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Autore: Sophys    24/06/2012    5 recensioni
Ciao a tutti, questa storia che starete per leggere, parla del classico problema che succede quando si sta per avvicinare il ballo di fine anno scolastico.
La povera Nami vuole invitare Rufy al ballo di scuola, ma anche Hancock lo vuole invitare chi vincerà tra le due? Leggete se volete scoprirlo ^^.
Buona lettura *-*
Pairing: [FrankyxRobin] [UsopxKaya] [KiddxBonney] [ZoroxPerona]
Triangolo temporaneo:[HancockxRufyxNami]  
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabo, Supernova, Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quel dannato momento, che mi succede? 1° parte 

 
 

Era già  mezzanotte, Franky e Robin finalmente finirono di mettere apposto la casa…

-Huft…finalmente abbiamo finito- disse Franky mentre si sedeva sul divano

-Si hai ragione, ma per non far cadere sospetti ai tuoi abbiamo dovuto essere veloci, tra quanto hai detto che dovevano rincasare?- domandò la mora sedendosi accanto a lui 

-Tra dieci minuti esatti, i miei rispettano sempre l’ora, ma se non fosse per mia madre mio padre se ne starebbe fuori per altre tre ore!- scherzò il ragazzo guardando Robin

-Come lo diciamo ai tuoi che vogliamo convivere insieme?- chiese lei sorridendogli

-Beh appena arrivano li informiamo della nostra decisione…- 

-E stavolta che scusa t’inventerai?- 

-Come scusa?- chiese il suo ragazzo con sguardo perplesso

-La mia presenza qui, è meglio che me ne vada- 

-No dai, una buona scusa c’e l’ho in mente, non mi lasciare solo voglio che ci sei anche tu quando dovrò dire ai miei che voglio convivere con te- la mora gli fece un sorriso dolce e gli diede un bacio sulle labbra

-Va bene, ti va se ti leggo qualcosa? Tanto per passare il tempo- propose Robin e Franky le disse di sì. 

 

Intanto, Rufy aveva già accompagnato Nami a casa. La rossa scese dal sedile della moto e si girò verso il moro…

-Grazie Rufy per avermi riaccompagnata a casa- gli sorrise

-Non devi ringraziarmi, è stato un piacere e poi mi sono divertito un mondo con te!- 

-Si, me lo avrai ripetuto almeno venti volte che ti sei divertito, puoi almeno cambiare argomento?!- disse nervosa, Rufy si mise a ridere

-Scusa, e che non riesco a pensare ad altro. Mi dispiace che Hancock sia rimasta da sola…-

-Oh, no non ti devi preoccupare di lei. C’era Doflamingo a farle compagnia-

-Ah si? Eppure non mi sembrava che apprezzasse la sua compagnia- disse perplesso

-Cambiando argomento, cosa ne pensi del mio nuovo vestito?- disse lei facendogli notare l’abito

-Mi ricorda tanto quello che ha indossato Bonney la settimana scorsa- disse lui

-No ti sbagli questo è differente; il mio è arancione chiaro, invece il suo è rosa pesca. MA NON SAI DISTINGUERE NEMMENO I COLORI??!!- si mise urlare

-Shhh! Abbassa la voce! A quest’ora tutti staranno dormendo! E poi perché arrabbiarsi per così poco?- disse a bassa voce

-Guarda, è una questione di principio! E pensare che l’ho messo per piace…- si fermò un attimo, si stava accorgendo di quello che stava per dire. Rufy rimase a guardarla in attesa che finisse…

-Per…fare un piacere a mia sorella- rimase a fissarlo

-‘Si, giusto in tempo’- sussurrò la rossa

-…Allora, ci sentiremo domani a scuola! Ok?- disse lui riaccendendo la moto

-Ok…-.

Rufy si rimise il casco e se ne andò, la rossa rimase lì guardarlo allontanarsi…

-Huft…ci è mancato poco, che mi è saltato in mente?!- si disse e rincasò.

 

Anche Hancock ritornò a casa. Scese dalla moto e avanzò verso la scalinata che portava alla porta di casa, quando…

-Ehi aspetta!- disse il biondo togliendosi il casco

-Non mi dai neanche un bacio per ringraziarmi?- disse sfrontato. Hancock lo ignorò, non gli avrebbe mai detto grazie, solo a Rufy glie lo avrebbe detto.

