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Autore: YuuCch    24/06/2012    1 recensioni
Era come se dopo quel sogno, un nuovo mondo si fosse aperto ai miei occhi, così ero sempre alla ricerca di qualcosa che mi potesse dare un segno sulla presenza dei semidei. La mia vita continuò così, le cose iniziarono ad andare un po' meglio dopo l'inizio della scuola, mi feci degli amici e spesso uscivo con loro. Sentivo costantemente la mancanza di Dimitri, un giorno mi feci coraggio e cercando il numero di mia zia Dana nella rubrica, chiamai. Rispose lui, sentire la sua voce mi fece sentire così bene, mi era mancato così tanto..
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati a casa abbracciai Dane e lo tenni stretto a me per un bel po'. Sentire di nuovo il suo corpo, anche se ora ancora cresciuto era stupendo. Dimostrava una quindicina di anni ormai, e la crescita sembrava essersi arrestata, o quantomeno rallentata di molto. « Come ti senti? Stai bene, hai bisogno di qualcosa? Forse vuoi riposarti o bere qualcosa? Sarai affamato.. » Dissi tutto a raffica senza dargli il tempo di rispondermi.. « Mamma, sto bene, davvero.. Non preoccuparti.. » Mi diede un bacio sulla guancia, e si avvicinò a tutti gli altri, ringraziandoli e abbracciando in particolare Dimitri a cui restò abbracciato. Mi salirono di nuovo le lacrime agli occhi, e mi sedetti sul divano preoccupata ora per gli Dei. Crono, ora più potente che mai stava lottando contro gli Dei, e sarebbe sicuramente tornato a cercare Dane, se gli Dei non fossero riusciti a sconfiggerlo saremmo dovuti scappare. Noi non ce l'avremmo mai fatta a sconfiggere Crono.. Ci sedemmo tutti sul divano e restammo in silenzio fino a quando Dane non lo interruppe. « Perché siamo qui, mentre gli Dei sono negli Inferi a cercare di battere Crono? Non dovremmo aiutarli? Ade mi ha parlato del perché esistiamo, noi dovremmo aiutare gli Dei.. Allora perché siamo qui? » Feci per rispondergli, ma Dimitri mi precedette. « Vedi, Crono è molto più forte di noi, che abbiamo più o meno la metà dei poteri degli Dei. Se non ce la fanno loro, figuriamoci noi. E poi non siamo immortali, mentre gli Dei, almeno fino a prova contraria sono immortali. » Dane si sedette sul divano mettendo il broncio. Nonostante mostrasse quindici anni, si comportava ancora da bambino, e questa cosa mi fece sorridere. « Lo scontro potrebbe durare in eterno, non sapremo mai se gli Dei siano riusciti a sconfiggere Crono oppure no.. Dovremmo controllare.. » Guardai tutti negli occhi per sapere se erano della mia stessa opinione, e tutti annuirono.. « Andrò io, alla fine è colpa mia se siamo in questa situazione. Se non torno entro due ore massimo, scappate. Andate dai miei genitori in Russia, mio padre aveva messo una specie di protezione su quella casa.. Lì sarete al sicuro. » Senza dare a nessuno il tempo di controbatte aprii il portale e mi ritrovai negli Inferi. Ero nelle segrete, ma oltre alla distruzione e alla desolazione, non c'era nessuno in quella stanza con me. Cautamente risalii le scale, controllando ogni cella. Non c'erano segni di lotta lungo le scale, ma avevo un brutto presentimento. Quando mi avvicinai alla porta, iniziai a sentire rumori, sembrava il rumore di lame che si scontrano, ma no ne potevo essere sicura. Lentamente aprii giusto il necessario la porta per vedere cosa stesse succedendo nella sala del trono. Vidi gli Dei, inginocchiati l'uno accanto all'altro di fronte a Crono che sorrideva maligno guardando in particolare Zeus che cercava di liberarsi dalle manette che gli tenevano bloccati i polsi dietro la schiena. Ogni manetta era collegata a una catena che portava a un'altra manetta, e così via. Tutti gli Dei, nessuno escluso era ferito, mentre Crono sembrava non dare segno di cedimento, nonostante lo scontro avuto con gli Dei. Non sapevo cosa fare, sconfiggere un Titano non era di certo una cosa semplice, ma forse la mia lama immersa nelle acque del fiume Averno, su di lui avrebbero funzionato. Non avevo molta scelta, di certo non potevo trovare come con mio padre il sangue della donna da lui amata. Portai una mano al collo e di nuovo presi averno tra le mani. La soppesai per un'ultima volta.. Non