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Autore: __CrazyHeart    24/06/2012    7 recensioni
Finalmente ero fra le braccia di mio fratello Lou, l'unico di cui mi fidavo veramente.
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 22
Buona Lettura. :)





- ...ritarderà di circa 30 minuti. Ripeto: il volo 36 con destinazione Dublino subirà un leggero ritardo di 30 minuti, si pregano i gentili passeggeri.." - di tutto il discorso indotto dall'hostess del portello 12 riuscii a capire solo le frasi principali e che pensavo potessero interessarmi maggiormente.
Sarei dovuta partire intorno alle 7:30, a questo punto invece mi toccato partire alle 8:00.

Quella mattina mi alzai alle 5 e alle 6:45 ero già in aeroporto pronta a salutare mio fratello.
I ragazzi li avevo salutati prima di uscire di casa, con Danielle avevo passato l'intera scorsa serata, con Ashley e Francesca avevo passato due orette buone a parlare di qualunque cosa ci passasse per la testa, mentre per tutta la notte ero rimasta con Eleanor a parlare in balcone.
Ammetto che inizialmente mi dava fastidio il fatto di parlare con lei in balcone, nel punto esatto dove ci sedevano sempre Zayn e io, fra una chiacchierata e l'altra però al posto del fastidio è subentrata la malinconia.

La realtà.
Vedevo El parlare di qualcosa alla quale era molto interessata, gesticolava molto il che indicava che era molto agitata anche se a volte le scappava qualche piccola risatina. La osservavo senza che lei si accorgesse del fatto che non stavo realmente ascoltando il suo discorso.
Più la osservavo più mi rendevo conto che molto presto avrei dovuto lasciare lei e il suo modo di parlare strano ma dolce, le risate incontinenti di Niall, la finta saggezza di Liam, la spontaneità di Danielle, la pigrizia di Ashley e le pessime battute di Harry, i sorrisi di Francesca, le risate di mio fratello. 
E Zayn.
Una scelta un po' azzardata? Forse.
Me ne sarei pentita? Mai.
Non avrei mai dato a nessuno la soddisfazione di vedermi perdere, di vedermi fragile perchè sto vivendo un cambiamento, non avrei mai dato a nessuno la soddisfazione di distruggermi e di vincere.
Tutto questi perchè odio i cambiamenti. 
Li odio. 
Perchè? Non lo so di preciso, ma quando penso a un cambiamento penso a un senso di abbandono, perchè cambiando si lascia indietro una storia, un pezzo di se stessi, e, dato che io per prima ho provato cosa si prova ad essere abbandonata, non mi piace che questo sentimento si intrufoli nei miei cambiamenti.
Come mi disse il mio professore di matematica però, "maturità è saper voltare pagina a testa alta senza rimpianti". 
Sto voltando pagina, sto maturando, sono maturata.

Ancora assorta nei miei pensieri mi alzai dalla scomoda poltroncina in tessuto rosso e mi sistemai i vestiti ormai tutti stropicciati.
Mi aggiustai i pantaloni sistemandoli all'imboccatura della caviglia, raddrizzai la maglia e a sua volta il maglioncino, e pettinai i capelli in una treccia laterale lasciando libero una parte del ciuffo, in modo da coprirmi leggermente lo sguardo.
Il trucco era quasi inesistente, la matita nera si era spostata facendomi assomigliare a un panda.
In fondo nessuno mi avrebbe visto in quelle condizioni, in tutto saremmo stati circa una cinquantina.
La maggior parte dei passeggeri che sarebbero saliti sul mio stesso aereo erano anziane coppie o uomini di mezza età alle prese con i soliti viaggio di lavoro.
Molti dormivano, altri bevevano svariate tazzine di caffè comprate alla macchinetta giusto per tenere il contatto con la realtà, oppure alcuni cercavano di intrattenere il tempo al computer.
Come bagaglio a mano avevo solo una borsa a tracolla con il manico molto lungo e una dopo averla presa, mi incamminai alla ricerca di qualche angolo bar aperto che servisse qualsiasi cosa di diverso da ciò che veniva offerto dalle macchinette.
Di mattina, i primi voli sono sempre molto scarsi di passeggeri per ciò molti punti vendita o bar dell'aeroporto non sono in funzione.
Fortunatamente ne trovai uno aperto e, dopo aver mangiato un muffin che sapeva più di carta che di cioccolato, ritornai ad accasciarmi sul sedile sul quale ero seduta prima.