-Allora?- insistette tenendo stampato in faccia quel suo sorriso

-…Non ho niente da dirti- sussurrò lei senza voltarsi

-Ma sai che sei incredibile! Mi sono pure preso la briga di riportarti a casa! E non mi ringrazi neanche-

-Se ti sono di peso, allora perché mi hai chiesto se volevo un passaggio?- chiese nervosa volandosi verso di lui

-Volevo soltanto restare ancora un po’ con te-.

Hancock ritornò indietro diretta verso di lui…

-Sai, non sei affatto…- non riuscì a finire la frase che inciampò andando addosso a Doflamingo facendolo cadere dalla moto. Il biondo atterrò di schiena e la mora atterrò sopra di lui…

-Stavi cercando di baciarmi o di farmi fuori?- disse sarcastico accarezzando il viso della ragazza

-Niente di tutto questo!- disse velocemente allontanando la mano del biondo e con uno scatto veloce si rialzò allontanandosi da lui

-E dai! Ammettilo, lo hai fatto apposta- 

-Ma che dici, è stato un incidente-  affermò con tono leggermente tremolante. Era scioccata di quello che l’era capitato, non pensava che potesse succedere. Ma non mollò la sua altezzosità. Lo guardò con sguardo di sfida incrociando le braccia.

-Hm…ok- s’inchinò e rimise apposto la moto poiché era caduta a terra anche lei. Salì sopra, si rimise il casco e riaccese la moto

-A domani tesoro- Hancock rimase sbigottita per quello che aveva sentito, era la prima volta che la chiamava così

-Che non si permette più di chiamarmi così. Solo Rufy, un giorno, mi chiamerà così! Solo lui!- urlò stringendo i pugni e alzando la testa. In fine rincasò.

 

Il giorno dopo…

Ore [7:30]. Nami si trovava in cucina a fare colazione. Stava inzuppando un biscotto nel latte caldo già da minuti, stava fissando il vuoto ripensando alla serata di ieri sera

-Nami guarda che se continui così, stai certa che quel biscotto si squaglierà!- disse Nojiko riportando sua sorella alla realtà facendola uscire dal suo “mondo”. Nami smise di inzuppare e se lo mangiò…

-A che cosa stavi pensando?- azzardò a domandare

-A niente- sussurrò l’altra con la bocca piena, gettò un’occhiata all’orologio della cucina ed erano le [7:33]. Si alzò di scatto dalla sedia

-Devo andare o farò di nuovo ritardo!- urlò la rossa. Si diresse alla porta, prese lo zaino e uscì sbattendo la porta.

 

Faceva caldo anche quella mattina, e l’afa non dava tregua neanche alla sera. Nami riuscì ad arrivare in tempo alla fermata dell’autobus. Aspettò vari minuti ma come in orario il bus arrivò, salì e si accorse che c’era anche Bonney e il posto affianco a lei era vuoto

-Ehi Bonney!- la chiamò e la rosa non tardò a risponderle

-Ciao Nami!-

-E’ occupato?-

-No, siediti pure-

-Grazie mille!- si sedette e le gettò un’occhiata perplessa. Di solito Bonney prendeva la metro…

-Come mai prendi l’autobus stamattina?- domandò la rossa

-Oh, così volevo cambiare. Mi scoccia arrivare prima, i cancelli dell’istituto sono ancora chiusi quando arrivo!- spiegò la rosa riportando lo sguardo al cellulare che teneva in mano

-E Kidd per caso?- domandò curiosa accennando un sorriso

-Ehm, forse, perché?- chiese imbarazzata

-Così. Ieri sera siete spariti senza dire niente-.

Bonney strinse il cellulare, lo rimise dentro la tasca

-E’ una lunga storia, ma al diavolo!- si avvicinò all’orecchio dell’amica

-Io e Kidd ci siamo messi insieme- bisbigliò

-Davvero??!- esclamò sorpresa

-Sì, ieri sera siamo usciti senza dire niente perché lui voleva avere un po’ di privacy con me, e si è dichiarato. Ma io tanto lo avevo già capito- spiegò la rosa

-Che fortunata-

-E dimmi, con Rufy, cosa è successo ieri?-

-Niente di ché; abbiamo ballato, e per venti volte mi ha ripetuto che si era divertito con me. E mi ha accompagnata a casa- 

-Oh beh è già un inizio!-.

