09/01/2007
19 recensioniLa notte di velluto era già calata da un pezzo a Suna, e la luna quasi del tutto piena sbucava lucente nel cielo scuro.
L'altalena dondolava piano, in un movimento ritmico, producendo un sottile scricchiolio ad ogni spinta.
Un ragazzo dai capelli rossi si aggrappava malinconico ai ricordi della notte prima, chiedendosi come aveva potuto fare una cosa del genere, perchè non si era fermato.
Un suono di passi leggeri lo distrasse dai suoi pensieri, facendolo girare di scatto.
I raggi argentei illuminavano la figura snella di una ragazza, dai capelli rosati elegantemente raccolti in una crocchia, lo sguardo gentile e sorridente.
Portava tra le braccia una coperta lunga, marroncino chiaro, ripiegata accuratamente.
-Gaara...- il ragazzo si alzò dall'altalena ormai troppo piccola per lui, prendendo dalle sue piccole mani di fata quel pezzo di stoffa che avrebbe dovuto scaldarlo.
Si sedette su una panchina di legno, poggiando la coperta accanto a lui, sul legno freddo.
Sakura lo guardò con un velo di tristezza. Si sedette al suo fianco e aprì la stoffa, poggiandola sulle spalle del ragazzo e intrufolandosi anche lei sotto quel piacevole calore.
Si accoccolò vicino a lui, poggiando la testa sulla sua spalla.
Gaara rimase sorpreso da quel comportamento… e un rossore delicato si impadronì delle sue guance pallide.
Il ragazzo, imbarazzato, poggiò la guancia sulla testa rosea di lei.
E rimasero così, per lunghi minuti, ascoltando l’uno il respiro dell’altro, finché Gaara non sentì qualcosa di freddo pungergli il collo.
Alzò la testa e vide i due bastoncini rossi che tenevano stretti nella crocchia i capelli di Sakura premergli contro la pelle.
Allora gli venne un’idea… li afferrò delicatamente con i polpastrelli e li tirò via: con un fruscio delicato, i lunghi capelli della ragazza si sparsero un po’ sulla coperta, e un po’ sulla sua spalla.
La ragazza lo guardò un po’ felice un po’ sorpresa con i suoi grandi occhi smeraldini, e sorrise.
A Gaara piacque tantissimo quel sorriso dolce, e chiudendo gli occhi annullò la distanza che separava i loro visi.
Le loro labbra si unirono, dolcemente, mentre le stelle splendevano per loro, ricamando la storia del loro amore.
Gaara si riscosse.
Era solo un sogno.
Bellissimo, sì… ma era solo un’illusione, una fantasticheria ad occhi aperti.
Il ragazzo si alzò dall’altalena, provocando un ulteriore scricchiolio, e si avviò per le strade deserte della sua città.
Muovendosi come un automa raggiunse le porte della città, appollaiandosi sulle mura, appena affianco al portone.
Senza accorgersi che c'era già qualcuno seduto ad ammirare la calma notturna del deserto.
-Ohayo, Gaara.- la voce tranquilla e musicale lo fece sussultare, le pupille si restrinsero. Si girò di scatto, trovandosi di fronte il viso impassibile di Sakura Haruno.
La pelle d'alabastro sembrava scintillare sotto la pallida luce lunare, e le polle di smeraldo dei suoi occhi sembravano liquide in qulla notte oscura.
-Cosa ci fai qui? Non dovresti essere al palazzo?- le chiese, con voce atona.
-Aha. Ma non riuscivo a dormire. Dovevo chiederti una cosa.- ribattè con tutta tranquillità lei.
Il ragazzo si prese a schiaffi mentalmente. Cosa aveva intenzione di chiedergli? Sicuramente qualcosa che aveva a che fare con la notte prima.
-Sai, Tsunade-sama ci ha chiesto di prenderci una vacanza, e di portarvi con noi, per... che aveva detto?... ah, sì, "ristabilire i rapporti".-
Gaara tirò un fievole sospiro di sollievo.
-E sei rimasta sveglia solo per dirmelo? potevi tranquillamente farlo domani.- le disse, alzando un poco le sopracciglia.
La ragazza annuì e gli rispose:
-Dovevo farlo, o domani non ne avrei avuto il coraggio.-
Si voltò verso l'orizzonte lontano e rimase in silenzio.