Mi riaddormentai di nuovo, dormii sì e no per una ventina di minuti penso, e quando mi svegliai stavano preparando tutto il necessario per farci imbarcare e accomodare sul nostro aereo.
Mi alzai dolorante e di malavoglia dal sedile e percorsi quei pochi metri che mi separavano dal portello del mio volo. 

In quel momento ero mentalmente assente, sia per la mancanza di sonno che avevo sia per la consapevolezza sempre maggiore del fatto che stavo per dire addio a tutto quanto. 
Cercai di respingere i miei stessi pensieri per non diventare malinconica, ma il problema arrivò dopo, quando sentii una voce, o meglio dire un lamento, troppo familiare per i miei gusti.
Mi girai cautamente e mi ritrovai faccia a faccia con Zayn.

- non puoi andartene. Non puoi lasciare tutto senza affrontare niente. -
- non è così semplice.. Tu, tu non capisci.- sentivo già gli occhi riempirsi di lacrime.
- io non capisco? Bene, allora spiegamelo. E per una volta affronta il problema.-
- vuoi che io affronti il problema? Vuoi che io ti spieghi il problema? Bene, il mio problema sei tu.-
- non sono io che ho mentito alla mia ragazza.-
- sai benissimo che avevo intenzione di dirtelo. Perchè almeno per una volta non riesci a darmi ragione? Perchè?-
- perchè darti ragione significherebbe lasciarti andare.- rispose dopo un po' guardandomi intensamente negli occhi.
- ormai non posso più tornare indietro.- risposi avvicinandomi leggermente a lui.
- si che puoi.- ribatté avvicinando il suo viso al mio, ormai ci separavano solo pochi centimetri. 
- vorrei, ma non posso.- sputai quella frase come se fosse un peso, nel momento stesso in cui la pronunciai lasciai trapelare il mio dolore attraverso una lacrima che mi rigò la guancia.

Eliminai quei pochi centimetri che ci dividevamo e, alzandomi leggermente sulle punte, baciai dolcemente le sue morbide labbra. 
Quel bacio durò tanto a lungo da farmi capire l'importante che aveva Zayn per me.
Era un bacio dolce, intenso, ingenuo e innocente, le nostre labbra si muovevano all'unisono a ritmo di una melodia che solo noi eravamo in grado di sentire.
- Addio Zayn.- dissi guardandolo dritto negli occhi, dopo di che, lasciandomi sfuggire qualche lacrima, mi incamminai dalla hostess per farmi certificare il biglietto.
Oltrepassai il bancone e di conseguenza la hostess quando sentii il disperato bisogno di vedere quegli occhi color nocciola e quella pelle ambrata ancora una volta.
Mi girai.
Ci guardammo per l'ennesima volta negli occhi.
Era come se fossimo da soli. 
- per quanto possa valere, ti amo.- disse ad un tratto.
- per quanto possa valere, ti amo anche io.- risposi io trattenendo una lacrima.
A quel punto mi girai e percorsi il lungo viale che mi avrebbe portata all'aereo.

Zayn rimase lì, si sedette sulla poltrona sulla quale mi ero addormentata io, e cominciò a soffocare nei suoi stessi singhiozzi.





Shalalala(?)
Ok, scusa te per l'ENORME ritardo T.T è da un botto che non aggiorno e mi dispiace davvero tanto.
Ma quest'anno ho avuto gli esami, poi le lezioni di piano forte sono diventate più impegnative e negli ultimi giorni sono stata male.. però ora sto bene e ho aggiornato! :D
Lo so che fa un pochino pena ma l'ho scritto tutto in una notte e.e
E so purte che è molto triste :/
E comunque volevo dire che a storia NON E' FINITA.
Diciamo che dopo questo capitolo scriverò i capitoli che porteranno alla fine. :)
Coooooomunque, dopo le mie scuse e spiegazioni(?) volevo chiedervi come sempre di RECENSIRE perché:
- ho bisogno delle vostre recensioni per capire com'è il capitolo. :)
- le vostre recensioni sono jkdfjkgjfdkjg *o*
- devo sapere se devo migliorare qualcosa e se ho sbagliato qualcosa. :)
seguitemi su twitter: 
https://twitter.com/__crazyheart

Ciao belle C:
  
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