 

Rimasero a parlare della serata di ieri fino a quando non dovettero scendere.

Camminarono a passo lento verso la scuola, i cancelli erano aperti, entrarono. Non andarono in classe, rimasero nel corridoio a chiacchierare fino a quando non furono raggiunte da Robin

-Buongiorno ragazze- disse la mora tenendo in mano dei libri

-Ciao Robin! Mi dispiace averti lasciata sola a ripulire la casa, mi sarei fermata anch’io- disse Nami

-Si certo; sono sicura che Franky ha ringraziato il signore che tu non ti sia fermata a pulire, perché sicuramente gli avresti chiesto dei soldi- scherzò la rosa

-Ma non dire sciocchezze! Io non sono avara fino a questo punto!!- le urlò contro

-Però, tre o quattro dollari me li poteva dare- 

-Ecco lo sapevo- disse Bonney guardando l’amica

-Non ti devi preoccupare Nami, io e Franky c’e la siamo cavata benissimo- s’intromise Robin 

-Oh davvero? Ne sono contenta- 

-Ora se non vi dispiace devo restituire questi libri che ho preso dalla biblioteca della scuola- detto questo se ne andò.

-Io vado a depositare i libri nel mio armadietto, vieni anche tu?- disse Bonney

-Si certo, andiamo-.

 

Arrivate agli armadietti, si sveltirono a depositare i libri, incontrarono Hancock che sbatté lo sportello del suo armadietto in modo violento

-Ehi calmati! Che cosa ti prende?- domandò Nami avvicinandosi alla mora

-Niente, non sono affari che ti riguardano- rispose freddamente

-Che cosa ti ha fatto Doflamingo questa volta?- chiese sapendo già la causa del mal umore dell’amica

-Non mi ha fatto niente, sono affari miei ti ho detto!- in quel momento suonò la campanella e si accorsero troppo tardi che sarebbero dovute entrare in classe già da parecchi minuti fa

-Presto andiamo o il professore si arrabbierà con noi!- esclamò Bonney. 

Si avviarono subito in classe, dove le aspettava il professor Akainu. E’ un professore burbero ed è una persona facilmente irritabile, è meglio non averlo come insegnante. Hancock, Nami e Bonney entrarono in classe, la lezione era già iniziata…

-Siete in ritardo- sibilò il professore guardando di sbieco le due ragazze

-Ci scusi professore ma non ci siamo accor…- la rossa non finì la sua spiegazione quando venne interrotta dall’insegnante che batté violentemente il pugno sulla cattedra

-Non ci sono scuse…la lezione inizia a un’ora stabilita e precisa, no dieci minuti dopo. Andate a sedervi- le ragazze non se lo fecero ripetere due volte e frettolosamente raggiunsero i loro posti…

-Aprite il libro e andate al capitolo “30”- ordinò il professore alle tre ragazze.

 

La lezione era decisamente noiosa, c’era chi ascoltava o forse faceva solo finta, e c’era chi invece si prendeva appunti.

Nami era annoiata ma l’unica cosa che poteva fare era seguire, non le andava di essere rimproverata da Akainu e per di più gli stava antipatico come insegnante. Posò un attimo lo sguardo verso Rufy, voleva sapere cosa stava facendo…

-“ …Rufy, come sei simpatico e carino, ma a volte mi fai davvero arrabbiare con le tue idiozie…ma tu mi piaci così”- pensò Nami.

Smise subito di guardarlo perché notò che l’insegnante si era accorto che lei non stava ascoltando.

 

Hancock invece stava disegnando su un pezzo di carta, forse un’opera della sua immaginazione, subito dopo si voltò verso Rufy guardandolo incantata. 

Il moro stava giocherellando con una matita…

-“Ancora sto pensando a ieri sera, mi sono davvero divertito a quella festa! Soprattutto quando ho ballato con Nami…è stato divertente! Credo che lo sia stato anche per lei”- pensò il moro. 