Gaara decise che era il momento. Di nuovo doveva mettere da parte l'orgoglio e chiederle scusa, ancora, di persona.
-Scusami per ieri notte. Non intendevo farti del male.-
La ragazza si voltò, con espressione addolcita.
-Io... non so cosa mi sia preso. Ti chiedo di perdonarmi... e di fare come se non fosse successo niente. Di tornare amici, compagni fidati, più di prima.-
La ragazza sorrise. Un sorriso dolce, felice, proprio come quello del sogno.
-A me va benissimo! Ne sono felicissima!!-
Sakura alzò la mano, col mignolo teso.
-Promettimi che saremo amici del cuore e che ci aiuteremo sempre!-
Sakura voleva passare direttamente alla fase importante dell'amicizia: voleva trarlo fuori dalla sua sofferenza, diventare sua amica e sciogliere il muro di ghiaccio che si costruiva intorno, per farlo diventare un "ragazzo nomale".
Voleva farlo amare, di nuovo.
Il ragazzo non capì subito, ma quando lei gli chiese di diventare amici subito decise di prometterglielo... per poterle stare più vicino...
Naturalmente si ripromise di non lasciarsi più dominare dalle emozioni come la notte prima. Sarebbe stato un amico perfetto, un compagno fidato, uno su cui poter sempre contare.
-Sì, io e i miei fratelli verremo a Konoha con voi, abbiamo giusto bisogno di una vacanza!-
Si strinsero i mignoli in tacita promessa, mentre la luna suggellava silente il loro patto.
-----------------------------------------------------------
che schifo di capitolo Xl
datemi idee!! che non ho pensato all'inizio della fic, ma solo alla fine!! XD
Ametista: sì, hai indovinato!! ^_____^
L'altalena dondolava piano, in un movimento ritmico, producendo un sottile scricchiolio ad ogni spinta.
Un ragazzo dai capelli rossi si aggrappava malinconico ai ricordi della notte prima, chiedendosi come aveva potuto fare una cosa del genere, perchè non si era fermato.
Un suono di passi leggeri lo distrasse dai suoi pensieri, facendolo girare di scatto.
I raggi argentei illuminavano la figura snella di una ragazza, dai capelli rosati elegantemente raccolti in una crocchia, lo sguardo gentile e sorridente.
Portava tra le braccia una coperta lunga, marroncino chiaro, ripiegata accuratamente.
-Gaara...- il ragazzo si alzò dall'altalena ormai troppo piccola per lui, prendendo dalle sue piccole mani di fata quel pezzo di stoffa che avrebbe dovuto scaldarlo.
Si sedette su una panchina di legno, poggiando la coperta accanto a lui, sul legno freddo.
Sakura lo guardò con un velo di tristezza. Si sedette al suo fianco e aprì la stoffa, poggiandola sulle spalle del ragazzo e intrufolandosi anche lei sotto quel piacevole calore.
Si accoccolò vicino a lui, poggiando la testa sulla sua spalla.
Gaara rimase sorpreso da quel comportamento… e un rossore delicato si impadronì delle sue guance pallide.
Il ragazzo, imbarazzato, poggiò la guancia sulla testa rosea di lei.
E rimasero così, per lunghi minuti, ascoltando l’uno il respiro dell’altro, finché Gaara non sentì qualcosa di freddo pungergli il collo.
Alzò la testa e vide i due bastoncini rossi che tenevano stretti nella crocchia i capelli di Sakura premergli contro la pelle.
Allora gli venne un’idea… li afferrò delicatamente con i polpastrelli e li tirò via: con un fruscio delicato, i lunghi capelli della ragazza si sparsero un po’ sulla coperta, e un po’ sulla sua spalla.
La ragazza lo guardò un po’ felice un po’ sorpresa con i suoi grandi occhi smeraldini, e sorrise.
A Gaara piacque tantissimo quel sorriso dolce, e chiudendo gli occhi annullò la distanza che separava i loro visi.
Le loro labbra si unirono, dolcemente, mentre le stelle splendevano per loro, ricamando la storia del loro amore.
Gaara si riscosse.
Era solo un sogno.
Bellissimo, sì… ma era solo un’illusione, una fantasticheria ad occhi aperti.
Il ragazzo si alzò dall’altalena, provocando un ulteriore scricchiolio, e si avviò per le strade deserte della sua città.
