo che Malik decise di studiare e lavorare in città; ogni mese il moro si ritagliava un piccolo pezzetto di paga da inviare a sua madre, aveva una salute precaria e ciò non le permetteva di lavorare o almeno, questa fu la motivazione per la quale la licenziarono.
Ad ogni modo: dopo che Zayn richiamò sua madre questa lo osservò sorridendo, gli sembrava serena nonostante i numerosi problemi,non mostrava alcuno sforzo nel sorridere al suo unico figlio nonostante questo l'avesse lasciata sola in una casa poco abitabile;
dopo quel breve richiamo nessuno dei due fiatò fino a quando il suono sordo della stufa lì vicino non li risvegliò da uno stato di trans:
Marianne oramai abituata si avvicinò alla stufa maneggiandola con cura attenta a non scottarsi e lasciando incustodito un foglio ripiegato più volte sul tavolino di fronte a Zayn: effettivamente la donna in quei 10 minuti lo aveva fissato spesso tenendolo il più lontano possibile dal figlio e questo non lo convinceva;
Zayn allungò la mano verso il foglio leggendone attentamente il contenuto:

"Indirizzato alla signora Marianne Malik.
Gentile signora Malik rinnoviamo nuovamente la richiesta da parte del comune ad abbandonare la sua abitazione,per i motivi riportati nelle precedenti e numerose lettere alle quali non abbiamo ottenuto risposta: l'abitazione sebbene isolata nella campagna risulta mal costruita,troppo vecchia e con materiali scadenti pertanto è ritentua pericolosa per l'ambiente,per la gente e per lei stessa; la invitiamo per l'ultima volta ad abbandonare la casa presentandosi al Comune della città per rilasciare il suo annuncio,in caso contrario saremo costretti a ri-inviare nuovamente degli impiegati del comune per spingerla ad andare via dalla sua casa ed a riordinare le sue cose,questa volta accompagnati dalle autorità locali.La sua abitazione dovrà essere demolita per la protezione civile e viste le sue difficoltà fisiche riconosciute dal comune ci accureremo di prenotarle una camera in hotel fino a nuovo ordine,le diamo 2 settimane di tempo.
Cordiali saluti.Il Comune."


Zayn accartocciò il foglio buttandolo sul pavimento ed attirando l'attenzione della madre:
< Perchè non mi hai detto che ti hanno ri-inviato questa schifosa comunicazione? > chise il ragazzo adirato indicando il foglio per terra,
la donna abbassò lo sguardo: < Non volevo te ne preoccupassi come al solito.. > gli faceva sempre uno strano effetto urlare contro quella donna,
per quanto tempo fosse passato ,per quanto fossero cresciuti ed invecchiati entrambi sentiva ancora che quella donna era fragile da qualsiasi punto di vista
ed ecco i sensi di colpa che si cominciavano a far spazio dopo averla rimproverata,
le si avvicinò abbracciandola forte: riusciva a sentire il suo profumo alle rose che usava da oramai tanti anni e che l'aveva sempre identificata
< Rimarrai in questa casa,con il cazzo che te la buttano giù > la rassicurò sotto lo sguardo di rimprovero della donna che aveva appena udito una parolaccia, la situazione sembrava ridicola, Zayn ridacchiò correggendosi immediatamente:
< Non te la butteranno giù, parlerò con quelli del comune > Marianne scosse fortemente convinta la testa:
< Te lo proibisco,stai ritardando questa demolizione da oramai 5 mesi,non sai più cosa inventarti Zayn hai fatto del tuo meglio,hai cercato di aiutarmi ma ora credo sia meglio far demolire questa vecchia casa e poi hai sentito:mi offriranno una camera in albergo >
la donna sembrava non farsi alcun problema a lasciare quella casa eppure dentro moriva,
dentro sapeva che la sua vita sarebbe stata ancora più triste e che si sarebbe ritrovata catapultata in una grande città priva di aria pura in una misera camera d'albergo < Mamma sai che la situazione dopo un po non sarebbe più gestibile: dopo un po della tua salute se ne laverebbero le mani e rimarresti senza un posto nel quale dormire > Zayn sapeva bene che le condizioni fisiche di sua madre andavano peggiorando
e non poteva permettersi di ospitarla in casa sua: sarebbe stata una vita fin troppo stressante per giunta ora che era diventata un Ostello dal suo punto di vista, Marianne osservò l'orologio in legno sulla parete battendo le mani sulla schiena del figlio:
< Si sta facendo tardi,sarà meglio che torni a casa,sai che non mi piace quando passi troppo tempo per queste strade,sono sempre più pericolose > si allontanò dall'abbraccio nel quale erano rimasti in tutto quel tempo e gli sorrise accompagnandolo alla porta.