Rufy si accorse che Hancock lo stava guardando allora si voltò verso di lei, la ragazza arrossì e distolse lo sguardo…

-“Mi ha guardata!”- pensò lei.

Doflamingo si accorse della reazione di Hancock, poiché non stava ascoltando la lezione ma se ne stava lì a scaldare il banco…

-“Ancora non riesco a capire cosa abbia Rufy più di me! Continuerà a essere un mistero per me…”- pensò il biondo mentre guardava la ragazza. Hancock si voltò una seconda volta verso il moro, Doflamingo provò a chiamarla ma fu inutile, la mora lo ignorò.

Passarono vari minuti, minuti d’inferno visto anche che il professore guardava i suoi studenti in cagnesco quasi come li disprezzasse pronto a bocciare in massa, con lui c’è poco da scherzare. La promozione e i bei voti con lui te li dovevi guadagnare.

In quei minuti Hancock non smetteva di guardare il suo Rufy con sempre le gote arrossate, e chi sa, forse stava anche fantasticando come il suo solito.

Il biondo non resistette più, voleva la sua attenzione. Incominciò a scalciare una gamba del banco; prima solo una volta come se volesse fare una prova, la seconda volta la prese a calci interrottamente. Hancock si voltò verso di lui, era infastidita…

-‘Piantala! Dai fastidio’- sussurrò lei ma lui non le diede retta, le sorrise e continuò a battere.

Il professor  Akainu si girò verso di lui guardandolo male, Doflamingo non s’intimidì, anzi, tutt’altro continuò a battere più violentemente, come se gli avesse lanciato una sfida…

-Donquijote la smetta! O la sbatto fuori!- sbraitò il professore indicando la porta con un dito della mano sinistra, e con l’altra teneva in mano il libro. Il biondo smise di battere, no perché aveva obbedito, ma perché si era stancato. Kidd, essendo compagno di banco di Doflamingo, prese il suo esempio, solo che invece di battere prese una matita e incominciò a batterla sopra il tavolo facendo rumore, il professore s’innervosì e urlò…

-Eustass! Vuole smetterla di fare rumore mentre spiego?!!-

-Può smettere di piegare mentre faccio rumore?- ribatté il rosso in modo sfrontato, partirono le risate, si sentì soprattutto la risata di Doflamingo che rise in modo sguaiato, il professor Akainu non c’e la fece più

-Voi, andate fuori!- ordinò con tono deciso guardando Kidd e Doflamingo

-Cosa ho fatto?!!- dissero insieme, Akainu non rispose e indicò la porta. Si alzarono dalla sedia e si diressero alla porta e uscirono, e chiusero la porta.

-“Oh mio Dio Kidd! Cosa ti è saltato in mente!” pensò Bonney

-Adesso rincomincerò la lezione da capo!- disse il professore

-“Come da capo? Ditemi che sta scherzando!”- si disse Nami

-“Ben gli sta a quel fenicottero! La prossima volta ci penserà due volte prima di fare quello che vuole. Però, il professore è stato un po’ troppo severo…ma che dico?! Ben gli sta!”- si disse Hancock.

Dopo un’ora di lezione suonò la campanella, tutti uscirono dall’aula. Doflamingo e Kidd non c’erano

-Professore, Eustass e Donquijote si sono allontanati dalla loro postazione- disse Crocodile

-Non c’è problema. Non si sono accontentati di essere mandati fuori? Li metterò una nota sul registro, tanto io non mi faccio problemi- detto questo, Akainu prese la penna, aprì il registro e incominciò a scrivere. 

 

Note: Eccomi finalmente dopo tanto tempo! ^^ Ecco il nuovo capitolo e scusatemi per tremendo ritardo in cui aggiorno ^^” ma con il caldo si ha poca voglia di mettersi a scrivere .-. Allora; all’inizio non volevo nemmeno dividerlo questo capitolo, nella mia testa era più corto. Ho notato che è veniva troppo lungo allora mi sono ritrovata a dividerlo. Se trovate errori ditemelo :) , ora tolgo il disturbo e ci vediamo al prossimo! ;) 

 
  
  
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