Muovendosi come un automa raggiunse le porte della città, appollaiandosi sulle mura, appena affianco al portone.
Senza accorgersi che c'era già qualcuno seduto ad ammirare la calma notturna del deserto.
-Ohayo, Gaara.- la voce tranquilla e musicale lo fece sussultare, le pupille si restrinsero. Si girò di scatto, trovandosi di fronte il viso impassibile di Sakura Haruno.
La pelle d'alabastro sembrava scintillare sotto la pallida luce lunare, e le polle di smeraldo dei suoi occhi sembravano liquide in qulla notte oscura.
-Cosa ci fai qui? Non dovresti essere al palazzo?- le chiese, con voce atona.
-Aha. Ma non riuscivo a dormire. Dovevo chiederti una cosa.- ribattè con tutta tranquillità lei.
Il ragazzo si prese a schiaffi mentalmente. Cosa aveva intenzione di chiedergli? Sicuramente qualcosa che aveva a che fare con la notte prima.
-Sai, Tsunade-sama ci ha chiesto di prenderci una vacanza, e di portarvi con noi, per... che aveva detto?... ah, sì, "ristabilire i rapporti".-
Gaara tirò un fievole sospiro di sollievo.
-E sei rimasta sveglia solo per dirmelo? potevi tranquillamente farlo domani.- le disse, alzando un poco le sopracciglia.
La ragazza annuì e gli rispose:
-Dovevo farlo, o domani non ne avrei avuto il coraggio.-
Si voltò verso l'orizzonte lontano e rimase in silenzio.
Gaara decise che era il momento. Di nuovo doveva mettere da parte l'orgoglio e chiederle scusa, ancora, di persona.
-Scusami per ieri notte. Non intendevo farti del male.-
La ragazza si voltò, con espressione addolcita.
-Io... non so cosa mi sia preso. Ti chiedo di perdonarmi... e di fare come se non fosse successo niente. Di tornare amici, compagni fidati, più di prima.-
La ragazza sorrise. Un sorriso dolce, felice, proprio come quello del sogno.
-A me va benissimo! Ne sono felicissima!!-
Sakura alzò la mano, col mignolo teso.
-Promettimi che saremo amici del cuore e che ci aiuteremo sempre!-
Sakura voleva passare direttamente alla fase importante dell'amicizia: voleva trarlo fuori dalla sua sofferenza, diventare sua amica e sciogliere il muro di ghiaccio che si costruiva intorno, per farlo diventare un "ragazzo nomale".
Voleva farlo amare, di nuovo.
Il ragazzo non capì subito, ma quando lei gli chiese di diventare amici subito decise di prometterglielo... per poterle stare più vicino...
Naturalmente si ripromise di non lasciarsi più dominare dalle emozioni come la notte prima. Sarebbe stato un amico perfetto, un compagno fidato, uno su cui poter sempre contare.
-Sì, io e i miei fratelli verremo a Konoha con voi, abbiamo giusto bisogno di una vacanza!-
Si strinsero i mignoli in tacita promessa, mentre la luna suggellava silente il loro patto.
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che schifo di capitolo Xl
datemi idee!! che non ho pensato all'inizio della fic, ma solo alla fine!! XD
Ametista: sì, hai indovinato!! ^_____^
gryffindor_ery: ahn... in ritardissimo... non avevo voglia di scrivere durante le vacanze XD ma ora ho un sacco di fonti a disposizione: mi leggerò tutti i libri strappalacrime in circolazione e scriverò i nuovi cappy *_____*
Mary Garner: già...penso che questa storia sia molto OOC per alcuni... ma io gaara me lo immagino così...!! che ci vuoi fare!
Miyu92: toh! chi si rivede! ciau bellola XD
lo sapevo che qualcuno me l'avrebbe detto: può sembrare sasusaku, ma ho intenzione di illudere quello str**** di sasuke che fa soffrire tanto la povera sakura: prima sembra... e poi... surprise!! ahahahahah!! XDXDXD
ghilarza92: io sono metà sarda e metà toscana... infatti di sardo ci capisco poco e niente XDXD
Lori(Kiretta): i guai&casini vari arriveranno... non ti preoccupare che arriveranno... XD
Amy89: davvero? o.o allora cerchero' di migliorare la scrittura *_____*
inuyashalove: mi devi assolutamente mandare le immagini XQ__