ero sicura di potercela fare, avevo molti dubbi.. “Forse avrei dovuto salutare gli alti, potrei non rivederli mai più” Ricacciai indietro quel pensiero. Pensieri negativi non potevano aiutarmi a sconfiggere Crono, perciò mi armai di tutta la speranza che avevo ed entrai nella sala. Corsi verso gli Dei, e con un colpo spezzai la catena. Spezzata in un punto, la catena si dissolse, lasciando liberi gli Dei, che si alzarono e di nuovo attaccarono Crono tutti insieme. Questa volta invece di scappare, provai anche io ad attaccarlo. Se la spada era riuscita a spezzare quelle catene, forse avrebbe fatto qualcosa anche a lui. Troppo occupato a respingere gli attacchi degli Dei, non mi vide andargli incontro. L'unica cosa che sentii fu un urlo di rabbia quando lo colpii. La spada era solo riuscita a fargli un taglio non molto profondo ma comunque era riuscita a ferirlo. Provai a concentrare un mio attacco, seppur debole in quel punto, fino a quando dopo molto colpi, finalmente riuscii a provocargli un danno maggiore. « Attaccatelo dove c'è la ferita! Presto! » Continuai ad attaccarlo, provocandogli piccole ferite in tutto il corpo. Iniziavo a sentirmi stanca, le braccia a furia di tenerle alzate e a colpire con tutta la forza che avevo in corpo Crono, iniziarono a tremare, e iniziò ad essere difficile tenere la spada in mano. Anche gli Dei iniziavano ad avere il fiatone e gli attacchi erano visibilmente più deboli. Iniziai ad attaccare anche io Crono. Il fuoco su mio padre aveva sortito un “buon” effetto, e forse avrebbe fatto lo stesso effetto su di lui. Iniziai ad attaccarlo, fino a quando non sentii mio padre parlarmi. « Alex, apri un portale, riporteremo Crono nel Trataro. E questa volta non uscirà più di lì. » Feci come mi era stato detto, aprire il portale per il Tartaro fu molto iù faticoso di quanto mi aspettassi. Mi portò via la maggior parte delle energie rimaste, ma riuscii ad aprirlo. Lentamente attaccando Crono, gli Dei, riuscirono a farlo indietreggiare fino al portale. In quel momento Crono, rinvigorito da nuova forza, riuscì a respingere l'attacco degli Dei, dirigendolo tutto verso Zeus. Non capii cosa successe, vidi mio padre lanciarsi sull'attacco di Crono, per salvare Zeus. Fu scaraventato dall'altro lato della stanza, contro il muro. Intanto Crono, bloccato dai sigilli del Tartaro, era impossibilitato a muoversi, e finalmente riuscii a chiudere il portale che si portò via Crono. Corsi da mio padre, che era ancora steso a terra. Lo girai per poterlo guardare in faccia, lo vidi sorridermi, e accarezzarmi la guancia. Un secondo dopo, quello che rimase di lui erano solo delle luci che fluttuavano nell'aria. Guardai per un'eternità dove pochi secondi prima si trovavano gli occhi neri di mio padre, in cui per la prima volta vidi felicità. Restai lì inginocchiata, mentre le lacrime iniziarono a scorrermi sul viso fino a cadere sul pavimento in pietra ricoperto di polvere. Non so chi sia stato, credo Atena, che mi prese per le spalle e mi riportò a casa. Appena arrivai a casa, Dane corse verso di me fino ad aggrapparsi a me e abbracciarmi. Anche Laurel e Melissa mi corsero incontro, abbracciandomi e dandomi della stupida per essere andata lì da sola. Sorrisi loro, cercando di non far capire agli altri come in realtà stessi. Una voce maschile attirò la nostra attenzione e tutti ci girammo verso di essa. Fu Adam a parlare, « Ma dov'è Ade? » A sentire il nome di mio padre gli Dei si irrigidirono, si guardarono un attimo in faccia per capire se fosse il caso di dire loro che in realtà Ade era morto per salvare Zeus. Alla fine, lo stesso Zeus, chiuse gli occhi e disse che si era sacrificato per salvarlo. Perfino Dane, che non aveva un buon rapporto con suo padre, iniziò a piangere. Tutti si girarono a guardarmi e io annuii, « Si, è morto.. Ma almeno so che è morto salvano tutti noi, e i suoi fratelli. E di questo ne sono felice. Posso dire di essere felice di essere figlia di Ade, perché è stato coraggioso. Anche tu Dane, dovresti esserne fiero, il nostro papà si è sacrificato per salvarci, per salvare tutti noi. E lui ora vivrà attraverso noi, perché tu hai il suo stesso coraggio.. » Gli asciugai le lacrime che gli scendevano