Amber sbuffò un'altra volta: era la 10°volta che prometteva a se stessa di farla pagare a quell'idiota;
fece per più di un'ora zapping tra i canali rannicchiata sul divano, fino a quando non sentì una macchina parcheggiarsi nel vialetto:
la pace e la tranquillità stavano per finire,se lo sentiva;
suonarono alla porta e trascinando i piedi,molto lentamente aprì al signor sonocosìmaleducatodalasciartiapiediMalik
< Era ora che mi aprissi! > disse lui alzando le mani al cielo
< Taci idiota e dì grazie che io non ti abbia lasciato fuori > lo ammutolì Amber lasciandolo entrare
< Tecnicamente,Hamilton, questa è casa mia >
< Tecnicamente. >
sottolineò seguendolo in cucina- per prendere i suoi amati biscotti,sia chiaro-
Zayn si sporse verso il frigo per prendere un bicchiere d'acqua e la voglia di chiudergli in mezzo alle due ante la testa stava prendendo il sopravvento sulla bionda, tuttavia si concetrò sull'alto ripiano sul quale erano poggiati i suoi biscotti:
< Stupido Louis > brontolò visto che Louis era solito metterli così in alto
" Non sono messi in alto,sei tu troppo bassa" le ripeteva sempre perchè amava vederla arricciare il naso e sbuffare per l'insinuazione,
sentì qualcuno alle sue spalle spingerla sempre di più verso il ripiano della cucina, Amber si voltò di scatto ancora incastrata tra il tavolo ed il corpo di Zayn,
erano terribilmente vicini e la cosa non andava affatto bene, pensava che la stesse per baciare,che ci stesse provando con lei e che lei dovesse immediatamente pensare ad una scusa per allontanarlo da lui tipo"Non sei il mio tipo " "Non provo nulla per te" e solite puttanate
ma il moro le si allontanò subito ed Amber non riuscì più a sentire l'odore di tabacco e miele che la stava facendo impazzire
< Bastava chiedere, te li prendevo io > le disse Zayn porgendole il pacco di biscotti che era stato messo troppo in alto,
oh si, le aveva preso i biscotti...che sciocca
< Te lo ripeto per l'ultima volta: non ho bisogno del tuo aiuto > rispose lei afferrando senza troppi complimenti il pacco,
il ragazzo fece per ribattere ma la suoneria altamente demenziale del suo cellulare lo distolse dal risponderle acidamente:
< Lyss? > rispose al telefono
< Certo che puoi venire a casa mia.Si,certo,ok. Ciao > e detto questo chiuse la chiamata, Amber alzò un sopracciglio:
< Lyss,si certo che puoi venire,ciao > gli fece il verso con una vocina stridula poi continuò a prenderlo in giro
< Oh andiamo Malik di che te la vuoi scopare qui davanti a tutti subito e falla finita > Zayn poggiò il cellulare sul tavolo:
< Per tua informazione,Hamilton, Lyss è la mia fidanzata e nell'ambito del sesso sono più avanti di te > la stuzzicò sorridendole maliziosamente,
la bionda sbuffò seccata guardando fuori alla finestra: non poteva aver sempre l'ultima parola cazzo.

Il getto dell'acqua calda soffocava tutti i pensieri della bionda e la cosa non le faceva altro che piacere,
nonostante il fracasso delle tubature riuscì ad udire le urla dei ragazzi che si accalcavano sulle scale per aprire la porta principale di casa,
Amber spense il getto d'acqua afferrando l'accappatoio, < Lyss! > urlò una voce riconducibile a quella di Zayn con incredibile enfasi, si asciugò velocemente i capelli prima di prepararsi sciattamente per scendere giù a fare gli onori di casa all'opsite, anche se era semplice curiosità di scorpire chi fosse così pazza da stare con Zayn Malik.
Devanna l'aspettava paziente in cima alle scale e successivamente scese rumorosamente con lei le scale attirando l'attenzione dei presenti nel salotto,
la chioma bagnata di Amber fece capolino nel salone dove una ragazza minuta e magra,dai capelli rossi e dagli occhioni verdi la guardava con espressione rilassata e le labbra carnose schiuse, udì un impercettibile verso di Van che squadrò la rossa
< Loro sono Devanna ed Amber,Lyss > presentò le due ragazze Louis, la rossa si alzò dal divano stringendo la mano ad entrambe:
< Piacere,sono la ragazza di Zayn > disse prima di risedersi nuovamente vicino al moro,
Amber squadrò un po la scena:oh aspetta...perchè squadrava la scena?Perchè si interessava tanto ai loro intimi atteggiamenti?
Non le importava,non le doveva importare

pertanto distolse lo sguardo dai due ragazzi e si accomodò vicino a Niall.


Shalalal

Eccoci ad un altro capitolo shalallaal non ho molto da dire,eccetto scusarmi per il ritardo,davvero sarò più veloce da ora in poi :3
Grazie mille per tutto,spero che la storia vi piaccia e che i nuovi personaggi che man mano in ogni capitolo diventano semprep iù importanti
riescano a trasmettervi qualcosa.
   
 
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