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Autore: maryfantastica_98    25/06/2012    5 recensioni
Rachele va in palestra per cercare la sua migliore amica, Daria, e la trova. Ma senza vita. Da quel giorno niente è più lo stesso: la sua vita, la sua famiglia, la sua mente. Una civetta bianca si insinua nei suoi sogni e nella sua vita. Quella civetta vuole dirle chi ha ucciso Daria? Oppure scoprirà l’assassino da sola capendo allo stesso tempo molte cose su se stessa e sul suo legame con Daria?
E’ la mia prima storia originale. Spero che vi piaccia quanto a me piace scriverla. ;D
Genere: Drammatico, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Iniziamo con le dediche!

Vorrei dedicar e questo capitolo alle mie cuginette Maria Laura e Maria Francesca, che oggi compiono un anno (Siete tutta la mia vita angeli miei ! <3).

E poi vorrei dedicarlo anche a lily976 e alessa7perchè hanno recensito ogni capitolo. Grazie <3.

E dato che oggi è il 25 giugno vorrei dedicare il capitolo anche al re del pop Michael Jackson perché precisamente 3 anni fa è morto lasciando un vuoto incolmabile nella storia della musica. L .

Ho finito con le dediche. Godetevi il capitolo

Il volo della civetta bianca

Capitolo 6

Trovare l’assassino

***

Quel giorno Rachele andò a casa a piedi, aveva bisogno di un po’ di tempo da sola per pensare. Lo schema era stato d’aiuto ma non aveva risolto la situazione; aveva appena scoperto che non conosceva gran parte della vita della sua migliore amica

Come si fa a risolvere tutto questo?

“Trovando l’assassino” pensò

Infatti proprio mentre camminava aveva realizzato che per mettersi l’anima in pace doveva scoprire chi aveva ucciso Daria. Sua madre aveva chiamato moltissime volte la madre dell’amica, ma quella diceva sempre che la polizia non era riuscita ancora a scoprire niente. Adesso toccava a lei. Oramai non si poteva fare più niente per il suo rapporto con Daria, non poteva certo tornare indietro nel tempo per essere più presente nella sua vita. Ma se c’era una cosa che poteva fare era quella di aiutare la famiglia di Daria e Massimo e poteva farlo solo scoprendo l’assassino.

Si ritrovò velocemente alla porta della sua casa, questa era socchiusa, evidentemente sua madre era appena arrivata a casa.

<< Mamma? >> la chiamò Rachele

<< Sono in cucina >>

La figlia andò nel posto indicato e si sedette sul tavolo. Appoggiò lo zaino su una sedia e guardò la madre mentre cucinava il pranzo.

<< Mamma ti devo parlare >>

Veronica si girò, guardò la faccia triste della figlia e si sedette su una sedia.

<< Cos’è successo? >> chiese

Rachele la guardò negli occhi << Tu che cosa faresti se scoprissi che qualcuno che amavi, che amavi molto, aveva una vita segreta? >>

<< Cercherei di scoprire il più possibile sulla sua vita segreta >> rispose  Veronica con naturalezza.

<< E perché? Era una vita dove non c’eri >> esclamò Rachele guardandola stranita

<< Se amavi veramente quella persona ti interesserà anche quella parte della sua vita dove non sei presente >> ormai Veronica l’aveva capito che si parlava di Daria, ma voleva aspettare ancora un po’ per dirlo alla figlia. Questa era rimasta un po’ delusa dalla risposta della madre, perché se ci pensava veramente quella parte di Daria non le interessava, anzi voleva del tutto dimenticarla o perfino distruggerla. Tutte le cose che l’amica le aveva nascosto erano la prova che loro due non si conoscevano bene come credevano.

Ma Rachele voleva dimostrare il contrario.

“Ti voglio tanto bene Daria. Te lo dimostrerò” pensò la ragazza prima di andarsene in camera sua.