dal volto, e gli diedi un bacio sulla fronte. Mi girai verso Zeus, « E ora? Che succederà? » dissi preoccupata, « Beh, come primogenita di Ade, saresti destinata al trono, e come doveva succedere settimane fa, puoi avere la tua immortalità insieme ad un'altra persona.. » Guardai un attimo Dimitri, cercai di capire cosa fosse giusto per me in quel momento, volevo realmente diventare come gli Dei? Vivere in eterno mi avrebbe resa come loro. Dimitri mi sorrise, e finalmente capii cosa dovessi fare.. « Accetto il trono di mio padre, ma ci sono delle condizioni, e non credo che vogliate fare delle audizioni, per far diventare persone non adatte un Dio.. Perciò dovrete accontentarmi. » Zeus sorrise, « Ormai mi sono abituato alla tua insolenza, ragazzina.. Dimmi cosa vuoi. » Sorrisi, sentendo Zeus che per la prima volta non mi urlava contro o mi minacciava. « Non voglio più essere immortale, vivere la mia vita invecchiare e morire. Voglio che il trono di mio padre passi da me ai miei successori. E se ci dovessero essere più candidati al trono, saliranno tutti e si suddivideranno i poteri in modo equo. E voglio poter governare gli Inferi da qui. Da questa casa. Voglio un portale costantemente aperto solo per me e per la mia famiglia, in modo da poter andare subito negli Inferi in caso di bisogno. » Mi fissò un attimo per capire se stessi scherzando, e vedendo la mia serietà finalmente capii che non stessi scherzando.. « Ti rendi conto di quello che ci stai chiedendo? Significherebbe avere un Dio nuovo almeno ogni sessant'anni. Ma... » Sbuffò e annuì, « Va bene, mi arrendo. Cercare di contrattare con te è impossibile. Avrai tutto quello che vuoi. » Sorrisi vedendo come ormai riuscissi a convincerlo facilmente. « Bene, il portale è stato aperto. Noi torniamo sull'Olimpo, abbiamo dei lavori di ristrutturazione da fare. » Aprirono il portale e scomparvero di nuovo lasciandoci soli. Non mi sentivo per niente cambiata, nonostante fossi diventata ora una Dea, seppur mortale. Andai da Dimitri e lo abbracciai, mentre tutti gli altri si riunivano intorno a noi. Quella sera ci ritrovammo a festeggiare, per la prima volta dopo molto tempo, finalmente avremmo condotto delle vite quasi normali. Andammo fuori a cena, felice di poter finalmente far uscire Dane senza preoccuparmi dei pericoli che potesse correre. Cenammo come una famiglia allargata, cosa che effettivamente eravamo, tra battute e scherzi. Tornammo a casa, finalmente felici. Demmo la buonanotte a Dane, che dopo aver avuto questa lunga giornata era sfinito. Per fortuna avevamo avuto la brillante idea di comprare un letto per Dane, che mettemmo nella sua stanza, mettendo la culla in soffitta. « Dormi bene piccolo mio, buonanotte. » Gli demmo il bacio della buonanotte, e andammo nella nostra stanza. Prima di andare a letto mi concedetti un bagno rilassante, scacciando ogni pensiero che potesse minacciare la mia momentanea serenità mentale. Trovai Dimitri steso con le bracci aperte sul letto. Presi una piccola rincorsa e gli saltai tra le braccia, dove fui prontamente accolta. « Allora, ti senti meglio ora? » mi disse guardandomi negli occhi e dandomi un leggero bacio sulle labbra. « Si, molto meglio. Ma sto ancora meglio adesso che sono qui con te.. » dissi sorridendo, facendolo sorridere a sua volta. « Sono felice che sia finito tutto , ora potremmo tornare alle nostre vite.. Anche se dobbiamo ancora capire come fare andare Dane a scuola, visto che non ha frequentato nessuna scuola, ma risolvere anche questo, vero? » mi strinse, e io annuii, « Risolveremo tutto, ormai il peggio è passato, no? » « Bene, allora visto che il peggio è passato, potremmo concederci un po' di tempo insieme.. » mi disse guardandomi negli occhi e facendomi un leggero sorriso malizioso. Sorrisi pensando alla notte che mi aspettava, « Beh, direi che ce la siamo meritati perciò, direi che si potremmo passare un po' di tempo insieme. » Risi vedendo che non se lo fece ripetere due volte e mi tolse subito il baby doll e lasciandomi solo in reggiseno e slip. Si, avrei passato proprio una notte molto lunga..Ci baciammo, iniziando finalmente la nostra nuova vita.

  
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