Lasciando la madre con molte preoccupazioni per la figlia.

***

Per l’incontro con Massimo la ragazza aveva optato per un semplice jeans e una camicetta rossa. Aveva ricevuto un messaggio da lui dove diceva che sarebbe passato a prenderla alle sette e mezza.

Rachele guardò il display del suo cellulare che segnava le sette in punto. Poi guardò la sua cartella lasciata  sulla scrivania della sua stanza e si ricordò di aver messo il diario proprio lì. Era già truccata e aveva anche sistemato i capelli in una treccia laterale, quindi pensò di leggere qualche pagina nella mezz’ora che le rimaneva.

Si mise sul letto e prese il diario con molta cautela, aveva la strana paura che quell’oggetto potesse da un momento all’altro.

Quel diario era l’unica occasione che aveva per farsi perdonare da Daria, l’unico modo per “comunicare” con lei. Per questo aveva paura.

Rachele notò che non c’erano cuoricino o disegni del genere, ma solo scritte e date; pensò a quale pagina avrebbe potuto leggere per prima, ma poi decise di leggere dall’inizio.

25 Febbraio 2012

Caro diario,

mi sei stato regalato da almeno un mese, ma non ho mai sentito il bisogno di scriverti fino ad oggi. Ammetto che però quello che provo adesso non è proprio un “bisogno”, la verità è che voglio scrivere quello che è successo per non perderlo. Mi sembra ancora un sogno!

Il fatto è questo:

Non sono stata ammessa alla scuola Holden, è la scuola fondata da Alessandro Baricco, il mio scrittore preferito dopo J.K.Rowling.  Però per esprimere meglio la mia collera devo tornare indietro di qualche mese: precisamente il 25 ottobre la mia professoressa di italiano mi ha parlato un po’ di questa scuola e quindi appena sono tornata a casa ho cercato un po’ di informazioni sul sito. Per me è stato amore a prima visto. Ho subito pensato che quella scuola fosse tutto quello che cercavo dalla vita. Pochi giorni dopo  è stato pubblicato sul sito l’annuncio di un corso di scrittura creativa a Napoli, per entrarci bisognava scrivere una storia di 3000 parole in cui si parlava della propria passione per la scrittura. Io l’ho fatto e mi sono impegnata tantissimo. Era una storia fatta benissimo. Era il meglio che potessi fare.

Poi stamattina ho ricevuto la lettera dalla scuola, non l’ho aperta fino al pomeriggio. Ed è allora che mi è crollato il mondo addosso. Ho pensato che se quella storia era il meglio che potessi fare e non sono stata accettata  vuol dire che non sono brava a scrivere. Vuol dire che l’unica certezza della mia vita è svanita. Oggi ero letteralmente nel panico e sono andata a scuola con la lettera in mano. L’unica cosa a cui pensavo in quel momento era che potevo buttarmi dalla ringhiera delle scale.

Non sono stata stupida, sicuramente non avrei tentato il suicidio se di negativo ci fosse  stata solo la mancata ammissione, quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho tantissimi problemi con la mia migliore amica e il mio fidanzato, di cui non voglio parlare, perché non ce la faccio più. Devo smetterla di elencare i problemi e iniziare a trovare delle soluzioni!

E credo di averne già trovata una...

Se adesso sono qui a scrivere queste righe è solo grazie ad un ragazzo che si trovava a scuola per caso  (o destino J) Si chiama Alessandro e ha degli occhi verdi belli da morire. Mi ha salvato la vita convincendomi a non buttarmi, per farlo ha promesso di diventare il mio migliore amico. Spero con tutto il cuore che mantenga la promessa. Ho bisogno di un amico.

Ho bisogno di non sentirmi sempre così sola. L

Rachele era sconvolta.

“Scusami Daria” fu l’unica cosa che riuscì a pensare.

Si alzò per sistemare il trucco e poi nascose il diario. Non voleva mai più vederlo quello stupido oggetto.

Massimo arrivò qualche minuto dopo.

Il cuore di Rachele accelerò  di 10 volte il battito appena lo vide sulla moto. Aveva ancora il casco, ma si vedevano comunque i suoi bellissimi occhi azzurri. Lui scese dalla moto e le porse un casco nero identico al suo, la ragazza se lo mise senza problemi e poi salì sulla moto con il cuore che le batteva a mille. Perché aveva appena realizzato che non poteva non abbracciarlo per stare su quel mezzo. E’ vero che aveva deciso di non odiarlo più, ma stringerlo le sembrava davvero troppo.

Massimo fece un sorriso malizioso.

<<  Tieniti forte. Io vado molto veloce >>

Rachele seguì il consiglio e nella sua mente non faceva che pensare: “Sa leggere il pensiero?”

Rimasero senza parlare per alcuni minuti, Rachele si godeva il panorama cercando di non pensare a quanto avesse paura della velocità della moto.

<< Dove andiamo? >> chiese alla fine

<< Al mare >> rispose lui con naturalezza.

La ragazza avrebbe voluto tempestarlo di domande sul perché avesse scelto proprio quel luogo. Ma rimase zitta.

Arrivarono a destinazione qualche minuto dopo, Massimo parcheggiò vicino a un lido chiamato “L’aragosta”e mise nel cruscotto del motorino i due caschi.

Poi si incamminarono per il lungomare.

<< Perché mi hai portato proprio qui? >> chiese lei rompendo il silenzio

<< Perché è qui che ho portato Daria la prima volta che siamo usciti >> riespose Massimo << Rachele tu puoi capirmi, lei mi manca tantissimo. Non so più che devo fare >> singhiozzò << Pensavo che tutto questo... dolore sarebbe diminuito col tempo >>

Lui si sedette su una panchina e affondò il viso nelle mani.

Rachele si sedette vicino a lui e iniziò a parlare guardando il vuoto << Il dolore viene adesso,Massimo. Quando devi iniziare una vita senza di lei, quando l’unica cosa che riesci a vedere è la sua assenza. I primi giorni non si soffre veramente perché ancora non si è elaborato il lutto >> lei gli tolse le mani degli occhi costringendolo a guardarla << E’ da adesso che soffrirai più che mai... >> gli strinse le mani

I due si guardarono, entrambi con gli occhi gonfissimi.

<< ... ma io ti aiuterò a superare tutto questo. >>

La ragazza gli regalò un piccolo sorriso per tranquillizzarlo e lui l’abbracciò

<< Grazie Rachel >> le sussurrò mentre la stringeva

<< Figurati Max >> disse lei prima di lasciarsi andare a quel bellissimo abbraccio.

 

 

Angolo della civetta :D

Scusaaaaaaaaaatemi se il capitolo è troppo corto L. Non ho mai avuto un capitolo così breve. Spero di farmi perdonare con il prossimo perché si prevede un bel colpo di scena che vi farà capire chi sarà l’assassino(anche se poi che ne sarà un altro che vi farà di nuovo cambiare idea)

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: Ho creato una pagina!

Ho creato una pagina dedicata alla storia, così posso farvi vedere le foto e i link delle canzoni (sto dicendo troppo!),

Ecco il link --à http://www.facebook.com/IlVoloDellaCivettaBianca.

Ho messo i capitoli in un album

E...per chi ha già visto l’album, se vi state chiedendo se il tizio della foto 4 è Darren Criss, Bhe....AVETE RAGIONE xD

E’ a lui che mi sono ispirata per il personaggio di Alex. :3

So che avevo promesso di dirvi come mi è venuta in mente la storia, però vorrei dirvelo nel prossimo capitolo. Spero che possiate perdonarmi anche per questo J.

Buon’estate a tutti!

E per favore Recensite! xD

 

 

 

 

   
 
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